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09 novembre 2017
Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 9 novembre 2017
Focus
L'imperatore geo-economico Xi Jinping è in anticipo di quindici anni
di Alfredo Jalife-Rahme
Città del Messico (Messico) |
Mentre la stampa occidentale si è fatta beffe della messa solenne celebrata al Congresso del Partito Comunista Cinese, Alfredo Jalife prende molto sul serio quanto annunciato dal presidente Xi Jinping. Lungi dal paragonarlo a un imperatore, Jalife vede in Xi uno di quegli alti funzionari che hanno fatto della Cina una civiltà millenaria. Il progetto della via della seta prosegue ed è chiara la volontà cinese di associarvi investitori occidentali attraverso la sottoscrizione in dollari. Jalife sottolinea come anche la riforma strutturale del comando delle forze armate sia funzionale a un loro sviluppo.
Trump e il secessionismo
di
Thierry Meyssan
Damasco (Siria) |
Mentre i neoconservatori intendevano realizzare una "rivoluzione mondiale" esportando la loro "democrazia" attraverso la guerra, il presidente Trump basa la sua politica estera sul rispetto della sovranità degli Stati. Di conseguenza, ha interrotto ogni sostegno USA ai separatismi. Thierry Meyssan ricorda qui le ambiguità della posizione statunitense sulle secessioni, poi rivela le analogie fra gli avvenimenti in Kenya, Iraq e Spagna.
Memorandum sulla Libia: disinformazione contro Stato, Guida ed Esercito
di
Saïf al-Islam Kadhafi
Tripoli (Libia) |
Mentre la NATO ha deliberatamente falsificato il dossier libico per arrogarsi il diritto di distruggere la Libia e assassinarne la Guida per gettarla nel caos, Sayf al-Islam Gheddafi rimane l'unica personalità capace di unire rapidamente le diverse tribù. Liberato di recente, ha scritto questo memorandum per esaminare la situazione giuridica del suo Paese.
Intervista a Thierry Meyssan
Dietro i casi Sarkozy e Lafarge
di Serge Marchand
Damasco (Siria) |
Se la stampa non è più interessata al Medio Oriente dopo la caduta di Raqqa, che interpreta erroneamente come sconfitta del jihadismo, i magistrati francesi lavorano su due casi mediorientali: il presunto finanziamento libico della campagna elettorale di Nicolas Sarkozy e il presunto acquisto di petrolio del Daish da Lafarge. Due indagini che per il momento non hanno sondato a fondo i dossier.
Trump riprende la lotta contro l'establishment statunitense
di
Thierry Meyssan
Damasco (Siria) |
Dalla fine di luglio il presidente degli Stati Uniti ha dato l'impressione di essere uno sbruffone che mette a repentaglio la pace mondiale con le sue dichiarazioni sconsiderate. Thierry Meyssan dimostra che dietro questi interventi avventati, Donald Trump persiste tranquillamente nella sua politica estera nonostante l'opposizione quasi unanime del Congresso. E dunque si tratta, a suo avviso, di quel che oggi chiamiamo un "artificio di comunicazione" e un tempo un "doppio gioco". Inoltre, il presidente sta cercando di convincere i suoi amici a prendere il controllo del Partito Repubblicano, cosa che gli consentirebbe di razionalizzare la sua comunicazione e di attuare ancora più rapidamente la sua politica antimperialista.
In breve
Gli Huthi offrono asilo politico ai Saud
Israele strumentalizza le dimissioni di Hariri per provocare una guerra
In Afghanistan la Russia si appoggia all'ex presidente Karzai
In Arabia Saudita 1.300 persone arrestate in 48 ore
La Francia chiede all'Arabia Saudita di liberare il primo ministro libanese
I crimini dei Barzani nei confronti dei non-curdi
In Israele manovre militari congiunte di otto Paesi
Il petrolio risale oltre i 60 $ al barile
Le peripezie di Carles Puigdemont
L'FBI ha scoperto un complotto anarchico USA/Al Qaeda/Daesh
L'India si sostituisce alla Cina nell'approvvigionamento dell'Afganistan
Il Qatar sostituirà l'Arabia Saudita contro Myanmar?
Controversie
"L'arte della Guerra"
L'impatto del Pentagono italiano
di Manlio Dinucci
Roma (Italia) |
Gli abitanti del quartiere di Centocelle, a Roma, protestano a ragione per l'impatto del costruendo Pentagono italiano sul parco archeologico e la sua area verde (il manifesto, 29 ottobre).
C'è però un altro impatto, ben più grave, che passa sotto silenzio: quello sulla Costituzione italiana. Come abbiamo già documentato sul manifesto , il progetto di riunire i vertici di tutte le forze armate in un'unica struttura, copia in miniatura del Pentagono statunitense, è parte organica della (...)
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