Di Mattia Paolinelli
31 gennaio 2011
Esclusivo. Le relazioni segrete di Wikileaks passando per Tor, gli Anonymous e i finanziamenti dell’US Naval Agency Laboratory
Di Mattia Paolinelli
29 gennaio 2011
Il più grande attacco alla rete nella storia di internet
28 gennaio 2011
Messaggio 21 - Morie di massa nei cieli e nei mari (la teoria dell'Haarp)
Ma chi è Adam? Per capire realmente la personalità di Adam, occorre partire da un particolare post, pubblicato nel lontano 2009
Lo trovate a questo indirizzo http://777babylon777.blogspot.com/2009/11/2012.html
25 gennaio 2011
Democrazia!
Democrazia!
Venerdì sciopero generale dei metalmeccanici. Nella solidarietà alla Fiom siamo arrivati a 80 mila firme. La Fiom considera il sostegno della società civile fondamentale, contro la "demonizzazione" che Tv e "pensiero unico" hanno scatenato. Se ciascuno riuscirà a convincere un amico a firmare l'appello di solidarietà di Camilleri e Hack, possiamo ancora arrivare alle 100 mila firme che ci eravamo proposte come obiettivo "quasi irraggiungibile". Sabato 29, a Torino, organizzata congiuntamente da Fiom e MicroMega, una giornata di seminario presso la sede del Gruppo Abele (don Ciotti), in corso Trapani 91/b, dalle 10,30 alle 18,30 (con breve pausa-panino). Introducono Maurizio Landini, Luciano Gallino, Paolo Flores d'Arcais; intervengono tra gli altri Giorgio Airaudo, Gustavo Zagrebelsky, Antonio Ingroia, Gad Lerner, Moni Ovadia, Lucia Annunziata, Marco Revelli, Emiliano Brancaccio, Mario Pianta, Guido Viale... Passaparola a tutti gli amici di Torino. Centomila firme per la Fiom prima dello sciopero generale! - FIRMA L'APPELLO
24 gennaio 2011
Il Collasso della Sicurezza Sociale: I Lavoratori Francesi affrontano il Programma Politico Neoliberista
Le Burocrazie della Globalizzazione con le loro leggi impediranno ad ogni paese membro dell'UE di autodeterminare il proprio sistema sociale; è questo ciò che dice Diana Johnstone nell'articolo "Collapse of Social Security: French Workers Confront the Neoliberal Policy Agenda", parlando del caso specifico francese. Anche se la Francia avesse la capacità di autodeterminarsi sappiamo però quanto Nicolas Sarkozy sia intimamente legato a tali burocrazie globaliste e per nulla motivato al cambiamento. Nonostante non affronti direttamente il problema della sovranità-autonomia monetaria, l'unica soluzione, vietata dal'UE e dalla BCE, che sgancerebbe la Francia, così come tutti gli altri paesi europei, dalla Burocrazia della Globalizzazione, questo articolo da un quadro di insieme della posta in gioco in questo paese e in tutta Europa e le analisi che fornisce sono molto interessanti.
"Lavorare di più per guadagnare di meno": Furia francese nella gabbia dell'Unione Europea
I francesi sono di nuovo in sciopero, stanno bloccando i trasporti, scatenano l'inferno nelle strade e tutto ciò solo perché il governo vuole innalzare l'età pensionabile da 60 a 62 anni. Essi devono essere pazzi.
Questo, suppongo io, è il modo in cui è visto il movimento di massa in corso in Francia, o almeno è mostrato, in gran parte del mondo, e soprattutto nel mondo Anglosassone. Forse la prima cosa che deve essere detta a proposito degli scioperi di massa è che questi non sono realmente intorno "all'aumento dell'età pensionabile da 60 a 62 anni". Questo è un po come descrivere il libero mercato capitalista come una sorta di stand di limonate. Una semplificazione propagandistica su questioni molto complesse. Permette ai commentatori di sfondare una porta aperta. Dopo tutto, essi osservano saggiamente, le persone in altri paesi lavorano fino a 65 o più anni, quindi, perché i francesi si scoraggiano a 62? La popolazione sta invecchiando, e se l'età di pensionamento non viene fatta salire, il sistema pensionistico andrà in rovina nel pagamento delle pensioni a così tanti anziani. Tuttavia, il movimento di protesta in corso non è circa "l'aumento dell'età pensionabile da 60 a 62 anni." Si tratta di molto di più.
21 gennaio 2011
Attraverso l'inganno, faremo la guerra
17 gennaio 2011
Chi Beneficia della Produzione di Oppio Afghana?
Eppure, amara ironia, la presenza militare degli Stati Uniti è servita a ripristinare, piuttosto che sradicare il traffico di droga.