23 gennaio 2021

EFFICACIA DEI VACCINI / ECCO LA “BOMBA” DEL BRITISH MEDICAL JOURNAL


Test taroccati per sventolare – e quindi millantare – una incredibile efficacia, pari almeno al 95 per cento. E comunque ben al di sopra di quel 50 per cento ritenuto minimo dalle autorità scientifiche internazionali per avviare un qualsiasi iter di validazione.

Mentre il dato più attendibile – quello cioè che in realtà sarebbe stato ottenuto da Pfizer e Moderna – è attestato tra il 19 e il 29 per cento.

Risultati finali fasulli, perché ottenuti su pazienti non adatti, trattandosi di “casi solo sospetti di Covid” oppure di “soggetti asintomatici non confermati”.

Queste e altre cento anomalie sui nuovi vaccini miracolosi, quelli di Pfizer e Moderna, che balzano sotto gli occhi nelle pagine del British Medical Journal: non un gazzettino rionale, ma una delle più autorevoli riviste scientifiche a livello mondiale.

 

IL SUPER J’ACCUSE DI PETER DOSHI

Peter Doshi

A firmare l’intervento che rade al suolo ogni credibilità dei vaccini è nientemeno che Peter Doshi, secondo il New York Times – neanche in questo caso un foglio di quartiere – uno degli scienziati di maggior valore sul fronte internazionale, docente all’Università del Maryland.

Non solo Doshi è l’autore dello studio scientifico pubblicato il 4 gennaio dal British Medical Journal, ma è anche il coeditore della rivista. Siamo, quindi, alla super Cassazione in campo scientifico. E lo studio del BMJ è stato avallato da un’altra prestigiosa rivista scientifica, Lancet.

La Voce aveva già scritto, a novembre, di due interventi ‘pesanti’ di Doshi sull’attendibilità delle ricerche di Pzifer e Moderna. Li potete leggere cliccando sui link in basso.

Bazzecole – direbbe Totò – pinzellacchere rispetto ai macigni che pochi giorni fa Doshi scrive in un lungo report per il BMJ, datato 4 gennaio 2021.

Pensate che qualcuno in Italia ne abbia fatto parola? Che i media di casa nostra si siano svegliati dal consueto letargo, almeno una volta, per dare ai cittadini una notizia di tale rilevanza, in un momento tanto drammatico?

Niente, non si è mossa neanche una foglia. Neanche un minimo movimento in quella orrenda palude che è diventata l’informazione di regime, una cassa di risonanza per le baggianate più colossali – restando in campo scientifico, tema Covid – come quelle sciorinate quotidianamente dai saltimbanchi della ricerca, plasticamente emblematizzati dall’ospite perpetuo nei salottini di Fabio Fazio, ossia Roberto Burioni, l’allergologo-massone il quale su internet in queste ore annuncia che la magistratura sta indagando sui servizi che gli hanno dedicato le Iene. Ottimo per “Scherzi a parte”…

Mosche bianche, nel panorama informativo, e cioè sul pesantissimo j’accuse di Doshi, il sito Affari Italianiil Salvagente (che chiede un parere allo storico farmacologo Silvio Garattini) e il Giornale.

 

 

TUTTI ASSONNATI

Da tutti gli altri un silenzio tombale, autentici muri di gomma: per far ancor meglio capire a tutti i cittadini quanto la nostra informazione sia ormai del tutto omologata, cloroformizzata, al servizio dei potenti di turno: in questo caso di Big Pharma, impegnata nella battaglia del secolo, ossia la somministrazione-imposizione dei vaccini. Come neanche ai tempi dei nazi.

La situazione è di estrema delicatezza, perché riguarda una tragedia in corso, ossia la morte di tanti abitanti di questo mondo per via della pandemia (fatta scoppiare non si sa ancora da chi: ma questo è un altro problema).

Per questo motivo abbiamo deciso di non entrare oltre nel dettaglio, ma di affidare al testo originale di Doshi le notizie sui vaccini di Pfizer e Moderna.

Per completezza preferiamo riprodurre l’originale, visto che un tema – ribadiamo – tanto delicato quanto complesso sotto il profilo scientifico (e anche divulgativo), merita la più articolata documentazione possibile.

Vi forniamo anche una traduzione del testo: probabilmente maccheronica, per quanto può risultare dal ‘traduttore automatico’.

Quindi i due articoli della Voce di novembre e dicembre che vedevano un Doshi già polemico sui metodi della ricerca. Figurarsi adesso – gennaio – quando lo stesso Doshi ha avuto la possibilità di leggere le circa 400 pagine che Pfizer e Moderna allegano alle prassi autorizzative per illustrare i loro miracoli vaccinali.

Infine, alcune domande.

 

IL GOVERNO NON VEDE, NON PARLA, NON SENTE

E’ a conoscenza di tali fatti il governo italiano?

Il premier Conte e il ministro Roberto Speranza

Ne sono a conoscenza i ministri di questo esecutivo? A cominciare dal premier Giuseppe Conte e dal titolare della Salute Roberto Speranza?

Ne sono a conoscenza le nostre autorità sanitare, a cominciare dall’Istituto Superiore di Sanità?

Ne sono a conoscenza i virologi pret a porter che da 10 mesi invadono i nostri schermi televisivi?

Ne è a conoscenza la magistratura, dal momento che si tratta di questioni che possono facilmente tradursi in reati di non poca rilevanza penale, come quelli di strage colposa o dolosa?

E se ne sono a conoscenza, come mai nessuno alza un dito?

Il discorso, of course, può e deve essere allargato a livello internazionale. Hanno sonnecchiato la solitamente rigidissima Food and Drug Administration e la europea EMA? Sta dormendo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, così come il suo rappresentante italiano, Ranieri Guerra, forse in altre faccende affaccendato?

Domanda finale. Come mai, in un campo così strategico come quello dei vaccini, devono sempre passar per pazzi il Nobel per la Medicina Luc Montagnier e il principale allievo del Nobel Albert Sabin (che scoprì il vaccino antipolio), ossia Giulio Tarro?

Possibile mai che due mosche bianche debbano eternamente figurare da profeti soli nel deserto?

Mentre siamo quotidianamente storditi dal farneticante vociare dei tanti Soloni di casa nostra che neanche sanno distinguere un farmaco da un placebo…

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