16 settembre 2009 - 04.42
Il parto della madre neraGli avvoltoi roteano alti nel cielo. Sentono il puzzo di carogna spandersi tutto intorno. Sono eccitati, inquieti, e nella frenesia del rito famelico abbandonano la loro abituale codardia venendo allo scoperto, planando sulla radura in gruppetti sempre più folti. Così Vespa, Sansonetti ed affini iniziano a volteggiare intorno a Berlusconi. Qualcuno si avvicina e prova a dare una beccata. Il pachiderma allo stremo reagisce debolmente, incespica, prova a fare paura, ma la sua fine è segnata. Sono le regole della savana. Gli uccelli spazzini non cacciano, non ne sono capaci. Attendono che altri lo facciano per loro. Così, il giornalista saprofago, consapevole di infierire su un corpo inerte, decide di affondare sul conflitto di interessi, senza vergogna, senza pudore, come se il sovrano deposto l'avesse finito lui, dopo una lunga, estenuante e valorosa battaglia. Il suo sguardo compiaciuto scintilla di una malvagità primordiale. Non conosce lealtà nè riconoscenza. Dileggia lo sconfitto, vantando meriti di guerra sui quali non ha alcun titolo, avendo assistito all'epico scontro nascosto dietro a montagne di letame, oscurandosi alla vista dei prodi combattenti per non essere chiamato alle armi, nutrendosi di avanzi in putrefazione, mimetizzato nel guano. Ora che la bestia è morente, ora che può vederne il sangue scorrere in rivoli sempre più insistenti, ora che il drago è in ginocchio, solo ora può uscire allo scoperto e prepararsi a salire sul cavallo del vincitore. |
|
Diffondere, Divulgare, DiramareLe Tre D che salveranno il mondo! |
17 settembre 2009
Byoblu.Com - Il parto della madre nera
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento