09 luglio 2021

Chi possiede Big Pharma + Big Media? BlackRock e il Vanguard Group


Big Pharma e i principali media sono in gran parte di proprietà di due società di gestione patrimoniale: BlackRock e Vanguard.

Le compagnie farmaceutiche stanno guidando le risposte al COVID-19 – che, finora, hanno messo in pericolo piuttosto che ottimizzato la salute pubblica – e i media mainstream sono stati complici volenterosi nel diffondere la loro propaganda, una falsa narrativa ufficiale che porta fuori strada il pubblico e alimenta la paura basata su bugie.

Vanguard e BlackRock sono i due principali proprietari di Time Warner, Comcast, Disney e News Corp, quattro delle sei società di media che controllano oltre il 90% del panorama dei media statunitensi.

BlackRock e Vanguard formano un monopolio segreto che possiede quasi tutto il resto a cui puoi pensare. In tutto, hanno la proprietà in 1.600 aziende americane, che nel 2015 avevano un fatturato combinato di $ 9,1 trilioni. Quando si aggiunge il terzo più grande proprietario globale, State Street, la loro proprietà combinata comprende quasi il 90% di tutte le società S&P 500.

Vanguard è il maggiore azionista di BlackRock. La stessa Vanguard, d’altra parte, ha una struttura unica che rende più difficile distinguere la sua proprietà, ma molte delle famiglie più antiche e ricche del mondo possono essere collegate ai fondi Vanguard.

 

Cosa hanno in comune il New York Times e la maggior parte degli altri media legacy con Big Pharma? Risposta: sono in gran parte di proprietà di BlackRock e Vanguard Group, le due più grandi società di gestione patrimoniale al mondo. Inoltre, si scopre che queste due società formano un monopolio segreto che possiede quasi tutto il resto a cui puoi pensare. Come riportato nel video in primo piano:

 

“Le azioni delle più grandi società del mondo sono di proprietà degli stessi investitori istituzionali. Si possiedono tutti l’un l’altro. Ciò significa che i marchi “concorrenti”, come Coca Cola e Pepsi non sono affatto concorrenti, poiché le loro azioni sono di proprietà esattamente delle stesse società di investimento, fondi di investimento, compagnie assicurative, banche e, in alcuni casi, governi.

08 luglio 2021

LA MORTE DI UN GIORNALISTA USA / MISTERI CLINTONIANI?


Un giornalista televisivo americano, Christopher Sign, è stato trovato morto in circostanze misteriose pochi giorni fa, il 13 giugno.

Il capo della polizia locale, Keith Czeskleba, ha detto subito che si tratta di un suicidio, dopo che il corpo del conduttore tivvù è stato trovato senza vita nella sua casa.

Attualmente lavorava in una tivvù di Birmingham, in Alabama. In precedenza per ABC 33/40 come conduttore serale, avendo sostituito Dave Baird, ritiratosi nel 2017.

Ma la sua carriera era ventennale, essendo stato uno dei più brillanti reporter dal 2000 al 2005 per la stessa ABC, anche a Phoenix. Molto seguite, all’epoca, le sue cronache degli uragani Charlie, Frances e Ivan, nonché il disastro della miniera di Brookwood.

Christopher Sign

Ma non sono mancate le incursioni investigative nel mondo politico. In particolare, ha non poco seguito alcune vicende che hanno come protagonista l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton. Si interessò soprattutto di un incontro ‘segreto’ tra l’allora capo della Casa Bianca e l’allora procuratore generale Loretta Linch. E sulle vicende del milieu clintoniano si è basato un libro uscito appena due anni fa, “Secret on the Tarmac”.

In queste ore, tra i siti americani, sta rimbalzando una storia ‘ciclica’, che riguarda la cosiddetta ‘Clinton Body Count’, ossia ‘la conta dei morti dei Clinton’.

07 luglio 2021

G7: Alla disperata ricerca di rilevanza


Gli interessi dietro l’ologramma che va sotto il nome di “Joeden” hanno un chiaro programma generale: irreggimentare le democrazie industrializzate – specialmente quelle in Europa – e mantenerle in sintonia per combattere quelle sotto controllo “autoritarie nazionali” alla sicurezza degli Stati Uniti “maligni” Russia e Cina.

È come un ritorno a quei giorni così stabili della Guerra Fredda degli anni ’70, con tanto di James Bond che combatte i diavoli stranieri ei Deep Purple che sovvertono il comunismo. Beh, i tempi stanno cambiando. La Cina è ben consapevole che ora   il Sud del mondo  “rappresenta quasi i due terzi dell’economia globale rispetto a un terzo dell’Occidente: negli anni ’70 era esattamente il contrario”.

Per il Sud, ovvero la stragrande maggioranza del mondo, il G7 è in gran parte irrilevante. Quello che conta è il G20.

La Cina, la crescente superpotenza economica, proviene dal Sud del mondo ed è leader nel G20. Nonostante tutti i loro problemi interni, gli attori dell’UE nel G7 – Germania, Francia e Italia – non possono permettersi di inimicarsi Pechino in termini economici, commerciali e di investimento.

06 luglio 2021

NOAM CHOMSKY / IL DECALOGO DELLA “GRANDE MENZOGNA”


Come ti rincoglionisco la gente.

In che modo è possibile creare, in modo scientifico, la più totale disinformazione. Quali sono le più innovative strategie per manipolare l’opinione pubblica e renderla sempre più docile al servizio del Potere.

E’ intorno a tali temi di fondamentale importanza – soprattutto in questo scorcio storico in preda alla pandemia e all’infodemia, con un pullulare di fake news orchestrate ad arte dal mainstream – che ruotano le ultime riflessioni di uno dei più grandi intellettuali contemporanei, Noam Chomsky, fresco autore, tra l’altro, di “Lotta o deriva” del quale la Voce ha scritto qualche settimana fa (potete leggere cliccando sul link in basso).

Osserva Flavio Paltrinieri: “Un lavoro di uno dei più illuminati intellettuali contemporanei, Noam Chomsky, ci guida attraverso questo tunnel delle atrocità, standardizzando la strategia con cui i membri della stampa del mainstream, social compresi ovviamente, governano l’accensione o lo spegnimento del cervello di miliardi di poveri ed inconsapevoli soldati dei pareri costruiti sulla menzogna. Wow, come si fa a fare una rivoluzione se non si sa per cosa si vorrebbe combattere? Questa è l’arma segreta e più potente dei globalisti, esseri osceni, mutanti cancerogeni che si impadroniscono della tua testa e creano un mostro asservito, un demente votato al martirio, un kamikaze della stupidità. La strategia è semplice e si avviluppa di 10 punti”.

Ecco, di seguito, il decalogo della “Grande Menzogna”, così come dettagliato da Chomsky.

05 luglio 2021

Borsa, il Vaticano ha scommesso e lucrato sul Covid

Enrico Crasso

E’ ufficiale: il Vaticano ha incassato un bel po’ di soldi, dalla pandemia, speculando in Borsa e giocando d’anticipo sugli eventi. «Abbiamo investito in un fondo che prevedeva dei rischi ambientali, di guerra: non avremmo mai pensato a una pandemia», dice il broker Enrico Crasso, nell’intervista video rilasciata a “Report” nella puntata in onda il 17 maggio e anticipata sul profilo twitter del programma televisivo di RaiTre. «Abbiamo investito circa l’8% del patrimonio, cioè 4 milioni, proprio in uno strumento di questo genere, e credo veramente che sia stata un’ottima strategia», spiega Crasso. «Poi purtroppo è scoppiata la pandemia, e questo fondo ha cominciato a salire tantissimo». Con le sue dichiarazioni, Crasso spiega come avrebbe investito alcuni capitali della Segreteria di Stato vaticana che – secondo la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci – negli anni si sarebbero stati affidati proprio a lui e al suo fondo d’investimenti “Centurion”, che avrebbe ricevuto circa 400 milioni di euro da gestire.

Dalla sua villa sul lago di Lugano, in Svizzera, rispondendo alla domanda se tutti gli investimenti siano stati fatti d’accordo con la Segreteria di Stato vaticana, Crasso non ha esitazioni: «Nulla è stato fatto di nascosto». Il fondo in questione, che garantiva profitti altissimi in caso di crisi geopolitiche o pandemiche grazie alla speculazione sulle valute internazionali – ricorda “La Nuova Padania” – è il Geo-Risk gestito dalla banca d’affari Merrill Lynch, che dopo i primi mesi di pandemia (con i rendimenti schizzati alle stelle) ha poi dovuto addirittura chiuderlo. «Dovranno rispondere di questo – protesta Crasso – perché a febbraio, quando la pandemia scoppiò, il fondo fece un salto, facendo quasi il 20% in un solo giorno». Aggiunge il manager finanziario di fiducia del Vaticano: «Nel periodo successivo, non dico che avrebbe triplicato il valore, ma lo avrebbe almeno raddoppiato».

04 luglio 2021

[Reseau Voltaire] Les principaux titres de la semaine 3 lug 2021



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