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13 marzo 2019
Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 13 mar 2019
Focus
La CPI dovrebbe contravvenire alla decisione del Consiglio di Sicurezza e incriminare Bashar al-Assad
di
Thierry Meyssan
Damasco (Siria) |
Dopo il veto di Cina e Russia a una proposta di risoluzione dell'Occidente, si riteneva impossibile per la Corte Penale Internazionale (CPI) giudicare i siriani. Un'astuzia giuridica dovrebbe invece consentirle di eludere la decisione del Consiglio di Sicurezza: la Corte si augura di riuscire a condannare il presidente Bashar al-Assad, non per l'assassinio di Rafic Hariri – una menzogna ormai smascherata – bensì per «crimini contro l'umanità».
Il presidente Bouteflika in ostaggio, il popolo algerino imprigionato
di Khalida Bouredji
Algeri (Algeria) |
Né la stampa algerina né i media internazionali riportano quanto sta davvero accadendo in Algeria. Si finge di credere che un presidente quasi completamente paralizzato sia in grado di dirigere un Paese di 42 milioni di abitanti. Un potere oscuro svolge in suo nome una campagna elettorale grottesca, violando leggi e Costituzione. Il popolo invece scende in massa nelle strade per protestare contro questa buffonata.
Intervista a Thierry Meyssan 3/3
Non c'è ricerca della Verità senza analisi dei documenti originali
Mentre i giornalisti tendono a interpretare gli avvenimenti internazionali in funzione dei rispettivi governi, Thierry Meyssan si sforza di anticipare i fatti per permettere agli Stati presi di mira di proteggere il più efficacemente possibile le popolazioni. L'interpretazione di Meyssan degli ultimi 18 anni non è affatto "complottista", come i suoi avversari vorrebbero far credere; si fonda invece sui documenti di lavoro dei Paesi occidentali, alcuni dei quali liberamente consultabili, benché ignorati dai media. Una ricerca sistematica delle fonti e la loro integrazione nel ragionamento è la metodologia che Meyssan applica anche quando riesce a procurarsi i documenti dopo anni dalla loro stesura.
Dalle armi di distruzione di massa irachene alle armi chimiche siriane
di
Thierry Meyssan
Damasco (Siria) |
In un rapporto del 1° marzo 2019, l'Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche certifica che nell'attacco di Duma (Siria) del 7 aprile 2018 non c'è stato uso di sostanze chimiche vietate; il bombardamento tripartito, intrapreso per rappresaglia da Stati Uniti, Francia e Regno Unito, era perciò ingiustificato: uno scandalo che ricalca esattamente quello delle pseudo-armi di distruzione di massa irachene. Le manipolazioni non finiranno, almeno fino a quando gli Occidentali si fideranno a occhi chiusi dei loro media.
Un intervento militare non può rovesciare il governo del Venezuela
di
Valentin Vasilescu
Bucarest (Romania) |
Diversi Stati latinoamericani e le forze speciali USA sembrerebbero prepararsi ad attaccare il Venezuela. Studiando i rapporti di forza e la topografia del Venezuela, Valentin Valisescu ritiene però che nessuna invasione possa avere ragione di questo Paese vasto e protetto da una giungla molto più estesa di quella del Vietnam. Qualunque intervento militare non può avere altro scopo che la destabilizzazione del Paese, non già il rovesciamento del governo.
In breve
Mehdi Nemmouche condannato all'ergastolo
Denominazione della Macedonia, questione ancora irrisolta
Sabotaggio della rete elettrica del Venezuela
Hezbollah, terza vittima della guerra finanziaria USA
Pence ha proposto di provocare militarmente la Russia
La caduta di al-Baghouz non sarà la caduta del terrorismo islamico
Israele coinvolto a fianco di India e Pakistan
L'UE sanziona sette ministri siriani
Possibile rialzo del prezzo del petrolio
Juan Guaidó è accompagnato dalla sottosegretaria di Stato USA
L'ONU assiste mercenari in Colombia contro il Venezuela
Pubblicazione di «Sotto i nostri occhi» in inglese
L'OPAC non ha riscontrato l'uso di armi chimiche in Siria
Controversie
Sale alle stelle il prezzo della «protezione» Usa
di Manlio Dinucci
Roma (Italia) |
Gli Stati Uniti non intendono più considerare gli alleati alla stregua di protettorati e chiedono loro di pagare il costo della protezione. Se rifiuteranno, gli USA si ritireranno. È quanto ha annunciato al Pentagono il presidente Trump il 17 gennaio e che è stato presentato alla NATO a febbraio, ma reso pubblico soltanto questa settimana. Una decisione che riguarda tutti gli alleati, dalla Germania al Giappone. Il problema è che Washington chiede agli alleati di allinearsi alle proprie posizioni… come facevano da protettorati.
Il sistema di difesa dello spazio aereo indiano presenta lacune sconcertanti
di
Valentin Vasilescu
Bucarest (Romania) |
Valentin Valisescu mette in luce gli errori tattici dell'aeronautica indiana nell'incidente di Balakot. Gli esperti di Great Game India avevano già dimostrato che, contrariamente a quanto affermano le autorità indiane, Jaish-e-Mohammed non ha raggiunto gli obiettivi. La vicenda suggerisce un'idea di dilettantismo e fa pensare alla visita segreta del 25 ottobre di Benjamin Netanyahu in Pakistan.
A Camp Darby le forze speciali italiane
di Manlio Dinucci
Roma (Italia) |
La riorganizzazione della base USA di Camp Darby (Italia) maschera il passaggio di forze speciali italiane sotto il comando USA. Questo sistema fu già sperimentato in passato: permise la creazione di Gladio, il servizio per le operazioni segrete della NATO in Italia. Da dicembre 2015 (articolo 7bis della legge 198), il presidente del Consiglio italiano ha la possibilità di perseguire operazioni militari con operazioni d'intelligence. Questa notizia è un'ulteriore conferma dell'ipotesi che abbiamo annunciato due mesi fa: la NATO sta preparando un'ondata di attentati in Europa.
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