Questo blog batte bandiera islandese
Il parlamento islandese ha appena approvato all'unanimità una proposta di legge che renderà il diritto di bloggare sacrosanto ed inviolabile. I blogger non saranno perseguibili per le cose che scriveranno. Nessuno potrà fare loro causa, neppure se pubblicheranno segreti di stato o documenti riservati militari. Non solo: se qualcuno li querelerà, oltre a vedere sgretolarsi la sua richiesta di ritorsione legale contro il muro della legge, i blogger lo potranno denunciare per avere tentato di mettere il bavaglio all'informazione libera.
Questo è il senso della risoluzione denominata IMMI - Icelandic Modern Media Initiative, che porterà alla modifica di ben 13 leggi in 4 ministeri diversi nel giro di soli dodici mesi. Smári McCarthy, fondatore di Icelandic Digital Freedoms Society, e la deputata Birgitta Jonsdottir forse non si rendono neppure conto della portata del loro successo e di avere scavato un solco entro il quale in tanti ora potranno mettersi a lavorare per allargarlo e allungarlo fino al proprio paese.
Il blog li ha già contattati e presto ve li presenterà. Nel frattempo, qui da oggi in poi si batte bandiera islandese, perché io mi sento francamente più islandese che italiano. Almeno fino a quando non approveremo a nostra volta una risoluzione analoga, che si chiamerà sempre IMMI ma che questa volta starà per Italian Modern Media Initiative.
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