10 marzo 2022

ORIZZONTI SENZA GUERRA - di MONI OVADIA


La guerra portata dal presidente russo Vladimir Putin contro l’Ucraina del presidente Volodymyr Zelensky dovrebbe sollecitare a noi cittadini dell’Occidente, non colpiti direttamente dal conflitto ma coinvolti economicamente dalle scelte dei nostri governanti, una domanda: vogliamo accettare le retoriche e le propagande che ci vengono proposte dall’inevitabile profluvio di informazioni, di chiacchiere pletoriche dei politologi e degli strateghi da talk show o vogliamo finalmente riattivare la nostra capacità critica per allargare lo sguardo oltre la cronaca e cercare di capire in che mondo vogliamo vivere?
E ancora: vogliamo finalmente bandire le guerre dalle relazioni fra genti e fra individui come afferma solennemente la nostra Costituzione? Allora in primo luogo dobbiamo uscire dalla logica delle fazioni e degli schieramenti confortati da stereotipi consolidati come per esempio: il buon Occidente democratico versus il sinistro Oriente slavo autocratico russo.

La russofobia, a mio parere, è una pericolosa patologia. Il buon Occidente democratico ha scatenato negli ultimi 25 anni cinque guerre criminali contro ogni regola del diritto internazionale: 70 giorni di bombardamento della capitale della Serbia, guerra contro l’Iraq con centinaia di migliaia di morti civili, bombardamenti in Somalia, catastrofe bellica della Libia e invasione dell’Afghanistan con una terrificante messe di vittime innocenti, per non cambiare nulla in vent’anni e con un dispendio iperbolico che ha arricchito solo l’industria delle armi. Quel colossale budget investito nell’economia civile avrebbe potuto produrre trasformazioni virtuose strabilianti. Poi, alla fine della devastazione e con l’abbandono del Paese, il popolo, in particolare le donne, è stato lasciato in balia dell’oscurantismo.
Con quale autorevolezza gli occidentali chiedono a Putin di rispettare la sovranità dell’Ucraina quando, solo per citare un caso, i governi israeliani da oltre cinquant’anni occupano terre palestinesi in violazione di ogni idea di diritto internazionale senza che i Paesi della Nato alzino un’unghia per impedirlo? Inoltre, un membro potente della Nato, la Turchia, da decenni massacra senza pietà il popolo curdo e nulla viene fatto per far cessare l’orrore.

09 marzo 2022

LA PEDOFILIA NELLA CHIESA


Da vent’anni, dapprima negli Stati Uniti e poi in Europa e nel mondo, la Chiesa è profondamente travagliata dalla pedofilia, diffusa tra le file dei chierici: un fenomeno che ha assunto le dimensioni di una vera epidemia.

Il 6 gennaio del 2002 «The Boston Globe» usciva con un titolo sparato in prima pagina a caratteri cubitali: «La Chiesa ha permesso per anni abusi da parte dei preti». Lo scandalo che sorse allora non si è più fermato. In questi vent’anni la Chiesa è stata profondamente travagliata dalla pedofilia, sorta di male incurabile diffuso tra le file dei chierici, un fenomeno che ha assunto, dapprima negli Stati Uniti e poi in Europa e nel mondo, le dimensioni di una vera epidemia.

08 marzo 2022

ARMI & GUERRA / IL J’ACCUSE DI ALEX ZANOTELLI


Padre Alex Zanotelli – una vita spesa a fianco degli ultimi di tutto il mondo come missionario comboniano, dalle povertà più nere nel cuore dell’Africa alle marginalità estreme nel ventre di Napoli – dice la sua sulla guerra in Ucraina e critica in modo aspro, senza mezzi termini, frontalmente, la decisione appena presa dall’esecutivo Draghi di inviare armi e mezzi tecnologici a Kiev.

Ecco le sue parole: “E’ estremamente grave che il governo invii truppe e armi in Ucraina. In questo momento dovrebbe spendersi in ambito internazionale per portare Russia e Ucraina al tavolo dell’ONU e trovare soluzioni pacifiche in quella sede. Invece si sceglie di giocare col fuoco e lo si fa dimenticando che la contesa è tra potenze nucleari”.

Continua Zanotelli: “Se Putin chiede la neutralità dell’Ucraina, bisogna metterla sul tavolo. Perché oggi l’Ucraina è una polveriera, è un Paese spaccato profondamente, con un nazionalismo che fa paura. E quando si combinano nazionalismo e religione, è pericolosissimo. Putin è un autocrate, un dittatore: ma non è Hiltler. E’ un sovranista. Andrebbe condannato per quello che ha fatto. Ma è folle rispondere a una potenza nucleare con la minaccia delle armi. Bisognerebbe lavorare, invece, perché le armi tacciano. E questo lo si può fare contrastando le pretese espansionistiche della NATO. Perché l’Ucraina deve entrare nella NATO? Di questo passo rischiamo il conflitto nucleare”.

“Nella crisi ucraina, non si sente la voce del pacifismo. E’ troppo fievole. Invito tutti gli uomini e le donne di buona volontà a seguire l’invito di Papa Francesco, che è un grande profeta: ha detto che non esiste una guerra giusta. Ha ragione. E allora chiedo: perché i partiti e il governo stanno votando l’invio di armi in Ucraina?”.

“Voglio credere che LEU e Sinistra Italiana non votino questa roba. Io dico: una volta esisteva la sinistra, e il pacifismo era un perno del suo programma. Non c’erano dubbi su questo. Ora la Sinistra non può votare gli armamenti, deve lavorare per il disarmo. Enrico Letta non può parlare nel modo in cui ha fatto in Parlamento giorni fa. Come si fa a chiedere ancora più armi? E’ un atteggiamento assurdo, incomprensibile, grave”.

07 marzo 2022

Blog Emanuela Orlandi: DIARIO DI UNA STORIA VERA




Pubblicato un nuovo articolo nel Blog di Emanuela Orlandi 
DIARIO DI UNA STORIA VERA:

Luglio Dicembre 1985
 
 
  • Alla presenza di Ilario Martella, Sambuco e Bosco redigono l'identikit della persona vista davanti al Senato il giorno della scomparsa di Emanuela Orlandi.
  • Si indaga sull'uomo che ebbe a frequentare Anna Orlandi, la zia di Emanuela.
  • La madre di Mirella Gregori riconosce il vice capo della polizia vaticana come l'uomo che si intratteneva al bar dei De Vito insieme a sua figlia.


Buona lettura

05 marzo 2022

Byoblu Newsletter: Byoblu ha una comunicazione importante per te.



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Una proposta folle!

La TV dei cittadini non ha neppure un anno di vita, ed è pronta a fare il passo.

Noi siamo Byoblu

Cari amici,

molti ci cercano, qualcuno ci insegue, nessuno ci trova. Eppure siamo questi, siamo noi, e per voi, per le persone pulite, oneste, sincere come i cittadini che sostengono Byoblu, siamo e saremo sempre trasparenti. In questa foto non siamo tutti: mancano i ragazzi e le ragazze di Roma e tutti i collaboratori occasionali. Sembriamo tanti vero? Eppure siamo così pochi, per essere "una televisione". Ma nonostante questo, la televisione la facciamo davvero, tutto il mese. Con uno staff che altrove basterebbe per fare uno speciale una tantum.

Ci riusciamo perché ci crediamo: crediamo che a questo Paese, e forse anche al mondo intero, manchi una realtà di informazione che non abbia legami con nessun partito o gruppo di interesse organizzato. Crediamo che serva una televisione che risponda solo ai cittadini. Per questo ce li abbiamo tutti contro: perché i cittadini per il sistema sono solo limoni da spremere: vengono ascoltati solo quando serve il loro voto, per poi essere ignorati subito dopo, vessati, identificati nelle piazze, spogliati di tutto quello che hanno e magari anche derisi, umiliati. Noi vogliamo essere la loro voce. E ce ne assumiamo tutta la responsabilità, pronti a sopportarne tutte le conseguenze.

Per questo Byoblu vive solo di donazioni, fin dalla sua nascita, quando era semplicemente un blog, nel lontano 2007. Con le vostre libere donazioni abbiamo fatto tutto questo. E con le donazioni vogliamo fare ancora di più.

Cosa sta per arrivare su Byoblu

Non mi dilungherò su tutti i programmi che già da qualche mese stiamo producendo (solo in gennaio e febbraio oltre 60 interviste, 445 articoli, 36 reportage da tutte le piazze italiane, 83 edizioni del Tg. E vi abbiamo mostrato in maniera integrale quello che da nessun altra parte sul digitale terrestre avreste mai visto, come la visita del compianto Luc Montagnier a Milano).

Voglio accennarvi quello che sta per partire. È ormai questione di giorni prima che nasca 1984, il primo talk show di Byoblu, condotto da me (Claudio Messora) e Diego Fusaro. Mai nome fu più azzeccato, vero? Ci sarà anche George Orwell in persona in studio. È appena andata in onda la prima puntata di Sottotraccia, condotto da Virginia, per mettere in luce tutte le bugie dell'informazione mainstream. Sta per partire anche Satyricom, un programma di satira irriverente condotto dal mitico Marione, al secolo Mario Improta. Partirà a brevissimo Fuga di Notizie, la rassegna stampa di Byoblu che va in onda dal lunedì al venerdì alle 8, con ospiti e collegamenti. Sta per riprendere anche Spazio di illusione, il grande cinema d'autore presentato da Ermanno Bencivenga, mentre è appena partita la nostra Zona Blu, dove raccontiamo la storia di donne e uomini che attraverso il loro lavoro e la loro passione rendono grande il nostro Paese. Appena nata anche la serie La Salute Che Viene, dove racconteremo la medicina vicina all'Uomo, insieme ad autorevoli esperti. E poi la grande economia, presentata da chi avete imparato ad amare nel tempo e non vi ha mai deluso: Valerio Malvezzi. Ma anche, siccome bisognerà pur occuparsi di altro ogni tanto, Photo chi scatta, un programma dedicato alla fotografia professionale, il Sandro Torella Show, in onda ogni sabato sera, Byoblob, che vi mostra "il meglio del peggio di quello che è appena andato in onda". Ci stiamo facendo in quattro, in otto, in sedici e in trentadue per massimizzare questa grande opportunità che la storia ci mette a disposizione: fare un'informazione nazionale che nasca dal basso, al servizio della gente e non del potere.

I risultati di Byoblu

Come ogni iniziativa che si rispetti, anche per noi bisogna valutare i risultati, che si misurano sugli obiettivi. Quali sono i nostri obiettivi? Fare informazione e raggiungere quante più persone possibili. Ci stiamo riuscendo? Per capirlo, abbiamo affidato a un importante istituto di statistica nazionale (uno di quelli il cui nome risuona alto nei salotti televisivi) il compito di fare un rilevamento. Per contratto non possiamo divulgare il nome dell'istituto senza autorizzazione (ma lo possiamo fornire su specifica richiesta motivata). Bene, volete sapere cosa è venuto fuori? Tenetevi forte…

Il 25% degli italiani conosce Byoblu, quasi dieci milioni di italiani hanno guardato o guardano correntemente i nostri contenuti e la stragrande maggioranza di loro ne è soddisfatta e li ritiene interessanti. Questa è la migliore risposta che possiamo dare a tutto quel circo di diffamatori, cani da guardia al servizio del potere e funzionari del Ministero della Verità, che non perdono occasione per tentare di minare la nostra credibilità diffondendo falsità sulla TV dei Cittadini. Le loro menzogne non funzionano: la gente sa riconoscere le persone oneste, che lavorano bene e con passione, e sa distinguerle dai mistificatori, grigi, privi di anima ed eterodiretti.

Dal primo di gennaio ad oggi, solo sul sito web abbiamo fatto 30 milioni di pagine viste. Abbiamo triplicato le visite rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Si tratta di grandi notizie, perché significa che la TV dei Cittadini sta facendo breccia ed ha tutte le carte in regola per crescere ancora e ribaltare il tavolo. Noi vogliamo un'Italia rispettosa della Costituzione, vogliamo dare piena espressione alla democrazia e sappiamo che combattere per queste bandiere significa innanzitutto poter contare su un'informazione finalmente libera dai condizionamenti del potere.

La sostenibilità economica di Byoblu

Non abbiamo mai pensato ai soldi. Se lo avessimo fatto, senza i grandi capitali dei grandi investitori, non saremmo mai partiti. Abbiamo fatto affidamento solo su di voi, e fino ad oggi non ci avete mai deluso. Voi sapete bene quello che vi serve e sapete come prendervelo. Il nostro motto è sempre stato: "lavoriamo bene, crediamoci fino in fondo, la gente non ci lascerà soli".

È sempre stato così. A dire il vero, è così che ha funzionato fin dalla nascita di Byoblu, cioè da ben 15 anni. Non ci sono rendite di posizione da mantenere: c'è solo un servizio da dare. Se questo servizio è utile, si vive, altrimenti sarà stato un onore arrivare fino a qui, insieme a voi.

Il 2021 si è chiuso addirittura con il bilancio in utile. Sarà pubblicato nei modi e nei tempi previsti dalla legge (tra due o tre mesi). Ci pensate? Qualunque altra azienda, specialmente all'inizio, ha bisogno di essere sostenuta da grandi infusioni di capitali, dai finanziamenti delle banche. Noi non abbiamo un centesimo di debito con nessuno. Non solo stiamo in piedi, ma abbiamo anche prodotto un utile (perlomeno virtuale, perché poi il gruppo di lavoro si è allargato e i costi sono aumentati). È per questo che siamo liberi, perché non abbiamo debiti.

Ma questo mese (febbraio), per la prima volta abbiamo un passivo nel flusso di cassa di 31.485 €. Abbiamo speso 229,848 € e abbiamo ricevuto 198.365 €, di cui 40.000 derivanti dalle vendite dei libri e circa 15 mila (tolte le commissioni e l'iva) derivanti dalle vendite di spazi pubblicitari. Il resto sono donazioni una tantum o periodiche.

Con 30 milioni di pagine viste su internet e con il digitale terrestre dovremmo guadagnare centinaia di migliaia di euro al mese in pubblicità (o anche milioni). Perché solo 15 mila euro? Perché Google ha il monopolio dell'advertising sul web e ci impedisce di monetizzare come qualunque altra testata. Si tratta di un abuso, un modo per piegare le ginocchia dell'informazione libera. Noi non ci arrendiamo e ci rivolgeremo all'antitrust. Il sistema si difende con questi mezzi, noi abbiamo i nostri. Cittadini contro oligopoli: secondo voi chi vince? I rapporti di forza, in presenza di una forte partecipazione popolare, sono segnati.

I progetti per raccontare il conflitto tra la Russia e l'Ucraina

I problemi nel mondo crescono, e per comprenderli e raccontarveli dobbiamo crescere anche noi. Per riportarvi fedelmente quello che accade fuori dai nostri confini non possiamo più basarci sul racconto indiretto di terze persone: dobbiamo andare sul posto. Vogliamo mandare in Russia e nel Donbass un inviato di guerra. Il suo nome è già una leggenda, si tratta di un reporter che conosce bene quelle zone, che ha realizzato in passato importanti documenti e consegnato alla storia immagini indimenticabili. Lo conoscete tutti: si tratta di Giorgio Bianchi. Vogliamo che vada sul posto a raccontarci quello che vede, ogni sera, dagli schermi della nostra televisione. Ma si rischia la vita e servono mezzi straordinari per ovviare a tutte le comprensibili difficoltà. Servono almeno quindicimila euro per due settimane di lavoro, tra attrezzature, viaggi, collaboratori locali, traduttori e così via.

Questa è la TV dei cittadini: dovete essere voi ad autorizzare questa spesa, e potete farlo, se volete, nel modo più semplice: finanziando l'operazione con le vostre donazioni.

Se nei prossimi due o tre giorni riceveremo donazioni sufficienti a compensare la flessione nei ricavi di febbraio, a sostenere tutti i nuovi programmi che vi abbiamo descritto e a finanziare l'operazione Ucraina, la TV dei cittadini potrà avere per la prima volta il suo reporter di guerra direttamente al fronte, per raccontare quello che gli altri telegiornali non possono o non vogliono descrivere.

Ci state?

Restiamo uniti, continuiamo a crederci.

Come sostenere Byoblu, la TV dei cittadini

Per sostenere la TV dei cittadini, la vostra televisione, e inviare Giorgio nelle zone calde d'Europa, potete fare una donazione mediante bonifico a queste coordinate:

Conto corrente intestato a: BYOBLU EDIZIONI SRLS
Iban: IT53F3609201600249883168619
Codice Bic/Swift: QNTOITM2XXX
Causale:
Donazione libera per la Tv dei Cittadini
Importo:
libero.

Oppure, per donare con carta, cliccate qui:

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04 marzo 2022

Giovagnoli: oggi siamo tutti canadesi, al servizio della vita

Grandi alberghi, a Roma, ora licenziano i dipendenti. Stanno chiudendo: saranno ricomprati a prezzo di saldo. E le bollette, le avete viste? Sono triplicate. Questo significa una sola cosa: uccidere le piccole imprese, il nostro tessuto produttivo. L’Italia è al centro di un progetto di predazione, oltre a essere un laboratorio sociale. Obiettivo: vedere fino a che punto è possibile rincoglionire e sottomettere le persone. Perché hanno scelto l’Italia? Perché ha un immenso potere erotico, e perché è uno dei paesi più analfabeti al mondo: andate a chiedere a un ragazzo quando ha letto l’ultimo libro, o se conosce qualche filosofo dell’Ottocento. In più siamo sottoposti al dominio clericale, che ci ha sempre imposto di sopportare tutto. Si veda il comportamento dell’attuale pontefice: dice che la situazione italiana va benissimo così com’è, e che sottoporsi al trattamento sanitario obbligatorio è “un atto d’amore”. E quindi ci siamo ridotti in questo stato: ai limiti dell’umano, ormai.

Fai un po’ troppo i capricci? Ti blocco il conto in banca. Vai alle manifestazioni? Ti sospendo l’assicurazione del camion, ti annullo i tuoi contratti commerciali. E’ quello che sta accadendo in Canada, che è sempre stato – storicamente – una patria delle libertà. Non sente ragioni, Canadian flagil governo di Ottawa: è irremovibile. La capitale è stata invasa da una marea umana, che si è sollevata pacificamente e ha paralizzato il paese. Bene: non possono dargliela vinta. Non possono permettersi di perdere, perché – se in Canada vincesse la protesta – ne seguirebbe un’onda d’urto. Oggi, il Canada è tutto il mondo: siamo tutti canadesi. Poi c’è l’Italia, certo: e il Canada è l’ombra dell’Italia. Anche da noi c’è un governo che non sente ragioni, che non prova emozioni, che perseguita i cittadini. Potrebbero arrivare, anche qui, a bloccare i conti correnti? Pensateci: se innanzitutto elimino il contante, per privarti dei tuoi soldi (i tuoi) mi basterà un semplice click.

03 marzo 2022

STATI UNITI / COME BIG PHARMA CORROMPE LA “FDA”


Come Big Pharma corrompe la ‘Food and Drug Administration’, la potente Agenzia statunitense che deve istituzionalmente controllare il settore alimentare e quello farmaceutico.

Sta circolando negli Usa, diffuso da ‘Project Veritas’, un video esplosivo, nel quale viene intervistato dal suo fondatore e animatore, James O’ Keele, un “funzionario esecutivo” della FDAChris Cole.

Le polemiche stanno divampando negli States, mentre la FDA glissa e si limita a commentare: “La persona nel video presumibilmente non lavora su questioni relative ai vaccini e non rappresenta il punto di vista della FDA”.

Al contrario, la pagina Linkedin di Cole lo descrive come funzionario all’interno delle ‘Countermesures Initiatives’ della FDA, organismi che svolgono un ruolo fondamentale nel garantire che farmaci, vaccini e altri prodotti per contrastare virus e varie patologie siano sicuri ed efficaci.

Scorriamo alcuni passaggi salienti dell’intervista.

“Le aziende farmaceutiche, le aziende alimentari, le aziende che producono vaccini ci pagano centinaia di milioni di dollari all’anno per assumere e indurre i revisori ad approvare i loro prodotti”.

“Fondamentalmente, addebitiamo all’industria milioni di dollari per assumere più revisori di farmaci e revisori di vaccini che accelereranno il processo di approvazione. Quindi, le aziende farmaceutiche guadagnano di più”.