05 ottobre 2010

La Russia si secca: c’è l’arma del clima degli Stati Uniti in gioco?

 
 

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tramite Sole Attivo di puntozero il 01/08/10

traduzione dell'articolo in tedesco intitolato
tratto dal sito RIA Novosti

MOSCA , 30 Luglio ( Areschew Andrej per RIA Novosti ). A causa dell'enorme caldo nelle regioni centrali della Russia, l'economia deve fare i conti con enormi perdite.
Sono state già distrutte circa il 20 per cento delle superfici coltivate che può portare nell'inverno un aumento dei prezzi. Mosca è avvolta dal fumo nero causato dagli incendi infuriati della torba. Le prognosi degli esperti danno poca consolazione: la siccità, uragani e inondazioni saranno sempre più frequenti e più estremi. Il capo del programma "clima ed economia d'energia" della Fondazione WWF, Alexej Kokorin ha constatato che "questa tendenza (siccità) non è una coincidenza e che si ripeterà".

04 ottobre 2010

Incendi russi: quali cause umane?

 
 

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tramite Strategie per una guerra mondiale di pino cabras il 08/08/10

di Pino Cabras – da Megachip.

8 agosto 2010. Mentre Mosca è paralizzata da quasi un mese di canicola e ora da una densa coltre tossica, sospinta dai tanti smisurati incendi, colpisce leggere quanto ha scritto Andrej Arešev, un politologo di «International Affairs», la rivista pubblicata da quella parte dell'establishment russo più istituzionalmente legata alla politica internazionale. Arešev sospetta che la gigantesca anomalia che oggi sta colpendo l'immenso e disomogeneo territorio da Kalingrad alla Kamčatka sia l'effetto di una qualche arma climatica di nuovo tipo.

03 ottobre 2010

Quel dignitoso sentimento del dubbio

dubbio

 Nutrire un dubbio è legittimo. Anzi, è fondamentale, visto che è proprio sulla cultura del dubbio che si è innestata tutta la tradizione filosofica e scientifica dell'occidente. Cogito ergo sum. Chi non si fa domande, non perviene mai a nessuna scoperta. Oltre il dubbio restano solamente l'assolutismo, la professione di fede, il fanatismo, l'assioma, il dogma, la verità rivelata. Certo, un dubbio è tale proprio perché non sussiste alcuna certezza, dunque in nessun caso il dubbio deve portare a una condanna, tant'è vero che perfino la nostra tradizione giuridica si fonda sulla presunzione d'innocenza. Però è vero anche il contrario: in nessun caso il dubbio, tranne nel corso dell'accertamento di una verità processuale, può portare ad una assoluzione a priori. Un dubbio, insomma, è un dubbio, e può restare tale anche indefinitamente. E' lecito, anzi sano averne e non comporta nessuna presa di posizione. Senza prese di posizione, non c'è contrapposizione e dunque non ha senso nessuno scontro. Tra i dubbiosi ci può essere un confronto sincero, fruttuso e leale, perché nessuno ama restare tra color che son sospesi: i processi naturali tendono spontaneamente a una risoluzione. Come un masso che rotola, e prima o poi si ferma, così il dubbioso ama cercare di capire, perché vuole risolversi e trovare sollievo rispetto alla tensione dell'incertezza.


01 ottobre 2010

Alex Jones di Infowars mostra il manifesto della Jane Burgermeister nel cors...

 
 

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tramite Sole Attivo di puntozero il 05/08/10

traduzione dell'articolo in lingua inglese intitolato 
tratto dal sito della Jane Burgermeister: http://birdflu666.wordpress.com/



4 Agosto 2010


Alex Jones di Infowars, uno dei più importanti siti web di media alternativi degli USA, ha realizzato un video sulla minaccia di una nuova generazione di vaccini che mette in evidenza il manifesto della Jane Burgermeister come una delle persone che hanno fatto uno sforzo per informare le persone circa i rischi del colpo dell'influenza suina con coadiuvanti e mercurio.

28 settembre 2010

WIKILEAKS: CORTINA DI FUMO POLITICA

 
 

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tramite Voci Dalla Strada di Alba kan. il 03/08/10

Su richiesta di molti lettori, Réseau Voltaire ha ritenuto importante collocare il dibattito nel suo giusto contesto. Rete Voltaire denuncia in tal modo una manovra diversiva mediatica e ribadisce che la guerra in Afghanistan è illegale.

Il sito Wikileaks ha consegnato una serie di documenti militari riservati a tre mezzi di comunicazione (il New York Times, The Guardian e Der Spiegle) affinchè li esaminassero prima di pubblicarli.
Il 25 luglio 2010, Wikileaks ha pubblicato i 92.000 documenti originali e le tre testate giornalistiche menzionate hanno pubblicato simultaneamente i loro propri articoli. E' la più grande filtrazione di documenti militari di tutta la storia. 

27 settembre 2010

Tip vortex condensations, contrails and chemtrails (Il caso del KC-10 USAF)

 
 

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tramite Scie Chimiche (Chemtrails) - Tanker Enemy ✈ di Straker il 25/07/10

Le "tip vortex condensations" o talvolta più genericamente "wingtip vortices" o "trailing vortices" non vanno assolutamente confuse con le contrails ed infatti il richiamo alle "contrails aerodinamiche" è palesemente forviante. [1]

Come si può ben vedere, a meno che non si sia bugiardi o stupidi (ma sappiamo che i disinformatori amano mentire per contratto), il fenomeno ripreso nel filmato del KC-10 USAF è senza dubbio non ascrivibile ai "wingtip vortices" o "trecce di Berenice" e questo per diversi motivi, primo tra i quali: manca il principio fisico in base al quale i "wingtip vortices" possano formarsi.

24 settembre 2010

Pier Paolo Pasolini e Marcello Dell’Utri. L’ultima tappa

 
 

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tramite Roberta Lemma di Roberta Lemma il 22/07/10

Era indispensabile avere sotto controllo il canale dell'informazione, era di vitale importanza. Tra fantasmi e affari da stringere il bisogno di distorcere e persuadere poteva significare vincere o perdere non la partita, ma la guerra. La regia occulta non poteva stare ferma a guardare. Piero Ottone dal 1972 al 1977 assunse la direzione del Corriere della Sera e con la famiglia Crespi condivideva la necessità di manifestare altre opinioni, ricercando voci meno conformiste, meno tradizionali. Così il Corriere della Sera decideva di ospitare sulle sue pagine la più pungente delle penne, Pier Paolo Pasolini. Insidiosi, velenosi, cocenti i suoi articoli raccolti, dal 1973 al 1975 passati alla storia come – gli scritti corsari. -

Articolo di Pasolini del 14 novembre 1974

Io so.

Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato "golpe" (e che in realtà è una serie di "golpe" istituitasi a sistema di protezione del potere).