Hunter Biden, figlio del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, è direttamente coinvolto in operazioni di finanziamento per alcuni progetti portati avanti nei biolaboratori militari (e segreti) attivati dal Pentagono in Ucraina.
La notizia è deflagrante, esplosiva, al pari delle bombe che in queste settimane popolano i cieli del martoriato paese, diventato negli ultimi anni terra di conquista per gli americani, soprattutto sul fronte delle più che pericolose ricerche biologiche, spesso condotte con l’uso di cavie umane, ossia ignari cittadini ucraini.
Non basta. Perché Hunter Biden ha coltivato per anni, a partire dal 2014, grossi rapporti politici e soprattutto d’affari con il re del gas in Ucraina, Ihor Kolomoysky, il super oligarca che ha ‘creato’ a botte da milioni di dollari il comico Volodymir Zelensky, per poi proiettarlo sulla scena politica fino a farlo eleggere presidente.
Insomma, un quadro davvero allucinante, attraverso cui leggere in un’ottica ben diversa l’origine e lo sviluppo del conflitto: che oggi vede, tra l’altro, gli americani preoccupatissimi per quel che i russi potranno scovare tra i documenti segreti (e militari) custoditi in quei biolaboratori. Tredici quelli ‘ufficiali’, e per la prima volta ammessi a denti stretti giorni fa dal Sottosegretario di Stato per gli Affari politici, Victoria Nuland, la ‘zarina’ che venne inviata dalla Casa Bianca nel 2014 proprio a Kiev in ‘missione speciale’.
Ciliegina sulla torta, attraverso una società dell’arcipelago griffato Hunter Biden, si arriva fino ad ‘EcoHealth Alliance’, la sigla che ha ‘pilotato’ i fondi statunitensi serviti a co-finanziare le famigerate ricerche nel laboratorio di Wuhan: fondi partiti nientemeno che dal ‘National Institute for Allergy and Infectiuos Desease’ diretto a vita da Anthony Fauci.
Tutto ciò contribuisce a spiegare la titubanza mostrata da Pechino nell’assunzione di una posizione precisa nel conflitto ucraino: posizione invece ufficialmente presa tre giorni fa quando, rompendo gli indugi, all’ONU la Cina ha votato a fianco della Russia, un vero ceffone assestato a Biden & C.
Un autentico ginepraio di fatti & misfatti.
Procediamo con ordine per dipanare la matassa.
Ma val la pena di precisare subito che i media occidentali stanno letteralmente oscurando le vicende, attuando una vera e propria campagna di disinformazione, quella ‘disinformatia’ di cui accusano i russi.
Peggio che andar di notte a casa nostra, dove i media sono allineati e coperti, a totale servizio del super-alleato e padrone Joe Biden e della sua NATO.
IL REPORTAGE BOLLENTE
Non resta, per le news, che rifarsi a un coraggioso sito americano, ‘The National Pulse’, e ai reportage di due battaglieri giornalisti, Natalie Winters e Raheem J. Kassam. Ecco cosa scrivono in una lunga e minuziosa inchiesta del 24 marzo.
“Una società di investimenti diretta dal figlio del presidente Joe Biden, Hunter Biden, è stata uno dei principali finanziatori di una società di monitoraggio e risposta alle pandemie che ha collaborato a identificare e isolare agenti patogeni mortali nei laboratori ucraini, ricevendo fondi dal Dipartimento della Difesa ai tempi dell’amministrazione Obama”.
Eccoci al nome della società-chiave, ‘Rosemont Seneca Technology Partners(RSTP), fondata come ‘Rosemont Capital’ da Hunter Biden e Christopher Heinz, i quali hanno ricoperto la carica di amministratori delegati.
Un personaggio non da poco, Heinz: perché è il figliastro nientemeno che dell’ex Segretario di Stato e oggi plenipotenziario Usa per le delicate questioni climatiche e ambientali, John Kerry.
Dio, come si vede, prima li fa e poi li accoppia
Il mosaico è appena cominciato e i due reporter lo ricostruiscono con cura, tessera dopo tessera. “Tra le aziende elencate nelle versioni archiviate del portafoglio di RSTP c’è ‘METABIOTA’, una società apparentemente con sede a San Francisco, che si occupa di rilevare, tracciare e analizzare le malattie infettive emergenti. I rapporti finanziari rivelano che RSTP ha guidato il primo round di finanziamento della società che ammontava a 30 milioni di dollari. L’ex amministratore delegato e co-fondatore di RSTP, Neil Callahan – un nome che appare molte volte sull’hard disk di Hunter Biden – siede nel consiglio d’amministrazione di Metabiota, insieme ad un ex funzionario di Bill Clinton, Rob Walker, che ha discusso, in un’altra e-mail scoperta nell’hard disk di Hunter Biden, di ‘raggiungere’ il Dipartimento della Difesa di Obama riguardo aMetabiota”.
Così prosegue l’inchiesta. “Nel luglio 2021, ‘The National Pulse’ ha rivelato in esclusiva la connessione tra ‘Metabiota’, Hunter Biden e la ‘EcoHealth Alliance’, legata alla pandemia, che ha lavorato a stretto contatto con il ‘National Institute for Allergy and Infectious Desease’ (NIAID) di Anthony Fauci e il famigerato laboratorio di Wuhan. Oggi, possiamo rivelare in esclusiva una connessione ufficiale tra l’azienda pandemica legata a Biden e i laboratori biologici con sede in Ucraina. All’inizio di marzo abbiamo rivelato come questi laboratori maneggiavano ‘agenti patogeni particolarmente pericolosi’ attraverso programmi finanziati dal governo degli Stati Uniti”.
SUMMIT & DOCUMENTI
Il reportage continua fornendo ulteriori dettagli sulle ricerche biologiche più che ‘border line’ condotte nei biolaboratori ucraini. E fa anche riferimento a incontri e summit che si sono svolti, negli ultimi anni, tra ricercatori americani e ucraini, cui hanno preso regolarmente parte scienziati arruolati da Metabiota.
Ecco alcuni esempi. Nel 2016 va in scena “un incontro trilaterale con Ucraina, Polonia e Stati Uniti sulla collaborazione regionale per la sicurezza biologica e la sorveglianza”. Folto il parterre di partecipanti: spiccano, tra gli altri, i rappresentanti della strategica statunitense ‘Defence Threat Reduction Agency’ (DTRA), ben quattro (Garrett, Braunstein, Sosnowsky, Wintrol); quelli del ‘Centro di Scienza e Tecnologia’ (STCU) in Ucraina, ossia il direttore esecutivo Curtis Bjelajac e la specialista senior Vlada Pashynska; last but not least quelli di ‘Metabiota corporation’ gemellati con quelli di una misteriosa sigla che ritroveremo più avanti, ‘Black & Veatch’ (Mustra, Guttieri, Anderson, Borth e altri).
Natalie Winters e Reheem Kassam, poi, fanno cenno ad un significativo documento scritto da ricercatori di Metabiota in collaborazione con quelli di tre istituti con sede in Ucraina. Lo studio si intitola “Sequenza completa del genoma di un virus virulento della peste suina africana da un maiale domestico in Ucraina”. Scrivono i due reporter: “I ricercatori, il cui lavoro è descritto come ‘finanziato dalla DTRA degli Stati Uniti attraverso il programma di riduzione della minaccia biologica in Ucraina’, hanno isolato il ceppo del virus mortale utilizzando un maiale dell’Ucraina”.
Non è finita qui. Perché nella lunga inchiesta vengono dettagliate le ricerche sul pericoloso antrace condotte da Artem Skrypnyk, “elencato come scienziato di Metabiota”. Il quale “ha lavorato come coordinatore del progetto veterinario per l’azienda legata a Biden prima di passare a servire nel suo attuale ruolo di ufficiale tecnico per i laboratori dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”.
E ancora, sempre a proposito della onnipresente Microbiota. “L’impronta internazionale della società comprende operazioni in 20 paesi e uffici a San Francisco, Washington, Ucraina, Cina, Canada e Sierra Leone. Inoltre, i profili linkedin degli ex dipendenti di Metabiota descrivono in dettaglio il lavoro svolto dall’avamposto di Kiev dell’azienda. L’ex Country Science Manager per l’Europa dell’est, David Mustra (che abbiamo visto tra i partecipanti al summit del 2016, ndr) spiega come ‘ha gestito il team di Metabiota, composto da dodici persone di nazionalità ucraina’ e ha servito come ‘responsabile della biosorveglianza e della ricerca per il lavoro di Metabiota come subappaltatore, sotto la direzione dell’appaltatore principale Black & Veatch (B&V), sul Defense Threat Reduction Agency (DTRA) – Cooperative Biological Engagement Program (CBEP) – Biological Threat Reduction Integrating Contract (BTRIC) – Ucraina’”.
Insomma, un puzzle che più complesso e ‘dirty’, sporco, non si può.
Come del resto riporta alla mente il titolo di un libro-bomba uscito a metà novembre 2021 che inchioda i Biden alle loro gigantesche responsabilità: “Laptop from the Hell – Hunter Biden, Big Tech and Dirty Secrets the Presidente Tried to Hid” (“Computer dall’Inferno – Hunter Biden, Big Tech e gli Sporchi Segreti che il Presidente ha Cercato di Nascondere”), firmato dalla giornalista investigativa Miranda Devine. La ‘story’ del computer di tutti i misteri sul quale stanno finalmente indagando le autorità a stelle e strisce: una story che può portare fino all’…inferno, chiamato, negli States, impeachment.
Ci torniamo domani. Anche per approfondire e documentare altre ‘dirty connections’: in particolare quella tra il presidente-fantoccio dell’Ucraina, Zelensky, e il suo oligarca-sponsor (nonché grande amico di Hunter Biden), al secolo Ihor Kolomoysky.
In basso trovate i link delle principali inchieste della Voce sia sui biolaboratori, dall’Ucraina al Kazakistan, passando per la Georgia, che sulle ‘acrobazie’ (anche in campo ‘pittorico’) griffate Hunter Biden
Link
NEL CUORE DELL’UCRAINA / I 13 BIO-LABORATORI MILITARI & SUPER SEGRETI DEGLI STATI UNITI
20 Gennaio 2022 di Andrea Cinquegrani
KAZAKISTAN / “FUGHE” & SEGRETI DEL SUPER BIO-LABORATORIO AMERICANO
11 Gennaio 2022 di Andrea Cinquegrani
PENTAGONO / PROVOCAZIONI E ‘BIOLOGIC WARS’ CONTRO LA RUSSIA, DALL’UCRAINA ALLA GEORGIA
14 Febbraio 2022 di Andrea Cinquegrani
BIOLABORATORI MILITARI STATUNITENSI IN UCRAINA / LE PESANTI ACCUSE DI RUSSIA E CINA
19 Marzo 2022 di Andrea Cinquegrani
BOMBA BIOLABORATORI AMERICANI IN UCRAINA / I PIANI DELLA “ZARINA” VICTORIA NULAND
9 Marzo 2022 di Andrea Cinquegrani
HUNTER BIDEN / I MAXI BUSINESS DEL RAMPOLLO PRESIDENZIALE, DALLA CINA AI QUADRI MILIONARI
8 Dicembre 2021 di Andrea Cinquegrani
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