Se questi personaggi che arrivano ad autodefinirsi scienziati (basta leggere i loro nomi e controllare che cosa abbiano scoperto) mi hanno denunciato, io non ne ho contezza, essendo possibile che la denuncia sia finita in qualche cestino della carta straccia, non so se accompagnata da qualche risata o dall’irritazione di chi, eventualmente, ha dovuto dedicare qualche minuto della sua vita a queste tenere assurdità.
In un paese civile chi fa perdere tempo alle istituzioni viene punito. Da noi mi si dice che non sia così.
Se, poi, riservassi qualche attenzione a simili stravaganze, m’interrogherei su quali basi si sia agito, incluse quelle riguardanti le procedure legali. Ma non ho tempo, né tempo voglio far perdere ad un magistrato per chiedere la punizione di chi, di fatto, si punisce da solo.
Senza voler infierire su di loro, consiglio a questi personaggi di farsi spiegare in parole semplici che cosa significhino gli articoli 21 e 33 della Costituzione, e consiglio pure di studiare un po’ di medicina, farmacologia compresa, se non altro per evitare figure al cospetto delle quali i neutrini della signora Gelmini impallidiscono.
Comunque, a riprova di una pazienza che non mi conoscevo, invito per l’ennesima volta gli “scienziati” sottoscrittori della denuncia ad un confronto da svolgere secondo le regole della scienza.
Chi si sottrae alla gara ha perso.
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