31 gennaio 2008

Proiezione del documentario "Zero - Inchiesta sull'11 settembre"

Visualizzazione ingrandita della mappa VIALE AGOSTA 36 Giulietto Chiesa presenta il documentario "Zero - Inchiesta sull'11 settembre" giovedì, 14 febbraio 2008, 18:30 Presentazione del libro “ZERO, perchè la versione ufficiale sull' 11/09 è un falso”, incontro con Giulietto Chiesa e con gli autori del documentario dell'inchiesta . Ore 21:30 proiezione del documentario “Zero”. Ingresso libero

28 gennaio 2008

Resoconto settimanale Zero (24-26 gennaio)

ZERO - inchiesta sull'11 settembreSettimana intensa per il Gruppo Zero, impegnato a diffondere gli interrogativi dell’inchiesta Zero su tutto il territorio nazionale. Si parte giovedì mattina a Mestre con la proiezione del film presso il Liceo Scientifico Statale G.Bruno. Giulietto Chiesa ha incontrato gli studenti degli Istituti Superiori di Mestre e Venezia: presenti trecento ragazzi in età compresa tra i 15 e i 18 anni, e trenta insegnanti. Il dibattito di un’ora ha registrato domande acute e non scontate, con particolare attenzione alle contraddizioni della versione ufficiale e alle risposte “possibili”. In serata presso la Casa del Popolo - Circolo ricreativo di Antella (Fi) ha avuto luogo un’altra proiezione del film alla presenza dell’infaticabile Giulietto Chiesa. Diversi gli interventi e le richieste di approfondimento, con specifici apprezzamenti per le indagini compiute su Al Qaeda. Molto interessante il discorso che si è sviluppato sul ruolo dei media, a partire dalla constatazione critica delle manipolazioni mediatiche e dell’assenza di una informazione democratica (vedi il precipuo capitolo di Claudio Fracassi “La Waterloo dell’informazione”). La giornata successiva ci ha visti invece a Campobasso (presso la Biblioteca P.Albino), dove è stato proiettato il film alla presenza di Paolo Jormi Bianchi, che ha collaborato alla sceneggiatura e curato l’inchiesta giornalistica. In serata si è registrato un successo straordinario a Scarperia (Fi), ospiti del Cinema Garibaldi. Più di duecento persone sono accorse per assistere al film, segnando un momento di confronto acceso e incoraggiante. Al termine della proiezione Giulietto Chiesa ha replicato alle curiosità di un pubblico assetato di risposte e spiegazioni plausibili. Col vostro aiuto, l’auspicio naturalmente è di replicare con altri appuntamenti analoghi. Il tour settimanale di Zero si conclude sabato pomeriggio a Roma nei locali della Libreria Rinascita di Via Prospero Alpino, con la presentazione dell’antologia Zero, perché la versione ufficiale sull’11/9 è un falso, alla presenza di Giulietto Chiesa. Presenti nello spazio dibattiti poco più di sessanta persone. Svariate le domande e i momenti di confronto ravvicinato con l’autore, che ha approfittato per toccare anche aspetti di politica estera e del ruolo dei media. Ricordiamo il futuro appuntamento romano alla libreria Rinascita di Centocelle (Viale Agosta 36) dove il 14 febbraio si terrà la proiezione integrale di Zero, con Giulietto Chiesa e gli altri autori. Stefano Petti

26 gennaio 2008

Parlamento Giapponese 11 Settembre (Sottotitoli Italiano)

Il 10 Gennaio 2008, all'Assemblea Nazionale Giapponese, il consigliere Yukihisa Fujita del Partito Democratico Giapponese, il principale partito dell'opposizione, ha posto una serie di domande sugli eventi dell'11 Settembre.
Subito dopo, il Governo ha avviato una serie di procedure per forzare l'approvazione del parlamento di una controversa legge che darebbe nuovo vigore ad una missione navale nell'Oceano Indiano, a sostengo delle forze in Afghanistan dirette dalle forze USA. Prima del voto, il Consigliere Yukihisa Fujita del Partito Democratico ha preso la parola in Assemblea. Per 30 minuti ha illlustrato i numerosi interrogativi circa la versione ufficiale degli eventi dell'11 Settembre, così come è stata presentata dall'amministrazione Usa al governo giapponese e all'opinione pubblica, concludendo che il sostegno del governo giapponese alla "guerra al terrore" si basa soltanto su informazioni ottenute dall'amministrazione americana, richiedendo, quindi, ulteriori investigazioni e risposte alle numerose domande... tutto questo di fronte al tentativo del governo di rendere ancor più concreto il sostegno giapponese alla guerra. (Traduzione in Italiano dal testo in inglese del sito 911video.de)

I Gesuiti sono gli effettivi Controllori spirituali del NWO

L'ex vescovo Gerard Bouffard del Guatemala ha affermato che il Vaticano è “il reale controllore spirituale” degli Illuminati e del Nuovo Ordine Mondiale, mentre i Gesuiti, tramite il Papa Nero, il generale padre Peter Hans Kolvenbach, controllano in modo effettivo la gerarchia vaticana e la Chiesa Cattolica Romana. Il vescovo Bouffard, che ha lasciato la Chiesa ed ora è un Cristiano Rinato che vive in Canada, ha fondato la sua conclusione dopo aver lavorato sei anni come sacerdote in Vaticano, incaricato del compito di trasmettere la corrispondenza giornaliera e riservata tra il Papa ed i dirigenti dell'Ordine dei Gesuiti, che risiede in Borgo Santo Spirito n° 5, nei pressi della piazza di San Pietro. “Si, l'uomo conosciuto come il Papa Nero controlla tutte le più importanti decisioni prese dal Papa e questi a sua volta controlla gli Illuminati,” ha dichiarato il vescovo Bouffard la settimana scorsa nel corso dello spettacolo svolto alla radio di Greg Szymanski, denominato “Il giornale investigativo”, presso www.gcnlive.com, ove gli archivi delle sorprendenti dichiarazioni possono essere ascoltati nella loro interezza. “So che questo è vero, dal momento che ho lavorato per anni in Vaticano ed ho viaggiato con Papa Giovanni Paolo II. Il Papa prende i suoi ordini di marcia dal Papa Nero, mentre i Gesuiti sono anche i leader del Nuovo Ordine Mondiale, con il compito di infiltrare le altre religioni ed i governi del mondo, allo scopo di realizzare un governo mondiale unico fascista ed una religione mondiale unica, basata su Satanismo e Lucifero.” “Le persone non possono immaginare quanto male e quanta distruzione i Gesuiti hanno causato e causeranno, mentre contemporaneamente usano la perfetta copertura di nascondersi dietro tuniche nere e di professare di essere uomini di Dio.” La conoscenza di prima mano da parte del vescovo Bouffard del male che aleggia all'interno della gerarchia del Vaticano e particolarmente entro l'Ordine dei Gesuiti conferma la testimonianza di altri ricercatori, compreso Bill Hughes, autore degli sconvolgenti libri “Il nemico non mascherato” ed “I terroristi segreti”, come pure il preminente ricercatore sull'Ordine dei Gesuiti Eric Jon Phelps, autore di “Assassini vaticani”. Oltre a dipingere un cupo ritratto del Papa Nero in Roma, il vescovo Bouffard rivela che il potere malefico dei Gesuiti si estende da un capo all'altro del mondo, inclusa una solida infiltrazione del governo Usa, del Consiglio delle Relazioni Estere (CFR) e delle maggiori organizzazioni religiose. Il vescovo Buffard proclama che i Gesuiti agiscono come perfetti camaleonti, assumendo l'identità' di Protestanti, Mormoni, Battisti e Giudei, con l'intenzione di causare il tracollo degli Usa così come di portare la nazione sotto una religione mondiale unica, fondata in Gerusalemme e sotto il controllo del loro leader, Lucifero. “Io so di prima mano che il Vaticano controlla e monitora ogni cosa in Israele, con l'intenzione di distruggere i Giudei,” ha affermato il vescovo Bouffard, aggiungendo che l'autentico proposito dell'Ordine dei Gesuiti è quello di orchestrare e controllare tutti i leader del mondo, allo scopo di provocare un più importante conflitto esteso al mondo intero, che alla fine distruggerà gli Usa, il Medio Oriente ed Israele. “Essi distruggono ogni cosa dall'interno e vogliono provocare la distruzione pure della stessa Chiesa Cattolica, allo scopo di inaugurare una religione mondiale unica basata sul Satanismo. Ciò si vede anche nel modo in cui i sacerdoti svolgono i servizi religiosi nella Messa, in effetti venerando i morti (1). Inoltre segni di Satanismo si riscontrano in molti simboli esteriori, consuetudini e paramenti esibiti dalla Chiesa.” Dopo aver prestato servizio in Roma, il vescovo Bouffard fu impiegato in Africa ed in Guatemala, salendo ad una posizione di potere all'interno della Chiesa. Comunque, insieme a questo potere religioso, sopravvenne l'affiliazione e la registrazione come Frammassone, e divenne membro massonico del 37.mo grado, un qualcosa che si suppone disapprovato nella Chiesa Cattolica Romana, dal momento che, secondo il Diritto canonico, l'appartenenza ad una Loggia massonica comporta l'immediata scomunica. Secondo il vescovo Bouffard la Frammassoneria viene usata dalla Chiesa per realizzare i suoi piani segreti, perché molti altri sacerdoti di alto livello, ossia vescovi, cardinali e persino papi, si sono iscritti a società' segrete insieme ad altri in posizioni di potere in altre religioni e governi, la maggioranza di loro lavorando insieme per favorire la malefica agenda degli Illuminati. E le sue dichiarazioni sostengono i rapporti che affiorarono sui giornali italiani e francesi nei primi anni '80, che recavano notizia di più di 150 sacerdoti di alto rango iscritti alla Frammassoneria, compresa la Loggia massonica P2, e ad altre società segrete. “Alla fine rinacqui come cristiano e denunciai la Chiesa Cattolica,” ha affermato il vescovo Bouffard, che ora è un Cristiano praticante e segue la parola di Dio tramite la Bibbia. “Dobbiamo sempre pregare per i nostri dirigenti, denunciando apertamente il male e smascherando i Gesuiti per quello che realmente sono.” Dopo aver lasciato la Chiesa, il vescovo Bouffard fece anche ammenda e chiese perdono all'ex sacerdote gesuita, padre Alberto Rivera. Padre Rivera fu uno dei pochi sacerdoti gesuiti con il coraggio di smascherare i malefici scopi della Società di Gesù, facendo un passo avanti per proclamare in che modo lavorasse, essendo uno degli infiltrati dell'Ordine dei Gesuiti in Usa, con il compito di penetrare nelle chiese Protestanti e Battiste, con l'intento di distruggerle dall'interno. “Quando ero vescovo ed ancora fedele alla Chiesa, una volta scrissi una lettera, denunciando padre Rivera e proponendo la sua morte,” ha dichiarato il vescovo Bouffard. “Quando compresi la verità', cercai padre Rivera e chiesi il suo perdono. Diventammo buoni amici ed io so che diceva la verità. Era un uomo onesto, che, per giunta, trovò Dio.” “Io so che i Gesuiti hanno cercato di alterare la verità, affermando che egli non era mai stato sacerdote e distruggendo ogni documentazione che lo attestasse. Hanno cercato di fare lo stesso a me, ma padre Rivera proclamava la verità senza dubbi. Conosco queste vicende come testimone e sono anche stato con lui molte settimane prima della sua morte. Soffriva terribilmente dopo essere stato avvelenato con acido. Come ho già detto, non potete immaginare la sofferenza e la distruzione che sono state causate e saranno causate dai Gesuiti.” In un articolo intitolato “Alberto: il grande trambusto”, uno scrittore sconosciuto, che seguiva la carriera del vescovo Bouffard e la sua connessione con padre Rivera, scrisse quanto segue, compresa la difficoltà da parte del Vaticano nel cercare di censurare le accuse sia di Rivera che di Bouffard: “A quel punto subentra la avvalorante testimonianza fornita da padre Gerard Bouffard. Egli era un vescovo di alto rango nato nel Quebec, Canada. Salì dai più bassi livelli del suo ordine sino a diventare assistente per molti anni di Papi quali Paolo VI e Giovanni Paolo II. Si convertì al protestantesimo e proclama di essere stato l'uomo che ricevette l'ordine di eliminare Rivera. In un documentario denominato “Svelare il mistero posto dietro i simboli cattolici”, Bouffard mostra una lussuosa penna placcata in oro 18 carati, che contiene uno speciale inchiostro che scompare, con cui le autorità del Sacro Uffizio firmano i documenti al massimo livello di segretezza. Bouffard proclama: “Con questa penna che ho in mano ho firmato l'ordine di uccidere il Dr. Rivera”. Considerevole e drammatica storia di cappa e spada ! La sua precedente posizione di alto profilo lo renderebbe facile bersaglio di discredito... Tuttavia il silenzio è assordante.” “Il Vaticano ha anche i suoi propri problemi di credibilità con cui lottare. Da un contesto storico la proclamazione di Alberto di essere stato un gesuita che lavorava in segreto per distruggere le chiese protestanti non e' tanto inverosimile quanto potrebbe sembrare. I Gesuiti furono creati nel 1541 da Ignazio De Loyola per quel preciso proposito (sebbene, naturalmente, alcuni Gesuiti neghino ciò). Essi si sono impegnati in innumerevoli sporchi imbrogli, assassinii e congiure traditrici durante il periodo del loro maggiore successo e potere.” L'Ufficio della Inquisizione fu un risultato della loro missione, che portò alla tortura e/o uccisione di milioni di persone innocenti per “eresia”. Quel dipartimento da allora è stato rinominato “Il Santo Uffizio”, ma i Gesuiti non si sono mai preoccupati per un cambio di nome. Quanto i loro obiettivi siano cambiati con il passare del tempo è anche incerto. Né l'organizzazione è molto trasparente e neanche serve gli interessi del Papa. Le cattive reputazioni non vengono facilmente dimenticate. “Se la storia di Alberto fosse solo una montatura, sarebbe tuttavia un brillante brano di narrativa, con sbalorditiva coerenza. Esistono certamente altre cospirazioni che siano state escogitate, che sono egualmente vivide ed intricate. La congiura per l'assassinio di JFK e quella degli UFO / Majestic 12 (2) vengono per prime alla mente. Ma queste cospirazioni furono ideate e perfezionate da centinaia di persone nell'arco di un lungo periodo di tempo, quindi assemblate e rifinite, fino al punto in cui formassero una narrazione plausibile. Dopo circa venti anni di “apporti pubblici” e revisioni, viene adottata una versione semi “ufficiale”. Se qualche specifica parte di essa viene dimostrata falsa, la versione si modifica in una forma leggermente differente, privata delle parti confutate.” Alberto non aveva nessuna di queste risorse. La sua storia personale provenne da lui solamente. Essa non fu revisionata e rifinita per decenni dalla commissione, prima che Chick la pubblicasse. Al contrario essa fu pubblicata nella sua interezza e solo allora arricchita con volumi addizionali (cinque più i fumetti), aggiungendo nomi e date, ma senza ritrattazioni. Se in effetti “avesse inventato tutto ciò”, allora egli certamente meriterebbe un premio per genio letterario. Specialmente quanto più i suoi personali intrecci biografici sono connessi (sorvolare, Barone von Munchausen ?). Dopo venti anni di indagini tutte le risorse del Papa non sono riuscite a “provare” che la denuncia di Alberto fosse un falso. Naturalmente neanche Alberto riuscì a “provare” le sue accuse contro il Vaticano. Così, al meglio, la contesa è ancora un pareggio. Forse futuri sviluppi frutteranno qualche evento drammatico. Ma non fateci affidamento. Probabilmente non sapremo mai se Alberto fosse realmente quel personaggio che proclamava di essere, a meno che il Papa faccia un passo chiaro e netto, e lo confessi. (E ciò presenta circa le stesse probabilità di avvenire quanto quelle che un disco volante atterri sul prato della Casa Bianca). Esso, comunque, è precisamente delizioso nutrimento per la meditazione, e molto più terrificante di ogni trailer trasmesso riguardante X-files. Per leggere una difesa di Alberto dal sito Chick, vai a: http://www.chick.com/reading/books/199/0199cont.asp Nel corso della storia l'Ordine dei Gesuiti è stato collegato a guerra e genocidio, venendo formalmente bandito da molte nazioni, comprese Francia ed Inghilterra. Mentre i ricercatori proclamano che i Gesuiti sono i concreti controllori spirituali del Nuovo Ordine Mondiale, lo scrittore Phelps ha anche reclamato il bando dell'Ordine da questa nazione. Comunque, con più di 28 università maggiori da costa a costa, l'Ordine ha costituito qui una forte base di appoggio politico e finanziario, compreso il controllo segreto del CFR ed il controllo di molte banche, come la “Bank of America” ed il “Federal Reserve banking system”, rendendo l'appello di Phelps per il bando una impresa difficile, se non addirittura proibitiva.

Greg Szymanski http://www.arcticbeacon.com/25-Sept-2006.html Note del traduttore: 1) per i protestanti non sono giustificati il culto e le immagini dei santi ("i morti") 2) nel 1987 si venne a sapere di un fantomatico e segreto gruppo di 12 consiglieri, che riferivano direttamente al solo presidente Usa su argomenti legati agli UFO traduzione di Francesco Caselli Titolo originale inglese: Confession No. 16: Former Bishop of Gautemala Claims Jesuits Control the Vatican and Are the Real Spiritual Controllers of the New World Order

23 gennaio 2008

Libreria Rinascita - Incontro con Giulietto Chiesa

"Per avvicinarci alla verità, siamo ripartiti da zero"

SABATO 26 GENNAIO ALLE 18,30 la libreria Rinascita in via Prospero Alpino, 48 (traversa della Circonvallazione Ostiense), ospita la presentazione del libro Zero Perché la versione ufficiale sull’11/9 è un falso Piemme 2007. Insieme a Giulietto Chiesa, parliamo delle contraddizioni nella verità ufficiale sull' 11/09, di lacune inspiegabili nella versione diffusa all'indomani dell'attacco terroristico alle Twin Towers in cui rimasero uccise circa tremila persone innocenti

Dalla quarta di copertina L'11 settembre ha cambiato la storia. Con quel tragico e spettacolare attentato, in cui hanno perso la vita circa tremila persone innocenti, gran parte delle certezze occidentali sono andate in frantumi. Ne è seguita un'offensiva che ha già prodotto due guerre e ha modificato non solo la geopolitica di intere aree del pianeta, ma tutti i rapporti di forza consolidati nei decenni precedenti. I responsabili dell'attacco sono stati additati al mondo con singolare rapidità, e un solo, presunto responsabile è stato giudicato da un regolare tribunale e condannato all'ergastolo. Ma un'analisi attenta evidenzia che la versione ufficiale non è solo lacunosa in decine di punti essenziali, ma in altre decine di punti dimostrabilmente falsa. I materiali che hanno prodotto rivelano falsità ed errori che possono essere dimostrati. Per questo abbiamo raccolto un'enorme mole di dati, fatti, analisi, immagini e li abbiamo posti sotto il vaglio rigoroso di verifiche che hanno coinvolto un gran numero di specialisti di provata competenza nei diversi campi dell'indagine. Per avvicinarci alla verità, siamo ripartiti da zero."

Giulietto Chiesa Premio Cultura della Pace 2002 - Premio nazionale Cultura della Pace, Città di Sansepolcro 2003. Giulietto Chiesa è uno dei più noti giornalisti italiani. Corrispondente per "La Stampa" da Mosca per vari anni, ha sempre unito nei suoi reportage una forte tensione civile e un rigoroso scrupolo documentario. Nel 2007, in seguito alla creazione di Sinistra Democratica ha aderito al gruppo dI SD all'interno del PSE nel parlamento europeo, insieme a Claudio Faca, Pasqualina Napoletano, Giovanni Berlinguer e Achille Occhetto.

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20 gennaio 2008

Zero News

Zero News #2 - 16 gennaio 2007 - www.zerofilm.info = Cari amici e simpatizzanti di Zero,

ci scusiamo innanzitutto per la pausa di relativo silenzio che si è determinata con le festività natalizie e del nuovo anno. Riassumiamo qui le informazioni essenziali perchè - questo vale in primo luogo per gli azionisti del film - sappiate cosa è successo nel frattempo e quali sono i passaggi che vogliamo realizzare, con il vostro aiuto. Ecco come ci siamo mossi fino ad ora. Dopo il festival di Roma si sono avviate diverse trattative con i distributori per verificare le possibilità di una distribuzione nelle sale cinematografiche. E' emerso, dopo lunghe tergiversazioni, in parte probabilmente create da difficoltà politiche, che nessun distributore nazionale ha avuto il coraggio di distribuire "Zero". Questo sebbene il successo della pellicola sia stato evidente durante il festival, come dimostra la copertura della stampa e delle televisioni. I distributori hanno mostrato la stessa mancanza di coraggio che li ha portati a non distribuire “Redacted” del grande Brian De Palma, dedicato alle torture e ai crimini americani in Iraq. Vi sarete accorti che quel film, il capolavoro dell’ultimo Festival di Venezia, non si è ancora visto al cinema. Pare che in Italia non lo vedremo proprio. Così vanno le cose, in Italia e nel mondo. Abbiamo fatto "Zero" anche perchè non vogliamo arrenderci a questo stato di cose. Comunque il ritardo nell'avvio della programmazione è stato determinato in primo luogo da questa trattativa, che ci impediva, prima della sua conclusione, di cominciare una distribuzione autonoma, nostra. In secondo luogo c'è stata una scelta: quella di non far uscire "Zero" in concorrenza con le commedie natalizie. In terzo luogo durante novembre e dicembre si sono dovuti affrontare alcuni problemi di riedizione, dovuti al fatto che alcune immagini presenti nella versione presentata al festival ci sono poi state negate dai loro proprietari. Il che ci ha costretti a operare alcuni rimaneggiamenti, decisivi per evitare pericoli futuri di sequestro della pellicola. Altre modifiche sono state rese necessarie per apprestare il film a una utilizzazione televisiva e, in prospettiva, homevideo etc. Il che ha prolungato i tempi di lavorazione, insieme alle necessità di un nuovo mixaggio. Tutte queste modifiche non hanno minimamente compromesso la fisionomia del film e l'hanno anzi dinamizzata e ripulita di alcune lungaggini non essenziali. In ogni caso nulla andrà perduto e verrà successivamente recuperato all'interno del DVD che produrremo appena terminato il grosso della distribuzione che siamo in procinto di lanciare su scala nazionale e internazionale. Bisogna che tutti teniamo presente che la questione politica che abbiamo sollevato - quella di "Riaprire l'inchiesta sui fatti dell'11 settembre" - non si attenuerà con il passare del tempo. Anzi tutto lascia presagire che il tema diventerà sempre più caldo nei mesi a venire, come mostrano le continue e nuove rivelazioni che emergono. L'ultima è la notizia che Osama bin Laden è stato ucciso, rivelata da Benazir Bhutto prima di essere assassinata a sua volta (e taciuta da tutto il mainstream mediatico mondiale). Dunque non solo non siamo in ritardo, ma siamo nel pieno dello scontro. E lo saremo a lungo. Il film "Zero" è uno strumento politico potente, che non esaurirà la sua valenza nei prossimi mesi. La domanda del pubblico, come dimostrano le prime proiezioni realizzate, è altissima. Dunque lavoriamo per soddisfarla.

In conclusione: gennaio servirà a completare tutto il ciclo. Ma noi disponiamo già della copia italiana per la distribuzione alternativa che è già stata avviata. Quindi non vi sono ragioni per ritardare ulteriormente le proiezioni. Per fare questo abbiamo attrezzato un ufficio di distribuzione nostro, e aperto un sito dedicato, www.zerofilm.info, attraverso cui gestire tutto il processo. Ma ABBIAMO BISOGNO CHE OGNUNO DI VOI SI PRODIGHI PER ORGANIZZARE UNA PROIEZIONE DI ZERO NEL SUO TERRITORIO. Non solo nei cinema, ma nei circoli culturali, nelle sezioni di partito, nelle scuole, nei circoli sportivi, nelle case della cultura. Ovviamente stiamo parlando di proiezioni a pagamento, perchè il film deve anche realizzare incassi per coprire le spese sostenute e per verificare le possibilità di proseguire nell'azione di produzione che il "Gruppo Zero" proporrà agli azionisti. Le modalità di questo aspetto economico, vitale per l'intera operazione, verranno specificate nei contatti telefonici diretti.

Scrivete e mettetevi in contatto con noi. Penseremo noi a darvi tutti gli strumenti e le informazioni necessarie per organizzare la proiezione e a rispondere a tutte le vostre domande. Il Gruppo Zero - info@zerofilm.info

= Proiezioni e incontri Pisa, 16 Gennaio - Proiezione di Zero e incontro con gli autori Pisa, 17 Gennaio - Proiezione di Zero Amsterdam, 20 Gennaio - Proiezione di Zero all'incontro dei MEETUP europei di Beppe Grillo Roma, 26 Gennaio - Giulietto Chiesa presenta il libro "Zero - Inchiesta sull'11 settembre"

Coming soon: Alessandria - Ancona - Aosta - Bari - Bologna - Bruxelles - Cagliari - Capannori (Lucca) - Carrara (Massa) - Catania - Fano - Firenze - Foggia - Genzano (Roma) - Latina - Lecce - Livorno - Martina Franca - Milano - Napoli - Olbia - Ortonovo (La Spezia) - Padova - Pergola (Pesaro) - Perugia - Pescara - Pettenasco (Novara) - Piombino - Pordenone - Reggio Emilia - Riccione - Roma - Rovigo - Scarperia (Fi) - Senigallia - Sesto Fiorentino (Fi) - Tonara (Nuoro) - Udine - Usini (Sassari) - Verona - Vetralla (Viterbo) - Vicenza

= Notizie

- “Reazioni alla morte di Osama Bin Laden”. Interrogazione parlamentare di Giulietto Chiesa al Consiglio d’Europa

- Un abbraccio agli amici di Aprilia (LT)

- (*)Osama bin Laden è stato ammazzato.

- Tutto esaurito

- Sull’unidici settembre le difficili verità nascoste

- Undici settembre: sempre più nodi vengono al pettine

- Giulietto Chiesa: “Necessaria una nuova commissione d’inchiesta sull’11/9?

- Michael Moore: l’11-9 potrebbe essere stato un complotto interno

- Grande successo per la prima torinese di ZERO

- Cari amici, azionisti, simpatizzanti della ricerca della verità sull’11 settembre, potenziali spettatori del film “Zero”


Gruppo Zero - Via Del Gesù 56, Roma - Tel. 06 97276578 - info@zerofilm.info - www.zerofilm.info

15 gennaio 2008

(*) Osama bin Laden è stato ammazzato

*Dovrei mettere il punto interrogativo, per prudenza. Io non l'ho visto, non ho le prove. Ma chi lo dice è stata ammazzata e non era l'ultima arrivata sulla scena pachistana. E la sua morte, molto recente, mi pare come una conferma indiretta della validità della sua rivelazione. Per questo non metto il punto interrogativo. Lo mettano i maestri del giornalismo - italiano e mondiale - che hanno taciuto, insieme alle mille verità dell'11 settembre, anche questa notizia. Per oltre due mesi. Esattamente per due mesi e 11 giorni. Perchè questa notizia, con la "N" maiuscola, risale al 2 novembre 2007. L'autrice si chiamava Benazir Bhutto. Il luogo della rivelazione il programma in lingua inglese di Al Jazeera "Over the World" condotto da David Frost, che appunto commenta con Benazir l'attentato dell'ottobre precedente che aveva fatto 158 morti, al suo primo ritorno in patria (clicca sulla foto per vedere il video). Benazir dice, testualmente che "the man who murdered Osama bin Laden" è Omar Sheikh. Ho controllato (e molti prima di me): le labbra dicono proprio così. Qualcuno ricorderà che Omar Sheikh è quell'agente del servizio segreto militare pakistano ISI che trasferì 100 mila dollari a Mohammed Atta il giorno prima l'attentato dell'11/9. Qui finisce la notizia e comincia lo scandalo, anzi una matrioshka infinita di scandali, uno dentro l'altro. Il primo è sbalorditivo. Al Jazeera ha la notizia in diretta. Il suo conduttore, David Frost, uomo esperto, sembra non accorgersene. Non interrompe Benazir, non chiede chiarimenti. Il secondo scandalo è il silenzio di tutti i media occidentali (e ovviamente italiani). Anche se Benazir Bhutto avesse detto il falso la sua dichiarazione sarebbe stata una bomba atomica nel panorama mondiale. Se non altro per essere smentita. Invece nulla. Silenzio. Non se ne sono accorti? Guardo sul contatore di You Tube, questa sera, 13 gennaio 2008, e vedo che 292.364 persone hanno visto quel video. Tutti meno i direttori di tutti i giornali e di tutte le tv dell'occidente. Altre decine di file tv, su You Tube, su Wikipedia, altrove, analizzano, commentano, da due mesi, e nessuno scrive una riga, nessuno dei media del "mainstream" dedica una riga, un 'immagine all'esplosione di interrogativi contenuta in quelle parole. "L'Economist", illustre paravento quant'altri mai, ha appena dedicato una copertina del suo penultimo numero al Pakistan, definendolo "il luogo più pericoloso del mondo", ma non ha dedicato nemmeno una mezza riga a questa notizia. E noi siamo tutti impegnati nella lotta mondiale contro il terrorismo, ma nessun governo, nemmeno il governo americano, nemmeno la Cia, nemmeno l'Fbi, si accorgono che colui che ci hanno additato come capo del terrorismo mondiale è stato ammazzato, o potrebbe essere stato ammazzato. Il presidente George Bush continua a ripetere le sue giaculatorie sul terrorismo e le sue minacce all'Iran e nessuno gli ha detto niente. Nemmeno quel dio sulla spalla del quale, quando è di cattivo umore, piange la mattina, dopo averlo pregato di scendere a fargli compagnia. Non chiedono nemmeno di sapere quando, eventualmente, sarebbe stato ammazzato. Forse perchè qualcuno teme di avere mandato in onda una sua dichiarazione in video post mortem senza saperlo. Chissà se adesso Umberto Eco andrà a rivedere i suoi commenti sulla mancanza della "gola profonda" per l'11 settembre. Certo la povera Benazir Bhutto non era, finchè fu viva, una gola profonda. Lei non c'entrava con l'11 settembre. Ma adesso a me risulta più chiaro perchè l'hanno ammazzata. Sapeva troppe cose e una di queste l'ha detta. Ed è bastata. Il resto ci riguarda. Come possiamo tollerare ancora di essere costretti a lasciare nelle mani di bugiardi e cialtroni l'informazione nel nostro paese? Giulietto Chiesa

01 gennaio 2008

Mario Rossi Network in lista al PremioWWW

Portali e Siti di informazione & Community

Il "Premio WWW" viene istituito nel 1998 dal Il Sole 24 ORE S.p.A., con l'obiettivo di valorizzare la creatività e la funzionalità dei siti internet italiani, affermandosi come importante riconoscimento di qualità diventando un punto di riferimento per i siti e per i navigatori.

I siti vincitori saranno designati, a insindacabile giudizio, dalla giuria di qualità, a partire da una short list composta dai 5 siti che avranno ottenuto, al termine della fase di votazione popolare, il punteggio più alto, calcolato come somma assoluta.

premiowww.ilsole24ore.com/scheda.php?site_id=95886