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Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 28 febbraio 2018
Focus
Esclusivo: la fanteria russa a Damasco
di
Thierry Meyssan
Damasco (Siria) |
Negli ultimi quattro anni tutti i commentatori hanno continuamente rilevato l'impossibilità per la Russia di dispiegare contro gli jihadisti truppe terrestri in Siria per il rischio che si ripeta la disfatta dell'Afghanistan. Ciò sarebbe vero se Mosca si scontrasse con Washington per interposti mercenari, non accadrebbe invece se i due grandi si accordassero sul futuro non solo della Siria, ma dell'intera regione. Nel 2015 Thierry Meyssan è stato il primo al mondo ad annunciare l'arrivo dell'esercito russo in Siria. Oggi è il primo ad annunciare lo spiegamento della fanteria russa.
Aggressione camuffata da guerre civili
di
Thierry Meyssan
Damasco (Siria) |
Se ci si darà la pena di guardare con distacco i fatti, si constaterà che i vari conflitti che da sedici anni insanguinano l'intero Medio Oriente Allargato, dall'Afghanistan alla Libia, non sono una successione di guerre civili, bensì l'attuazione di strategie regionali. Ripercorrendo gli obiettivi e le tattiche di queste guerre, a cominciare dalla "Primavera araba", Thierry Meyssan ne osserva la preparazione del prosieguo.
USA: imperialismo contro ultra-imperialismo
di
Jean-Claude Paye
Bruxelles (Belgio) |
Di fronte alla crescita impetuosa dell'economia cinese, gli Stati Uniti non possono che reagire per sopravvivere. Il progetto di riforma fiscale di Donald Trump, mirato a dare impulso alla produzione interna, è stato bocciato dal Congresso, che ha preferito proteggere i profitti delle multinazionali. Per questa ragione alla Casa Bianca non rimane altra scelta che sabotare gli investimenti di Beijing nelle nuove vie di comunicazione e nell'esportazione globale dei prodotti cinesi.
La battaglia di Damasco e del Ghuta orientale
di
Serge Marchand
Damasco (Siria) |
La città di Damasco e la campagna a est della capitale, il Ghuta orientale, sono teatro di violenti scontri tra al-Qaida, sostenuta da Regno Unito e Francia, e l'Esercito arabo siriano. La Repubblica cerca di liberare la popolazione da sette anni di occupazione e sharia. Ma le potenze coloniali non ci sentono da quell'orecchio.
Lo smarrimento dei diplomatici e dei militari all'MSC 2018
di
Thierry Meyssan
Damasco (Siria) |
La Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, organizzata da tedeschi, si è trasformata in un forum mondiale di ministri degli Esteri e della Difesa. Tutti cercavano di anticipare l'evoluzione della situazione politica attuale, gli organizzatori invece ambivano portare avanti la causa del riarmo tedesco. Alla fine, le posizioni degli uni e degli altri sono emerse con chiarezza, mentre resta in sospeso la questione delle nuove regole del gioco.
In breve
I Quad preparano un contro-progetto alla via della seta
La Turchia annuncia di stare preparando l'invasione della Grecia
Manifestazione nazista a Sofia
L'Istituto Reuters non considera Voltairenet.org fonte di Fake News
Boris Johnson ripristina la sovvenzione ad Al Qaeda via CSSF
Verso la spartizione dello Yemen
Israele difende l'occupazione illegale del Golan
Iran: un referendum per abolire la funzione di Guida della Rivoluzione?
Controversie
«L'arte della guerra»
Torna l'incubo dei missili a Comiso
di Manlio Dinucci
Roma (Italia) |
Il piano fu preannunciato tre anni fa, durante l'amministrazone Obama, quando funzionari del Pentagono dichiararono che «di fronte all'aggressione russa, gli Stati uniti stanno considerando lo spiegamento in Europa di missili con base a terra» . Ora, con l'amministrazione Trump, esso viene ufficialmente confermato.
Nell'anno fiscale 2018 il Congresso degli Stati Uniti ha autorizzato il finanziamento di «un programma di ricerca e sviluppo di un missile da crociera lanciato da terra da (...)
«L'arte della guerra»
Ha già votato la Nato prima di noi
di Manlio Dinucci
Roma (Italia) |
Gavin Williamson (UK) & James Mattis (USA)
C'è un partito che, anche se non compare, partecipa di fatto alle elezioni italiane: il Nato Party, formato da una maggioranza trasversale che sostiene esplicitamente o con tacito assenso l'appartenenza dell'Italia alla Grande Alleanza sotto comando Usa. Ciò spiega perché, in piena campagna elettorale, i principali partiti hanno tacitamente accettato gli ulteriori impegni assunti dal governo nell'incontro dei 29 ministri Nato della Difesa (per (...)
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