La guida CDC – Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie – ordina agli ospedali di elencare COVID 19 come causa di morte sia che il virus abbia solo contribuito, non patologia unica, che in caso di solo “sospetto” di contagio.
Rilasciata il 24 marzo, questa guida (in archivio qui) falsifica totalmente il numero dei deceduti, in quanto sulle cartelle cliniche verrà elencato, come causa di morte, il COVID 19, indipendentemente dal fatto che siano stati, o meno, eseguiti test effettivi per confermarli.
Alcuni punti scritti nella Guida CDC, rilasciata il 24 marzo scorso ma entrata immediatamente in vigore.
– Quando sarà in vigore?
Immediatamente.
Immediatamente.
– COVID-19 sarà la causa di decesso principale?
La causa di decesso dipende da cosa viene riportato sul certificato di morte. Tuttavia, si prevede che le regole per la codifica e la selezione della causa di morte faranno sì che il COVID19 sarà la causa principale di decesso il più delle volte.
La causa di decesso dipende da cosa viene riportato sul certificato di morte. Tuttavia, si prevede che le regole per la codifica e la selezione della causa di morte faranno sì che il COVID19 sarà la causa principale di decesso il più delle volte.
– Cosa succede se i certificatori segnalano condizioni diverse da quelle suggerite?
Se un certificato di morte segnala un coronavirus senza identificare un ceppo specifico o specificando esplicitamente che non si tratta di COVID-19, CDC-NCHS (National Center for Health Statistics) chiederà agli Stati di verificare se il coronavirus era COVID-19 o meno. Intanto se viene scritto che la morte è causata da un ceppo di coronavirus del 2019, sarà preferibile, e più semplice, nel compilare il certificato di morte, utilizzare la terminologia standard morte per COVID-19.
Se un certificato di morte segnala un coronavirus senza identificare un ceppo specifico o specificando esplicitamente che non si tratta di COVID-19, CDC-NCHS (National Center for Health Statistics) chiederà agli Stati di verificare se il coronavirus era COVID-19 o meno. Intanto se viene scritto che la morte è causata da un ceppo di coronavirus del 2019, sarà preferibile, e più semplice, nel compilare il certificato di morte, utilizzare la terminologia standard morte per COVID-19.
– La dicitura “COVID-19” deve essere riportata sul certificato di morte solo con un test confermato?
Il COVID-19 dovrebbe essere riportato sul certificato di morte per tutti i deceduti in cui la malattia ha causato o si presume che abbia causato o contribuito alla morte. Se il deceduto avesse avuto altre malattie croniche, condizioni come la BPCO o l’asma, che possono aver contribuito, queste possono essere riportate in parte.
Il COVID-19 dovrebbe essere riportato sul certificato di morte per tutti i deceduti in cui la malattia ha causato o si presume che abbia causato o contribuito alla morte. Se il deceduto avesse avuto altre malattie croniche, condizioni come la BPCO o l’asma, che possono aver contribuito, queste possono essere riportate in parte.
Penso di non avere nulla da aggiungere, risulta chiaro ed evidente come questa guida falsifichi totalmente il numero delle vittime per coronavirus (COVID 19).
Anzi meglio concludere con le parole di Alex Berenson ex reporter del New York Times (qui il suo tweet originale), il quale dice:
Mentre a casa ti siedi a guardare la spirale della conta dei morti per COVID, per piacere sappi che la guida ufficiale, per la codifica dei decessi correlati a COVID, emanata dall’organismo di controllo sulla sanità pubblica Americana è la seguente: per qualsiasi decesso in cui la malattia “ha causato” o si presume “abbia causato” o “contribuito alla morte” non sono richiesti test di laboratorio a conferma.
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