11 novembre 2021
[Reseau Voltaire] Les principaux titres de la semaine 10 nov 2021
CARABINIERI / CONTRO IL GREEN PASS AMMAZZA DIRITTI
Forti fibrillazioni nelle forze dell’ordine sul fronte dei vaccini.
A quanto pare circa il 25 per cento di poliziotti e carabinieri, fino ad oggi, non è vaccinato.
La ‘diserzione’ è però ben motivata. In perfetta punta di diritto, come si dice in gergo legale.
Lo testimonia un fresco documento sottoscritto dagli aderenti di ‘Unarma’, la prima, combattiva – è il caso di dire – sigla sindacale della Benemerita. A fondarla, quasi trent’anni fa, nel 1993, il brigadiere Ernesto Pallotta, autore all’epoca di ‘La democrazia nelle Forze Armate, ovvero il diritto negato’, un saggio politico in cui denunciò l’assenza di democrazia nel mondo militare.
10 novembre 2021
Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 10 nov 2021
27MILA MORTI DOPO I VACCINI NELL’UE. Oltre un Milione di Reazioni avverse Gravi!
Proprio ieri in qualità di direttore di Gospa News e autore di Database Italia, Veterans Today negli Usa e Reseau International in Francia, sono intervenuto al No Paura Day di Cremona per una manifestazione contro il Green Pass obbligatorio per i lavoratori ed ho messo in luce una delle criticità grandemente sottovalutate in questa campagna vaccinale massiva: ovvero l’impossibilità di una corretta ed approfondita analisi dell’anamnesi del vaccinando durante gli eventi Open Day o Open Night.
In tali occasioni, come negli hub vaccinali, infatti, i medici non hanno il tempo materiale di valutare la storia clinica di coloro che si presentano per vaccinarsi ma sono costretti ad affidarsi al loro consenso informato ed alla loro liberatoria circa eventuali allergie o incompatibilità ai seri genici.
09 novembre 2021
DISAPPLICAZIONE DI NORME ILLEGITTIME - ComiCost Comitato per le libertà Costituzionali
Comunicato n. 40 del 5 Novembre 2021
A fronte della possibilità per il privato cittadino e quindi anche per il datore di lavoro di disapplicare le norme italiane che siano in contrasto con le norme europee, Comicost ha predisposto una lettera di invito, per i datori di lavoro, alla disapplicazione delle norme italiane che illegittimamente introducono una forma di obbligo del green pass.
Tale lettera può essere inviata dal lavoratore al datore di lavoro, affinchè quest’ultimo metta in atto la disapplicazione per i motivi indicati nella medesima.
Si fa altresì presente che la disapplicazione può essere invocata anche in qualsiasi altra situazione:
Accesso agli esercizi aperti al pubblico,
accesso a qualsiasi altro luogo dove è previsto l’uso del green pass
(scuole, ospedali, RSA, palestre, uffici postali, ristoranti, negozi, treni ad alta velocità, eccetera)
Comicost
Allegato: Lettera di proposta di disapplicazione (5 Nov. 2021)
08 novembre 2021
Ecco cosa accadrà se non si blocca subito il Lasciapassare…
Se dovesse passare il marchio nazista il processo di controllo sarà irreversibile!
L’obiettivo occulto è costringere la popolazione all’ID digitale!
Vogliono la totale sorveglianza e il controllo su tutti gli esseri umani, esattamente come in Cina!
Tutto ciò avverrà attraverso la sparizione della moneta cartacea e la creazione di quella elettronica (società cashless), passaporti vaccinali di identificazione, identità digitale QR, biometria, microchip, dispositivi intelligenti, ecc.
05 novembre 2021
BIDEN OCCULTA SEGRETI SULL’ASSASSINIO DI JFK! Rinviata Desecretazione Atti. RFK jr: “Oltraggio alla Democrazia Americana”
Ancora una volta una Democrazia occidentale che dovrebbe risplendere per trasparenza e completezza dell’informazione sui grandi delitti della storia diventa complice dei cospiratori.
Proprio come nel caso di Dag Hammarskjold, il segretario generale dell’ONU morto in Africa nel 1961 in un incidente aereo che molte fonti investigative ritengono fosse un attentato, anche per il famoso JFK la verità rimane occultata da alcuni burattinai del Deep State.
Se nel caso del diplomatico svedese fu l’Intelligence britannica ad opporsi alla desecretazione totale dei documenti dell controspionaggio MI6, nel caso dell’ex presidente americano è l’attuale inquilino della Casa Bianca, Joseph Biden, a rimandare la pubblicazione di alcuni atti.