11 giugno 2024

Rete Voltaire I principali titoli della settimana 11 giu 2024



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Video: rubrica di Thierry Meyssan su Le Courrier des stratèges
 

 
Joe Biden presenta l'offerta di pace "israeliana"
 

 
Voltaire, attualità internazionale, n° 90
 

 
Voltaire, attualità internazionale, n° 89
 

 
Gli Stati membri della Nato entreranno in guerra contro la Russia individualmente o collettivamente?
 
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10 giugno 2024

Pennetta, il commissario irpino che scoprì la verità su Matteotti



L'arresto dei colpevoli e la pista del petrolio

C'è un superpoliziotto da romanzo nella tragica storia del delitto Matteotti, di cui avrebbe scoperto anche il mandante politico se non fosse stato fermato a un passo dalla verità dagli "ordini superiori" impartiti proprio da quest'ultimo, il Capo del Governo, e dittatore in pectore, Benito Mussolini.

"Epifanio Pennetta, colui che dopo l'assassinio di Matteotti aveva fatto catturare pressochè tutta la banda in 48 ore", lo definisce in uno dei suoi libri sul Fascismo lo storico francese Luc Nemeth. Dopo due mesi di misteri, polemiche e depistaggi, che avevano portato finanche alle clamorose dimissioni da Capo della Polizia di uno dei gerarchi più in vista del regime, il quadrumviro della Marcia su Roma Emilio De Bono, l'inchiesta condotta dal commissario Pennetta aveva portato al ritrovamento del cadavere del deputato socialista, il 16 agosto 1924, nel bosco della Quartarella, e prima ancora all'arresto degli esecutori materiali del rapimento, avvenuto il 10 giugno a Roma sul Lungotevere Arnaldo da Brescia: Amerigo Dumini, il capo della banda dei sequestratori, fermato dalla Polizia la sera del 12 giugno alla Stazione Termini, gli altri tre picchiatori fascisti e i complici "eccellenti" Filippo Naldi e Filippo Filippelli, quest'ultimo direttore del "Corriere italiano", che aveva fornito la sua automobile, la Lancia Kappa, per il rapimento del deputato socialista.

30 maggio 2024

La macchina di Ettore Majorana e la nuova fisica: Francesco Alessandrini e Roberta Rio BN PODCAST



Torneremo a parlare dell'affascinante figura di Ettore Majorana con Roberta Rio e Francesco Alessandrini autori de "La Macchina": "Ettore Majorana. Il più grande scienziato di tutti i tempi. Dopo la sua misteriosa scomparsa avvenuta il 25 marzo 1938, il mondo iniziò lentamente a dimenticarlo. Poi, nel 2016, un colpo di scena. Quel "caso", nel quale noi non crediamo, ci fece incontrare Rolando Pelizza, un uomo determinato, una mente matematica dalle grandi capacità applicative. Questo segnò per noi la riapertura del "caso Majorana". Dagli incontri con Rolando abbiamo ottenuto informazioni tali da premiare tutta la nostra curiosità e il nostro desiderio di conoscenza. Ma in gioco c'è molto di più. In gioco c'è la sopravvivenza della razza umana sulla Terra. Crediamo che il nostro compito sia quello di divulgare le informazioni ricevute. Con questo scopo abbiamo scritto il libro che Vi apprestate a leggere". 10 mag 2018

www.youtube.com/watch?v=983lrdcGliI

28 maggio 2024

Rete Voltaire I principali titoli della settimana 28 mag 2024



Focus
 
 



In breve

 
Voltaire, attualità internazionale, n° 88
 

 
Rubrica di Thierry Meyssan su Le Courrier des stratèges
 

 
Morte di Ebrahim Raissi e di Hossein Amir-Abdollahian
 

 
Europa Viva 2024 al servizio degli straussiani
 

 
Voltaire, attualità internazionale, n° 87
 
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27 maggio 2024

Il segreto di Majorana: due uomini ed una macchina - Alfredo Ravelli BN PODCAST



Con noi Alfredo Ravelli e dunque torneremo a parlare delle ricerche di Rolando Pelizza e del suo rapporto con Ettore Majorana. E' autore del libro "Il segreto di Majorana - due uomini e una macchina".  "Sulla piattaforma di un forte in alta montagna, Rolando Pelizza nel 1976 con un esperimento video trasmesso mostra ad alcuni conoscenti come sia capace di annichilire una roccia mediante una piccola macchina e afferma di utilizzare dell'antimateria. Ne nascono esperimenti e laboriose trattative con dei Governi (U.S.A., Italia, Belgio e la stessa NATO) e l'interesse di questi per quell'invenzione che il nostro protagonista non vuole cedere temendo che possa essere utilizzata per fini bellici; da qui tutta una campagna di stampa di disinformazione e di depistaggio su di lui. In questa sua biografia egli afferma che la macchina da lui costruita serve per la verifica sperimentale della teoria di fisica nucleare elaborata da Majorana con cui collabora. Nei molti esperimenti eseguiti, Pelizza ottiene non solo la possibilità di distruggere elementi con questa macchina, - il cui uso pacifico è la distruzione dei rifiuti e delle scorie radioattive - ma soprattutto di poter ottenere grandi quantità di energia praticamente a costo zero. Nei successivi esperimenti, Pelizza cerca piena conferma della terza fase indicatagli dal suo maestro: la trasformazione della materia". 5 dic 2018

www.youtube.com/watch?v=aXbFCi7Ouzc