Rolando Pelizza non ce l'ha fatta. La notte scorsa il suo
cuore ha cessato di battere mentre combatteva contro il male del secolo
nel suo letto all'ospedale "Mellino Mellini" di
Chiari (BS), dove era ricoverato da venerdì 7 gennaio. Ma
il Covid ha vinto e il vecchio leone ha dovuto arrendersi
al virus che gli aveva distrutto i polmoni. Inutili le cure e
l'assistenza che gli hanno prestato, al di là di ogni possibile
tentativo, i medici e i sanitari della struttura ospedaliera. Inutili
anche gli incredibili sforzi dei famigliari che lo hanno assistito con
infinito amore nel corso della sua degenza. Il destino ha fatto il suo
corso. Tra 34 giorni avrebbe compiuto 84 anni.
Più volte in questi mesi mi è capitato di scrivere un ultimo saluto ad
amici che se ne sono andati. Ma con Rolando è diverso. Chi non lo
conosceva, e ha combattuto le sue ricerche, lo considerava un
personaggio controverso. Chi, invece, ha avuto il privilegio di
conoscerlo e frequentarlo sapeva che, al di là di tutti i suoi segreti
che tanto gelosamente conservava, Rolando Pelizza era un uomo buono e
generoso, intimamente religioso e molto attaccato alle persone che gli
volevano bene. Come diceva un suo carissimo amico, Rolando non sapeva
mentire, anche se tendeva a confondere la realtà quando si rendeva conto
che poteva svelare parte delle sue conoscenze. E molte volte lo faceva
proprio per proteggere coloro che gli erano vicini.
Ho conosciuto Rolando Pelizza nel 2010, un anno dopo che avevo iniziato
le mie ricerche sul suo caso. Non è stato facile fargli capire che
volevo soltanto scoprire la verità sulle sue ricerche, alla luce di
quanto potessero fare per il bene dell'umanità. Era abituato al fatto
che tutti coloro che cercavano di contattarlo lo facessero per scoprire
i segreti della sua macchina. E solo in un secondo tempo, quando la
nostra conoscenza era diventata confidenza e amicizia, mi parlò del suo
presunto e misterioso contatto con lo scienziato
Ettore Majorana che sarebbe stato colui che aveva scoperto
una nuova fisica e avrebbe progettato la famosa macchina. Dico subito,
per chi ancora avesse dubbi, che quella macchina esisteva davvero. Che
non erano affatto bugie i contatti che ebbe con tre governi, a livello
ufficiale. Esistono molte prove documentali a questo riguardo. E non si
possono ignorare le perizie che hanno autenticato lettere e foto di
Majorana. Così come corrisponde al vero la presenza di
oscuri "sorveglianti" che intervenivano ogni qualvolta lui tentava di
realizzare quella benedetta macchina. Potrei ipotizzare l'identità di
questi "uomini in nero", ma l'unica vera certezza è che lui li conosceva
bene e sapeva di che cosa fossero capaci. Forse è anche per questo che
cercava di tenere famigliari e amici all'oscuro delle sue conoscenze.
Adesso si pone un interrogativo: con Rolando Pelizza scompare anche la
sua incredibile esperienza, oppure qualcuno riceverà una sua
(improbabile) eredità scientifica? A volte ho affrontato questo discorso
con lui. Gli ho fatto notare che sarebbe stato un peccato che una
conoscenza scientifica di quel livello scomparisse nel nulla con
l'esistenza di una persona. Ma lui non mi ha mai risposto. Mi guardava e
sorrideva, come chi fa capire che ha qualcosa in serbo. Ma di che cosa
si tratti e a chi sia eventualmente destinato tanto sapere non me l'ha
mai detto.
Comunque sia, il ricordo che Rolando Pelizza ha lasciato nella mia vita
è indelebile. Ed è il ricordo affettuoso e stimolante di una delle
persone più eccezionali che io abbia mai conosciuto. Che Dio lo abbia in
gloria e riposi in pace. Quella stessa pace che nel corso della sua
travagliatissima esistenza raramente ha provato.
Desidero dunque esprimere alla sua famiglia, anche a nome di mia moglie
Loriana e di nostro figlio Daniele, le mie più sincere e sentite
condoglianze, sentendomi realmente vicino a tutti loro in questo
straziante momento della loro vita. Per chi volesse rivolgere l'ultimo
saluto a Rolando, i funerali si svolgeranno martedì 25 alle ore 14,30
nella chiesa dei Santi Faustino e Giovita, in via Morcelli 7, a Chiari
(BS).
Data foto: 22 Luglio 2019
3 commenti:
La notizia è arrivata 5 mesi dopo... Ci hai lasciato solo fisicamente, spero ti rimanga ancora tra noi per guidare la persona a te più cara...
Ebbi il gran piacere di conoscere e frecuentare durante vari anni, a Rolando Pelizza, nelle sue soste in Spagna. Solamente ho parole buone nei suoi confronti. Grazie a Rino di Stefano per questo bellissimo scritto.
Ora in maniera completa puoi essere quello che nessuna massoneria esoterica può impedirti più, Uomo Altruista, Buono che eri già e Uomo veramente Libero, come un angelo aiutaci a compiere e completare il progetto che ora sai bene da chi era ispirato. accadrà perché è questo che Dio vuole. Riposa in pace,.... Ma non troppo perché qui abbiamo ancora bisogno di te. A Dio.
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