17 novembre 2021

The “Procession” di Netflix fa luce sugli orrori dei preti pedofili americani


Spotlight di Tom McCarthy, vincitore dell’Oscar, è un emozionante tributo ai giornalisti del Boston Globe che hanno denunciato la piaga degli abusi sessuali perpetrati (e insabbiati) dalla Chiesa cattolica, ma ciò che non riesce a evocare appieno è il trauma che ha cambiato la vita subito dalle vittime dei mostruosi sacerdoti e vescovi della chiesa . Le storie strazianti di quegli individui sono il cuore di Procession, un nuovo magistrale documentario di Robert Greene che traccia gli sforzi di sei uomini del Midwest per affrontare le loro spaventose prove infantili attraverso il prisma del dramma cinematografico. Costruito abilmente quanto insopportabilmente straziante, l’ultimo di Greene è uno sforzo consapevole che usa il cinema per comprendere e affrontare l’angoscia storica sepolta da tempo. È anche uno dei film più belli dell’anno.
Debuttando su Netflix il 19 novembre (dopo una serie limitata a partire dal 12 novembre), Procession è una sorta di complemento di Bisbee ’17 di Greene, con cui condivide l’interesse a scavare nel passato attraverso tecniche tradizionali di saggistica e sequenze drammatiche messe in scena. L’obiettivo di Greene è il regno del terrore pedofilo perpetrato dalla Chiesa cattolica a Kansas City, nel Missouri. Ispirato da una conferenza stampa televisiva tenuta da tre dei suoi eventuali soggetti, Greene ha arruolato Michael Sandridge, Tom Viviano, Mike Foreman, Ed Gavagan, Dan Laurine e Joe Eldred per un progetto unico: farli collaborare con lui e la drammaterapeuta Monica Phinney su sceneggiature basate sulle loro specifiche esperienze di abuso, che poi avrebbero trasformato in film con loro stessi protagonisti (così come Terrick Trobough, un giovane attore coraggioso assunto per incarnare ogni uomo durante la sua adolescenza). L’obiettivo era quello di offrire a questo sestetto un’opportunità artistica per affrontare e trascendere gli orrori che hanno sopportato per gentile concessione gli anziani religiosi di cui si fidavano come mentori, protettori e personificazioni della giustizia e del bene divini...

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