27 novembre 2021

Il referendum svizzero di fine novembre 2021 contro le restrizioni COVID: un cambio di passo per l’Europa?


Wirfuereuch.ch, un’associazione di poliziotte e poliziotti che raggruppa i cantoni di tutta la Svizzera, dà lezioni di democrazia: si schiera contro le restrizioni anti-COVID di Berna. Il motivo? Di fatto non sono utili se non a schiantare l'economia...

L’associazione svizzera “Noi per Voi“, www.wirfuereuch.chun’associazione di poliziotte e poliziotti che raggruppa i cantoni di tutta la Svizzera, prende posizione in vista della votazione che si terrà il 28 novembre prossimo nella Confederazione Elvetica sulle restrizioni COVID. Di fatto rinnegando gran parte delle posizioni governative a supporto di tali misure limitanti la libertà personale, a detrimento – praticamente certo – dell’economia.

Lamentiamo da parte dei media italofoni una sorta di sordina ai messaggi, forti, che rischiano di arrivare dalla Svizzera a fine mese, da detto referendum popolare. Visto che per la prima volta un popolo si esprimerà ufficialmente su un argomento mai veramente discusso con i votanti, non solo nel Vecchio Continente: l’appropriatezza delle restrizioni COVID. In particolare, in caso di una bocciatura delle proposte di inasprimento delle misure COVID in terra elvetica, tale mozione popolare farà inevitabilmente da spartiacque a livello europeo.

Dunque la pressione va tenuta alta, per informare dovutamente su cosa sta accadendo attorno all’Eiger. Purtroppo, rileviamo, soprattutto in Europa ma non solo, che sembra siano oggi in gioco le tenute dei sistemi democratici occidentali, con di fatto coercizioni – surrettizie e o meno – alla vaccinazione di massa (…).

Anche a costo di schiantare economie di interi Paesi.

Ovvero, non si capisce più se il fine sia combattere il virus o meramente vaccinare tutti, con annesse inevitabili conseguenze in termini sia economici (implosivi/crollo consumi) che di effetti collaterali sulla salute a lungo termine dei vaccinati. Oltre a non bloccare comunque i contagi, di fatto. Per definizione tali danni diciamo sanitari/salute sono di fatto sconosciuti causa insufficiente ed anzi dichiaratamente incompleta sperimentazione in termini canonici da parte dell’EMA/FDA ecc..

Nel contesto, va rilevato che detta associazione svizzera, in rappresentanza di membri delle forze dell’ordine locali, si è espressa in modo chiaro. E – soprattutto – circostanziando le proprie posizioni, fatto IMPORTANTISSIMO: dunque, rinnegando l’eccesso di limitazione della libertà in Svizzera, causa COVID.

Il Referendum svizzero sul COVID terminerà alla fine di novembre. Bisognerà fare dunque molta attenzione ai risultati e a cosa succederà “dopo” in terra elvetica.

Alleghiamo la lettera ufficiale dell’associazione, SOTTO; con la spiegazione delle motivazioni dei promotori, di fianco a “VERO”, in verde le potete leggere, in italiano...

...segue: www.mittdolcino.com

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