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11 Settembre 2001
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22 marzo 2018
Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 21 marzo 2018
Focus
Quattro giorni per dichiarare una Guerra Fredda
di
Thierry Meyssan
Damasco (Siria) |
La settimana appena trascorsa è stata eccezionalmente ricca di avvenimenti. Nessun media ne ha fornito un quadro complessivo perché tutti hanno deliberatamente mascherato alcuni fatti per non smentire la narrazione dei propri governi. Londra ha tentato di provocare un grave conflitto, ma ha gettato la spugna davanti alla Russia, al presidente Trump e alla Siria.
Il "Caso Skripal"
Mosca (Russia) |
L'inchiesta di Scotland Yard è solo agli inizi, eppure il governo di Theresa May ha già trovato e denunciato il colpevole: l'incivile Federazione di Russia e il suo dittatore, Vladimir Putin. Tutto parrebbe portare in questa direzione, a meno che non si conosca la storia del Novichok. Se così fosse, anche l'aristocratico Regno Unito e i pacifici Stati Uniti dovrebbero figurare ai primi posti nella lista dei sospetti.
I "ribelli moderati" della Ghouta
di
Thierry Meyssan
Damasco (Siria) |
Nel momento in cui le forze della Repubblica e della Russia stanno liberando la Ghouta orientale e ogni ora 800 siriani trovano rifugio a Damasco, pubblichiamo questo studio sui combattenti che gli occidentali qualificano "ribelli moderati".
La politica estera del presidente Macron
di
Thierry Meyssan
Damasco (Siria) |
Per il presidente Macron, «France is back» (in inglese nel testo). Dopo dieci anni di decadenza, la Francia vorrebbe ritagliarsi di nuovo un ruolo internazionale. Tuttavia Emmanuel Macron non ha mai chiarito che politica intenda condurre. Thierry Meyssan, riprendendo argomenti da lui già sviluppati su queste colonne e collocandoli nel contesto europeo e nella storia francese, analizza la svolta che Macron ha appena cominciato ad abbozzare.
In breve
Nella Ghuta il Regno Unito tenta tre attacchi chimici sotto falsa bandiera
Gli Stati Uniti evacuano dei capi di Daesh dal nord della Siria
L'islamizzazione dell'Indonesia
Gli Emirati formeranno la polizia e l'esercito del Somaliland
Il generale McMaster licenziato per aver partecipato al complotto
Vladimir Putin riunisce il Consiglio Nazionale per la Sicurezza
È in corso la liberazione della Ghuta orientale
Generale Basbug: da quando Öcalan è in prigione gli Stati Uniti dirigono il PKK
Scoperti due laboratori di armi chimiche dei "ribelli moderati" siriani
Pompeo alla segreteria di Stato e Haspel alla CIA
Evoluzione del mercato delle armi
Le forze armate russe smentiscono le affermazioni del generale Mattis
Verso un rilancio del GUAM contro la Russia
Mosca pronta a lanciare propri sistemi Internet e Swift
In Germania rifugiati maggioritariamente islamisti (testimonianza)
Controversie
«L'arte della guerra»
Libia, sette anni di disgrazia inflitti dalla NATO
di Manlio Dinucci
Roma (Italia) |
A sette anni dall'intervento militare della NATO contro la Libia, tutti gli osservatori concordano nel riconoscere che si è fondato su menzogne enormi e ha violato il mandato del Consiglio di Sicurezza. Se gli occidentali ormai riconoscono che la popolazione di questo Paese era la più ricca d'Africa e che il suo livello di vita è sprofondato, causando un esilio massiccio, tuttavia non sono ancora consci che Muammar Gheddafi aveva sconfitto la schiavitù e il razzismo. Distruggendo la Libia, la NATO ha deliberatamente spalancato le porte dell'inferno. Sono stati perseguitati non soltanto i lavoratori immigrati neri, ma anche i cittadini libici neri di Tawergha. Inoltre, è stato annichilito l'operato della Jamahiriya per la cooperazione africana tra arabi e neri nell'insieme del (...)
Diritto di replica della NATO, risposta di Manlio Dinucci e commento di Rete Voltaire
L'ufficio pubbliche relazioni del comando congiunto della NATO a Napoli ha scritto al quotidiano Il Manifesto a proposito dell'articolo di Manlio Dinucci, «L'Italia nella morsa USA/NATO». La NATO non ci ha mandato copia della lettera, benché rilevi anche un errore del nostro traduttore inglese. In passato, il dipartimento di Stato degli Stati Uniti aveva contattato direttamente i giornali di cui diffondiamo gli articoli in numerose lingue perché cessassero ogni collaborazione con noi. Questa strada è però impraticabile con un giornale comunista. Pubblichiamo la lettera della NATO, la risposta del geografo italiano e il nostro commento.
«L'arte della guerra»
L'Italia nella morsa USA/NATO
di Manlio Dinucci
Roma (Italia) |
"Diritto di replica della NATO, risposta di Manlio Dinucci e commento di Rete Voltaire", Rete Voltaire, 17 marzo 2018.
Sono in corso simultaneamente, nella prima metà di marzo, due grandi esercitazioni di guerra – l'una nel Mediterraneo di fronte alle coste della Sicilia, l'altra in Israele – ambedue dirette e supportate dai comandi e dalle basi USA/NATO in Italia.
Alla Dynamic Manta 2018 – esercitazione di guerra sottomarina, appoggiata dalle basi di Sigonella e Augusta e dal porto di (...)
«L'arte della guerra»
L'avvertimento nucleare di Putin
di Manlio Dinucci
Roma (Italia) |
Il discorso del presidente russo Putin sullo stato della nazione , dedicato alle questioni interne e internazionali, ha suscitato in Italia scarso interesse politico-mediatico e qualche commento ironico. Eppure dovrebbe essere ascoltato con estrema attenzione.
Evitando giri diplomatici di parole, Putin mette le carte in tavola. Egli denuncia il fatto che negli ultimi 15 anni gli Stati uniti hanno alimentato la corsa agli armamenti nucleari, cercando di acquisire un netto vantaggio (...)
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