05 ottobre 2010
La Russia si secca: c’è l’arma del clima degli Stati Uniti in gioco?
04 ottobre 2010
Incendi russi: quali cause umane?
Inviato da mariorossi.net tramite Google Reader:
di Pino Cabras – da Megachip.
8 agosto 2010. Mentre Mosca è paralizzata da quasi un mese di canicola e ora da una densa coltre tossica, sospinta dai tanti smisurati incendi, colpisce leggere quanto ha scritto Andrej Arešev, un politologo di «International Affairs», la rivista pubblicata da quella parte dell'establishment russo più istituzionalmente legata alla politica internazionale. Arešev sospetta che la gigantesca anomalia che oggi sta colpendo l'immenso e disomogeneo territorio da Kalingrad alla Kamčatka sia l'effetto di una qualche arma climatica di nuovo tipo.
03 ottobre 2010
Quel dignitoso sentimento del dubbio
Nutrire un dubbio è legittimo. Anzi, è fondamentale, visto che è proprio sulla cultura del dubbio che si è innestata tutta la tradizione filosofica e scientifica dell'occidente. Cogito ergo sum. Chi non si fa domande, non perviene mai a nessuna scoperta. Oltre il dubbio restano solamente l'assolutismo, la professione di fede, il fanatismo, l'assioma, il dogma, la verità rivelata. Certo, un dubbio è tale proprio perché non sussiste alcuna certezza, dunque in nessun caso il dubbio deve portare a una condanna, tant'è vero che perfino la nostra tradizione giuridica si fonda sulla presunzione d'innocenza. Però è vero anche il contrario: in nessun caso il dubbio, tranne nel corso dell'accertamento di una verità processuale, può portare ad una assoluzione a priori. Un dubbio, insomma, è un dubbio, e può restare tale anche indefinitamente. E' lecito, anzi sano averne e non comporta nessuna presa di posizione. Senza prese di posizione, non c'è contrapposizione e dunque non ha senso nessuno scontro. Tra i dubbiosi ci può essere un confronto sincero, fruttuso e leale, perché nessuno ama restare tra color che son sospesi: i processi naturali tendono spontaneamente a una risoluzione. Come un masso che rotola, e prima o poi si ferma, così il dubbioso ama cercare di capire, perché vuole risolversi e trovare sollievo rispetto alla tensione dell'incertezza.
01 ottobre 2010
Alex Jones di Infowars mostra il manifesto della Jane Burgermeister nel cors...
Inviato da mariorossi.net tramite Google Reader:
28 settembre 2010
WIKILEAKS: CORTINA DI FUMO POLITICA
Inviato da mariorossi.net tramite Google Reader:
Il sito Wikileaks ha consegnato una serie di documenti militari riservati a tre mezzi di comunicazione (il New York Times, The Guardian e Der Spiegle) affinchè li esaminassero prima di pubblicarli.
27 settembre 2010
Tip vortex condensations, contrails and chemtrails (Il caso del KC-10 USAF)
Inviato da mariorossi.net tramite Google Reader:
Come si può ben vedere, a meno che non si sia bugiardi o stupidi (ma sappiamo che i disinformatori amano mentire per contratto), il fenomeno ripreso nel filmato del KC-10 USAF è senza dubbio non ascrivibile ai "wingtip vortices" o "trecce di Berenice" e questo per diversi motivi, primo tra i quali: manca il principio fisico in base al quale i "wingtip vortices" possano formarsi.
24 settembre 2010
Pier Paolo Pasolini e Marcello Dell’Utri. L’ultima tappa
Inviato da mariorossi.net tramite Google Reader:
Era indispensabile avere sotto controllo il canale dell'informazione, era di vitale importanza. Tra fantasmi e affari da stringere il bisogno di distorcere e persuadere poteva significare vincere o perdere non la partita, ma la guerra. La regia occulta non poteva stare ferma a guardare. Piero Ottone dal 1972 al 1977 assunse la direzione del Corriere della Sera e con la famiglia Crespi condivideva la necessità di manifestare altre opinioni, ricercando voci meno conformiste, meno tradizionali. Così il Corriere della Sera decideva di ospitare sulle sue pagine la più pungente delle penne, Pier Paolo Pasolini. Insidiosi, velenosi, cocenti i suoi articoli raccolti, dal 1973 al 1975 passati alla storia come – gli scritti corsari. -
Articolo di Pasolini del 14 novembre 1974
Io so.
Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato "golpe" (e che in realtà è una serie di "golpe" istituitasi a sistema di protezione del potere).