13 aprile 2020

Julian Assange: facciamoci contagiare dal suo coraggio


“(ANSA) – LONDRA, 25 FEB – JULIAN ASSANGE è stato ammanettato a più riprese e denudato due volte per essere perquisito nella giornata di ieri dallo staff della prigione di massima sicurezza britannica di Belmarsh in cui è detenuto in attesa del verdetto della giustizia del Regno Unito sulla sua consegna agli USA”.
Il caso Assange è sui giornali da tempo, lui è il principale portavoce di WikiLeaks e del relativo sito web 
WikiLeaks è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che riceve in modo anonimo, documenti coperti da segreto (di Stato, militare, industriale, bancario), ne verifica l’autenticità e li carica sul proprio sito web.
I documenti pubblicati ed il lavoro di tutto lo staff e, soprattutto, dell’australiano Julian Assange ha avuto un grosso impatto ed ha dato l’avvio a diverse inchieste, tra cui ricordiamo aspetti nascosti della guerra in Afghanistan, rivelazioni sulla corruzione in Kenya, gestione del Campo di prigionia di Guantánamo, il caso della banca svizzera Julius Bär e tanto altro.
Wikileaks ha invitato i cittadini di ogni parte del mondo ad inviare materiale tenuto nascosto che porti alla luce comportamenti non etici di governi ed aziende.
Le fonti di WikiLeaks sono coperte dall’anonimato e dalle normative sui Whistleblowers.
Il sito è curato da giornalisti, attivisti, scienziati ma colui che ha legato il proprio volto alle inchieste di Wikileaks è Julian Assange.
Assange ha avuto la vita distrutta da persecuzioni, accuse infondate, limitazioni della sua libertà personale, è stato spiato ed intercettato e poi arrestato.
Il 7 dicembre 2010, Assange è stato arrestato nel Regno Unito e dall’abitazione in cui si trovava agli arresti domiciliari dal 17 aprile 2012 ha condotto il talk-show The World Tomorrow, sul canale televisivo Russia Today, disponibile sul canale YouTube di Russia Today e sul sito “The World Tomorrow”.
Anche in questa attività di informazione, Assange e Wikileaks si sono contraddistinti per un giornalismo di inchiesta senza veli ed alla ricerca di fonti inedite, scottanti e, evidentemente, scomode.
La persecuzione contro Assange ha iniziato ad avere ripercussioni sulla sua salute e, come spesso avviene, è stata corroborata da calunnie e denunce volte a distruggerne la credibilità ed arrestarlo, con il vero fine di interrompere la sua attività di informazione e di denuncia.
Non sono mancati i tentativi di supporto e c’è chi, per proteggerlo, ha proposto Assange come candidato politico o chi gli ha riconosciuto lo status di rifugiato politico o chi ha candidato al premio Nobel per la pace il sito di Wikileaks.
Tuttora Assange è in pericolo di vita e tutti noi siamo in pericolo di perdere il simbolo dell’informazione veritiera e documentata.
Perché dovremmo sentirci tutti Assange ?
Perché per noi tutti, lui e Wikileaks rappresentano il diritto all’informazione, un tentativo di essere correttamente informati per non essere dominati tramite informazioni contorte, confuse, che disorientano tutti noi e non ci fanno capire da cosa dobbiamo guardarci e cosa invece è fatto per il nostro bene.
Il mainstream tende a farci diventare tifosi anche su temi che riguardano la nostra salute.
Assange e Wikileaks stanno lì a mostrarci la strada: dobbiamo informarci e chiedere di essere informati correttamente e sulla base di documenti.
Il potere nasconde le fonti, nasconde i documenti, uccide i testimoni dei suoi crimini per essere legittimato.
Sul nostro Paese, Assange sostiene che “Il vero problema è che in Italia i grandi giornali non parlano delle storie di corruzione, soprattutto se riguardano le grandi compagnie.”
Ed infatti, in Italia quante inchieste giornalistiche sono scomparse improvvisamente ? E soprattutto quante denunce e quanti casi non sono mai stati pubblicati ?
La verità non è quasi mai quella che ci fanno vedere.
Lo scopo dell’informazione dovrebbe essere di garantire la trasparenza da parte dei Governi e di monitorare se questa trasparenza esiste o viene offuscata da informazioni negate o mistificate.
Dovremmo scendere tutti in campo per chiedere il diritto ad essere informati correttamente e sulla base di documenti, non sulla base di ipotesi o di ideologie o, peggio, sulla base di briciole di informazioni oggetto di trattativa tra i giornalisti ed il potere corrotto del Sistema dominante.
Assange e Wikileaks rappresentano una garanzia di giustizia, di etica e di una più forte democrazia.
Come ha ripetuto spesso Assange “il coraggio è contagioso” ed è il momento di difendere il suo coraggio, perché diventi il nostro e perché possa garantirci la conoscenza dei fenomeni di corruzione, di perversione e di gestione occulta del potere che il Sistema ci nasconde.

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