14 luglio 2021

Qual è il vero numero dei decessi da vaccino?


In base ai dati ufficiali di Open VAERS (il sistema di segnalazione volontaria di eventi avversi ai vaccini) e del CDC, sarebbero morti 5.993 americani su un totale di 146.171.792 completamente vaccinati (dati aggiornati in data 11 giugno). Si tratta di un rapporto di circa quattro morti ogni 100.000 completamente vaccinati.

Quando i tassi di mortalità da vaccino tratti dal VAERS vengono confrontati con i tassi di vaccinazione COVID-19 tra dicembre e giugno, emerge uno strano andamento: i decessi legati al vaccino diminuiscono proprio quando i tassi di vaccinazione raggiungono il picco, in aprile (grafico 1). Questo implica che il tasso di mortalità da vaccino secondo VAERS era di 18 su 100.000 il 1° febbraio, ed è poi sceso a 3,1 su 100.000 il 1° giugno (tabella 1). Ma se questa peculiare tendenza è reale, perché non ha fatto notizia?
GRAFICO 1: Confronto dei tassi di mortalità VAERS al mese (istogramma con i tassi di vaccinazione complessivi da dicembre 2020 a giugno 2021 (linea tratteggiata). I tassi di vaccinazione sono forniti dal CDC (COVID Data Tracker). I tassi di mortalità sono forniti dal VAERS. * L’istogramma non è in scala con i valori dell’asse y.

TABELLA 1: Confronto dei tassi di mortalità VAERS ogni 100.000 vaccinati. Il tasso di mortalità da vaccino è stato calcolato dividendo le morti VAERS al mese per il totale dei vaccinati. Il totale cumulativo dei vaccinati è fornito dal CDC (COVID Data Tracker).

L’inventore e imprenditore della Silicon Valley Steve Kirsch sostiene che “fonti interne” gli abbiano riferito che il vero numero di morti sarebbe 25.800 e che il CDC avrebbe “riclassificato” la maggior parte delle morti legate ai vaccini. Queste sono accuse serie e, data l’ubiquità delle “fonti anonime” che diffondono false informazioni, non sarebbe saggio riportarle qui, a meno che non conducano a prove documentabili.

Fortunatamente però, Kirsch non si limita a citare una fonte anonima, ma fornisce anche le istruzioni per accedere a queste morti “nascoste” sul sito del CDC (queste istruzioni si trovano a partire dal minuto 20:20 di questo video). Seguendo le indicazioni di Kirsch, ho scaricato il file del CDC e ho effettivamente constatato che l’andamento del tasso di mortalità “non classificata” segue, guarda caso, l’andamento della vaccinazione con notevole coerenza (grafico 2).
GRAFICO 2: Confronto dei tassi di mortalità “non classificata” per settimana (linea blu) con i tassi di vaccinazione complessivi da dicembre 2020 a giugno 2021 (linea nera tratteggiata). I tassi di vaccinazione sono forniti dal CDC (COVID Data Tracker), e così anche i tassi di mortalità (Weekly Provisional Counts of Deaths by State and Select Causes). *La linea tratteggiata non è in scala con i valori dell’asse y..

Se i valori precedenti a dicembre (barra di sinistra nel grafico 3) vengono sottratti dai valori da dicembre a giugno (barra di destra nel grafico 3), il numero di morti “non classificate” in eccesso è 32.060. Questo numero è paragonabile alla differenza proposta da Steve Kirsch di 25.800 (la cifra risultante dal mio calcolo potrebbe essere superiore perché ho scaricato i dati alcuni giorni dopo la pubblicazione del video di Kirsch).
GRAFICO 3: Morti totali “non classificate” prima (a sinistra) e dopo la disponibilità del vaccino (a destra). I tassi di mortalità sono stati forniti dal CDC (Weekly Provisional Counts of Deaths by State and Select Causes).

Un totale di 32.060 morti legate al vaccino da dicembre a giugno corrisponde ad un tasso di mortalità di 21 ogni 100.000 completamente vaccinati. Questa cifra è quasi la stessa del tasso di mortalità VAERS registrato per l’inizio di febbraio (vedi tabella 1). Si tratta forse di un’altra “coincidenza”?

Per amor di discussione, supponiamo che un gran numero di persone tra coloro che avevano segnalato queste morti “non classificate,” in realtà non sapessero con certezza se il loro caro era morto a causa del vaccino, e così avevano deciso di non fare una segnalazione al VAERS per paura di essere accusati di “falsa segnalazione,” che costituisce un crimine federale. Ma come può il CDC non aver notato questa tendenza tra le morti “non classificate”?

Sempre per amor di discussione, supponiamo adesso che, dopo il mese di febbraio 2021, il CDC abbia iniziato a trasferire un numero importante di eventi avversi legati ai vaccini in un altro database, per garantire che la loro campagna di vaccinazione procedesse senza interruzioni.

Il rasoio di Occam fa propendere per il secondo scenario; in ogni caso, il CDC ci deve comunque molte spiegazioni.

Antonio R. Chaves
www.americanthinker.com

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