05 luglio 2021

Borsa, il Vaticano ha scommesso e lucrato sul Covid

Enrico Crasso

E’ ufficiale: il Vaticano ha incassato un bel po’ di soldi, dalla pandemia, speculando in Borsa e giocando d’anticipo sugli eventi. «Abbiamo investito in un fondo che prevedeva dei rischi ambientali, di guerra: non avremmo mai pensato a una pandemia», dice il broker Enrico Crasso, nell’intervista video rilasciata a “Report” nella puntata in onda il 17 maggio e anticipata sul profilo twitter del programma televisivo di RaiTre. «Abbiamo investito circa l’8% del patrimonio, cioè 4 milioni, proprio in uno strumento di questo genere, e credo veramente che sia stata un’ottima strategia», spiega Crasso. «Poi purtroppo è scoppiata la pandemia, e questo fondo ha cominciato a salire tantissimo». Con le sue dichiarazioni, Crasso spiega come avrebbe investito alcuni capitali della Segreteria di Stato vaticana che – secondo la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci – negli anni si sarebbero stati affidati proprio a lui e al suo fondo d’investimenti “Centurion”, che avrebbe ricevuto circa 400 milioni di euro da gestire.

Dalla sua villa sul lago di Lugano, in Svizzera, rispondendo alla domanda se tutti gli investimenti siano stati fatti d’accordo con la Segreteria di Stato vaticana, Crasso non ha esitazioni: «Nulla è stato fatto di nascosto». Il fondo in questione, che garantiva profitti altissimi in caso di crisi geopolitiche o pandemiche grazie alla speculazione sulle valute internazionali – ricorda “La Nuova Padania” – è il Geo-Risk gestito dalla banca d’affari Merrill Lynch, che dopo i primi mesi di pandemia (con i rendimenti schizzati alle stelle) ha poi dovuto addirittura chiuderlo. «Dovranno rispondere di questo – protesta Crasso – perché a febbraio, quando la pandemia scoppiò, il fondo fece un salto, facendo quasi il 20% in un solo giorno». Aggiunge il manager finanziario di fiducia del Vaticano: «Nel periodo successivo, non dico che avrebbe triplicato il valore, ma lo avrebbe almeno raddoppiato».

Enrico Crasso – con il suo fondo “Centurion” – era già approdato agli onori delle cronache quando emerse che alcuni capitali, provenienti dall’Obolo di San Pietro (le elemosine dei fedeli, raccolte durante la messa domenicale nelle chiese) erano serviti a finanziare svariate iniziative, anche in collaborazione con Lapo Elkann, tra cui il film autobiografico di Elton John. Quanto alla pandemia, che avrebbe regalato soldoni al Vaticano tramite “Centurion”, non si può non notare l’atteggiamento – perfettamente allineato alle autorità – dello stesso Papa Francesco, che ha avallato integralmente i lockdown, senza intervenire neppure quando sono stati sanzionati alcuni parroci, decisi a violare le restrizioni pur di non rinunciare a celebrare la messa. Non solo: Bergoglio si è fatto anche attivo propagandista della campagna vaccinale, sostenendo il “dovere morale” di sottoporsi all’inoculo dei farmaci genici sperimentali anti-Covid, impropriamente chiamati “vaccini”.

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