12 marzo 2018

Il giallo David Rossi / un libro per non dimenticare

"Se tu potessi vedermi ora" è il titolo del fresco di stampa firmato da Carolina Orlandi e dedicato a David Rossi, il compagno della madre ed ex capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, 'suicidato' dal quinto piano di palazzo Salimbeni, a Siena. Esce per la collana di Mondadori "Strade blu", uno strumento – sottolinea Carolina – per dar forza ai fatti.
La storia è tragicamente nota e la Voce (potete leggere i link in basso) ne ha scritto più volte,  soprattutto circa le incredibili (già due) richieste di archiviazione della procura di Siena, nonostante la mole di prove in grado di documentare come David "non si è suicidato" ma è stato suicidato.
Lo conferma Carolina, 25 anni, che ha trovato la forza di raccontare in prima persona "chi era davvero David e cosa vuol dire per una famiglia normale trovarsi da un giorno all'altro dentro una vicenda come questa: era necessario poterla raccontare – prosegue – per esorcizzarla e riuscire a razionalizzarla".
Ecco come è nata la forza della narrazione: "ero a lezione per un corso di giornalismo e mi è arrivato un lampo. Ho capito che la mia verità, al di là delle carte e del tribunale, doveva essere raccontata. Voglio che questo libro porti innanzitutto consapevolezza negli altri per quanto riguarda la nostra storia, così come per tante altre. Spero che davanti a situazioni simili non possa più esserci indifferenza". E sono tanti i tragici buchi neri sui quali è stata piazzata un'altra pietra tombale dalla giustizia di casa nostra, o sta per esserlo: per fare un solo, clamoroso esempio l'uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
O nel caso del campione di ciclismo Marco Pantani, un altro giallo su cui è calata la scure dell'archiviazione, decisa in Cassazione a settembre 2017, nonostante le 100 e passa anomalie documentate dal legale della famiglia, Antonio De Renzis.
E di anomalie è zeppa la fine di David Rossi. Ne riporta alcune alla memoria Carolina. "Mi attengo a ciò che ormai sanno tutti. La caduta dell'orologio di David, 33 minuti dopo l'impatto del suo corpo sul selciato; le ferite sulla parte anteriore del corpo, non compatibili con la caduta; il fatto che la Procura non ha mai chiesto di esaminare i filmati delle telecamere interne alla banca".
Visto che la procura senese dorme, oggi ad indagare c'è quella di Genova. Verrà fatta finalmente luce sul giallo? Verrà spiegato come mai le toghe toscane sono assonnate ? E il perchè di non pochi depistaggi?
Nella foto Carolina Orlandi

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11 marzo 2018

Il parroco di Damasco: i "ribelli" bombardano noi e uccidono i civili di Ghouta

Nell'enclave in mano ai ribelli a pochi chilometri da Damasco, la zona di Goutha, i civili sono vittime dei bombardamenti ma anche degli stessi ribelli. Ce ne parla MUNIR HANASHY

A comando, l'indignazione del mondo occidentale si alza. Da quando l'astuta menzogna della politica estera di Barack Obama ha dipinto il presidente siriano Assad come un dittatore da eliminare come già fatto con Gheddafi, basta un colpo di bacchetta e la scena si ripete. Foto di bambini morti, gente travolta dalle macerie di case bombardate, gas chimici che avrebbero fatto addirittura una vittima (un bombardamento con gas chimici, se veramente fosse stato tale, di vittime ne avrebbe fatte a migliaia), titoli a lettere giganti del tipo "L'inferno di Goutha, duemila morti nel silenzio del mondo". Nessuno nega che nell'enclave di Goutha, a pochi chilometri da Damasco, una delle ultime zone rimaste in mano ai ribelli anti-Assad tra cui la gran parte sono miliziani di al Qaeda, sostenuti e armati da sempre dagli Stati Uniti, ci siano vittime civili; ma forse, come ci ha detto padre Munir Hanashy, parroco a Damasco (raggiunto al telefono dopo ore di bombardamenti sulla capitale siriana da parte dei "ribelli") sarebbe ora di ammettere che ci sono due facce alla medaglia dipinta da Obama e dal suo successore Trump, il cui unico interesse è sempre stato eliminare Assad in quanto alleato di russi e iraniani. 
Padre Munir, ci giungono notizie di stragi immani tra i civili che si trovano nella zona di Goutha, massacrati dai bombardamenti dell'esercito governativo, che cosa ci può dire della situazione?
Io vorrei pregare voi giornalisti occidentali di smettere di dipingere quello che accade in Siria da anni e anche adesso come una strage di innocenti voluta dal governo siriano.
Perché, invece di cosa si tratta?
Date tutte e due le facce della medaglia, per favore. Fate lo sforzo di conoscere la nostra realtà e dipingetela senza menzogne.
Ci spieghi.
Non c'è solo Goutha dove la gente muore. Di quello che succede qui a Damasco non parla nessuno ma sono settimane che siamo sotto alle bombe dei ribelli. Le scuole sono chiuse, la vita sociale ed economica è paralizzata, siamo stati fino a pochi minuti fa sotto ai colpi di mortaio provenienti da Goutha, dai ribelli.
Staranno cercando di difendersi dagli attacchi.
Ma noi a Damasco sono anni che siamo attaccati, lei pensa che un governo che ha a cuore i suoi cittadini possa non reagire e cercare di spazzare via questi cosiddetti ribelli e cercare di difenderci? Non sono neanche più colpi di mortai, hanno imparato a fabbricare missili e ci colpiscono con quelli.
Di mezzo ci vanno i civili di entrambe le parti, no?
Purtroppo, ma nessuno dice che appena è cominciata la tregua proposta da Putin e sono stati aperti i corridoi umanitari, i civili di Goutha che cercavano di fuggire sono stati presi di mira dai cecchini ribelli. O che molti civili sono siriani rapiti che vengono rinchiusi in gabbie messe lungo il confine così che il nostro esercito non possa bombardare. Loro usano scudi umani, lo hanno sempre fatto in questa guerra, anche ad Aleppo.
Dunque lei, anche da sacerdote cristiano, non ritiene che l'esercito governativo stia esagerando in questa offensiva?
In questo esercito ci sono i nostri figli, ci sono i ragazzi della mia parrocchia. Purtroppo dove ci sono gruppi terroristici, questi vanno bombardati. Il governo siriano ha proposto più volte a questa gente di lasciar andar via i civili, ma non vogliono. Da anni soffriamo morte e distruzioni da parte di questi gruppi, è ora che finisca.
Certo le sue parole danno una visione diversa di quello che scrive la stampa occidentale…
Io sono direttore delle scuole salesiane di Damasco, quante volte ho dovuto dire ai ragazzi andate a nascondervi, chiudiamo la scuola perché ci bombardano. Ma questo nessuno di voi lo ha mai scritto, Damasco è una città di otto milioni di persone che vivono nel terrore. Scrivete la verità: i cattivi non siamo noi, il nostro esercito cerca solo di difenderci. Il sangue degli innocenti ricade sulle milizie dei ribelli.
 (Paolo Vites)

09 marzo 2018

10th Annual Zeitgeist Day, Frankfurt Germany, April 7th 2018


Zday 2018 
 The 10th Annual Zeitgeist Day | April 7th 2018 |  Frankfurt, Germany

www.thezeitgeistmovement.com
Recognized as the largest grassroots social movement in the world with official chapters in over 60 countries, The Zeitgeist Movement (TZM) announces its 10th annual "Zeitgeist Day".

Also known as "ZDay" for short, this global awareness campaign features a main event with prominent Movement speakers and guests from all over the world, while working in solidarity with other parallel events occurring during the same day and/or weekend. The gesture is one of global unity towards social betterment and a more humane society.

Prior main events have been documented by news agencies, including the New York Times and Huffington Post in America, with attendees and members coming from all around the world to discuss the state of society and how to improve it in a real way. Contrary to most conferences of this nature, TZM does not see needed social changes coming from the political or economic establishment. It sees it coming from the public itself through grassroots reform since TZM views the core problems in the world as actually originating from the very foundation of the eco-politico establishment to begin with. The problem is the system itself, in the view of The Movement.

The 2018 main event will be held in Frankfurt, Germany at the "Kunstverein Familie Montez" on April 7th, 2018, 15:00 - 20:00 CET. The 2018 symposium will address the growing severity of emerging social destabilization, war, income inequality, slavery, dramatic environmental failures and, in short, overall public health and societal crises playing out on the Earth's stage today.
Sincerely,
TZM