Questa guerra s'ha da fare, a tutti i costi e soprattutto con i soldi dei contribuenti. Persino il sindaco PD di Roma ha deciso che la piazza pro UE dello scorso 15 marzo doveva essere finanziata con soldi pubblici. La questione ora è al vaglio della corte dei Conti mentre ai piani alti, cioè al Consiglio Europeo che si è tenuto a Bruxelles, si tenta di indorare la pillola. Se al popolo non piace sentir parlare di "guerra", meglio allora parlare di "prontezza" nei confronti di una Russia che tutto sembra voler fare tranne invadere altri Paesi. E se la storia ci ha insegnato qualcosa, è che sono stati sempre gli altri ad armarsi per invadere le gelide steppe russe… salvo poi tornare indietro a piedi e con le scarpe rotte! Buona lettura.
PRIMO PIANO
ReArm Europe: cambia il nome ma non la sostanza
di Edoardo Gagliardi
In Europa si parla sempre più di guerra, e allora per evitare un impatto troppo spiacevole verso l'opinione pubblica – che in gran parte la Guerra non la vuole fare – si prova a cambiare nome alle cose.
Il piano di difesa europeo infatti potrebbe cambiare nome, da ReArm a Prontezza2030. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen rispondendo a una domanda sulla possibilità che il nome ReArm Europe venga modificato come chiedono Spagna e Italia.Continua a leggere >
Fondi pubblici per la manifestazione pro-Europa: presentato esposto alla Corte dei Conti
di Elisabetta Barbadoro
La manifestazione pro-Europa del 15 marzo è stata finanziata con fondi pubblici dal comune di Roma. Il sindaco Roberto Gualtieri lo ha confermato in un'intervista a Il Giornale sostenendo che si sia trattato di un evento "istituzionale e non politico".
La realtà però è diversa, lo dimostrano le due iniziative contemporanee che si sono tenute sempre domenica a Roma in aperta opposizione alla piazza chiamata da Michele Serra.
Nel dettaglio sono stati pagati con soldi pubblici il palco, gli stand, gli impianti audio-video, le luci, le transenne, il presidio sanitario, la sicurezza, la pulizia della piazza e perfino le spese di viaggio e alloggio dei relatori sul palco. Continua a leggere >
CRONACA
Campi Flegrei, testimonianze dal terremoto: "Dirottate qui i soldi per la guerra"
di Giulia Bertotto
Una forte scossa ha squarciato il silenzio nella notte di Napoli tra Il 12 e 13 marzo: un terremoto di magnitudo 4.6 che ha avuto come epicentro i Campi Flegrei, la grande caldera in stato di quiescenza vicina, e in parte corrispondente, alla zona dove si erge la città di Parthenope.
Il bilancio è di diversi crolli e controsoffitti che hanno ceduto, calcinacci in strada e un ferito a Bagnoli, dove alcune persone sono rimaste bloccate in casa e sono dovute uscire dalle finestre.
Siamo andati sul posto ad ascoltare cittadini, comitati ed esperti del fenomeno del bradisismo, la fase di sollevamento del suolo che si sta verificando in questa zona. Continua a leggere >
SALUTE
Sanità a punti: a Pavia l'ATS sperimenta la proposta di Bertolaso
di Giuliana Radice
Ricchi premi se previeni. Non è la reclame di una lotteria ma quanto avviene nella Agenzia di Tutela della Salute di Pavia, che sperimenterà un progetto pilota destinato a 2500 persone tra gli aventi diritto allo screening del tumore al colon retto.
Di cosa di tratta è presto detto: ad oggi solo un terzo delle persone di età compresa fra i 50 ed i 74 anni convocate per eseguire il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, aderisce al programma di Regione Lombardia.
L'idea è dunque quella di incentivare la partecipazione con una raccolta punti: 10 punti a chi è bravo, 20 a chi è bravissimo.Continua a leggere >
Israele rompe la tregua: bombardamenti su Gaza, oltre 350 morti
di Adalberto Gianuario
A due mesi esatti dall'inizio della tregua con Hamas, Israele è tornata a bombardare Gaza. Secondo fonti palestinesi il bilancio sarebbe di oltre 350 morti.
L'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che la decisione di riprendere la guerra è stata presa "dopo che Hamas ha rifiutato di nuovo di fornire le tempistiche per rilasciare i nostri ostaggi". Continua a leggere >
Putin sembra tiepidamente pronto a sedersi al tavolo delle trattative, l'Unione Europea invece indossa l'elmetto e comincia a ingrassare i Signori della Guerra, che infatti portano a casa ricavi stellari. E per mantenere alto il livello di tensione e fugare qualsiasi dubbio di una supposta democrazia, anche in Italia si tenta di combattere le influenze straniere andando a comprimere le libertà fondamentali. Il caso romeno fa scuola: se il candidato è sgradito e il popolo non sta decidendo quello che dall'alto viene imposto bisogna intervenire. Non resta che svegliarci da questo torpore, informarci e chiederci se vogliamo davvero far entrare la guerra in casa nostra. Buona lettura.
PRIMO PIANO
Putin apre alla tregua ma a delle condizioni: "Non serva all'Ucraina per riarmarsi ma porti a una pace duratura"
di Adalberto Gianuario
Vladimir Putin apre alla tregua di 30 giorni emersa dal vertice di Gedda tra USA e Ucraina, ma delinea alcune condizioni.
Apparso al Cremlino insieme al fidato alleato, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, Vladimir Putin si è concesso ad un lunga conferenza stampa in cui ha manifestato una tiepida apertura alla proposta avanzata da Washington e accettata dall'Ucraina durante il vertice in Arabia Saudita.Continua a leggere >
"Sosterremo il cessate il fuoco ma ci sono delle sfumature da chiarire"
– Vladimir Putin
POLITICA
La proposta di Calenda contro le interferenze elettorali: coinvolti anche i servizi segreti
di Michele Crudelini
Si stanno moltiplicando le iniziative all'interno dell'Unione europea per reprimere il dissenso nei confronti dell'agenda di Bruxelles. In Italia ad alzare l'asticella è la nuova proposta di legge del quadrumvirato del partito Azione: Marco Lombardo, Matteo Richetti, Ettore Rosato e Carlo Calenda.
La legge prende il caso Romania come pretesto per creare allarme su possibili interferenze dall'esterno e intende così costruire un meccanismo di difesa preventivo. Continua a leggere >
CRONACA
Toscana: "Sentenza storica" blocca parco eolico
di Andrea Murgia
Nessuna pala eolica sarà innalzata sul Monte Amiata. Il Consiglio di Stato sospende la realizzazione di un parco eolico in Toscana, ribaltando la sentenza emessa in primo grado nel 2022 e annullando tutti gli atti autorizzativi concessi dalla Regione.
Sono stati accolti due ricorsi: uno presentato dal Comune di Roccalbegna e dall'Unione dei Comuni montani dell'Amiata Grossetana, che avevano dato parere negativo; l'altro invece presentato da cinque residenti, insieme a Italia Nostra. Continua a leggere >
RIARMO EUROPEO
Riarmo europeo: affari d'oro per la Leonardo e le aziende della difesa
di Michele Crudelini
È un periodo d'oro per le aziende produttrici di armi. Il solo annuncio di Ursula von der Leyen per il piano di riarmo europeo da 800 miliardi, finanziato con i soldi dei contribuenti, ha fatto registrare aumenti del 10% sul mercato azionario in un solo giorno.
È il preludio del grande spostamento di risorse dalle tasche dei cittadini europei nelle casse delle aziende di armi. Uno schema già applicato negli scorsi anni con le aziende del farmaco.Continua a leggere >
Romania, Georgescu escluso dal voto: l'Ue dichiara guerra alle sue democrazie
di Giulia Bertotto
Tensione al massimo in Romania, dopo che l'ufficio elettorale non ha ammesso la candidatura di Calin Georgescu alle nuove presidenziali. Nel novembre scorso le elezioni presidenziali in Romania erano state annullate dopo che proprio Georgescu si era affermato al primo turno.
Dopo l'annuncio del rifiuto della candidatura di Georgescu sono scoppiati scontri a Bucarest, con manifestanti radunati attorno al palazzo del Parlamento e forze dell'ordine che hanno lanciato lacrimogeni per disperdere la folla. Continua a leggere >