Il biglietto verde, si sa, è la valuta di riferimento per lo scambio delle materie prime nel mondo. Ed è anche grazie a questo motivo che dal 1971 - da quando l'allora presidente Richard Nixon decise di interrompere la convertibilità del dollaro in oro mandando in una notte d'agosto in pensione gli accordi di Bretton Woods del 1944 - gli Stati Uniti continuano ad essere la prima superpotenza del pianeta, questo nonostante un debito pubblico e un deficit elevatissimi.
Ma cosa succederebbe se il petrolio - la materia prima che fa girare il mondo - non fosse più scambiato in dollari, ovvero nella più grande riserva valutaria mondiale?
La domanda è tornata prepotentemente alla ribalta nelle ultime 24 ore, da quando la Cina ha comunicato che dal 6 settembre ha iniziato a compravendere petrolio in yuan (senza passare dal dollaro) per le forniture provenienti dalla Russia. È un duro affronto agli Stati Uniti e a quell' "equilibrio del terrore" su cui si reggono le relazioni internazionali tra i due Paesi (la Cina è il maggiore creditore degli Stati Uniti) o semplicemente un tentativo per stimolare la domanda interna in una fase di rallentamento dell'economia cinese?
20 dicembre 2012
13 dicembre 2012
Dateci ancora una bambina che zittisca i politici del mondo
Qualcuno l'avrà già sentita, ma io voglio raccontarla lo stesso questa storia. Era il 1992, vent'anni fa, e una bambina di dodici anni riuscì, con il suo discorso, a zittire i 108 capi di Stato presenti al Summit di Rio per parlare della Terra e del suo ecosistema.
Era la metà di giugno e sul tavolo c'erano i problemi legati alle risorse energetiche, l’inquinamento e la tutela dell'acqua come bene universale. Quella bambina si chiamava Severn Cullis-Suzuki e non era certamente una bambina qualsiasi, certo, figlia com'era di due geni dell'attivismo ambientalista. Le sue parole, infatti, furono in grado di scuotere le coscienze della politica mondiale. E quindi riusci a spronare il mondo intero a fare meglio, chiederete voi? Neanche per sogno: da allora ad oggi, gli stessi problemi si sono amplificati crescendo esponenzialmente. Fino, in molti casi, ad incancrenirsi. Dove voglio arrivare? Vorrei che riflettessimo sulla nostra incapacità di essere lungimiranti, sul bisogno che la Politica ha di ascoltare le voci fuori dal palazzo.
Per questo voglio riproporre quel famoso discorso del '92 sia in video che nella trascrizione integrale del testo.
Per questo voglio riproporre quel famoso discorso del '92 sia in video che nella trascrizione integrale del testo.
06 dicembre 2012
La FED ha stampato sedicimila miliardi per le banche
29 novembre 2012
Segnalazioni su H.A.A.R.P
Si intitola “Scoperte scientifiche non autorizzate” il libro di Marco Pizzuti dedicato alla scienza censurata ed affossata. Il saggio, che è del 2011, ma ristampato nel giugno 2012, merita qualche riga di commento. L’autore è nato a Roma nel 1971, laureato in Giurispudenza, ex ufficiale dell'esercito, opinionista e conferenziere, è uno dei più tenaci tra i divulgatori indipendenti. Da anni svolge ricerche non allineate in ambito storico, economico, medico e scientifico. Ha pubblicato “Rivelazioni non autorizzate”, “Scoperte archeologiche non autorizzate” ed il recente “I mercanti della salute”.
“Scoperte scientifiche non autorizzate” solleva molte inquietanti questioni: ripercorre la storia di Nikola Tesla, uno straordinario ed al contempo misconosciuto scienziato che, con oltre 700 brevetti rivoluzionari, ha gettato le fondamenta tecnologiche della società contemporanea. Pizzuti si sofferma poi su molti altri studiosi ribelli condannati all’oblio dall’establishment, dimostrando che l’intreccio tra scienza accademica e potere economico blocca l’umanità in uno stato di schiavitù. L’ostracismo con cui sono stati colpiti molti ricercatori “eretici” è tutt’uno con l’egemonia del sapere ufficiale e con la corte di disinformatori i cui raffazzonati “argomenti” si possono confutare conoscendo, ad esempio, gli studi di Tesla.
“Scoperte scientifiche non autorizzate” solleva molte inquietanti questioni: ripercorre la storia di Nikola Tesla, uno straordinario ed al contempo misconosciuto scienziato che, con oltre 700 brevetti rivoluzionari, ha gettato le fondamenta tecnologiche della società contemporanea. Pizzuti si sofferma poi su molti altri studiosi ribelli condannati all’oblio dall’establishment, dimostrando che l’intreccio tra scienza accademica e potere economico blocca l’umanità in uno stato di schiavitù. L’ostracismo con cui sono stati colpiti molti ricercatori “eretici” è tutt’uno con l’egemonia del sapere ufficiale e con la corte di disinformatori i cui raffazzonati “argomenti” si possono confutare conoscendo, ad esempio, gli studi di Tesla.
22 novembre 2012
Il neocon: "Qualcuno usi un trucco per costringerci alla guerra!"
di Pino Cabras - da Megachip.
Si sta diffondendo nei siti e nei social network di mezzo mondo la sbalorditiva performance di uno dei tanti cloni slavati della galassia neocon, Patrick Lyell Clawson, che il 26 settembre 2012 ha pronunciato un accorato appello per l’inganno e la guerra all'Iran. Il falco (una specie di morphing fra il Ricky Cunningham di Happy Days e Niccolò Machiavelli dopo una lobotomia), strilla affinché qualcuno prepari una provocazione, un atto bellico sotto falsa bandiera con cui gli USA si trovino “costretti” a entrare in guerra con l’Iran. Potrete ascoltarlo con le vostre orecchie, e leggere la tempestiva traduzione nel video realizzato da Luogocomune.net, che qui riportiamo. Ma Clawson, chi era costui? Nato nel 1951, proprio in tempi da happy days, è un economista statunitense e studioso di questioni mediorientali. Attualmente è il Direttore della Ricerca presso il WINEP (Washington Institute for Near East Policy) uno dei vari pensatoi egemonizzati dai neocon.
16 novembre 2012
Petizione www.emanuelaorlandi.it
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Sant'Apollinare,
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Vaticano
15 novembre 2012
Cristina Kirchner all'ONU: « La FIFA è migliore del FMI! »
Dura replica al FMI che minaccia un "cartellino rosso" contro Buenos Aires. La presidente argentina Cristina Kirchner, nel suo discorso alla tribuna dell'ONU, ha detto che “la FIFA ha avuto più successo nell'organizzare i mondiali di calcio che il Fondo Monetario Internazionale (FMI) nel riorganizzare l'economia internazionale nel corso degli ultimi 20 anni". Questa è stata la risposta all'altra Cristina, quella che comanda il FMI dopo che venne sbrigativamente estromesso Strauss Kahn, via scandalo sessuale.
Selvas Blog
La Lagarde, conformazione liberista ultraortodossa, francese con formazione 100% nordamericana, nei giorni scorsi era in vena poetica. Tralasciando l'abituale oscura ed astrusa neolingua, si permise di usare la facile metafora del cartellino rosso esibito dagli arbitri per espellere i giocatori. Insomma, minaccia di passare alle vie di fatto contro il Paese sudamericano, indicato da molti come un possibile modello per uscire dalla crisi evitando le forche caudine del FMI.
La Cristina argentina ha replicato a muso duro che "..l'Argentina non è un campo di calcio e la crisi internazionale non è una partita ma la peggior crisi dagli anni 30. Il ruolo del presidente della FIFA è stato più soddisfacente di quello svolto dai massimi dirigenti del FMI".
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La Lagarde, conformazione liberista ultraortodossa, francese con formazione 100% nordamericana, nei giorni scorsi era in vena poetica. Tralasciando l'abituale oscura ed astrusa neolingua, si permise di usare la facile metafora del cartellino rosso esibito dagli arbitri per espellere i giocatori. Insomma, minaccia di passare alle vie di fatto contro il Paese sudamericano, indicato da molti come un possibile modello per uscire dalla crisi evitando le forche caudine del FMI.
La Cristina argentina ha replicato a muso duro che "..l'Argentina non è un campo di calcio e la crisi internazionale non è una partita ma la peggior crisi dagli anni 30. Il ruolo del presidente della FIFA è stato più soddisfacente di quello svolto dai massimi dirigenti del FMI".
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