In pochi ne sono a conoscenza, ma Cristina Fernandez de Kirchner, attuale primo ministro argentino (in vero il titolo è Presidente della Nazione) è con grande presunzione uno tra i primi cinque migliori governatori al mondo. L'Argentina sotto la sua guida, emanazione e continuazione di quella del defunto marito Nestor Kirchner, sta sorprendendo il mondo, in tutti i sensi. Il programma di governo, di impronta socialista se non nazionalista, sta consentendo una impensabile recupero e trasformazione per l'economia del paese dei Tango Bond che fino a dieci anni fa veniva denigrato ed odiato da quasi tutto il mondo per il suo salutare default finanziario (salutare per la sua popolazione). Sotto la guida di Cristina, l'Argentina ha in meno di cinque anni dimezzato il tasso di povertà (su base demografica) e raddoppiato al tempo stesso il tasso di istruzione, aumentando la percentuale del PIL (dal 3% al 6%) investito in miglioramenti infrastrutturali per l'educazione scolastica proponendo ad esempio l'accesso al web a tutti.
01 maggio 2012
Cristina Fernandez de Kirchner: facci sognare
Cristina Fernandez de Kirchner: facci sognare:
27 aprile 2012
27 maggio 2012: Una giornata di mobilitazione per la Verità e la Giustizia
E' arrivato stanotte, sul gruppo facebook dedicato alla petizione a Papa Benedetto XVI per la verità su Emanuela Orlandi, l'annuncio del fratello Pietro sulla prossima iniziativa di sensibilizzazione. Stavolta il grido "Verità e Giustizia", vuole uscire dalla Capitale e raggiungere tutta Italia. Chi volesse dare una mano o condividere con i più di 10.000 iscritti la propria idea, non esiti a entrare nel gruppo!
Come avrete letto dai comunicati stampa, oggi ho lanciato questa iniziativa a cui pensavo da tempo "Una giornata di mobilitazione per la verità e giustizia in questo paese". In occasione di questa giornata ci sarà una marcia per Emanuela dal Campidoglio a Piazza San Pietro. Il Sindaco di Roma ha subito aderito all'appello ed esporrà, per l'occasione, la gigantografia di Emanuela in Campidoglio. Il giorno previsto sarà l'ultima domenica di Maggio, il 27. Per quanto riguarda l'orario, lo comunicherò a breve, dopo aver incontrato Alemanno. Quando è arrivato l'annuncio ero a Firenze, con Fabrizio Peronaci, per una presentazione del libro ed il Presidente della provincia di Firenze, A. Balducci, si è subito reso disponibile ad esporre anche lui la gigantografia di Emanuela a Palazzo Medici e vuole anch'egli organizzare qualcosa per il 27 maggio, cercando di sensibilizzare altre province a questa iniziativa. Mi piacerebbe che quel giorno in tutte le città italiane siano ricordate da tutti queste parole "verita' e giustizia". E' stata una giornata faticosa ma ha portato i suoi frutti. Sono contento. Mi auguro veramente che in questo paese le cose possano cambiare, insieme possiamo farcela. Nessuno avrà più il diritto di negarci la verità.
Come avrete letto dai comunicati stampa, oggi ho lanciato questa iniziativa a cui pensavo da tempo "Una giornata di mobilitazione per la verità e giustizia in questo paese". In occasione di questa giornata ci sarà una marcia per Emanuela dal Campidoglio a Piazza San Pietro. Il Sindaco di Roma ha subito aderito all'appello ed esporrà, per l'occasione, la gigantografia di Emanuela in Campidoglio. Il giorno previsto sarà l'ultima domenica di Maggio, il 27. Per quanto riguarda l'orario, lo comunicherò a breve, dopo aver incontrato Alemanno. Quando è arrivato l'annuncio ero a Firenze, con Fabrizio Peronaci, per una presentazione del libro ed il Presidente della provincia di Firenze, A. Balducci, si è subito reso disponibile ad esporre anche lui la gigantografia di Emanuela a Palazzo Medici e vuole anch'egli organizzare qualcosa per il 27 maggio, cercando di sensibilizzare altre province a questa iniziativa. Mi piacerebbe che quel giorno in tutte le città italiane siano ricordate da tutti queste parole "verita' e giustizia". E' stata una giornata faticosa ma ha portato i suoi frutti. Sono contento. Mi auguro veramente che in questo paese le cose possano cambiare, insieme possiamo farcela. Nessuno avrà più il diritto di negarci la verità.
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26 aprile 2012
Opporsi alla politica delle cannoniere
Opporsi alla politica delle cannoniere:
Li Qingsi, Réseau Voltaire, 23 Febbraio 2012
Il veto cinese al Consiglio di Sicurezza non è una moda influenzata dalla Russia, ma il culmine di una lunga e dolorosa esperienza. È motivato principalmente dal desiderio di sostenere le norme del diritto internazionale. Il professor Li Qingsi mette questa preoccupazione nel suo immediato contesto storico (cambiamenti di regime orchestrati in Nord Africa) e nel lungo periodo (l’occupazione della Cina da parte dell’Occidente e la difficile relazione Cina-USA).
Dopo che la Russia e la Cina hanno posto il veto alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il 4 febbraio, l’Assemblea generale dell’ONU ha approvato una risoluzione che condanna le violenze in Siria. Anche se non vincolante, farà aumentare ulteriormente la pressione sul governo siriano e apre la porta a un intervento straniero in futuro.
Li Qingsi, Réseau Voltaire, 23 Febbraio 2012
Il veto cinese al Consiglio di Sicurezza non è una moda influenzata dalla Russia, ma il culmine di una lunga e dolorosa esperienza. È motivato principalmente dal desiderio di sostenere le norme del diritto internazionale. Il professor Li Qingsi mette questa preoccupazione nel suo immediato contesto storico (cambiamenti di regime orchestrati in Nord Africa) e nel lungo periodo (l’occupazione della Cina da parte dell’Occidente e la difficile relazione Cina-USA).
Dopo che la Russia e la Cina hanno posto il veto alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il 4 febbraio, l’Assemblea generale dell’ONU ha approvato una risoluzione che condanna le violenze in Siria. Anche se non vincolante, farà aumentare ulteriormente la pressione sul governo siriano e apre la porta a un intervento straniero in futuro.
19 aprile 2012
BOOM! 5 MILIARDI L'ANNO PER SALVARE LE BANCHE
BOOM! 5 MILIARDI L'ANNO PER SALVARE LE BANCHE:
La notizia è di quelle che i giornali inseriscono nei trafiletti, come se fosse acqua. Ma un indebitamento di cinque miliardi all’anno per tre anni, più altri 110 sicuri da corrispondersi a insindacabile giudizio di Monti, più chissà quanti altri dai quali non ci si può in alcun modo sottrarre, se fossi un direttore di giornale io la metterei in prima pagina. Lo so, vi avevo detto che erano tre miliardi all’anno per cinque anni, ma la situazione precipita ed hanno bisogno di soldi subito, dei nostri soldi: per cui hanno stretto i tempi.
La notizia è di quelle che i giornali inseriscono nei trafiletti, come se fosse acqua. Ma un indebitamento di cinque miliardi all’anno per tre anni, più altri 110 sicuri da corrispondersi a insindacabile giudizio di Monti, più chissà quanti altri dai quali non ci si può in alcun modo sottrarre, se fossi un direttore di giornale io la metterei in prima pagina. Lo so, vi avevo detto che erano tre miliardi all’anno per cinque anni, ma la situazione precipita ed hanno bisogno di soldi subito, dei nostri soldi: per cui hanno stretto i tempi.
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12 aprile 2012
Ecco come la Grecia potrebbe trascinare Wall Street nel baratro
Ecco come la Grecia potrebbe trascinare Wall Street nel baratro:
Ellen Brown, Global Research, 21 febbraio 2012; da “Web of Debt”
In un articolo intitolato “Ancora nessuna soluzione per la regola del ‘Troppo importante per fallire’”, il 15 febbraio William Greider ha scritto su The Nation:
“Gli speculatori dei mercati finanziari globali sono tutti quanti giunti alla conclusione che la riforma Dodd-Frank non ha posto fine alla regola del “troppo grande per fallire”, ma anzi ha finito per creare un circolo eletto di banche protette etichettate come “sistemicamente importanti” che non saranno mai fatte fallire, non importa quanto negativa possa essere la loro condotta”.
Può anche essere così, ma bisogna in ogni caso tenere conto che vi è una piccola parte di questa cattiva condotta generale del sistema bancario che lo stesso Zio Sam non può coprire coi propri fondi: i 32000 miliardi di dollari in Credit Default Swaps (CDS). Trentaduemila miliardi di dollari è una cifra pari a più del doppio del PIL statunitense e più del doppio anche rispetto al debito interno degli USA.
Ellen Brown, Global Research, 21 febbraio 2012; da “Web of Debt”
In un articolo intitolato “Ancora nessuna soluzione per la regola del ‘Troppo importante per fallire’”, il 15 febbraio William Greider ha scritto su The Nation:
“Gli speculatori dei mercati finanziari globali sono tutti quanti giunti alla conclusione che la riforma Dodd-Frank non ha posto fine alla regola del “troppo grande per fallire”, ma anzi ha finito per creare un circolo eletto di banche protette etichettate come “sistemicamente importanti” che non saranno mai fatte fallire, non importa quanto negativa possa essere la loro condotta”.
Può anche essere così, ma bisogna in ogni caso tenere conto che vi è una piccola parte di questa cattiva condotta generale del sistema bancario che lo stesso Zio Sam non può coprire coi propri fondi: i 32000 miliardi di dollari in Credit Default Swaps (CDS). Trentaduemila miliardi di dollari è una cifra pari a più del doppio del PIL statunitense e più del doppio anche rispetto al debito interno degli USA.
05 aprile 2012
Fine dei giochi in Medio Oriente
Fine dei giochi in Medio Oriente:
Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, Damasco (Siria), 4 Febbraio 2012
Mentre i combattimenti non sono ancora finiti nei quartieri ribelli di Homs e le autorità siriane e libanesi devono ancora dare comunicazione della loro recente azione, Thierry Meyssan ha tratto un primo bilancio delle operazioni di lunedì notte, sul primo canale russo; informazioni di prima mano che condivide con i lettori della rete Voltaire.
Da undici mesi, le potenze occidentali e del Golfo conducono una campagna per destabilizzare la Siria. Diverse migliaia di mercenari si sono infiltrati nel paese. Reclutati dai centri in Arabia Saudita e Qatar della comunità sunnita estremista, sono giunti per rovesciare l’”usurpatore alawita” Bashar al-Assad e imporre una dittatura d’ispirazione wahhabita. Hanno le più sofisticate attrezzature militari, compresi sistemi di visione notturna, centri di comunicazione e robot per la guerriglia urbana. Supportati sottobanco dalle potenze della NATO, hanno anche accesso alle necessarie informazioni militari, tra cui immagini satellitari dei movimenti delle truppe siriane e intercettazioni telefoniche. Questa operazione è falsamente presentata al pubblico occidentale come una rivoluzione politica schiacciata nel sangue da una dittatura spietata. Naturalmente, questa menzogna non è universalmente accettata. Russia, Cina e gli Stati americani membri dell’ALBA la respingono.
Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, Damasco (Siria), 4 Febbraio 2012
Mentre i combattimenti non sono ancora finiti nei quartieri ribelli di Homs e le autorità siriane e libanesi devono ancora dare comunicazione della loro recente azione, Thierry Meyssan ha tratto un primo bilancio delle operazioni di lunedì notte, sul primo canale russo; informazioni di prima mano che condivide con i lettori della rete Voltaire.
Da undici mesi, le potenze occidentali e del Golfo conducono una campagna per destabilizzare la Siria. Diverse migliaia di mercenari si sono infiltrati nel paese. Reclutati dai centri in Arabia Saudita e Qatar della comunità sunnita estremista, sono giunti per rovesciare l’”usurpatore alawita” Bashar al-Assad e imporre una dittatura d’ispirazione wahhabita. Hanno le più sofisticate attrezzature militari, compresi sistemi di visione notturna, centri di comunicazione e robot per la guerriglia urbana. Supportati sottobanco dalle potenze della NATO, hanno anche accesso alle necessarie informazioni militari, tra cui immagini satellitari dei movimenti delle truppe siriane e intercettazioni telefoniche. Questa operazione è falsamente presentata al pubblico occidentale come una rivoluzione politica schiacciata nel sangue da una dittatura spietata. Naturalmente, questa menzogna non è universalmente accettata. Russia, Cina e gli Stati americani membri dell’ALBA la respingono.
01 aprile 2012
Siria: la prossima guerra “umanitaria” della NATO?
Siria: la prossima guerra “umanitaria” della NATO?:
Prof. Michel Chossudovsky, Global Research, 11 febbraio 2012
Introduzione
“Al fine di facilitare l’azione delle forze di liberazione (sic), … uno sforzo particolare dovrebbe essere fatto per eliminare alcuni individui chiave. … deve essere fatto al più presto, nel corso della rivolta e dell’intervento, …
Una volta che una decisione politica è presa nel procedere con i disordini interni in Siria, la CIA è preparata e il SIS (MI6) tenterà di montare dei piccoli sabotaggi e degli assalti (sic) all’interno della Siria, utilizzando i contatti individuali. … Gli incidenti … non dovrebbero essere limitati a Damasco…
Inoltre: “un necessario grado di paura … incidenti di frontiera e scontri di confine (inscenati)”, dovrebbero “fornire un pretesto per l’intervento … la CIA e il SIS [MI6] dovrebbero usare … mezzi sia psicologici che operativi per aumentare la tensione.” (Joint US-UK leaked Intelligence Document, London and Washington, 1957)
In questo I-book on-line interattivo, portiamo all’attenzione dei nostri lettori una selezione di articoli sulla crisi siriana. Il nostro obiettivo è quello di dissipare l’ondata di menzogne mediatiche e di propaganda governativa, che presenta gli avvenimenti in Siria come un “movimento di protesta pacifica”.
Prof. Michel Chossudovsky, Global Research, 11 febbraio 2012
Introduzione
“Al fine di facilitare l’azione delle forze di liberazione (sic), … uno sforzo particolare dovrebbe essere fatto per eliminare alcuni individui chiave. … deve essere fatto al più presto, nel corso della rivolta e dell’intervento, …
Una volta che una decisione politica è presa nel procedere con i disordini interni in Siria, la CIA è preparata e il SIS (MI6) tenterà di montare dei piccoli sabotaggi e degli assalti (sic) all’interno della Siria, utilizzando i contatti individuali. … Gli incidenti … non dovrebbero essere limitati a Damasco…
Inoltre: “un necessario grado di paura … incidenti di frontiera e scontri di confine (inscenati)”, dovrebbero “fornire un pretesto per l’intervento … la CIA e il SIS [MI6] dovrebbero usare … mezzi sia psicologici che operativi per aumentare la tensione.” (Joint US-UK leaked Intelligence Document, London and Washington, 1957)
In questo I-book on-line interattivo, portiamo all’attenzione dei nostri lettori una selezione di articoli sulla crisi siriana. Il nostro obiettivo è quello di dissipare l’ondata di menzogne mediatiche e di propaganda governativa, che presenta gli avvenimenti in Siria come un “movimento di protesta pacifica”.
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