31 gennaio 2018

Quali visioni di Tesla si sono avverate?

Intuizioni di un visionario sfortunato: Nikola Tesla anticipò molte delle tecnologie che per noi oggi sono normali, guadagnandoci poco o nulla.

testla
Lo scienziato sfortunato: Nikola Tesla, serbo-croato trapiantato negli Usa nel 1884, fu uno dei più grandi inventori di tutti i tempi, sistematicamente privato dei suoi meriti e, soprattutto, dei guadagni che avrebbero potuto fruttargli i suoi 200 e passa brevetti.

Nell'olimpo degli scienziati e inventori c'è Nikola Tesla, uno dei più grandi inventori di tutti i tempi. Di origine serbo-croata, immigrò negli Stati Uniti nel 1884 e lì, nell'arco della sua vita, registrò oltre 200 brevetti. Non ottenne mai i meriti, la gloria e i guadagni che meritava, eppure predisse alcune delle tecnologie che hanno rivoluzionato il mondo, ancora fino a tempi molto recenti. Ecco cinque delle sue più interessanti visioni, azzeccatissime.


Spettacolari scariche elettriche scaturiscono da una struttura a bobina, generate da tensioni superiori ai 12 milioni di volt. Così nel 1899 Nikola Tesla sperimentava se la corrente elettrica potesse essere trasportata senza fili, attraverso l'atmosfera, come le onde radio. Ma il "mago dell'elettricità" era anche uno showman: sembra seduto tra le scariche mortali, ma è un trucco fotografico.

IL WI-FI. Mentre Guglielmo Marconi inviava lettere dell'alfabeto in codice Morse attraverso l'Atlantico, nel 1901, Tesla andava oltre. Cercò il modo di trasportare attraverso l'atmosfera la corrente elettrica, proprio come con le onde radio: predisse che un giorno sarebbe stato possibile trasmettere segnali telefonici, documenti, musica e film in tutto il mondo grazie a una tecnologia senza fili, che noi chiamiamo... wireless. La sua previsione si è avverata negli anni '90 per Internet, e ancora prima con i telefono cellulari.


Nikola Tesla nel suo laboratorio di New York.| WIKIMEDIA COMMONS
LO SMARTPHONE E LA VISIONE DI UTOPIA. In un'intervista rilasciata nel 1926 alla rivista Collier (oggi Collier's) raccontò di un mondo dove sarebbe stato possibile azzerare le distanze grazie a un oggetto tascabile molto, molto simile al nostro smartphone.

«Quando la telefonia senza fili sarà perfettamente applicata», raccontava, «la Terra si trasformerà in un enorme cervello, quale di fatto è, e tutte le cose saranno parte di un intero reale e pulsante. Saremo in grado di comunicare l'uno con l'altro in modo istantaneo, indipendentemente dalla distanza. Non solo, ma attraverso la televisione [inventata quell'anno] e la telefonia riusciremo a vederci e sentirci esattamente come se ci trovassimo faccia a faccia, anche se lontani migliaia di chilometri. E gli strumenti che ci permetteranno di fare ciò saranno incredibilmente semplici, in confronto al telefono che usiamo ora: un uomo sarà capace di tenerli nel taschino del gilet.»
Il gilet non esiste più e la Terra non è un enorme cervello (o, se lo è, ha bisogno di un buon strizzacervelli), ma per il resto pare che ci siamo.


Un mondo dove tutto è connesso e facilmente disponibile a tutti: un grande cervello globale. | PIXABAY

L'EMANCIPAZIONE FEMMINILE. Nella stessa intervista, che aveva per titolo "Quando comanda la donna", si parlava del modo in cui le tecnologie wireless avrebbero potuto aiutare le donne a ottenere una migliore istruzione, più occupazione e diventare addirittura il sesso dominante.

In questo caso prevale la visione utopica di Tesla: non ci sono, allora come oggi, correlazioni esplicite tra tecnologia ed emancipazione femminile. È però vero che ci sono donne che sono diventare leader nei settori della tecnologia (come l'ex amministratore delegato di Yahoo!, Marissa Mayer, o Sheryl Sandberg, direttore operativo di Facebook). Ed è vero che c'è un vaso movimento femminile (e non solo) che oggi usa la tecnologia per sensibilizzare l'opinione pubblica su questioni globali che riguardano le donne, come la campagna #metoo contro le molestie sessuali.

I DRONI. Nel 1898 Tesla inventò e mostrò al pubblico un "tele-automa" senza fili, simile a un giocattolo telecomandato... L'accoglienza fu di entusiasmo e anche incredulità: in molti pensarono che all'interno ci fosse una piccola scimmia che lo controllava! In anticipo di un secolo, aveva immaginato e realizzato un drone, con le tecnologie di cui disponeva. Tesla non aveva dubbi sul fatto che un giorno ci sarebbe stato spazio per le macchine telecomandate.


La torre costruita a Wardenclyffe (New York) da Tesla: alta 60 metri, generava impulsi elettrici che distribuiva dall’alto. La finanziò il banchiere J. P. Morgan.
ELETTRICITÀ WIRELESS. La "passione" di Tesla per l'elettricità era sconfinata. Lo scienziato-inventore era convinto della necessità di distribuire gratis l'elettricità ovunque nel mondo: era la sua ricetta contro la povertà e le tante difficoltà dell'epoca. Nel 1901 avviò il progetto della torre di Wardenclyffe, a Long Island (New York), da dove, trasmettendo energia in forma di onde elettromagnetiche voleva portare la luce a chilometri di di distanza. Il suo piano era quello di inviare negli strati superiori dell'atmosfera onde altamente energetiche, grazie a una serie di torri come quella di Wardenclyffe, per distribuire l'energia elettrica intorno al globo. Poco prima dell'ultimazione del progetto, l'investitore, J.P. Morgan, si ritirò: se chiunque nel mondo avesse potuto utilizzare senza controllo l'energia elettrica... da dove sarebbero venuti i guadagni? Qualche anno dopo, nel 1917, la torre fu demolita per recuperare e riciclare materiali e rottami metallici.

Oggi possiamo dire che, per certi versi, effettivamente c'è una rete di distribuzione elettrica che si snoda in molti paesi e luoghi del mondo per portare l'energia in molte case e strade del mondo, a pagamento, è naturale.

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30 gennaio 2018

Tesla: la genialità di Elon Musk e le critiche gratuite

AUTORE  · 

29 gennaio 2018

World: Chemical Giant Covered Up Health Risks of Teflon Contamination Across Globe | Daily Digest 01/23/2018

A Warning from the Center of the World: Pacific Nation Kiribati Is Disappearing as Sea Level Rises

Democracy Now! Daily Digest

A Daily Independent Global News Hour with Amy Goodman & Juan González

Tuesday, January 23, 2018

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28 gennaio 2018

27 gennaio 1893: Tesla tramette energia elettromagnetica senza fili

Nikola Tesla dimostra la possibilità di trasmettere, senza l’ausilio di una rete fisica, energia elettromagnetica, formulando di fatto le sue “Teorie sui campi”. Il fisico, inventore ed ingegnere di origine serba naturalizzato statunitense è stato il fautore dello sviluppo di molti settori delle scienze applicate, tra cui l’elettricità moderna. A lui si deve la nascita della corrente alternata, tutt’ora utilizzata, la seconda rivoluzione industriale e le trasmissioni wireless. Al momento della sua morte, nel 1943, i brevetti registrati a suo nome erano 280 a dimostrazione di quanto la sua mente fosse geniale e produttiva ed in molti casi troppo proiettata al futuro per il periodo che ha ospitato la sua vita.

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27 gennaio 2018

[Reseau Voltaire] Secrets, mensonges et confusion US au Nord de la Syrie 23 01 2018


Réseau Voltaire
Secrets, mensonges et confusion US au Nord de la Syrie
par Thierry Meyssan
Les annonces et démentis de l'administration Trump sur les développements militaires au Nord de la Syrie révèlent un lourd secret. Paradoxalement, la Turquie vient au secours des États-Unis pour corriger « l'erreur » de leurs officiers supérieurs.
Réseau Voltaire | Damas (Syrie) | 23 janvier 2018
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Brett McGurk
Le démenti apporté par le secrétaire d'État Rex Tillerson, le 17 janvier aux propos du commandant-en-chef du CentCom, le général Joseph Votel, le 23 décembre et du porte-parole de la Coalition anti-Daesh, le colonel Thomas Veale, le 13 janvier, a semé la confusion.
Il n'a pas satisfait la Turquie qui, après avoir mis en garde le chargé d'Affaires US, Philip Kosnett, le 10 janvier, et préparé dès le 13 janvier une opération militaire à Afrine et Manbij, l'a effectivement lancée le 20.
Contrairement aux déclarations des uns et des autres, la décision US n'était pas de créer un État souverain et indépendant au Nord de la Syrie —cela, c'est le projet français—, mais un État non-reconnu, comme le Puntland somalien ou le Kurdistan irakien. Cette dernière structure est absolument indépendante et, malgré la Constitution iraquienne, ne répond pas aux ordres de l'Iraq dont elle fait en principe partie. Elle dispose d'ailleurs de ses propres ambassades à l'étranger.
La Force de sécurité aux frontières (Syrian Border Security Force) devait officiellement être composée de 30 000 hommes dont moitié d'anciens des Forces démocratiques syriennes (Democratic Syrian Forces). Ces combattants devaient être formée durant trois semaines aux techniques d'interrogatoire et au scanning biométrique. 230 cadets ont déjà suivi ce cursus.
Dans la pratique, l'autre moitié devait être composée de 15 000 anciens jihadistes de Daesh qui auraient ainsi été discrètement recyclés.
En réalité, le représentant spécial du président Trump auprès de la Coalition, Brett McGurk, était le juriste qui participa, aux côtés de John Negroponte et du colonel James Stelle à la création de l'Émirat islamique en Iraq, en 2006. Il fut chargé aux côtés du colonel James Coffman de rendre compte de cette opération secrète au président George Bush. Il s'agissait de combattre la Résistance iraquienne à l'occupant en la divisant en sunnites et chiites et en créant artificiellement une guerre civile.
Après un passage à Harvard, Brett McGurk fut réaffecté au département d'État auprès de John Kerry. Il participa à la transformation de l'Émirat islamique en Iraq en Daesh et co-organisa la réunion préparatoire de l'invasion jihadiste de l'Iraq, le 27 mai 2014, à Amman. Il réorganisa l'Iraq, puis forma la Coalition internationale chargée de lutter… contre Daesh.
Bon élève, il accepta de servir le président Trump pour mettre fin à l'organisation jihadiste qu'il avait créée et dont il tente aujourd'hui de recycler certains combattants.
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Le 18 août dernier, Brett McGurk recevait amicalement des dirigeants de Daesh. Officiellement, les États-Unis se préparaient à écraser l'organisation jihadiste.
Le projet de Force de sécurité aux frontières en dit beaucoup sur la sincérité des miliciens du YPG qui professent le doux anarchisme de Murray Boochkin, mais peuvent sans état d'âme former une unité unique avec les tueurs de Daesh sous commandement US.
Contrairement aux apparences, l'attaque turque à Afrine, et probablement bientôt à Mambij, a été approuvée le 18 et le 19 janvier par l'état-major russe, qui en a été avisé par le numéro 2 du régime et chef des services secrets, le directeur du MIT (Milli İstihbarat Teşkilatı), Hakan Fidan, venu spécialement à Moscou. Elle a d'ailleurs été facilitée par le retrait immédiat des troupes russes de la zone combat.
Identiquement, la Turquie a informé par écrit la Syrie de son attaque, même si Damas assure ne pas avoir reçu la lettre.
Le président el-Assad, qui ne peut pas placer son pays en confrontation avec les États-Unis pour arrêter le recyclage des jihadistes, a laissé la Turquie, membre de l'Otan, s'en charger.
Le président Trump n'avait pas été informé du plan Votel-McGurk. Le secrétaire à la Défense, James Mattis a confirmé à ses hommes les instructions de la Maison-Blanche contre les jihadistes. Cependant Votel et McGurk sont toujours en place.
Thierry Meyssan

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24 gennaio 2018

DOPO 13818 - 82 FR 60839, E DOPO QUESTA “ULTIMA ORA”, I MEDIA NON ESISTONO PIU’


(** ULTIMA ORA** è alla fine)
Che i media siano controllati e che si auto-censurino per salvarsi il sedere, lo sa anche un cacciavite. Ma che due notizie bomba sul Presidente della nazione più potente del mondo, e accessibili a tutti, possano lo stesso per un ordine di scuderia scomparire nel nulla sui maggiori media occidentali, no, questo non lo credevo. Attenti, forse avete letto in fretta: nei Pentagon Papers, nel Watergate, nell'Iran-Contras, nell'Iraq-gate, i fatti erano occulti. Nei due casi che racconto qui, no, sono pubblici e accessibili da una pensionatariguardano l'uomo più potente del pianeta, eppure sono stati 'suicidati' e sepolti da tutti i grandi media con un accordo e con una sincronia scioccanti. Davvero, io mi devo arrendere ai 'complottisti' e dire: i media non esistono più.
Ecco le storie.
Il Presidente Donald Trump è sotto attacco da parte di due Stati ombra ben noti all'interno dello Stato americano (e di ogni altro Stato): cioè il raggruppamento dei Servizi Segreti da una parte – che comprendono CIA, NSA, NGA, FBI e che va sotto il nome di 'Shadow Government'; e le maggiori Corporations coi loro lobbysti che foraggiano il Congresso, dall'altra – ovvero Big Oil, Big Pharma, Big Banks, Big Media, Arms Industry, Silicon Valley, che passano sotto il nome di 'Deep State'*
(Nota per i lettori: chiunque neghi l'esistenza e i poteri di questi apparati con la parola "complottismo", non ha mai letto una pagina del NYTimes, del Washington Post o sentito di P2 e Stragismo in Italia. Quindi è un cretino)
In USA i Poteri non si attaccano mai per rispetto della legge, non siamo bambini, quindi il motivo dei sopraccitati attacchi è ovvio (e noto): questo Presidente è incontrollabile, e forse anche mentalmente instabile, ma così facendo e così essendo, egli ha devastato la sacra tradizione di almeno 70 anni di presidenze americane, dove le politiche reali furono sempre influenzate o truccate da 'Shadow Government' e 'Deep State', fino alla presidenza Obama inclusa. Trump va quindi abbattuto.
Ma quest'uomo è molto meno fesso di ciò che appare. O forse è meglio dire: si è circondato di alcuni dei più brillanti 'Rasputin' di tutta la Storia moderna. Trump ha quindi contrattaccato coi due numeri scritti nel titolo: 13818 - 82 FR 60839. Si riferiscono rispettivamente al N. del Presidential Executive Order del 20 dicembre 2017, e al N. di protocollo del medesimo presso il U.S. Government Publishing Office. La mossa è stata 'nucleare', ma talmente tanto che quegli apparati di Potere, ripeto 'Shadow Government' e 'Deep State', faticano a riprendersi. Chiarisco e aggiungo con ordine, perché la storia è agghiacciante.
Donald Trump è sotto una 'Dresda' di bombe per abbatterlo, fra cui: il presunto accordo-scandalo con Putin per truccare le elezioni 2016, che coinvolge anche la sua famiglia - la relativa inchiesta, nelle mani dell'implacabile ex direttore dell'FBI Robert Mueller col suo team - accuse di grave instabilità mentale da Impeachment e apparentemente documentate dall'esplosivo best seller Fire and Fury di Michael Wolff - una presunta serie di abusi sessuali ai danni di donne lungo la sua carriera sia da businessman che come politico - e una sfilza di accuse a membri del suo governo per uso improprio/abuso personale di denaro pubblico (come Steve Mnuchin, Ryan Zinke o Tom Price, ecc.). Tutti questi scandali s'appoggiano pesantemente sui poteri e/o sulle spiate dello 'Shadow Government'.
Ce n'è a sufficienza per demolire chiunque. Trump, in assenza di 13818 - 82 FR 60839, sembrava un gigante coi piedi d'argilla. Non controlla l'FBI, prima diretta dal suo arci nemico Comey e oggi da Christopher Wray che a sua volta non controlla l'FBI. Non controlla la CIA, diretta da Mike Pompeo, che a sua volta non controlla la CIA. Non controlla la NSA diretta dall'Ammiraglio Michael Rogers, che a sua volta non controlla la NSA. Non ha nessuna influenza sulla NGA, che gioca un ruolo centrale in tutte le inchieste di massima sicurezza in America. Questo per quanto riguarda lo 'Shadow Government'. Poi è troppo ricco per poter essere comprato dal 'Deep State', che è – specialmente con Wall Street e la dirigenza ebraica americana – sponsor principale dei Democratici, e di tutti i Repubblicani ostili al Presidente. Ergo, anche qui lo davano per traballante nelle simpatie del Congresso.
Poi quattro giorni prima di Natale cade la bomba 13818 - 82 FR 60839, e, usando un'impareggiabile espressione americana, "the shit hit the fan" (la merda finì nelle pale del ventilatore).
Prima cosa, un riassunto dell'Executive Order 13818 - 82 FR 60839: è uno degli atti legislativi americani più dirompenti da sessant'anni. Cosa dice in due parole: colpisce con le massime armi, sia in senso letterale che giuridico che finanziario, chiunque si renda colpevole di violazioni dei Diritti Umani e di corruzione, in USA e nel mondo. Colpisce anche i governi esteri coinvolti, i loro funzionari, e qualsiasi complice in qualsiasi forma. Di più: va a colpire queste infami catene là dove gli fa più male, cioè nei soldi, con il blocco e la confisca dei loro denari, proprietà, titoli, azioni, anche nelle loro forme più maliziosamente nascoste o lontanamente imparentate.
Ok, sappiamo che Trump non è Mandela, quindi stop, e precisazione: questa legge avrà effetti minimi sui Diritti Umani o sulla corruzione nel mondo, di cui a Washington fotte una minchia, e neppure è stata voluta per quello, Trump è solo un meschino opportunista, lo capirete fra un attimo. Ma è stata scritta per mitragliare a morte un settore ben preciso delle violazioni dei Diritti Umani. Fermi, TUTTI ATTENTI:
Per violazione dei Diritti Umani e corruzione, l'Amministrazione Trump ha voluto intendere soprattutto il mercato dei minori per pedofilia, nel bacino più ampio dei trafficanti di persone. Infatti il Presidente aveva anticipato questa legge il 23 febbraio 2017 in conferenza stampa, rilanciata dalla Associated Press, dove parlò proprio di traffici umani per pedofilia. Ma perché? Perché Trump sa bene che questo abominio, l'abuso di minori venduti, sembra aver infettato la maggioranza dei vertici di 'Deep State', col silenzio dello 'Shadow Government', e con un presunto forte coinvolgimento di una notissima beneficienza: la Clinton Foundation. Come fa Trump a saperlo? Da anni ne parla in pubblico un ex pezzo grosso della CIA, di cui specifico i dettagli alla fine, più altre fonti autorevoli. Se rileggete questo paragrafo capite subito che il suo Executive Order colpirà proprio i suoi nemici.
In questo momento preciso negli Stati Uniti alcuni altissimi nomi stanno tremando, e precisamente dalla mattina del 21 dicembre scorso, quando l'Executive Order 13818 - 82 FR 60839 è stato pubblicato 'in Gazzetta' a Washington. JF Kennedy fu ucciso per meno, a quanto sappiamo fino ad oggi. Infatti i 'Rasputin' di Trump sapevano che la vita del Presidente sarebbe stata immediatamente in pericolo dopo 13818 - 82 FR 60839, e qui hanno fatto la pensata di tutte le pensate, eccola:
Nelle prime righe dell'Executive Order, viene appositamente scritto dal Presidente questo: "Io perciò decido che i gravi abusi dei Diritti Umani, e la corruzione, nel mondo costituiscono un'insolita e straordinaria minaccia alla sicurezza nazionale". Dovete sapere che le precise parole minaccia – alla – sicurezza - nazionale pronunciate dal Presidente degli Stati Uniti implicano l'immediata mobilitazione di tutto l'esercito americano, cioè del Pentagono. E' di fatto un preallarme di guerra, e di conseguenza le protezioni intorno al Presidente divengono massime. E quando si muove il Pentagono non esiste nulla al mondo, se non un arsenale nucleare straniero, che possa batterlo. Questo è ultra chiaro a tutti gli apparati di 'Deep State' e 'Shadow Government', che ora sono in deep shit, nella merda fino al collo, per essere chiari.
Non è stato un caso che Trump abbia messo nei posti chiave a Washington tre Generali, e un Ammiraglio a capo dei più potenti 007 degli USA. Abbiamo il Gen. James "Mad Dog" Mattis come Ministro della Difesa; il Gen. John Kelly come White House Chief of Staff, e il Gen. H. R. McMaster come Consigliere per la Sicurezza Nazionale. Poi, anche se boicottato dai suoi sottoposti, c'è l'Ammiraglio Michael Rogers a capo dalla NSA. Insomma, il Pentagono. Trump sarà anche scemo, ma cosa sia lo 'Shadow Government' lo sapeva benissimo, e si è protetto.
Ricapitoliamo: 'Deep State' e 'Shadow Government' le trovano tutte per abbattere Trump in ovvio accordo con Hillary Clinton. Ma Trump usa il pretesto di una legge sui Diritti Umani, la 13818 - 82 FR 60839, per metterli in un angolo con indagini profonde sul traffico internazionale di minori per pedofilia in cui sarebbero coinvolti molti vertici USA di 'Deep State', inclusi i Clinton, col silenzio di 'Shadow Government'. E Donald lo fa coprendosi le spalle con l'intero esercito degli Stati Uniti. Bella roba.
Esisterebbe dunque un traffico di minori per pedofili di altissimo livello ai vertici di 'Deep State' inclusi i Clinton. Trump apprende questo da molte fonti, la prima delle quali è l'ex agente e dirigente pluridecorato della CIA Kevin M. Shipp. Costui, senza la fama attribuita al suo collega 'whistleblower' Edward Snowden, sta rivelando da anni il livello di marciume criminale che davvero permea lo 'Shadow Government' in America. Shipp è stato esperto di anti-terrorismo, guardia del corpo di due direttori della CIA, era ai vertici della Counterintelligence, ed è stato citato dal New York Times come "veterano della Central Intelligence Agency". Non è proprio un signor nessuno nello 'Shadow Government' americano.
Ma già da anni il Washington Times, il New York Post e l'inglese The Guardian riportavano notizie certe sui cosiddetti "Voli Lolita" – cioè voli su un jet privato per orge con minori – organizzati dal miliardario pedofilo Jeffrey Epstein. Bill Clinton, secondi gli atti del processo che condannò Epstein, fu ospite 26 volte su quei voli. Altri nomi di alto rango trovati nell'agenda 'nera' del miliardario furono Tony Blair, Michael Bloomberg, Richard Branson fra molti altri, e i cellulari delle minori schiave del sesso fra cui "Jane Doe N.3". E' quest'ultima che negli atti processuali ha dichiarato di "essere stata costretta a rapporti sessuali con diversi politici americani, top businessmen, un Premier famosissimo, e altri leader internazionali". Nel 2006 Epstein fece una grassa donazione alla Clinton Foundation. Nella capitale USA, la ONG di Conchita Sarnoff, Alliance to Rescue Victims of Trafficking, ha decine di files su Potere e pedofilia.
Ora, e qui siamo al titolo del mio articolo: provate a trovare traccia sui grandi media italiani o americani dell'esplosivo affare 13818 - 82 FR 60839 del dicembre 2017; dei nomi coinvolti come Bill e Hillary Clinton, Robert Mueller, Kevin M. Shipp, e di 'Deep State' e 'Shadow Government'. Attenti, non parliamo di una legge del Nicaragua, ma del Presidente americano più discusso e delegittimato della Storia. Nulla, non si trova niente, ed è accaduto meno di un mese fa, il silenzio stampa è stato totale (il FT ne accenna ma svuotando tutta la news). Eppure bastava cliccare i comunicati stampa del governo più noto al mondo, poi U.S. Government Publishing Office ecc. e pensare al quadro di guerra politica in USA. Nulla, neppure nei "Paesi seri" di Marco Travaglio. Questi colossali fatti e intrighi sono stati 'suicidati' e sepolti da tutti i grandi media con un accordo e con una sincronia scioccanti. Davvero, io mi devo arrendere ai 'complottisti' e dire: i media non esistono più.

** ULTIMA ORA** Sono le 06:32 del mattino del 19 gennaio mentre scrivo queste ultime parole, e una *** ULTIMA ORA *** mi compare sullo schermo. Come in una coincidenza paranormale, essa tratta esattamente di Donald Trump, del tentativo di 'Deep State' e 'Shadow Government' di abbatterlo, dei Clinton e del "falso complotto russo", di Robert Mueller, ed è molto più che esplosiva. Infatti pochi minuti prima era giunto sugli scranni del Congresso USA un Memorandum che sembra contenere le prove delle azioni della Clinton, coi soldi del Partito Democratico, col silenzio di CIA ed FBI, per usare i poteri TECH della NSA permessi dalla legge FISA, sotto la presidenza di Obama... e il tutto per spiare la campagna elettorale di Trump, per corrompere testimoni russi a dire il falso contro il neo-eletto Presidente, e con la collusione di Londra. Fox News titola: "Molto più grave del Watergate". Il sito di finanza Zero Hedge pubblica all'istante i Tweet di alcuni senatori americani sotto shock, con parole come "Non solo questo Memorandum manderà a spasso un sacco di gente al Dipartimento della Giustizia, ma certi nomi finiranno in galera", dalla bocca del Senatore Matt Gaetz.
Giusto il tempo di dormire un poco e mi ributto sulla news, con la certezza che sarà esplosa dal New York Times a Repubblica, passando per CNNBBC e RAI. Nulla. Vado su Fox News, e in prima non c'è più nulla! Perdo il fiato. Ma lo recupero quando Zero Hedge pubblica un Tweet del più autorevole fra gli autorevoli, Edward Snowden, che conferma tutto, lo vedete sopra in foto. Eppure, di nuovo, ago e filo hanno cucito la bocca e le dita di tutto il mondo dei media che contano in un istante, e con un potere di assolutismo che davvero non credevo possibile a questo livello. La news dalla vetta del mondo, non dal Nepal ma da Washington D.C., è di nuovo 'suicidata' sulle testate e sugli schermi più noti del pianeta, PUR ESSENDO USCITA IN PUBBLICO. E' possibile che lo stesso Donald Trump sia parte di questa incredibile congiura del silenzio, per barattare coi suoi nemici e per poterli poi ricattare per anni, ma ciò non cambia la sostanza di questo articolo.

23 gennaio 2018

Rete Voltaire: Segreti, bugie e confusione USA nel Nord della Siria 23 gennaio 2018


Rete Voltaire
Segreti, bugie e confusione USA nel Nord della Siria
di Thierry Meyssan
Dagli annunci e smentite dell'amministrazione Trump sugli sviluppi militari nel Nord della Siria traspare un pesante segreto. Paradossalmente, la Turchia viene in aiuto degli Stati Uniti per correggere "l'errore" di loro ufficiali superiori.
Rete Voltaire | Damasco (Siria) | 23 gennaio 2018
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Brett McGurk
La smentita del segretario di Stato Rex Tillerson, il 17 gennaio, delle affermazioni del 23 dicembre del comandante in capo del CentCom, generale Joseph Votel, e di quelle del 13 gennaio del portavoce della Coalizione anti-Daesh, colonnello Thomas Veale, ha generato confusione.
La dichiarazione di Tillerson non ha soddisfatto la Turchia che, dopo aver avvisato il 10 gennaio l'incaricato d'Affari americano in Turchia, Philip Kosnett, ha iniziato il 13 gennaio la preparazione di un'operazione militare ad Afrin e Manbij, e il 20 gennaio l'ha concretamente lanciata.
Contrariamente alle dichiarazioni degli uni e degli altri, la volontà USA non è creare uno Stato sovrano e indipendente nel Nord della Siria — questo è un progetto francese —, bensì uno Stato non riconosciuto, come il Puntland somalo o il Kurdistan iracheno. Quest'ultimo è assolutamente indipendente e, a dispetto della Costituzione irachena, non risponde agli ordini dell'Iraq, sebbene in linea di principio ne faccia parte. Peraltro, il Kurdistan iracheno dispone di proprie ambasciate all'estero.
Ufficialmente, la Forza di Sicurezza delle Frontiere (Syrian Border Security Force) doveva essere composta di 30.000 uomini, di cui metà provenienti dalle Forze Democratiche Siriane (Democratic Syrian Forces). Per tre settimane questi combattenti dovevano essere addestrati alle tecniche d'interrogatorio e allo scanning biometrico. 230 soldati sono già stati formati.
In pratica, l'altra meta doveva essere composta di 15.000 ex jihadisti di Daesh, che avrebbero così potuto essere riciclati con discrezione.
In realtà, il rappresentante speciale del presidente Trump presso la Coalizione Internazionale, Brett McGurk, è il giurista che nel 2006 partecipò, a fianco di John Negroponte e del colonnello James Stelle, alla creazione dell'Emirato Islamico in Iraq. McGurk fu incaricato, insieme al colonnello James Coffman, di rendere edotto dell'operazione segreta il presidente George Bush. L'obiettivo era combattere la Resistenza irachena all'occupante americano, frazionandola in sunniti e sciiti e così provocare artificiosamente una guerra civile.
Dopo un passaggio ad Harvard, Brett McGurk fu riassegnato al Dipartimento di Stato, a fianco di John Kerry. Prese parte alla trasformazione in Daesh dell'Emirato Islamico in Iraq e fu uno degli organizzatori della riunione preparatoria dell'invasione jihadista dell'Iraq del 27 maggio 2014, ad Amman. Riorganizzò l'Iraq, poi formò la Coalizione Internazionale incaricata di lottare… contro Daesh.
Da buon discepolo, McGurk ha accettato di servire il presidente Trump per mettere fine all'organizzazione jihadista da lui stesso creata e di cui oggi tenta di riciclare alcuni combattenti.
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Il 18 agosto scorso, Brett McGurk s'intratteneva amichevolmente con dirigenti di Daesh. In via ufficiale, gli Stati Uniti si preparavano ad annientare l'organizzazione jihadista.
Il progetto della Forza di Sicurezza delle Frontiere la dice lunga sulla sincerità dei miliziani dello YPG, che professano l'anarchismo edulcorato di Murray Boochkin e tuttavia possono, senza patemi d'animo, formare un'unica unità con gli assassini di Daesh, al comando degli Stati Uniti.
Contrariamente all'apparenza, l'attacco turco ad Afrin e, a breve, a Mambij, è stato approvato il 18 e il 19 gennaio dallo stato-maggiore russo, avvisato dal numero due del regime e capo dei servizi segreti, il direttore del MIT (Milli İstihbarat Teşkilatı), Hakan Fidan, recatosi appositamente a Mosca. Del resto, l'attacco è stato agevolato dal ritiro immediato delle truppe russe dalla zona di combattimento.
La Turchia ha avvisato, per iscritto, dell'attacco anche la Siria, benché Damasco affermi di non aver ricevuto la lettera.
Il presidente el-Assad, che non può sfidare gli Stati Uniti per fermare il riciclaggio degli jihadisti, ha lasciato che se ne occupi la Turchia, membro della NATO.
Il presidente Trump non era stato informato del piano Votel-McGurk. Il segretario della Difesa, James Mattis ha confermato ai propri uomini le disposizioni della Casa Bianca contro gli jihadisti. Ciononostante, Votel e McGurk sono ancora al loro posto.
Thierry Meyssan

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