Secondo dati diffusi dal quotidiano britannico ‘The Telegraph’, attualmente le morti per coronavirus rappresentano appena lo 0,8 per cento delle morti totali in Inghilterra ed in Galles.
La fonte primaria dei dati è l’‘Office for National Statistics’ (ONS) britannico, l’equivalente del nostro Istat.
Dalle rilevazioni effettuate dall’ONS emerge che “i decessi legati all’influenza e alla polmonite in Inghilterra e nel Galles hanno superato di gran lunga quelli legati al Covid-19 nella settimana terminata l’11 giugno, data delle cifre più recenti”.
Così commenta David McLoon per il sito ‘LifeSiteNews’: “Gli ultimi dati dell’ONS hanno confermato un totale di 84 morti legate al nuovo coronavirus, uno dei livelli settimanali più bassi registrati dall’inizio della crisi nel marzo 2020. Allo stesso tempo, i decessi in cui l’influenza e la polmonite sono stati almeno fattori contribuenti, sono stati ben 1.163, un dato quasi 14 volte superiore rispetto al numero dei decessi legati al Covid-19. Degli 84 decessi legati al Covid-19, l’ONS ha elencato il virus come ‘causa di morte’ in 66 casi, con 292 casi di influenza e polmonite come ‘causa sottostante di morte’”.
Continua McLoon: “Il Telegraph ha riferito che le cifre di questa settimana significano che le morti da coronavirus rappresentano solo lo 0,8 per cento dei decessi totali in Inghilterra e Galles, in calo dallo 1,3 per cento della settimana precedente. Parlando al Telegraph, il professore emerito di statistiche applicate presso la Open University, Kevin McConvay, ha detto che le morti legate al Covid ‘sono in calo nella maggior parte dei gruppi di età e nella maggior parte delle regioni’. Infatti, ‘i decessi che coinvolgono Covid-19 sono solo otto su mille decessi totali nella settimana più recente’”.
Continua la disamina di LifeSiteNews: “Anche se le infezioni da Covid nel Regno Unito sembrano essere in aumento (circa 2.000 test positivi registrati nella settimana terminata il 6 giugno), a questo non ha corrisposto un aumento proporzionale dei ricoveri e dei decessi. Secondo un ex consigliere scientifico capo del governo britannico, Sir David King, una gran parte di coloro che risultano positivi al virus sono già stati vaccinati due volte contro il Covid-19, sostenendo che ogni giorno fino a 400 cittadini ‘completamente vaccinati’ sperimentano un’infezione post-vaccino”.
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