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04 gennaio 2019
Newsletter Thomas Torelli: Scegliere la Luce 🌈
03 gennaio 2019
Spread - Btp - risparmi fiscali
Spread alto: non tutto il male viene per nuocere
Frottole sui Btp Italia e altri titoli del Tesoro
Risparmi fiscali controproducenti
Saluti
Beppe Scienza
Dipartimento di Matematica
Università di Torino
via Carlo Alberto 10
10123 Torino
www.beppescienza.it
www.ilrisparmiotradito.it
02 gennaio 2019
È PRONTO IL BAVAGLIO UE PER L’INFORMAZIONE LIBERA
Una bufera si abbatterà presto sull'informazione libera. La Ue vuole blindare le prossime elezioni europee, ed è pronta a tutto. Se non reagiamo ora, domani sarà tardi. Questo è molto altro nella nuova edizione del mini-tg di Byoblu
Fonte: www.byoblu.com #LightBlu 12
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Nuovo Ordine Mondiale,
Res Noster Pubblica
28 dicembre 2018
Un Grand Jury chiamato a giudicare sulla presenza di esplosivo al WTC l'11 settembre 2001
A febbraio scorso, a New York, è nato il Comitato Giuristi per un’Inchiesta sull’11 Settembre (Lawyers Committee for 9/11 Inquiry), che nel mese di aprile ha depositato alla procura distrettuale di New York Sud una petizione di 52 pagine e 57 reperti. Alla scadenza dei sei mesi regolamentari il procuratore ha designato un Grand Jury per esaminare l’esposto.
Il Comitato non mette in discussione in questa fase la versione bushiana degli attentati dell’11 settembre 2001. Non si pronuncia sull’impatto dei due aerei che colpirono due dei tre edifici crollati. Si concentra esclusivamente sugli esplosivi nelle torri WTC1, WTC2 e WTC7, rilevando che la loro presenza e il ruolo avuto quel giorno costituiscono un crimine federale, per il momento non ancora perseguito.
Il procuratore Geoffrey S. Berman è stato per due anni associato di Rudy Giuliani, sindaco di New York al momento dei fatti. Giuliani aveva invitato i concittadini a evacuare le torri colpite dagli aerei di linea, WTC1 e WTC2, per il rischio di crollo. Ebbene, quegli edifici erano stati costruiti per resistere a choc ben più violenti.
Il Grand Jury dovrebbe riunirsi in udienza nel 2019. Per la prima volta dopo 17 anni da quegli avvenimenti, la giustizia civile (e non militare) statunitense prenderà in esame uno degli aspetti degli attentati dell’11 settembre.
To see the article visit www.voltairenet.org
27 dicembre 2018
RICERCA / A TARRO, NEGLI USA, IL PREMIO COME VIROLOGO DELL’ANNO
L'Italia può contare sul miglior virologo a livello mondiale ma gli italiani non lo sanno. O meglio, non viene fatto sapere, perchè i media praticamente lo ignorano. Il motivo? Osa mettere in discussione l'uso obbligatorio dei vaccini, è l'anti Burioni che non dà del somaro o bestia agli altri, ma semplicemente sottolinea che nell'uso dei vaccini va usato criterio, precauzione e ne vanno valutati tutti i possibili effetti collaterali, perchè un farmaco importante viene iniettato nel sangue di un neonato.
Va radiato, Tarro, per queste sue logiche convinzioni? Va sbattuto in galera perchè vuole usare cervello e prudenza nella somministrazione di uno o più vaccini nelle vene di una creatura?
No, meglio il silenzio. Il muro di gomma. Per i nostri media meglio eclissare chi osa dire quelle "eretiche verità ", chiare e comprensibili per chiunque. Tranne che per il massone Roberto Burioni, lo 'scienziato' via facebook.
Tarro, negli Stati Uniti, ha appena ricevuto il premio come "miglior virologo dell'anno", conferitogli dall'Associazione internazionale dei migliori professionisti del mondo (IAOTP), nel corso di una celebrazione al Plaza di New York.
A Time Square campeggia una sua gigantografia, così come sulla copertina della rivista Millennium c'è il suo volto. Sempre negli Usa è stato premiato con l'Albert Nelson Marquis Lifetime Achievement Award. A livello internazionale, poi, è attualmente presidente della Commissione Biotecnologie della Virosfera all'Unesco.
Negli Usa la percentuale dei vaccinati raggiunge il 97 per cento, ampiamente superata la quota gregge. Eppure non esiste alcun obbligo di legge, come invece – incredibilmente – succede da noi.
Quale il segreto americano? "La presuasione", secondo Tarro. "L'informazione quanto più accurata e precisa possibile. Far sapere ai genitori tutto quel che c'è da sapere e soprattutto essere certi che il neonato o il bimbo è in perfette condizioni di salute e quindi in grado di sostenere l'impatto con il vaccino".
Semplice come bere un bicchier d'acqua. Ma da noi la situazione si complica maledettamente "perchè si fa una guerra ideologica": guelfi e ghibellini, bianchi o neri. Non in base a certezze scientifiche – come sarebbe logico e giusto – ma a "inoculazioni forzate" di un pensiero unico pro vaccini, che mette alla gogna chiunque voglia discutere.
"La scienza non è democratica", è il Burioni pensiero. Così può parlare con i suoi confratelli incappucciati o in grembiulino del Grande Oriente d'Italia. Non con i cittadini che hanno cuore e cervello.
To see the article visit www.lavocedellevoci.it
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25 dicembre 2018
Auguri da LPI - Scopri il Consiglio Consultivo Accademico
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