La pluripremiata giornalista Sarah Ferguson presenta Revelation, una serie di documentari innovativi sui preti criminali e sui fratelli della Chiesa cattolica, i loro crimini messi a nudo per la prima volta con le loro stesse parole.
23 febbraio 2022
22 febbraio 2022
Il processo per l'assassinio di Thomas Sankara
In Burkina Faso è in corso il processo agli assassini di Thomas Sankara (foto), avvenuto il 15 ottobre 1987.
Sankara era il leader dei rivoluzionari africani, spesso paragonato a Che Guevara. Era antimperialista, socialista, panafricanista e terzomondista. Criticò aspramente la politica africana del presidente francese François Mitterrand e il suo sostegno all’apartheid dei neri in Sudafrica e degli arabi in Israele. Avvicinò il Paese a Cuba, di cui adottò il sistema dei Comitati di Difesa della Rivoluzione (CDR) per sostituirli ai poteri feudali dei capi tradizionali.
Sankara e 12 suoi uomini furono assassinati da un commando. Della sua morte trasse profitto Blaise Comparoé, che gli successe alla presidenza del Paese.
Per Compaoré, attualmente in esilio in Costa d’Avorio e processato in contumacia, è stata richiesta la condanna a 30 anni di reclusione.
Nessuno degli imputati presenti al processo si è dichiarato colpevole.
Rachele Marmetti
21 febbraio 2022
“Sassoli e Biscardi, due morti collegate. Ma la farsa è finita”
Pochi sanno che David Sassoli, che aveva un problema di leucemia, è stato un trapiantato: e aver subito un trapianto rientra tra le controindicazioni per qualsiasi vaccino. Era un uomo di Draghi, che l’aveva spinto nella posizione che occupava nelle istituzioni europee. Sassoli aveva ricevuto il siero C-19 ed era stato male. Al che, è stato contattato da Domenico Biscardi: i due si sono parlati, tra loro c’è stato uno scambio di informazioni importante. Dopodiché, Sassoli ha depositato 9 denunce, che erano delle bombe. Le ha depositate non solo all’Ema, non solo all’Aifa, ma anche più su. Quello che posso dire, ben consapevole dei rischi che corro, è che – dopo queste denunce – Sassoli è stato “spento”, diciamo così. Esattamente come sembra sia accaduto all’amico Domenico Biscardi, che avevo intervistato pochi giorni prima del decesso. Credo che la sua morte sia strettamente collegata a quella di Sassoli, nonostante le problematiche di Biscardi (lo stress) e quelle di Sassoli (la leucemia).
Questo – tra i due – è un collegamento importante, di cui nessuno ha mai parlato: lo sto dicendo qui, per la prima volta. Come sono venuto a conoscenza di tutto questo? Be’, ad Aviano (dove Sassoli era ricoverato, ndr) ci sono tante persone: brave persone, coscienziose; ci sono tanti medici, che parlano tra di loro; e non soltanto medici. Ora, come sappiamo, è morto anche Luc Montagnier. Non appena ho appreso la notizia, ho chiamato immediatamente Ornella Mariani, per trent’anni sua collaboratrice in tanti progetti comuni. Ornella è anche molto amica della compagna di Montagnier e del suo entourage: le persone più strette non sanno spiegarsi l’accaduto. Che dire? C’è chi invoca un secondo Processo di Norimberga. Bene: posso dirvi che la prospettiva è molto più concreta di quanto si immagini. Con la persona che sta portando avanti questa causa internazionale, l’avvocato Reiner Fuellmich, il mio gruppo sta lavorando da anni.
18 febbraio 2022
Cancellare LA MEMORIA dei sopravvissuti agli abusi del clero, le anime, il loro impegno civile e i loro risultati
Un doveroso minuto di silenzio, per riflettere come società civile se è mai possibile che in Italia chi ha subìto abusi e oggi ha una missione nella vita: quella di dare trasparenza, debba essere anche usato dal sistema e poi lasciato solo e senza giustizia dallo Stato.
A questo punto siamo arrivati?! A chiedere alle vittime di sostituirsi allo Stato, alla società?! Vi rendete conto come è straziante?
Ma noi come comunità, il Vaticano e soprattutto il Governo italiano: non c’è un vago senso di vergogna rispetto a questo? per i bambini, i sopravvissuti e anche per chi, in Italia, non ce l’ha fatta, i non sopravvissuti?
Sono tante le occasioni in cui si commemorano gli avvenimenti del passato, di quella storia che ha segnato in particolare il popolo italiano ma non solo.
C’è però una MEMORIA scomoda in Italia che nessuno vuole, forse perché il principale responsabile è lo Stato e certo, ricordare che con la sua inerzia ha lasciato per decenni – e continua a lasciare – migliaia di minori italiani senza alcuna tutela neppure preventiva, in virtù di uno Stato estero, non fa un grande onore allo stesso Stato, ma forse sarebbe utile ricordarlo ugualmente, solo per la peculiarità del caso, così da poter vedere qualora ci siano anche i progressi.
17 febbraio 2022
OMICRON / LE PRESSIONI DEI GOVERNI PER CREARE IL PANICO
“Omicron è una variante che si presenta con sintomi lievi, ben diversa rispetto a Delta. Ma ho ricevuto pesanti pressioni dai governi e dalle agenzie internazionali perché non lo rivelassi. E anzi che sostenessi la sua gravità”.
Lo afferma senza peli sulla lingua e con grande coraggio Angelique Coetzee, il medico sudafricano che ha scoperto nel suo paese la variante Omicron. Sanitario di valore e con una forte esperienza maturata sul campo, Coetzee è il presidente dell’Associazione Nazionale dei medici sudafricani.
Ha rilasciato due significative interviste, al britannico ‘The Daily Telegraph’ e al tedesco ‘Welt’, nel corso delle quali fa continuo riferimento al ‘mild desease’, la malattia lieve, come Omicron.
Ovviamente le sue parole non sono state riprese dai media di casa nostra, allineati e coperti nel difendere la linea Draghi e nell’offrire la più ampia copertura ‘disinformativa’ sui bollenti temi della pandemia.
Scorriamo i passaggi salienti tratti dalle due interviste.
“Mi è stato chiesto di non dichiarare pubblicamente che si tratta, con Omicron, di una condizione lieve. Mi è stato chiesto di astenermi dal fare dichiarazioni che potevano tranquillizzare la gente e di dire invece che si tratta di una patologia grave. Ho rifiutato”.
“Sono un medico, mi baso su una valutazione clinica dei miei pazienti, ma non ci sono assolutamente indicazioni che si tratti di una malattia seria”.
“Sono io che vedo i pazienti in prima persona: non i politici”.
16 febbraio 2022
Pressioni sulla Chiesa cattolica italiana per far fronte alla resa dei conti sugli abusi sessuali su minori
Stime non ufficiali affermano che il paese potrebbe avere il più alto numero di vittime di preti pedofili al mondo
Cresce la pressione sulla Chiesa cattolica italiana per affrontare una resa dei conti sugli abusi sessuali su minori tra le stime non ufficiali secondo cui il Paese potrebbe avere il più alto numero di vittime di preti pedofili al mondo.
Indagini schiaccianti sulla portata degli abusi sessuali e delle accuse di insabbiamento hanno inferto un duro colpo alla reputazione della chiesa cattolica negli Stati Uniti, in Irlanda, in Cile, in Francia e, più recentemente, in Germania. Ma in Italia la questione è stata per lo più sepolta.
Un gruppo di associazioni religiose e laiche si sono ora riunite per spingere per un’indagine indipendente e per sollecitare lo stato italiano ad emanare leggi più severe per assicurare alla giustizia sacerdoti pedofili e elaborare un piano per proteggere i bambini dagli abusi sessuali da parte del clero. Il gruppo ha lanciato l’hashtag #ItalyChurchToo e il 15 febbraio illustrerà i propri obiettivi durante un evento online.