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Focus
Karabakh: la NATO sostiene la Turchia cercando al tempo stesso di eliminare il presidente Erdoğan
di
Thierry Meyssan
Parigi (Francia) |
Nella guerra del Karabakh il diritto contemporaneo è contraddittorio a seconda di come viene interpretato: se in funzione della proprietà del territorio oppure dell'autodeterminazione del popolo. Approfittando di quest'incertezza giuridica, il popolo turco (ossia Turchia e Azerbaigian) ha attaccato l'Artsakh, territorio legato di fatto all'Armenia e autoproclamatosi indipendente. La Russia ha già annunciato che, in nome dei trattati, difenderà l'Armenia qualora quest'ultima fosse attaccata, ma che quanto accade in Karabakh non rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale. Dunque non rimane che capire se la Turchia abbia agito per ordine degli Occidentali o abbia preso un'iniziativa che i suoi stessi alleati potrebbero ritorcerle contro.
L'Artsakh (Karabakh) potrebbe essere la tomba di Erdoğan
di
Thierry Meyssan
Parigi (Francia) |
Il conflitto dell'Alto Karabakh nasce certamente dalla dissoluzione dell'URSS, ma è stato rilanciato per volere del presidente turco. È poco probabile che Erdoğan abbia preso l'iniziativa senza prima informarne Washington. Lo fece anche il presidente iracheno Saddam Hussein prima d'invadere il Kuwait, cadendo per ambizione nella trappola e provocando così la propria caduta.
In breve
L'Alta Corte israeliana si rifiuta di prendere in considerazione la vendita di armi all'Azerbaigian
La Russia esige spiegazioni da Erdoğan
L'Azerbaigian corrompe la stampa USA
La Cina vuole sottomettere le proprie imprese agli imperativi nazionali
L'Artsakh accusa Israele di essere complice nella preparazione di un genocidio
Lo jihadismo contaminerà Armenia, Iran e Russia?
La NATO sostiene sottobanco Turchia e Azerbaigian
La guerra del Karabakh sarebbe iniziata in Armenia
Artsakh: mediazione a Mosca
Verso una divisione del Libano?
La Russia pronta a difendere l'Armenia
Gli Occidentali impediscono un'audizione al Consiglio di Sicurezza
La Siria condanna il ruolo della Turchia nel mondo
Il Venezuela contro la Banca d'Inghilterra (seguito)
Gli arabi contro i turchi
Rivelazioni del direttore dell'Intelligence USA
Secondo il Congresso USA i servizi segreti cinesi sono diventati i più potenti del mondo
La Tunisia base arretrata del Pentagono in Libia
La Repubblica d'Arstsakh celebra l'indipendenza sotto le bombe
Il 61% degli statunitensi ritiene imminente una guerra civile
Scoperta l'estensione della rete di spionaggio turco in Europa
Controversie
Dal Recovery Fund 30 miliardi per il militare
di Manlio Dinucci
Parigi (Francia) |
L'Unione Europea ha creato un organismo, il Recovery Fund, per incrementare gli investimenti pubblici e le riforme, all'indomani della crisi del COVID-19. L'opinione pubblica dei Paesi dell'Unione crede che serva a finanziare i settori economici e sociali più duramente colpiti. Non è così. In Italia un sesto della somma del Recovery Fund – 30 miliardi di euro sui 209 a disposizione – ¬sarà impiegato nell'industria della difesa, come in precedenza promesso alla NATO.
Dichiarazione di Russia, Armenia e Azerbaigian
Mosca (Russia) |
In risposta all'appello del presidente della Federazione di Russia V. V. Putin e conformemente agli accordi fra il presidente della Federazione di Russia V. V. Putin, il presidente della Repubblica d'Azerbaigian I. G. Aliyev e il primo ministro della Repubblica d'Armenia N. V. Pashinyan, le parti hanno convenuto le seguenti misure:
1. Un cessate-il-fuoco a partire dalle ore 12.00 del 10 ottobre 2020 a fini umanitari, per consentire lo scambio di prigionieri di guerra e di altri detenuti, (...)
A Ghedi si prepara la nuova base per gli F-35 nucleari
di Manlio Dinucci
Roma (Italia) |
Gli Stati Uniti proseguono la modernizzazione della loro forza d'urto nucleare. In violazione del trattato di non-proliferazione cui ha aderito, l'Italia ospita sempre più armi di questo tipo.
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