27 luglio 2010

Preparatevi ad una False Flag e all'Amero

di J. Wales

Da una false flag all'amero.

Richard Russell, che ha pubblicato le Dow Theory Letters per oltre 50 anni, ha rilasciato di recente una dichiarazione agghiacciante:
"Entro fine 2010 gli Stati Uniti saranno un paese irriconoscibile." 

Ha anche consigliato ai suoi clienti di uscire completamente dal mercato azionario e sedersi in panchina con i contanti in mano. Quando gli è stato domandato quale sia la differenza tra l'oro rispetto ai contanti, Russell ha affermato: "L'oro sarà la nuova "valuta" di scambio." 

E di oro vi sarà certamente bisogno per sopravvivere finanziariamente durante i giorni terribili che i poteri forti hanno predisposto dopo che una operazione di false flag ci proietterà a capofitto nell'amero.

26 luglio 2010

La bancarotta della BP sarà peggiore del fallimento della Lehman Brothers

   
   

La crisi della BP nel Golfo del Messico è stata giustamente analizzata (soprattutto) dal punto di vista ecologico. Le vite e i mezzi di sostentamento di molta gente sono in grave pericolo. Ma concentrando l'attenzione su questo aspetto, è stato omesso qualcosa di molto grave dal punto di vista finanziario che, secondo me, potrebbe portare ad un'accelerazione della crisi causata dall'implosione della Lehman.

La gente sottovaluta gravemente la quantità di liquidità del mondo finanziario globale che dipende da una BP solvibile. La BP concede prestiti - attraverso attività commerciali e la finanza. Concede somme, qualità e durata di prestito che una banca potrebbe solo sognarsi. La Gold Community dovrebbe pensare alla forza finanziaria sottostante una compagnia con più di cento anni di provate riserve di petrolio e gas.

24 luglio 2010

Premio Vittorio Mezzogiorno

PREMIO VITTORIO MEZZOGIORNO
V Edizione

Premio Vittorio Mezzogiorno a Lucia Mascino e La Compagnia Teatro di Legno

A Gianni Minà Il Premio Speciale

Giffoni, 22 luglio 2010.

Giunto alla quinta edizione, Il Premio Vittorio Mezzogiorno, sarà consegnato da Giovanna Mezzogiorno a Lucia Mascino e La Compagnia Teatro di Legno durante la serata del 25 luglio presso l'Arena Alberto Sordi della Cittadella del Giffoni Film Festival che quest'anno festeggia la 40esima edizione.

20 luglio 2010

Le prove che la Goldman Sachs ha venduto il 43.7 delle sue azioni dell’azien...

Come vi avevamo già accennato Goldman Sachs aveva venduto il 43.7 delle sue azioni dell'azienda BP tre settimane prima della fuoriuscita del petrolio del Golfo del Messico, realizzando più di 266 milioni di dollari. La Goldman Sachs ha venduto precisamente 21 giorni prima della Giornata della Terra.

Tale notizia non è per niente una voce, ed è confermata da moneycentral.msn.com, sito assolutamente mainstream che riceve le sue informazioni dall'agenzia Reuters. C'è quindi poco spazio per pensare che i dati riportati al link precedente e immortalati nello screenshot di inizio articolo siano "bufale" create ad hoc per avvalorare la "teoria cospirazionista" secondo la quale il disasttro ecologico nel Golfo del Messico dell'aprile 2010 sia stato creato ad arte dalle élite globali allo scopo di realizzare Nuovo Ordine Mondiale.

19 luglio 2010

Loggione su loggione viene su l'Istituzione - Byoblu.Com

Loggione su loggione viene su l'istituzione

Loggione su loggione viene su l'istituzione, che paura, che paura che mi fa!


 La prima loggia non si scorda mai. Dopo le imprese del Discepolo 1816, che si avvia a conseguire felicemente tutti gli obiettivi del Piano di Rinascita Democratica pensato insieme a Licio Gelli (non lo dico io, lo dice Gelli), i giovani discepoli, come le Giovani Marmotte, cercano di cospirare a loro volta con la loro piccola loggetta in proprio, un tenero virgulto da innaffiare con Eau de Golpe e da concimare con tutto il letame istituzionale che è possibile reperire, nella speranza che metta radici.


17 luglio 2010

La guerra del clima - trailer

L'intero servizio:
mariorossinet.blip.tv



La guerra del clima - History Channel

La guerra climatica Il documentario di History channel, "Non è possibile! La guerra del clima", illustra il tema delle armi meteorologiche (H.A.A.R.P., scie chimiche, ordigni ad energia diretta) per il controllo delle nazioni, nell'ambito di criminali piani di tipo strategico. La produzione si basa su autorevoli fonti scientifiche e su documenti declassificati: lo scienziato Nick Begich, i ricercatori indipendenti Jerry Smith e William Thomas, l'ex esponente del Ministero della difesa britannico, Nick Pope, il giornalista dell'aviazione militare, Mark Farmer, spiegano come e con quali obiettivi i militari influiscono sui fenomeni geo-fisici, causando siccità, alluvioni e terremoti.

www.tanker-enemy.tv
www.historychannel.it

16 luglio 2010

ORDINE MONDIALE S.p.a.

Daniel Estulin, dopo l'intervento al Parlamento Europeo, spiega cos' è l'Azienda Mondiale della quale ha parlato durante tale incontro.
Continuo a ricevere molte mail che mi chiedono del tema dell'Azienza Mondiale SA Così, oggi e domani, cercherò di spiegare in profondità, perché è una questione molto importante per la comprensione degli affari del mondo.
Come esempio, vorrei utilizzare l'azienda petrolifera molto di moda oggi, la Royal Dutch Shell (RDS), un prodotto dell'unione tra gli interessi petroliferi olandesi e britannici. La Shell e la BP sono la punta dell'iceberg di infinite aziende intrecciate e collegate tra di loro con banche commerciali, banche d'investimenti, aziende belliche, chimiche, farmaceutiche, assicurazioni, mass media, ecc.
Il capo della RDS durante la seconda guerra mondiale era Henri Deterding, un fanatico seguace di Hitler, il quale naturalmente stava finanziando. Il banchiere di RDS, Lazard, ha fondato la Banque Worms (BW) di un'azienda di trasporto vincolata alla Shell. BW finanziava e appoggiava Vichy, regime filo-nazista in Francia. 

14 luglio 2010

H.A.A.R.P. secondo lo scienziato Lloyd Zirbes


Il seguente breve articolo su H.A.A.R.P. disegna uno scenario inquietante: secondo il fisico Lloyd Zirbes, che supera le pur sinistre intuizioni del Dottor Alessio Di Benedetto e di Nick Begich, gli impianti di antenne le cui emissioni elettromagnetiche riscaldano e manipolano la ionosfera, rischierebbero di spostare la Terra dalla sua orbita. La degradazione della magnetosfera, provocata dai sistemi H.A.A.R.P., anche prescindendo dalla catastrofica supposizione ventilata da Zirbes, è un fenomeno che suscita gravi inquietudini.

12 luglio 2010

Pier Luigi Ighina - LA LEGGE DEL RITMO



http://www.youtube.com/user/achizeb

Siamo onorati di poter condividere con Voi la saggezza di Pier Luigi Ighina, grazie alla generosità del Sig.Alberto Tavanti, che ha collaborato con Lui per 40 anni, dal 1964 alla morte. Alberto ci ha inviato questo suo importante lavoro, come amico di Altrogiornale e di chi ci segue con affetto. Vi lasciamo ad una piacevole lettura e alla riflessione.

Penso di poter affermare senza ombre di dubbio, che tutto ciò che è vivo e vitale si esprime con funzioni ritmiche. Se non vi è Ritmo, non vi può essere vita. Ma cos'è il Ritmo in se stesso? Vi sono tanti tipi di ritmi in natura: il Ritmo diurno e notturno che alterna il passaggio della notte al giorno e viceversa; il Ritmo mensile della Luna; il Ritmo delle stagioni. Nell'uomo poi, vi è il Ritmo cardiaco, il Ritmo respiratorio, quello digestivo, ecc. ecc. Si può dire che la presenza del Ritmo caratterizza non solo l'esistenza degli esseri viventi, ma altresì di tutto ciò che appare nell'Universo creato.

10 luglio 2010

Nikola Tesla: quel lampo di genio che fece la storia

http://www.youtube.com/user/ironmande80 di Daniel Tarozzi

Tra pochi giorni (10 luglio) ricorre l'anniversario della nascita di Nikola Tesla, colui che - oltre un secolo fa - ha scoperto la corrente alternata, inventato la radio prima di Marconi, sperimentato una macchina che generava terremoti e realizzato mille piccole e grandi invenzioni su cui si basano moltissime delle tecnologie contemporanee. Cerchiamo di saperne di più con Massimo Teodorani.

Quando si pensa alle grandi menti che hanno illuminato il nostro passato il pensiero corre a Einstein, Leonardo, Marconi o altri, ma in pochi pensano a Nikola Tesla. Eppure, il geniale inventore nato il 10 luglio 1856 in Serbia ha influito sul nostro modo di vivere molto più di altri celebrati scienziati. Tra pochi giorni ricorrerà l'anniversario della sua nascita e abbiamo deciso di cogliere l'occasione per intervistare Massimo Teodorani, autore del libro "Tesla – lampo di genio" che ha ripercorso con noi le vicende dello scienziato e le sue invenzioni ed intuizioni, spesso dimostratesi efficaci e persino profetiche.

07 luglio 2010

Chi era l'Americano?

"Chi l'ha visto?" ancora al centro della vicenda dell tomba di di Enrico De Pedis a Sant'Apollinare. Cinque anni dopo la telefonata anonima arrivata in redazione nel 2005, che ipotizzava un collegamento con il sequestro Orlandi, il Vicariato affida al programma un comunicato in cui prende definitivamente le distanze dalla sepoltura. Emarginato anche don Vergari, che aveva gestito all'epoca la tumulazione della salma del boss nella basilica romana. Intanto, con il supporto tecnologico degli esperti dell'università di Roma 'La Sapienza', il pubblico è inviato a decifrare uno dei più enigmatici documenti del caso Orlandi, la prima telefonata del cosiddetto 'Americano'. Puntata del 05 luglio 2010 www.chilhavisto.rai.it

05 luglio 2010

Il vostro Premio Ischia: Byoblu.Com

3 luglio 2010 - 17.44

Il vostro Premio Ischia

Io sono un rappresentante, un vostro rappresentante. Non sono un dipendente perché non mi pagate, e neppure vendo aspirapolveri. Certo, non rappresento tutti, ma le storie che in questi due anni di blog hanno riempito le pagine di Byoblu.Com sono le vostre. Questo è il vero reality show, vero perché nulla viene scritto prima: semmai tutto accade, e poi viene raccontato. Ogni anno un'edizione nuova, all'infinito, senza regia nè costose location. Le riprese si fanno per le strade, in macchina, a casa vostra, talvolta perfino in bagno. Non si vince e non si perde, e non c'è nessuno che ti aspetti all'uscita per applaudire. Al massimo ci si raccoglie intorno al fuoco, tutti insieme, e a turno si racconta una storia. Io sono quello che si ricorda chi aveva chiesto di parlare per primo. Per questo, io non sono in grado di dedicare questo riconoscimento a nessuno: il premio è vostro.

03 luglio 2010

Gli Stati del Golfo necessitano di avviare indagini penali relative alla marea nera

Non può esserci più alcun dubbio sul fatto che la marea nera della BP sia stata volutamente escogitata, sia con una intenzionale negligenza che tramite sabotaggio, ed ora venga usata per promuovere l'agenda politica dell'amministrazione Obama. Ora è necessario che le autorità statali della Florida, della Louisiana e del Mississippi facciano partire immediatamente delle indagini penali sul ruolo del governo e della BP nel disastro; allo stesso tempo le autorità locali devono anche convocare delle sessioni legislative di emergenza, al fine di richiedere iniziative di risposta alle emergenze da parte dei federali prima che la crisi peggiori di molto.
Mentre Tony Hayward, amministratore delegato della BP, è occupato a guardare le regate, Barack Obama, che si è preso due vacanze immediatamente dopo la marea nera, trascorre il suo tempo giocando a golf.
Se questo disastro è paragonabile al 9/11, come sostiene Obama, allora perchè lui suona il violino mentre Roma brucia?

02 luglio 2010

Ulteriori sospetti sull'esplosione della piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico

Ripropongo qui un articolo dell'ottimo blog punto di origine, che mostra nuovi elementi che fanno sospettare che il disastro del 20 aprile nel Golfo del Messico sia stato intenzionalmente procurato. Oil Spill + Corexit = Big Money! Il primo tentativo di chiudere il maggiore dei tre punti di fuoriuscita del petrolio è stato quello di coprire il pozzo con una campana di acciaio. Il tentativo è fallito perché il gas metano che fuoriesce dal pozzo assieme al greggio, con le basse temperature di quella profondità, forma idrati di metano in forma cristallina che hanno occluso il tubo di aspirazione collegato alla copertura.

30 giugno 2010

Evidenze indicano che l'esplosione di Deepwater Horizon è un "False Flag"

- Massicia vendita interna di azioni e titoli BP nei giorni e nelle settimane prima del disastro - Collegamento di Halliburton con l'acquisizione della società di pulitura giorni prima dell'esplosione - Relazione BP cita manomissioni irregolari di attrezzature di sigillatura del pozzo - Il Governo stà utilizzando il disastro per spingere la Carbon Tax e la nazionalizzazione dell'industria petrolifera Elementi di prova preoccupanti che circondano l'esplosione della Deepwater Horizon il 20 aprile 2010 suggeriscono che l'incidente potrebbe essere stato fabbricato.

29 giugno 2010

Lettura sentenza d'appello del Processo Dell'Utri



Marcello Dell'Utri condannato a 7 anni. La lettura della sentenza d'appello.

www.rainews24.it

LatinoAmerica N. 110/111

E' USCITO IL NUOVO NUMERO DI LATINOAMERICA, IL 110/111,

1-2° NUMERO DELL'ANNATA 2010.

POTETE GIA' LEGGERE IL SOMMARIO E L'EDITORIALE DI MINA' SUL SITO WWW.GIANNIMINA-LATINOAMERICA.IT

PER L'OCCASIONE, NEL NOSTRO NEGOZIO ON LINE WWW.GMESHOP.IT, E' PREVISTO LO SCONTO DEL 15% SULL'ABBONAMENTO. L'OFFERTA E' VALIDA FINO A FINE GIUGNO.

NEWS DA LEGGERE:

Giamaica - Cuba via Miami

di Alessandra Riccio

Venerdì 25 Giugno 2010

Il Governo della Jamaica, fedele amico degli Stati Uniti, per compiacere la volontà del potente vicino, dopo anni di tolleranza, il 26 maggio scorso ha mandato l'esercito nel quartiere di Tivoli Gardens per stanare Dudus, il potente capo della Shawer Posse, una storica organizzazione di narcotrafficanti. Ne è seguita una vera e propria carneficina con settanta morti fra la popolazione del quartiere e tre fra i militari con episodi di brutalità poliziesca sconvolgenti. Alla fine di Dudus neanche l'ombra. E' sbucato fuori solo ieri: fermato a un posto di blocco non ha opposto resistenza e oggi è già arrivato a New York dove verrà giudicato. Ha, però, rivolto un saluto ai suoi concittadini spiegando di non aver opposto resistenza per evitare ulteriori tragedie a Tivoli Gardens dove la gente lo aveva protetto e nascosto anche a costo della vita. Ormai molti anni fa, a Panama, per arrestare il narcotrafficante Manuel Noriega, presidente della Repubblica, gli Stati Uniti avevano addirittura bombardato un quartiere e messo a ferro e a fuoco la capitale. La guerra degli Stati Uniti al narcotraffico, pur condotta senza risparmi di mezzi e di violenza, non sembra aver fatto grandi progressi e la stessa Hillary Clinton ha dovuto riconoscere che, se da una parte gli Usa e la Dea prodigano mezzi e volontà in questa vera e propria guerra, dall'altra vendono armi agli stessi cartelli mentre quella popolazione è la principale consumatrice di droghe. (…)

23 giugno 2010

In edicola il nuovo numero di MicroMega

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        22 giugno 2010

Da oggi in edicola e in libreria il nuovo numero di MicroMega

Il sommario:

TAVOLA ROTONDA
Paolo Flores d'Arcais / Nichi Vendola / Luigi De Magistris - Dopo Berlusconi, dopo il Pd
Con la legge bavaglio il regime realizza un primo pezzo di fascismo, ma le forze politiche dell'opposizione non sembrano in grado di mettere in campo iniziative politiche all'altezza della gravità della situazione. Da più parti si invoca un 'nuovo soggetto politico organizzato' capace di esprimere le istanze della società civile e dell'opposizione 'presa sul serio'. Quali caratteristiche dovrebbe avere, quale programma, quali parole d'ordine? E quali leader lo potrebbero guidare?

ICEBERG 1 - disinformacija
Marco Travaglio e Carlo Tecce - La Pravda di Minzolini
Il Tg1, notiziario della rete ammiraglia della Rai, è stato da sempre attento a tutti i poteri forti e a tutti gli equilibri istituzionali. Ma con l'arrivo di Augusto Minzolini si è trasformato in un vero e proprio megafono del presidente del Consiglio. Fra scandali occultati, bugie e finte notizie, ecco come il primo tg del paese è diventato la più potente arma di distrazione di massa a disposizione di Berlusconi.

21 giugno 2010

Da Pomigliano a Manchester

tempi-moderni Qualcuno ha scritto “meglio Marchionne della camorra”, qualcun altro “meglio la Cina (intesa come condizioni di lavoro) che niente”. Hanno ragione entrambi, come Catalano, la vecchia spalla di Renzo Arbore, che però non è passata alla storia per dire cose intelligenti.

di Gennaro Carotenuto

Chi dice “meglio Marchionne della camorra”, che vuol dire la disponibilità totale per l’impresa di questo nuovo-vecchio uomo unidimensionale, ha però anche torto se oramai, tra quest’incudine e martello, nessun colpo d’ali riesce a pensare non tanto un avvenire migliore ma addirittura un qualsiasi avvenire possibile che non sia il sopravvivere ad un immodificabile esistente.

16 giugno 2010

Le novità su MicroMega.net - 16 giugno 2010

        Newsletter
        16 giugno 2010

Lavoro, un fronte comune contro la strage dei diritti
di Paolo Flores d'Arcais
Marchionne e Tremonti, con l’imposizione del “modello Pomigliano”, vogliono dimostrare a tutti i costi (costi pesantissimi, per gli operai) che aveva ragione il vecchio Marx a sostenere che il sistema capitalistico, per massimizzare il profitto, tende a precipitare il salario del lavoratore al minimo necessario per la mera riproduzione fisica della forza-lavoro. Per dirla in soldoni, a salari di fame.
DE MAGISTRIS
La nuova schiavitù di Pomigliano
ROBECCHI
Pomigliano: gli operai doneranno alla Fiat le figlie adolescenti. Cisl e Uil firmano
GALLINO Fiat, ricatti e sfruttamento sotto il velo della globalizzazione

15 giugno 2010

Dopo Katyn, in Polonia saltano fuori riserve di Gas Naturale

E due mesi dopo Katyn, in Polonia saltano fuori sconfinate riserve di Gas Naturale


 Come dicevo su questo blog il primo settembre 2008, stiamo entrando nell'Era del Gas Naturale.

 Fa molto specie, quindi, scoprire che neppure due mesi dopo il secondo massacro di KatyÅ„, che ha inesplicabilmente decapitato tutta la classe dirigente polacca, in Polonia saltano fuori immensi giacimenti di... Gas Naturale.

09 giugno 2010

Manovra: chi ha visione del futuro e chi no

Dilma Rousseff, la candidata di Lula, avanza verso le elezioni brasiliane

Manovra: chi ha visione del futuro e chi no

afp_14071270_36300 La Germania ha varato una manovra lacrime e sangue per far fronte alla crisi. Saranno 80 miliardi in 4 anni quello che i tedeschi vedranno tagliare soprattutto le spese militari, un duro taglio al welfare e una serie di grandi opere. 

di Gennaro Carotenuto

Se non per le spese militari, nulla di nuovo: penalizzati i dipendenti pubblici, i disoccupati, perfino le madri sole. Ciò che però fa la differenza tra le misure italiane e quelle tedesche è che la Germania non solo non ha tagliato un marco per istruzione e ricerca ma ha anzi destinato a questo comparto dodici miliardi in più.

01 giugno 2010

Perchè Israele ha attaccato dei civili nel Mediterraneo?

Israele ha pesato in anticipo le conseguenze dell’attacco che ha lanciato contro un convoglio umanitario marittimo. Quali sono i suoi obiettivi, che stanno scatenando una crisi diplomatica mondiale, perché ha sfidato il suo alleato turco ed il suo protettore gli Stati Uniti?


L’attacco condotto da tre incrociatori lancia-missili di classe Saar, il 31 maggio 2010, contro la flottiglia della libertà, nelle acque internazionali di Mediterraneo, esemplifica la fuga in avanti compiuta da Tel Aviv.

La flottiglia della libertà è un’iniziativa di militanti dei diritti dell’uomo [1] [2] , sostenuta dal governo turco. Il suo obiettivo è al tempo stesso di trasportare aiuto umanitario fino a Gaza e, ciò facendo, rompere il blocco posto illegalmente dall’esercito israeliano, nei confronti di 1,5 milione di Gazaouites.

La decisione d’abbordare delle navi civili nelle acque internazionali, costituisce un "atto di guerra" secondo il Diritto Internazionale, giuridicamente parlando c’è stato: furto di navi e del loro carico, rimozione e sequestro dei passeggeri, omicidi; o addirittura assassini, se si ammettono come veritiere le notizie della televisione turca, secondo la quale i commando avevano un elenco delle personalità da liquidare durante l’assalto.

24 maggio 2010

Highlander - l'ultimo eversore


 Il primo di luglio del 2008, il blog pubblicava il video che vedete qui sopra. Si intitolava Il Discepolo 1816, e raccontava una storia partita da lontano, da molto lontano, scritta da un manipolo di eversori - così come furono giudicati da un'apposita commissione parlamentare presieduta da Tina Anselmi - per volgere l'ordine democratico a loro favore senza passare dall'acquisizione di un regolare consenso elettorale. In parole povere, il simpatico club del piccolo golpista mirava ad arruolare personaggi chiave in ogni ambito della vita democratica del paese, dalle istituzioni alla stampa alle confessioni religiose. Il loro manuale tecnico, il libretto delle istruzioni, si chiamava Piano di Rinascita Democratica e il loro Mosè era Licio Gelli, per gli amici: lo zio.

19 maggio 2010

Lula a Teheran. La giocata del global player brasiliano

foto_mat_24892 Il Brasile di Lula, inserendosi a Teheran nel ginepraio mediorientale, gioca da attore globale. C’entra poco l’insistere sui diritti umani verso il pur repellente regime di Ahmedinejad e perfino il merito del nucleare iraniano. In ballo vi è un presunto diritto occidentale ad isolare stati canaglia veri o presunti rispetto all’agire persiano da potenza regionale dal Libano all’Oceano indiano.

È uno strumento, quello dell’isolamento, particolarmente inadeguato nella nostra epoca post-unipolare dove molteplici attori, l’Iran stesso, ovviamente Cina, India e Russia, ma anche Turchia e per quel che ci interessa il Brasile, si aggregano, fanno diplomazia e affari senza chiedere permesso a Washington o Londra o Bruxelles.

di Gennaro Carotenuto

14 maggio 2010

E' libera Internet in Italia? Byoblu.Com

E' libera Internet in Italia?

CensuraInternet
Senza fare dietrologia a tutti i costi, e sicuramente non è questo il caso, in generale non è poi cosi peregrino ritenere che molti degli strani fenomeni che avvengono sui grandi social network possano essere il risultato di telefonate non convenzionali che intercorrono tra gli apparati di controllo istituzionali (e non) e il management di aziende che tengono a stare sul mercato senza grattacapi. Soprattutto dopo avere constatato, grazie ai dati messi per la prima volta a disposizione da Google ed elaborati dal blog, che l'Italia è al primo posto assoluto per quanto riguarda le ingerenze governative nella libera diffusione dei video su YouTube.

10 maggio 2010

Grecia, terrorismo di stato e implementazione del Nuovo Ordine Mondiale

Qui sotto riporto le informazioni tratte da due articoli, dalla cui attenta analisi si evince che anche questa volta il cosiddetto terrorismo è stato scientemente organizzato e pianificato dai servizi segreti, come tante altre volte è successo in Italia (vedi soprattutto il caso del sequestro di Aldo Moro) e nel resto del mondo (basti pensare agli eventi dell'11 settembre). Quanto successo in Grecia andrebbe collegato con lo strano incidente aereo a Nigel Farage, uno dei pochi politici che si oppongono al Trattato di Lisbona e all'ancora più strano incidente che ha portato alla morte di gran parte dell'élite dirigenziale della nazione polacca. Guarda caso le scelte dei leader polacchi, in controtendenza col servilismo degli altri leader europei, hanno tenuto la polonia lontano dall'euro e dai venefici vaccini contro l'influenza suina, e guarda caso il disastro aereo in cui sono periti si è verificato proprio nell'anniversario del massacro di Katyn. Difficile pensare ad una coincidenza, allora fu la Russia Sovietica a massacrare 22.000 ufficiali e cittadini polacchi, oggi la Russia è implicata nel "disastro aereo" grazie al quale sono stati eliminati i vertici dello stato polacco.

08 maggio 2010

Byoblu.Com - Il blogger lancia un SOS

8 maggio 2010 - 10.27

Il blogger lancia un SOS



 Oggi Federico Mello, sul Fatto Quotidiano, all'interno della consueta rubrica di approfondimento sul mondo del web, dedica ampio spazio a byoblu.com e a "INTERNET FOR GIULIANI", il doppio DVD prodotto dalla rete per la rete che, in quattro ore di approfondimenti, vi racconta quello che la tv non vi dice sui terremoti.
  Io resto convinto che sia possibile mantenere aperto uno spazio indipendente, senza andare a rubare ma producendo un servizio utile alla collettività. In fin dei conti, avere poche risorse e pochi mezzi a disposizione significano però non essere neppure così pretenziosi in termini di budget. Bastano 3mila dvd venduti. E poi? E poi andremo a caccia di qualcos'altro. O vi siete già stancati di imparare cose nuove?

04 maggio 2010

Antanas Mockus, un verde per la Colombia?

Antanas Mockus, un verde per la Colombia?

Chi è Antanas Mockus, il candidato verde in testa ai sondaggi per le imminenti elezioni colombiane? Riuscirà un filosofo di origine lituana, ex sindaco di Bogotà, a sbaragliare il regime urubista? Non vale troppo la pena dar retta ai sondaggi in Colombia ma a quattro settimane dal voto le inchieste demoscopiche lo affiancano o addirittura lo mettono in testa, davanti al candidato uribista Juan Manuel Santos, padrone dei media e in grado di decidere della vita e della morte di molti colombiani. Il 30 maggio, data del primo turno, sapremo se la Colombia è attesa dalla presidenza di quello che Guido Piccoli definisce “un Beppe Grillo creolo”.

22 aprile 2010

Byoblu.Com - L'Italia al 42° posto per le libertà su YouTube

21 aprile 2010 - 19.26 

L'Italia al 42° posto per le libertà  su YouTube

L'italia 42 posto libertà su YouTube

 Google ha messo a disposizione i dati  delle richieste di rimozione ed oscuramento dai suoi servizi che i governi, a vario titolo, hanno avanzato tra il primo di luglio e il 31 dicembre 2009. E' già abbastanza inquietante che, a livello di classifica globale, risultiamo sesti. Prima di noi il Brasile con 291 richieste, la Germania con 188, l'India con 142, gli Stati Uniti con 123, la Corea del Sud con 64 e il Regno Unito con 59. Tutti gli altri 36 sono dietro, ovvero fanno meno telefonate e mandano meno raccomandate chiedendo di togliere di mezzo questo o quel contenuto.

 Così è come la raccontano più o meno tutti, noi raccontiamola diversa.

16 aprile 2010

REBUS di Maurizio Decollanz: Codici Animati, il prossimo REBUS

Semplici cartoni animati o molto di più? Che cosa è possibile scorgere oltre il velo superficiale del cinema d'animazione? La prossima puntata di REBUS sarà dedicata ad un viaggio esoterico tra i personaggi più amati di ieri e di oggi con un occhio particolare al genio di Walt Disney e della Pixar.
Quali messaggi emergono da lungometraggi come Wall.E o Monsters&co.? Cosa abbiamo imparato da Goldrake o da Jeeg robot d'acciaio? Pokemon, Winx e Ben10, gli eroi dei piccoli in questo periodo, sono esempi positivi o negativi?
Cercheremo di rispondere a queste e ad altre domande, tentando di decodificare i codici dei cartoni animati.
Vi aspetto lunedì 19 aprile alle 21.15 su Odeon e Odeon24 (Sky827). Non mancate.
Maurizio Decollanz
REBUS di Maurizio Decollanz: Codici Animati, il prossimo REBUS http://rebustv.blogspot.com/2010/04/codici-animati-il-prossimo-rebus.html

06 aprile 2010

Byoblu.Com - Gli ultimi giorni di King Kong

6 aprile 2010 - 16.14
 

Gli ultimi giorni di King Kong


 Un anno fa ero a L'Aquila.

 Oggi è semplice per il mondo parlarne, ma importante sarebbe stato parlarne prima. Invece, chi sapeva che le case erano di burro; chi sapeva che ogni 300 anni un forte terremoto colpisce l'aquilano - e indovinate un po' quanti anni erano passati dall'ultima volta?; chi vedeva montare, lentamente e inesorabilmente, uno sciamo sismico sempre più pressante e, anziché affrettarsi a prendere precauzioni, si preoccupava solo di ripetere che non c'era nessun pericolo, perché questa era l'indicazione che doveva essere data; chi sapeva e poteva parlarne, insomma, non ne ha parlato. Nè prima, nè - ostinatamente - dopo, se non perché costretto sotto intercettazione spinta.

 Il blog c'è stato dentro, nel cadavere dell'Aquila. L'ha vista al suolo, stramazzata, agonizzante, mentre ancora stordita non si rendeva conto di chi o cosa l'avesse colpita, del perché stesse lì a terra, senza più riuscire neppure a muoversi. Non capiva, quella fiera orgogliosa e atterrita, perché tutti la stessero guardando con insistenza, perché all'improvviso nessuno avesse più voglia di parlare, specialmente i ragazzi che fino alla sera prima facevano festa nelle vie del centro.

01 aprile 2010

Byoblu.Com - Il nuovo asse Vaticano-Padania

1 aprile 2010 - 17.34 

Il nuovo asse Vaticano-Padania

Bagnasco Bossi Ratzinger Lawrence Murphy

 L'asse Vaticano-Padania si manifesta in tutto il suo splendore, a dimostrazione del fatto che le tonache siano più interessate a benedire le maggioranze di governo che i sudditi fedeli.

 Le recenti dichiarazioni di Roberto Cota, neo-eletto Presidente alla Regione Piemonte, illuminano a giorno gli antri segreti, polverosi e oscuri ove erano confinate le dichiarazioni del cardinal Bagnasco, a pochi giorni dal voto, che invitava gli elettori a difendere la vita nello scelta dei loro rappresentanti. Ovvio era il riferimento, che più esplicito non poteva essere, a sabotare Emma Bonino a vantaggio di Renata Polverini nel Lazio, quest'ultima portatrice di un programma elettorale che metteva invece al primo posto la rivalutazione e la diffusione dei karaoke in tutte le piazze e in tutti gli uffici pubblici (storica, ormai entrata negli annali, la sua campagna elòettorale a base di Lucio Battisti, per esempio qui, ma anche qui). Più velato, ma finalmente ormai manifesto, il riferimento al Piemonte, dove correva la Lega, quella stessa Lega Nord che, per bocca del suo stesso pontefice, il leader maximo, l'unno invasore, il barbaro conquistatore, il Tolkien dei poveri che inventa un'immaginifica terra di mezzo - la Padania - in un posto come tanti altri, suddiviso in regioni, comuni e province, nel 1997 diceva:
« i preti non si mettano al carro del colonialismo romano, non predichino la politica! »
e apprezzava pubblicamente e smodatamente papa Giovanni XXIII che predicava la neutralità del Vaticano, pestando giù duro su Karol Wojtyla, reo di avere investito nel potere temporale, nello Ior e nei Marcinkus.

29 marzo 2010

REPORTAGE – Ciudad Juárez: viaggio al termine del neoliberismo 3

Juarez5 Il sogno dell’industrializzazione neoliberale si è trasformato in un incubo. Ciudad Juárez, frontiera tra il nord e il sud del mondo, la città delle “maquiladoras” e dei femminicidi è oggi la città più violenta del pianeta. Negli ultimi due anni la guerra tra narcos, nella quale è coinvolto come parte in causa l’esercito messicano, ha già causato 4.700 morti e 100.000 rifugiati.

Terza e ultima parte, la prima parte può essere letta qui, la seconda qui.

Reportage di Gennaro Carotenuto e Chiara Calzolaio da Ciudad Juárez

STATO D’ASSEDIO Da quando è stato eletto, il presidente Felipe Calderón ha dichiarato guerra al narcotraffico. La sua strategia non consiste nell’investire nella società civile e nella legalità ma nella militarizzazione del territorio attraverso il controverso esercito messicano. Questo è costruito per occuparsi dell’ordine interno e in molteplici contesti si è dimostrato essere pienamente coinvolto nel narcotraffico che dovrebbe combattere. Lo dimostra il fatto che il 16 dicembre 2009, a Cuernavaca (centinaia di km dal mare nello stato di Morelos), la DEA statunitense sia ricorsa alla Marina, nell’operazione per detenere e uccidere Arturo Beltrán Leyva, alias “il capo dei capi”. Questo, quella sera stessa, aspettava a cena il generale Leopoldo Díaz Pérez, responsabile militare dell’intera regione.

25 marzo 2010

REPORTAGE – Ciudad Juárez: viaggio al termine del neoliberismo

Juarez3 Il sogno dell’industrializzazione neoliberale si è trasformato in un incubo. Ciudad Juárez, frontiera tra il nord e il sud del mondo, la città delle “maquiladoras” e dei femminicidi è oggi la città più violenta del pianeta. Negli ultimi due anni la guerra tra narcos, nella quale è coinvolto come parte in causa l’esercito messicano, ha già causato 4.700 morti e 100.000 rifugiati.

Seconda parte, la prima parte può essere letta qui.

Reportage di Gennaro Carotenuto e Chiara Calzolaio da Ciudad Juárez

MODERNITÀ Juárez è enorme. Lo spazio urbanizzato verso il deserto non ha limiti. Le grandi strade sono percorse da decine di pattuglie dell’esercito e della polizia federale. In mimetica vanno i militari, in nero la polizia federale, entrambi in passamontagna e armati fino ai denti. I posti di blocco asfissianti rallentano il traffico in una città dove il desiderio di normalità si scontra con la realtà. Non erano passate due ore dal mio arrivo in città quando sono stato fatto scendere dall’auto per una perquisizione corporale circondato di militari armati.

La maggior parte delle automobili private non ha targa e chi è a bordo è nascosto da vetri polarizzati. Dopo la perquisizione percorriamo la città su vecchi autobus statunitensi acquistati per terminare le loro vite qui. Le facce dei passeggeri sintetizzano quelle di tutti i popoli indigeni messicani venuti a cercare fortuna qui. A volte vi si possono scorgere anche quelle di etnie del Nord America, gli indiani dei western, così simili ai gruppi indigeni del nord del Messico e oltre frontiera costretti nelle riserve.

21 marzo 2010

Byoblu.Com - Il villaggio delle libertà

20 marzo 2010 - 19.33
 

Il villaggio delle libertà 

Manifestazione PDL 20 marzo 2010


 Qualunque cosa vi dicano stasera i tg, questa è piazza San Giovanni alle 17.40 di oggi, fotografata dal terrazzo di Edoardo, il vicino di casa di Alessandro Gilioli, durante il discorso di Silvio Berlusconi

La parte sinistra della piazza (guardando il palco) è quella che vedete. La parte destra, quella più vicina al sagrato e al seminario, era stata chiusa e transennata, quindi non c’era nessuno.


Più che un popolo delle libertà, pare un modesto villaggio. Anzi... "il sabato del villaggio".

19 marzo 2010

REBUS 2010, il ritorno | NAUTILUS TRUTHMAGAZINE di Maurizio Decollanz

Torna "Rebus, questioni di conoscenza", il programma curato e condotto da Maurizio Decollanz che come motto ha: "La Verità ci muove, qualunque essa sia". A partire da lunedì 5 aprile, alle ore 21.15 su Odeon TV (Sky canale 827), un nuovo ciclo di 10 puntate tornerà ad occuparsi di tutto quello che "l'altra tv" non dice.
REBUS 2010, il ritorno | NAUTILUS TRUTHMAGAZINE di Maurizio Decollanz

17 marzo 2010

News da Latinoamerica

 

Un diverso punto di vista

di Alessandra Riccio

15 Marzo 2010

 

Sul Granma di oggi, 15 marzo 2010 compare un interessante articolo di Leyla Carrillo Ramírez, una ricercatrice del Centro di Studi Europei dell’Avana, a commento della risoluzione di condanna che l‘Unione Europea, a grande maggioranza, ha espresso nei riguardi del Governo cubano l’11 marzo scorso, a seguito della morte di Orlando Zapata, recluso nelle carceri cubane, dopo 85 giorni di sciopero della fame. Lo traduco in fretta perché mi sembra utile per capire le ragioni e i sentimenti prevalenti nella società cubana, ma anche per far conoscere un punto di vista diverso da quello prevalente nella società europea, ancora convinta di una sua indiscutibile “superiorità”:“Il silenzio del Parlamento europeo" (Leyla Carrillo Ramírez – Granma, 15.3.2010)…

http://www.giannimina-latinoamerica.it/taccuino/547-un-diverso-punto-di-vista

13 marzo 2010

Zeitgeist - Presentazione multimediale di orientamento per l'attivista

Presentazione multimediale di orientamento per l'attivista, con transizioni e sottotitoli in in italiano. www.zeitgeistitalia.org

05 marzo 2010

Luttazzi e lo spirito del tempo

Luttazzi conosce "lo spirito del tempo", ecco perchè e stato censurato! Il fare boccacesco del comico è solo "la facciata del Bernini e del Moderno!!! La longa manus della "Res Noster Pubblica" (con il Grande Vecchio dentro la città stato che ne è la capitale) emerge sempre! http://antefatto.ilcannocchiale.it/2010/02/12/luttazzi_decameron_dvd.html

03 marzo 2010

Byoblu.Com - Fastweb e quella piccola anomalia da 6 mililoni di e


2 marzo 2010 - 13.17
 

Fastweb e quella piccola anomalia da 6 mililoni di euro l'anno

Fastweb X-Files Dana Scully Fox Mulder Claudio Messora Paola

 Correva l'anno 2004 - 2005. Secondo quanto risulta agli atti dell'indagine Broker, il traffico telefonico era al centro della più grossa operazione di evasione fiscale di tutti i tempi: oltre due miliardi di euro. Le telefonate si facevano girare come figurine panini. "Ti do venticinque minuti con Tokio, tu cosa mi dai?" "Ho una rarissima, introvabile intercontinentale con la Lapponia. Ti interessa?" E l'iva? Sta bene, grazie. Salutamela.
 In alcuni casi, secondo l'auditing fatta da Telecom, il traffico telefonico poteva addirittura essere inventato artificialmente. E qui comincia la mia storia...

27 febbraio 2010

Da Romani a Google: l'Italia verso la Cina?

Non è un paese per Internet. Questo s'era capito. Mettete insieme una classe politica interessata a mantenere i suoi privilegi, economici ed affaristici, e un corpus normativo obsoleto e palesemente inadeguato ad arbitrare un tessuto sociale avanti anni luce: questa è l'italia di oggi. La sentenza di ieri, che condanna tre manager Google al carcere per via di un video caricato, da altri, su Youtube, fa il giro del mondo e anima la blogosfera e le diplomazie. L'ambasciatore americano si accorge finalmente di come siamo messi male e ci manda a dire che così non va. Google trasecola, credeva di avere questi problemi solo a Pechino, e ci manda a dire che così non va. Il New York Times ha perso ogni remora ad infilare sistematicamente le parole Italia e Cina nel corpo degli stessi articoli, perché è evidente che così non va. Togliamo i fondi alla banda larga - unico tra i paesi europei - proprio mentre l'Europa la dichiara un diritto legale; facciamo causa a YouTube per centinaia di milioni di euro perché vi si possono trovare spezzoni di televisione spazzatura che sono già andati in onda, privi dunque di qualunque valore economico; cerchiamo di vessare l'informazione libera in ogni modo, grazie ai disegni di legge di fini legislatori quali la Carlucci, D'Alia, Barbareschi e tanti altri esperti di rete, guidati da un presidente che sa raccontare barzellette ma non sa fare una ricerca su Google - il che oggi, effettivamente, equivale ad una barzelletta -; cerchiamo di equiparare i videoblogger e chi carica i filmini delle vacanze a un editore televisivo del calibro di Mediaset e Rai, con tutti gli obblighi e la burocrazie che ne conseguono. C'è di che sprofondare e nascondere la testa sotto al mausoleo di Arcore per i giorni a venire. La vittima, il grande agnello sacrificale che non servirà tuttavia a redimere nessuno, si chiama Net Neutrality: il principio invalso nel legislatore europeo secondo il quale il patrimonio di connessioni e dispositivi che chiamiamo Rete è un mezzo, uno strumento che mette in collegamento le persone e non può essere piegato a interessi particolaristici, deve essere a disposizione di tutti in egual misura e, soprattutto, non può essere messo sotto accusa. Non serve una misura normativa per Internet, non più di quanto serva per la telefonia tradizionale, per una coppia di walkie-talkie, per il tam tam o per un sistema ingegnoso di segnali di fumo. La responsabilità di un mezzo è tutta in chi lo usa, viceversa colpevolizzare lo strumento significa impedirgli di essere utile ad altre persone che ne fanno un uso positivo. CONTINUA A LEGGERE QUI: http://www.byoblu.com/post/2010/02/25/Da-Romani-a-Google-lItalia-verso-la-Cina.aspx

Da Ciudad Juárez a Radio3Mondo, intervista a Gennaro Carotenuto

Da Ciudad Juárez a Radio3Mondo, intervista a Gennaro Carotenuto

Il sogno dell’industrializzazione neoliberale si è trasformato in un incubo.

Dopo i femminicidi, che continuano, Ciudad Juárez è diventata lo scenario di una sanguinosa guerra di narcos, nella quale corpi dello Stato parteggiano per l'una o per l'altra parte.

Intanto i morti, soprattutto ragazzi poveri senza alternative né futuro nel fallimento del modello neoliberale che negli ultimi 40 anni aveva nella città la propria massima espressione con centinaia di maquiladoras, in appena due anni sono già 4.600 e i rifugiati 100.000.

Così oggi Juárez è la città più violenta al mondo nel silenzio dei grandi media che preferiscono guardare colpevolmente altrove mentre la guerra produce anche decine di "omicidi politici" di sindacalisti, difensori dei diritti umani, militanti dei movimenti sociali.

A Radio3Mondo Anna Maria Giordano intervista Gennaro Carotenuto in diretta da Ciudad Juárez.

Ascolta da questo link di Radio Rai l’audio (dal minuto 10 circa) e commenta su Giornalismo partecipativo.

Presto online il reportage di Gennaro Carotenuto e Chiara Calzolaio.


23 febbraio 2010

Byoblu.Com - Al-Qaeda è morta. Viva Al-Qaeda!

22 febbraio 2010 - 16.44
 

Al-Qaeda è morta. W Al-Qaeda!


 E' come per la statuetta a Berlusconi. Uno lì per lì resta attonito, basito, e si lascia travolgere dal fiume dell'emozione collettiva. Poi lentamente, a fatica, cerca di guadagnare la riva, dove si distende per un po', sbanfando e ansimando. E' allora che inizia ad osservare i detriti. E non quadrano.
 
 Diciamoci la verità: c'è qualcuno, in rete, quindi potenzialmente autoimmune al virus dell'influenza televisiva, che crede ancora alla panzana di Bin Laden, l'ometto barbuto che tiene in scacco il mondo dalla caverna dei quaranta ladroni? Ovviamente no, e ora che gli ultimi pozzi petroliferi sono stati  requisiti, ora che l'ultimo gasdotto è stato posato, ora che la democrazia è stata restaurata a colpi di stragi di civili, anche Bin Laden andrà in soffitta, insieme al bau-bau, all'uomo nero e al modellino in scala 1:100 del grande Tyrannosaurus Rex. Tanto più che, dovendo trovare una soluzione al Picco di Hubbert - e dovendo trovarla in fretta -, ci si trova costretti a invadere un paese che scarseggia di caverne e non è abitato da una marmaglia di talebani arretrati di mille anni: l'Iran.

19 febbraio 2010

Berlusconi protagonista del carnevale di Dusseldorf

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        17 febbraio 2010

Berlusconi protagonista del carnevale di Dusseldorf
Guarda l'immagine di "Matrimonio omo all'italiana",
il carro di Jacques Tilly dedicato a Silvio Berlusconi

ROBECCHI
La satira al tempo del Caimano
Sanremo, Paolo Rossi: "Cacciato con un sms dai lacchè dei potenti"

Ladri, mafiosi e avvoltoi. L'osceno spettacolo di un regime senza opposizione
di Paolo Flores d'Arcais
"Non è l’ennesima cloaca affaristico-politica di regime. Quella scoperchiata dai magistrati di Firenze è la cloaca più vomitevole dell’intera storia repubblicana"

PARDI Protezione Spa, un mostro giuridico-istituzionale
BARBACETTO Festeggiamenti con effetti speciali per l'anniversario di Mani pulite
SPINELLI
La sete di verità
Critica liberale
Su Bertolaso l'ipocrisia cerchiobottista del Corriere
PELLIZZETTI
Gli unti dal potere, intoccabili di professione
GIULIETTI
Berlusconi senza vergogna

Dibattito
Borsellino: "Ingannato da Di Pietro. Mai più Agende Rosse con l'Idv"
TRAVAGLIO Di Pietro ripensaci | Idv, le opinioni dei lettori
PELLIZZETTI Di Pietro tra Bertoldo e Pannella | Idv, il caso Molise
CARNEVALI Il prevedibile abbraccio fra Di Pietro e De Luca

No all'illegittima impunità, tutti in piazza il 27 febbraio
L'adesione di Antonio Tabucchi

Falce, martello, e si sono bevuti il cervello di Alessandro Robecchi
"I nuovi manifesti per il tesseramento di Rifondazione sono l’ennesima rincorsa al modello dominante seduttivo-berlusconico-televisivo. Non vogliono essere tristi, giusto. Ma cosa c’è di più triste di questi trampoli zoccola-style?"

Acqua pubblica, verso referendum per abrogare la legge Ronchi di Alex Zanotelli
"Questi anni di impegno e di sensibilizzazione sull’acqua mi inducono ad affermare che abbiamo ottenuto in Italia una vittoria culturale, che ora deve diventare politica".

Arte
In a Silent Way di Mariasole Garacci
Chiude la mostra di Calder, e a Roma arriva un altro grande artista statunitense. Al Museo della Fondazione Roma, fino a giugno, la ‘Pastorale Americana’ di Edward Hopper, pittore della luce e del silenzio.


In edicola e in libreria un numero doppio di MicroMega

  
Leggi il sommario  

www.micromega.net



15 febbraio 2010

Byoblu.Com - Una pietra per Di Pietro


14 febbraio 2010 - 17.53
 

Una pietra per Di Pietro

Antonio Di Pietro Tomba

« Appare necessario un più corretto inquadramento delle vicende storiche, restituendo con serenità ed obiettività, anche a Craxi, la dignità negata in virtù di un giudizio meno condizionato dalla emotività ma non per questo incline a compensarne i torti e i gravi errori con le evidenti ragioni.
 Venendo quindi alla proposta di intitolare a Craxi il piazzale antistante il Palazzo di Giustizia non ne condivido il carattere inutilmente polemico, per una condanna ritenuta ingiusta su fatti che tre gradi di giudizio hanno invece accertato con sentenza passata in giudicato.
 Non è un bel modo di affrontare la memoria di Craxi, facendosene scudo per una polemica indiretta. Il problema non è costituito dall'intitolazione di una strada, anche prestigiosa, per la quale si può anche convenire..
» 

 Queste le parole di Marco Manneschi, capogruppo nel consiglio comunale di Arezzo, ex socialista, in un articolo pubblicato tre anni fa su Arezzo Notizie.  
 Che Manneschi si preoccupi di restituire, con serenità, in un contesto meno emotivo, la dignità negata a Bettino Craxi, convenendo - perché no - sull'intitolazione allo statista di una strada, anche prestigiosa, di per sé non è una grande notizia. 

 Forse è più notizia che lo stesso sia in quota IDV, e ancor di più che sia un candidato per il partito di Di Pietro alle elezioni regionali in Toscana, insieme al senatore Pancho Pardi, al parlamentare Fabio Evangelisti e all'europarlamentare Sonia Alfano. Parliamo di quello stesso Di Pietro che prima del Congresso, sul palco del No Craxi Day a Milano, si esprimeva così: http://www.youtube.com/watch?v=f1qL0Usfg-I.
 Probabilmente, come testé ribadito dallo stesso Manneschi durante la presentazione della sua candidatura, un paio di giorni fa alla presenza di Pardi e di Evangelisti: 

« Il congresso nazionale appena celebrato dall'Idv ha messo una pietra sopra alla politica in piazza, al giustizialismo e all'antiberlusconismo fine a se stesso.»
 Se è per questo, andrebbe chiarito se la candidatura di Manneschi abbia messo una pietra sopra anche al No Craxi Day.


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Diffondere, Divulgare, Diramare

Le Tre D che salveranno il mondo!