03 marzo 2022

STATI UNITI / COME BIG PHARMA CORROMPE LA “FDA”


Come Big Pharma corrompe la ‘Food and Drug Administration’, la potente Agenzia statunitense che deve istituzionalmente controllare il settore alimentare e quello farmaceutico.

Sta circolando negli Usa, diffuso da ‘Project Veritas’, un video esplosivo, nel quale viene intervistato dal suo fondatore e animatore, James O’ Keele, un “funzionario esecutivo” della FDAChris Cole.

Le polemiche stanno divampando negli States, mentre la FDA glissa e si limita a commentare: “La persona nel video presumibilmente non lavora su questioni relative ai vaccini e non rappresenta il punto di vista della FDA”.

Al contrario, la pagina Linkedin di Cole lo descrive come funzionario all’interno delle ‘Countermesures Initiatives’ della FDA, organismi che svolgono un ruolo fondamentale nel garantire che farmaci, vaccini e altri prodotti per contrastare virus e varie patologie siano sicuri ed efficaci.

Scorriamo alcuni passaggi salienti dell’intervista.

“Le aziende farmaceutiche, le aziende alimentari, le aziende che producono vaccini ci pagano centinaia di milioni di dollari all’anno per assumere e indurre i revisori ad approvare i loro prodotti”.

“Fondamentalmente, addebitiamo all’industria milioni di dollari per assumere più revisori di farmaci e revisori di vaccini che accelereranno il processo di approvazione. Quindi, le aziende farmaceutiche guadagnano di più”.

“La FDA attenua l’impatto delle tariffe degli utenti sulle loro operazioni, perché sanno che dipendono dalle compagnie farmaceutiche, dalle compagnie di vaccini e da queste altre società per il funzionamento della loro agenzia”.

“Sarai escluso dall’ottenere altri lavori perché un altro ufficio non vorrà assumerti, se hai parlato di qualcosa, giusto o sbagliato che sia. Vogliono assumere una persona sicura, che possa fare il lavoro, ma non necessariamente è un’ottima assunzione”.

Il funzionario esecutivo FDA, Christopher Cole, dunque, parla esplicitamente di revisori addomesticati, ed assunti in gran numero, per procedere il più celermente possibile ai processi di valutazione e approvazione di farmaci e vaccini. E tutto è finalizzato a far crescere in modo esponenziale i profitti delle aziende farmaceutiche ed ovviamente anche quelle impegnate nella produzione di vaccini.

Sorge a questo punto spontanea la domanda: è successo proprio questo in occasione dell’approvazione lampo dei primi vaccini anti covid, ossia quelli di Pfizer Moderna?

Una storia più volte raccontata dalla Voce e che ha dell’incredibile.

Il 23 agosto 2021, infatti, improvviso e imprevisto arriva l’ok della FDA ai due vaccini americani, un’approvazione in via definitiva, che quindi sancisce la fine dell’uso in via emergenziale.

Tempi e modalità vengono letteralmente bruciati. La dead line, il termine per tutte le sperimentazioni, i test e i ‘trials’ era stata prevista per il 31 dicembre 2023: quindi quasi due anni e mezzo dopo!

Il che significa che, in soldoni, sono mancati all’appello quasi 2 anni e mezzo di fondamentali test. Sono bastati appena 4-5 mesi!...


...segue: www.lavocedellevoci.it

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