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GIULIO TARRO / IL J’ACCUSE CONTRO L’OBBLIGO DEI VACCINI
Lo scandalo sulla obbligatorietà dei vaccini continua.
Un forte j'accuse, super attrezzato sotto il profilo scientifico, arriva da Giulio Tarro, il ricercatore napoletano insignito a fine 2019 del titolo di "miglior virologo mondiale" a New York. Allievo di Albert Sabin che scoprì il vaccino antipolio, due volte nella cinquina del Nobel per la Medicina, Tarro ha appena scritto un pamphlet consigliato a tutti i cittadini e alle famiglie che vogliono districarsi nella giungla informativa – o meglio disinformativa – che ruota intorno ai vaccini e non solo.
Emblematico già il titolo, "Una medicina per la gente – Dal Male Oscuro alla imposizione delle vaccinazioni", che segue ad un anno di distanza "10 cose da sapere sui vaccini", teso ad evidenziare tutte le assurdità del decreto Lorenzin sul folle obbligo vaccinale.
Un libro storico e anche autobiografico, attraverso cui si leggono pagine di scienza, di medicina e di vita vissuta, le prime ricerche con il maestro Albert Sabin; ma anche vicende personali, per fare un solo esempio la storia dell'amatissima gattina Venerina, che fin da giovane gli fece capire la totale assurdità delle pratiche di sperimentazione animale, le atrocità e la completa anti-scientificità della "vivisezione".
QUEGLI SCIENZIATI CIUCCI & PRESUNTUOSI
Ma andiamo al cuore del problema, le vaccinazioni.
Una foto d'epoca che ritrae Giulio Tarro in laboratorio con Albert Sabin.I n apertura Tarro e la copertina del suo nuovo libro
Da gustare l'incipit, una frase di Bertrand Russell: "Il problema dell'umanità è che gli stupidi sono sempre sicurissimi, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi". Una frase – commenta Tarro – "completamente sbagliata se con il termine di 'intelligenti' si intende 'scienziati'. Mai conosciuta una categoria più arrogante e arruffona, capace di qualsiasi infamia pur di preservare miserabili privilegi".
Quale l'odierno portabandiera di questa kasta? Lo 'scienziato' (sic) che va per la maggiore nei salotti tivvù, il ricercatore via facebook, il più 'gettonato' a botte di like. Si tratta di Roberto Burioni, massone del Grande Oriente d'Italia a sua insaputa (nega di essere iscritto ad alcuna loggia), in palese conflitto d'interessi, dal momento che sforna brevetti per le aziende di Big Pharma, ad esempio quella di lady Diana Bracco. E' stato autore, un anno e mezzo fa, di un epico "La congiura dei Somari", l'incappucciato Burioni, per discreditare tutti quelli che non la pensano come lui sul bollente tema dei vaccini.
Come, per fare un nome, il Nobel Luc Montagnier, che osa attaccare l'obbligatorietà vaccinale e dimostrare – documenti scientifici alla mano – tutte le cautele che bisogna adottare per evitare di finire nelle grinfie di Big Pharma.
Somari oppure, commenta Tarro, "'Asini', termine entrato in auge grazie alla davvero scandalosa ospitalità concessa dalla TV ad un ormai famigerato personaggio che si erge a 'Sacerdote della Scienza'".
Racconta Tarro: "Per me il, il 2018 è stato l'anno della rinascita. Mi mancava il gusto della polemica, che mi aveva animato sin dai tempi del 'Male Oscuro'. Per mia fortuna, nel 2018 fui risucchiato nella tempesta scatenata dalla sbalorditiva campagna vaccinale imposta dal ministro della Sanità Beatrice Lorenzin. Su questa ho pubblicato 'Dieci cose da sapere sui vaccini' (edito dalla Newton Compton) che voleva essere al di sopra delle parti: non già un libello 'pro o contro' ma una panoramica a 360 gradi sulla questione vaccini indirizzata anche ai miei colleghi medici che, spesso, soprattutto quando rivestono una qualche carica accademica, finiscono per aggrapparsi pervicacemente alle proprie 'convinzioni'. Il 'nocciolo' consisteva in una tabella che schematicamente sintetizzava 'i pro e i contro' di ognuno dei vaccini resi obbligatori dalla legge 119 del 28 luglio 2017".
IL MAESTRO ALBERT SABIN
Seguiva un anno fa, e segue anche nel fresco di stampa, una densa carrellata sui vaccini, con tanto di aspetti favorevoli e sfavorevoli; quindi tutte le precauzioni da prendere prima dell'uso oppure farmaci da non assumere perché del tutto inutili, e comportanti rischi di gran lunga maggiori dei possibili benefici.
S'interroga lo scienziato di origini siciliane e partenopeo d'adozione: "Perché mai una persona come me, spesso etichettato come 'il figlioccio di Sabin' (il quale deve la sua fama alla vaccinazione antipoliomielitica) si mette a scrivere un libro che pone dei dubbi sulle vaccinazioni? Sabin era una persona eccezionale talmente convinto della bontà del suo vaccino da testarlo, nel 1953, dapprima su se stesso e poi sulle sue figlie Debby e Amy. Questa sua certezza, comunque, non sconfinò mai nel fanatismo e nonostante l'innegabile superiorità del suo vaccino rispetto a quello ideato da Salk (quest'ultimo sponsorizzato da già allora potenti lobbies farmaceutiche), ebbe sempre un profondo rispetto per le opinioni di ricercatori 'filo-Salk', che mai e poi mai si permise di additare come 'asini'". Come, purtroppo, succede oggi.
Eccoci ad una drammatica storia che Tarro rammenta. "Nel 1980, a Verona, mi imbattei nella tragedia dei fratellini Tremante. Due morti dopo una vaccinazione, il terzo – dopo la stessa vaccinazione che era stata sciaguratamente imposta dalle 'autorità sanitarie' – ridotto alla paralisi. Dopo aver visitato il bambino 'superstite', letto le cartelle cliniche e innumerevoli analisi, il mio responso fu inequivocabile: encefalopatia da poliovirus vaccinico. La tempesta che si scatenò dopo quella diagnosi la potete leggere nel mio libro sui vaccini; qui mi basti dire che quella vicenda mi permise di conoscere un collega davvero eccezionale che aveva assistito il padre dei fratellini Tremante nella sua odissea: Roberto Gava, per il quale, quarant'anni dopo, mi è toccato di scrivere una relazione presentata in sua difesa nei confronti dell'Ordine dei medici di Treviso che ne aveva decretato l'espulsione".
MEDIA ALLINEATI E COPERTI
Prosegue il virologo: "Ma la campagna terroristica scatenatasi a seguito del Decreto Lorenzin non ha riguardato solo medici come Roberto Gava. No, la protervia del 'mondo scientifico' (e dei relativi sponsor) ha travolto anche i biologi. E' di questi giorni il linciaggio mediatico contro l'Ordine dei Biologi 'colpevole' di aver, parzialmente, finanziato (10 mila euro su 50 mila) una ricerca portata avanti da una associazione – Corvelva – e affidata a prestigiosi laboratori al di sopra di ogni sospetto. Date una occhiata ai titoli della stragrande maggioranza dei giornali: 'Le fake news fanno danni', 'Allarmismo ingiustificato'. 'Questo tipo di analisi è inutile e pretestuoso', 'Nella produzione dei vaccini sono previsti centinaia di controlli, cui si aggiungono quelli a campione delle istituzioni nazionali ed europee', 'Un concentrato di sciocchezze ed errori sperimentali, dei quali qualcuno dovrà presto vergognarsi'… Nessuno, o quasi, che si degni di riportare COSA abbiano evidenziato quelle analisi: decine di impurità e di sostanze potenzialmente tossiche e/o nocive. Uno scandalo – come evidenziato del Presidente dell'Ordine Nazionale dei Biologici Vincenzo D'Anna – pari alla mancata pubblicazione degli esami di certificazione e di qualità che sono per legge propedeutici alla commercializzazione di medicinali come, appunto, i vaccini".
Conclude, con amarezza, Tarro: "Servirà almeno questo scandalo a far riflettere l'opinione pubblica e il 'mondo politico' su una 'campagna vaccinale' come quella imposta dalla legge 119 del 2017? Sarei lieto se almeno servirà a far riflettere il mondo medico. Ma su quello, ormai, nutro sempre meno speranze".
P.S. In un prossimo servizio documenteremo cosa Tarro pensa e scrive a proposito della "sperimentazione animale", alias "vivisezione", nel suo "Una medicina per la gente".
Un'altra lezione di scienza – quella vera – e di civiltà.
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VACCINI / IL MANUALE ANTI FAKE NEWS FIRMATO DAL VIROLOGO GIULIO TARRO
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I medici Usa al Congresso: vaccini pericolosi, no all’obbligo
La Association of American Physicians and Surgeons (Aaps, Associazione dei medici e chirurghi americani) si oppone con forza all’interferenza federale nelle decisioni mediche, incluse quelle sui vaccini obbligatori. Dopo essere stati pienamente informati sui rischi e sui benefici di una procedura medica, i pazienti hanno il diritto di accettare o rifiutare la procedura. La regolamentazione della pratica medica è una funzione statale, non federale. La prevalenza dell’ordinamento pubblico sulle decisioni dei pazienti o dei genitori riguardo all’accettazione di farmaci o ad altri interventi medici è una seria intrusione nella libertà dell’individuo, nella sua autonomia, e nelle decisioni dei genitori sull’educazione dei figli. Il motivo addotto a sostegno delle politiche di vaccinazione obbligatoria è la minaccia per la salute pubblica. Ma che razza di minaccia è necessaria per giustificare che le persone siano costrette ad accettare i rischi imposti dalle scelte del governo? Il legislatore può intervenire per proteggere la popolazione da un rischio di uno su un milione di prendere il cancro per un’esposizione involontaria ad una tossina, o da un rischio di uno su centomila dovuto a un’esposizione volontaria (ad esempio, per lavoro). Qual è il rischio di morte, di cancro o di una complicazione invalidante per un vaccino?
Non ci sono studi di sicurezza rigorosi e di attendibilità sufficiente per escludere rischi molto maggiori di complicazioni, anche uno su diecimila, per i vaccini. Questi studi richiederebbero un adeguato numero di soggetti, una lunga durata (anni, non giorni), un gruppo di controllo non vaccinato (il “placebo” dovrebbe essere veramente una sostanza inattiva, come la soluzione salina isotonica, non un adiuvante o qualsiasi cosa eccetto l’antigene testato), e osservazioni su tutti gli eventi sanitari avversi (inclusi i disturbi dello sviluppo neurologico). I vaccini comportano inevitabilmente rischi, come riconosciuto dalla Corte Suprema e dal Congresso degli Stati Uniti. Il Vaccine Injury Compensation Program (Programma per il risarcimento dei danni causati da vaccini) ha pagato circa 4 miliardi di dollari di danni, anche se per ottenere il rimborso devono essere superati ostacoli notevoli. Il danno può essere talmente grave che la maggior parte delle persone preferirebbe ripristinare le funzionalità perdute, invece di ricevere un indennizzo multimilionario. Il vaccino contro il vaiolo è così pericoloso che non lo si può assumere, nonostante il vaiolo oggi sia statotrasformato in un’arma.
L’antirabbica è somministrata soltanto dopo una sospetta esposizione al contagio o a persone ad alto rischio come i veterinari. Il vaccino a cellule intere contro la pertosse è stato ritirato dal mercatostatunitense, un decennio dopo il ritiro dal mercato giapponese, a causa delle segnalazioni su gravi danni permanenti al cervello. Il vaccino acellulare che l’ha rimpiazzato è evidentemente più sicuro, sebbene sia un po’ meno efficace. Il rapporto rischi-benefici varia a seconda della frequenza e della gravità della malattia, della sicurezza del vaccino e dei fattori individuali del paziente. Questi devono essere valutati dal paziente e dal medico, non imposti da un’agenzia governativa. Il morbillo è la minaccia, molto pubblicizzata, usata per sostenere l’obbligo, ed è probabilmente la minaccia peggiore tra le malattie che possono essere prevenute dai vaccini, perché è molto contagioso. Ci sono epidemie occasionali, che in genere iniziano da un individuo infetto proveniente da qualche luogo fuori dagli Stati Uniti. La maggioranza delle persone, ma assolutamente non tutte quelle che prendono il morbillo, non sono state vaccinate. Quasi tutti hanno un totale recupero, sviluppando un’immunità forte che dura tutta la vita.
L’ultima morte per morbillo negli Stati Uniti è avvenuta nel 2015, secondo i Center for Disease Control and Prevention (Cdc, Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie). Le potenziali complicazioni dovute al morbillo, inclusa la morte di persone che non possono essere vaccinate perché immunodeficienti, sono una giustificazione per abrogare i diritti degli americani e stabilire un precedente per restrizioni ancora maggiori al nostro diritto di dare – o rifiutare – il consenso agli interventi medici? Chiaramente, no. Le vaccinazioni Mpr sono state seguite da molte gravi complicazioni, che sono elencate dal produttore nel foglietto illustrativo, sebbene non si sia potuta stabilire una relazione causale. Secondo un rapporto del 2012 della Cochrane Collaboration, «il design e la segnalazione dei risultati di sicurezza negli studi sui vaccini Mpr, sia prima che dopo la commercializzazione, sono in gran parte inadeguati» (citato dal National Vaccine Information Center, Centro nazionale informativo sui vaccini).
I sostenitori dell’obbligo spesso affermano che sia necessario un tasso di vaccinazione del 95% per raggiungere l’immunità di gregge. Tuttavia Mary Holland e Chase Zachary della Nyu School of Law, sulla “Oregon Law Review”, ribattono che, poiché la completa immunità di gregge e l’eliminazione del morbillo sono irrealizzabili, l’obiettivo migliore è l’effetto gregge e il controllo della malattia. Il risultato ottimale, sostengono, deriverebbe dal consenso informato, da una maggiore comunicazione aperta e da un approccio che si basa sul mercato. Anche senza tenere conto degli effetti avversi del vaccino, i risultati della vaccinazione quasi universale non sono stati del tutto positivi. Il morbillo, quando si verifica, è quattro o cinque volte peggiore rispetto ai tempi antecedenti alle vaccinazioni, secondo il “Lancet Infectious Diseases”, a causa della diversa distribuzione dell’età: più adulti, la cui immunità, basata sul vaccino, è diminuita, e più bambini che non ricevono più l’immunità passiva dalle loro madri, naturalmente immuni, in modo da essere protetti durante il loro periodo più vulnerabile.
Il morbillo è un problema assillante, e una vaccinazione forzata e più completa probabilmente non lo risolverà. Sono necessarie migliori misure di sanità pubblica – rilevamento, tracciamento dei contatti e isolamento precoci; un vaccino più efficace e più sicuro; o un trattamento efficace. Nel frattempo, coloro che scelgono di non vaccinarsi adesso potrebbero farlo durante l’esplosione di un focolaio, o possono essere isolati. I pazienti immunodepressi potrebbero scegliere l’isolamento, in ogni caso, perché anche le persone vaccinate possono trasmettere il morbillo, anche se non si ammalano. Il Congresso dovrebbe considerare le seguenti questioni: i produttori sono praticamente immuni dalla responsabilità connessa al prodotto, quindi è molto diminuito l’incentivo a sviluppare prodotti più sicuri. I produttori possono persino rifiutarsi di rendere disponibile un prodotto ritenuto più sicuro, come il vaccino monovalente contro il morbillo in preferenza all’Mpr (morbillo-parotite-rosolia). Il rifiuto dei consumatori è l’unico incentivo a fare meglio. Ci sono enormi conflitti d’interesse che implicano relazioni redditizie con i fornitori di vaccini. Viene repressa la ricerca sui possibili effetti avversi del vaccino, così come il dissenso dei professionisti. Esistono molti meccanismi teorici per giustificare gli effetti avversi dei vaccini, specialmente nei bambini con cervello e sistema immunitario in sviluppo.
Notate gli effetti devastanti del virus Zika o della rosolia sugli esseri umani in sviluppo, mentre gli adulti possono avere infezioni lievi o asintomatiche. Molti vaccini contengono virus vivi, con lo scopo di provocare una lieve infezione. Il cervello dei bambini si sviluppa rapidamente – qualsiasi interferenza con la complessa sinfonia dello sviluppo potrebbe essere rovinosa. I vaccini non sono né sicuri al 100% né efficaci al 100%. Né sono gli unici mezzi disponibili per controllare la diffusione della malattia. L’Aaps crede che il diritto alla libertà sia inalienabile. Pazienti e genitori hanno il diritto di rifiutare la vaccinazione, anche se le persone potenzialmente contagiose possono essere limitate nei loro movimenti (ad esempio come avviene con l’Ebola), poiché ciò è necessario per proteggere gli altri da un pericolochiaro e presente. Le persone non vaccinate non esposte a una malattia e senza alcuna prova di contagio non rappresentano un pericolo chiaro o presente.
(Jane M. Orient, direttore generale dell’Aaps, Association of American Physicians and Surgeons, “Dichiarazione sull’obbligo vaccinale federale”; lettera indirizzata al Congresso degli Stati Uniti il 26 febbraio 2019, tradotta da “Voci dall’Estero”. L’Aaps rappresenta migliaia di medici in tutte le specialità, negli Usa, a livello nazionale. È stata fondata nel 1943 per proteggere la medicina privata e la relazione medico-paziente).
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