"Alla fine della guerra ho fatto un film che doveva mostrare la realtà dei
fatti avvenuti nei campi di concentramento nazisti. Atroce. Era ancora più
atroce del peggior film d'orrore. Nessuno lo ha voluto vedere. Ma quel film
non mi ha più abbandonato".
Alfred Hitchcock
Night Will
Fall, prodotto dal regista Stephen Frears e diretto da André Singer,
documentarista, docente universitario, nonché presidente del Royal
Anthropological Institute, è un'operazione unica nel suo genere. Il film è
basato su materiale interamente inedito. Raccoglie le prime testimonianze
visive degli orrori filmati dai cineoperatori all'interno dei campi di
concentramento (in particolare, dal campo tedesco di Bergen-Belsen)
all'indomani della loro liberazione. Si tratta di immagini girate dalle
forze inglesi, russe e americane, che l'allora Ministro delle Comunicazioni
britannico e successivamente fondatore della Granada Television, Sydney
Bernstein, incaricò di riunire, assieme a numerose interviste ai
sopravvissuti allo sterminio, in un documentario che testimoniasse, in modo
inequivoco e una volta per tutte, l'indicibile vastità dei crimini
perpetrati dal regime nazista ai danni delle comunità ebraiche e di tutta
l'umanità. Furono allora chiamati a partecipare grossi nomi
dell'Intellighenzia britannica, quali i cineasti Alfred Hitchcock e Stewart
McAllister ed il futuro Capo di Gabinetto Richard Crossman. Dopo aver
visionato le immagini riprese dai soldati britannici e russi nel '45 a
Bergen-Belsen, Hitchcock rimase lontano dai Pinewood Studios per una
settimana, traumatizzato e sotto shock. Nelle intenzioni degli Alleati, il
film avrebbe dovuto essere proiettato al popolo tedesco per mostrare di cosa
fosse stato corresponsabile, ma si ritenne poi che fosse meglio non
colpevolizzare e scioccare troppo i Tedeschi per avviare una fruttuosa
collaborazione con la Germania post-nazista.
Il film, che
contiene immagini particolarmente crude - rimase così dimenticato negli
archivi di stato britannici per decenni, fino a quando, nel 1985, fu
riscoperto da un ricercatore nell'Imperial War Museum e poi trasmesso dal
canale tv britannico PBS Frontline. Adesso è stato restaurato integralmente
in digitale ed arricchito di ulteriore materiale inedito e di interviste ai
sopravvissuti del campo e ai cinegiornalisti che girarono quell'orrore.
Regia
di André Singer
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