01 marzo 2022

GIALLO EPSTEIN / “SUICIDA” A PARIGI IL SUPERTESTE BRUNEL


Giallo Epstein sempre più bollente.

Il 19 febbraio si è “suicidato” nella sua cella de ‘La Santè’, a Parigi, Jean-Luc Brunel, uno dei più stretti collaboratori del finanziere e procacciatore di minorenni per super vip Geffrey Epstein, che a sua volta si era “suicidato” ad agosto 2019 nel ‘Metropolitan Correctional Center’ di New York.

Arrestato per stupro a dicembre 2020, Brunel era stato scarcerato nel 2021, per poi essere ri-arrestato e ri-sbattuto in galera pochi mesi fa.

Avrebbe dovuto testimoniare tra pochi giorni al maxi processo che fa tremare persino la Casa Bianca e la Buckingam Palace.

In particolare, Brunel avrebbe potuto fornire ulteriori dettagli sulle vicende dell’ormai mitico ‘Lolita Express’, il lussuoso Boeing a bordo del quale il miliardario accoglieva i suoi ospiti chic per condurli, in compagnia di graziose minorenni, nei paradisi tropicali, a godersi un meritato long week end.

Tra i più assidui, il neofilantropo Bill Gates, il principe Andrea d’Inghilterra e Bill Clinton, il vero recordman, avendo totalizzato la bellezza di 27 voli.

Brunel ha guidato per anni l’agenzia ‘Karim Models’ ed ha fondato la ‘MC2 Model Management’, una corazzata del settore con uffici a New York, Miami e Tel Aviv.

E secondo non pochi ‘esperti’, proprio a Tel Aviv portano parecchi misteri & segreti del giallo. In un suo recente reportage, ‘la Voce di New York’ parla di una ‘pista israeliana’ che corre lungo il copione del thriller.

Ed è soprattutto un ex 007 del Mossad, autore di “Epstein – Dead Man Tell No Tales”, a fornire una serie di tessere non da poco per ricostruire l’intero mosaico.

Si tratta di Ari Ben-Menashe, tra i ranghi dell’intelligence israeliana nel decennio 1977-1987, poi finito nell’ombra. Nel suo libro descrive per filo e per segno la “Honey Trap”, ossia la “Trappola al Miele” accuratamente   organizzata da Epstein e dalla sua socia-amante Ghislaine Maxwell: coinvolgere nei loro copioni a base di sesso con minorenni pezzi da novanta dell’establishment, per poi poterli ‘avere in pugno’. E tutto sotto il vigile occhio del Mossad...


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