Il presidente del Forum Economico Mondiale, Klaus Schwab, ha organizzato l’edizione 2022 in funzione del sostegno all’Ucraina contro la Russia. Non solo ha consentito che l’oligarca Pinchuk installasse una Casa dei crimini di guerra russi, ma ha pianificato interventi ad hoc in seduta plenaria, di cui uno del presidente Volodymyr Zelensky.
Questo sostegno incondizionato ai banderisti si spiega con le origini di Klaus Schwab. Al contrario di quanto racconta la leggenda familiare, è figlio di un generale della Wehrmacht (foto), decorato non solo per fatti d’armi durante le due guerre mondiali, ma anche per gli atti compiuti nell’impero turco ottomano, durante il genocidio dei cristiani, in particolare degli armeni.
Negli anni Settanta-Ottanta Klaus Schwab fu direttore della società Escher-Wyss (assorbita da Sulzer AG), che svolse un importante ruolo nel programma di ricerca atomica nel Sudafrica dell’apartheid; un contributo in violazione della risoluzione 418 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Con l’aiuto del Commissario europeo per gli Affari Economici e Finanziari, il francese Raymond Barre (membro della Commissione Trilaterale), fondò un circolo di capi d’impresa che in seguito divenne il Forum Economico Mondiale. Il cambiamento avvenne con l’aiuto del Centro per l’Impresa Privata Internazionale (CIPE), branca padronale della National Endowment for Democracy (NED/CIA). Per questo motivo nel 2016 Schwab venne registrato nel Gruppo Bilderberg (organo d’influenza della Nato) come funzionario internazionale, qualifica mai ufficialmente rivestita.
Transumanista, promotore della globalizzazione equa, è autore di The Great Reset, una riflessione prospettica su come potrebbe evolvere la civiltà.
Rachele Marmetti
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