23 novembre 2010

Gli Angeli non suonano questa ARPA (HAARP)

 
 

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tramite Sole Attivo di puntozero il 10/09/10

Titolo originale: "Angels don't play this Haarp"

Recensione di Winn Schwartau

Traduzione a cura di Lorenza Veronese

Il termine HAARP sta per High-frequency Active Auroral Research Project (Progetto attivo aurorale di ricerca ad alta frequenza) il quale è stato oggetto di numerose controversie fin dagli inizi, cioè dalla metà degli anni '80.
Gli autori di "Angels don't play this Haarp" delineano un lato della medaglia, ma non per questo meno affascinante, esaminando il progetto segreto del governo che ha avuto fondamenta in Alaska.
Nel cuore di HAARP sta una schiera di antenne sincronizzate che possono emettere decine di giga-watts con continuità o a intermittenza nella ionosfera.
I così chiamati "riscaldatori della ionosfera" sono in uso da diversi anni, ma HAARP, a causa delle sue dimensioni e presunte potenzialità, ha dato vita ad un movimento No-Haarp (essi prevedono che il prossimo passo sia l'emissione di centinaia di Gigawatt).

22 novembre 2010

"Non credo ai MegaComplotti"

 
 

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tramite @lice oltre lo Specchio di @lice il 03/09/10

Megacomplotto, o Complotto Globale?

"Non può esistere un complotto così grande"
"Non credo ai megacomplotti"
ecc..


è con frasi del genere che l'"uomo medio" risponde quando la sua rassicurante visione del mondo rischia di essere turbata.
E con le stesse frasi imperversano i vari debunker in rete (che spesso aggiuungono al mix pure la ridicolizzazione spesso ottenuta esponendo teorie parziale e rimaneggiate, e il suggerire che "chiunque creda a tali teorie è affetto da turbe psichiche", in modo da scoraggiare implicitamente il lettore anche al solo prendere in considerazione tali argomenti)...

19 novembre 2010

11 Settembre e GateKeeper

 
 

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tramite @lice oltre lo Specchio di @lice il 11/09/10


Vi siete mai chiesti del perchè  la Versione Ufficiale sull'11 Settembre sia così platealmente assurda?

Chi sono i Gatekeeper?

O del perchè il caso dell' "Attentatore di Natale" sembrasse più che altro una barzelletta?


Insomma, soprattutto riguardo all' 11 Settembre parliamo di un mega-attentato che necessita di una preparazione e di una coordinazione minuziosa, tale per cui chi lo ha progettato deve essere dotato di un'intelligenza estremamente fine!
Oltre tutto è un colpo che è servito per portare avanti numerosi scopi: dal mero accaparrarsi il petrolio dell' Iraq e la possibilità di fabbricare un oleodotto in Afghanistan, all'eliminazione di molte libertà e diritti civili in USA come nel mondo, alla scusa per giustificare e ampliare un enorme sistema di spionaggio globale volto a sapere qualsiasi cosa di qualsiasi cittadino, alla creazione di una fiorente Economia di Guerra, al saccheggio delle immense e importantissime ricchezze archeologiche dell'antica Babilonia (rubate non solo per motivi economici ma soprattutto per motivi "di culto" dell' Elitè), al perpetrare un mega rituale esoterico sacrificale, al depopolare di un po' le aree mediorientali (si sa, secondio i nostri Burattinai Eugenetisti sono abitate da razze inferiori..) ecc, ed in fine a portare come al solito avanti i piani per la creazione del Nuovo Ordine Mondiale.


18 novembre 2010

Il discorso di Ahmadinejad all’ONU, 23 settembre 2010

 
 

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tramite eurasia-rivista.org di tibgra il 27/09/10

Il discorso di Ahmadinejad all'ONU, 23 settembre 2010

Fonte: Luogo comune

Questa è la traduzione dello "scandaloso" discorso di Mahmoud Ahmadinejad tenuto alle Nazioni Unite il 23 settembre 2010. La cosa curiosa è che il presidente iraniano, contrariamente a quanto è stato scritto e detto un po' dappertutto, non ha affatto "accusato gli Stati Uniti di aver perpetrato gli attacchi dell'11 settembre", ma ha semplicemente elencato questa possibilità fra le diverse tesi esistenti oggi sugli attentati di quel giorno. Evidentemente questo è bastato per dare fuoco alla gigantesca coda di paglia dei governi e dei giornalisti occidentali, che hanno fatto da soli tutto il resto.

Il discorso di Mahmoud Ahmadinejad alle Nazioni Unite – 23 settembre 2010


16 novembre 2010

11 settembre (nove anni dopo), il mestiere di "giornalaio" (quello di dubita...

 
 

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tramite REBUS (tv) il Blog di Maurizio Decollanz di REBUS+NAUTILUS il 14/09/10


Questo rospo proprio non riesco a mandarlo giù. Ci penso e ci ripenso e proprio non riesco a togliermi dalla testa quanto sia stato deludente il modo in cui i miei presunti colleghi hanno affrontato il nono anniversario dei tragici fatti dell'11 settembre 2001.
Allibito è la parola giusta per descrivere il mio stato davanti alle pagine del Corriere della Sera. Due paginette striminzite dedicate all'evento che ha cambiato la nostra storia, all'evento che, secondo il mio modesto parere, attende ancora verità è giustizia. In tutti i sensi.

15 novembre 2010

«Le Monde» scopre i dubbi sull'11 settembre

 
 

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tramite Strategie per una guerra mondiale di pino cabras il 11/09/10

di Giulietto Chiesa – da Megachip.

«Le Monde» dell'11 settembre 2010 si accorge, con nove anni di ritardo, che la versione ufficiale dell'11 Settembre non sta in piedi. Quanto a tempestività giornalistica non c'è male! Ma, come si suol dire, meglio tardi che mai. Naturalmente le carte in tavola non vengono messe: né tutte, né le più importanti. Ma, come il lettore potrà leggere da questi estratti che traduciamo dalla pagina web del più autorevole giornale francese, «Le Monde» è costretto a riconoscere che la storia ufficiale non solo puzza di marcio, ma che nemmeno l'amministrazione americana di Barack Obama è in condizione di tirarla fuori dal congelatore che non funziona più. Che cosa diranno ora i "debunkers"?
C'è solo da immaginare che metteranno anche «Le Monde» nella categoria dei cospirazionisti. Povero «Le Monde»! Ma, a giudicare dalle prime reazioni dei lettori del giornale francese, quasi la metà non solo non protestano ma insistono, chiedono chiarimenti, si stupiscono.
L'altra metà s'indigna, naturalmente. Vorrebbero che «Le Monde» pubblicasse non solo il link a Loose Change, ma anche quelli dei siti cosiddetti debunking. Come se, in questi anni, fosse esistita una qualche par condicio tra la menzogna di tutti i media (alla quale «Le Monde» ha attivamente partecipato) e le verità delle domande che, insieme a migliaia di altri ricercatori di tutto il mondo, andavamo ponendo. Il bello è che il prossimo anno, il decimo anniversario, sarà tutto un festival di rivelazioni attorno al mistero.
«Le Monde» ha solo preso atto che la pagina, chiusa dalla versione ufficiale («è stato Osama bin Laden») si va riaprendo inesorabilmente. E si va riaprendo perché l'Impero sta sgretolandosi, giorno dopo giorno, e non c'è cemento che possa tenerlo insieme ancora molto a lungo. E, quando la nave affonda, è noto che i topi scappano.

12 novembre 2010

Ecco i video mai visti, ecco le minacce

 
 

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tramite Strategie per una guerra mondiale di pino cabras il 14/09/10

di Pino Cabras - da Megachip.

Video dell'area di Ground Zero, mai vista così da vicino, e puntuali minacce. Così è trascorso il IX anniversario dei mega-attentati di New York per Kurt Sonnenfeld, il documentarista ufficiale della protezione civile USA. Proprio mentre diversi siti stavano divulgando con il contagocce immagini inedite dell'11 /9, Sonnenfeld ha cominciato a diffondere una parte delle tante ore di riprese da lui realizzate in mezzo ai fumi inestinguibili di Ground Zero nelle settimane successive. Lo ha fatto dal suo esilio in Argentina. E proprio l'11 settembre scorso, a quanto denuncia, ha subito ancora una volta - assieme alla sua famiglia – delle azioni persecutorie e minacciose in pieno giorno, esattamente quando si trovava assieme a giornalisti.