Costi e ricavi
Adesso vi dico come possiamo continuare a stare in piedi, su quel ring. Innanzitutto facciamo un po' di conti.
Da quanto siamo diventati una Tv nazionale, le spese vive sono passate da cento ad oltre duecentomila euro al mese. Questo mese volge ormai al termine: dal primo di giugno ad oggi abbiamo speso 125.787 euro. Ma oggi si pagano gli stipendi (41 mila euro per 16 dipendenti) e le fatture di collaboratori e fornitori (altri 50 mila euro almeno). Subito dopo arriveranno i costi anticipati di trasmissione per luglio (altri 50 mila euro) e così via… Poi, entro due settimane, conosceremo l'esito definitivo dei due ricorsi d'urgenza contro la chiusura, da parte di Google/Youtube, dei nostri due canali, Byoblu (con oltre mezzo milione di iscritti) e Byoblu24. Ci sono già costati 15 mila euro, ma se soccomberemo diventeranno 40 mila. Anche senza queste uscite extra, in totale a giugno siamo già a 217.121 euro di spese.
Vediamo i ricavi adesso. Dalle donazioni finora a giugno sono arrivati 61 mila euro, dagli abbonamenti 24 mila. La vendita dei libri ha fruttato eccezionalmente 25 mila euro (vecchie fatture del mese di febbraio), e dunque, insieme a qualche banner pubblicitario, siamo a circa centoventimila euro di ricavi.
Questo mese siamo ancora sotto di centomila euro.
Atteggiamento mentale e concentrazione
Non vi spaventate: è normale per una nuova attività. All'inizio i costi sono tanti, e i ricavi ancora pochi. In realtà, per una azienda appena nata, già così seguita e con questa mole di transazioni, se la Tv dei cittadini fosse una delle tante avventure dei famosi angeli dell'investimento (le scommesse dei venture capitalist) tutti starebbero gridando al trionfo e starebbero riversando un enorme mole di quattrini in quella che evidentemente è una televisione che funziona, capace di generare ricavi, senza debiti e che in prospettiva non può che crescere, se consideriamo che questo risultato viene conseguito senza che nessuno dei circuiti economici tradizionali ci aiuti, ma che anzi ci mettono i bastoni tra le ruote. Come Google, che dopo avere rimosso il nostro canale da Youtube perché aveva troppo successo, in maniera del tutto sleale, immotivata e contro le norme sulla libera concorrenza ci impedisce di fare pubblicità sul sito.
Sappiamo perché lo fanno e non ci interessano le scuse: non si va in giro con il dito puntato ad accusare il mondo cattivo, così come non si può invocare il fair play in battaglia. I vigliacchi cercano scuse e noi non lo siamo. Se vogliamo essere i migliori lo dobbiamo dimostrare. E i migliori lo saremo solo se andremo avanti senza arrenderci, a testa alta, accettando la sfida e lavorando per costruire un nuovo modello in grado di sostituire quello vecchio, che non ci piace. Come in Jurassic Park, non importa quanto gli scienziati brutti e cattivi tentino di controllare la natura: la vita vince sempre. E la verità alla fine trionfa.
Tre modi concreti per ribaltare il tavolo e vincere
La buona notizia è che abbiamo dimostrato al mondo che tutti insieme, uniti, non abbiamo bisogno di nessuno. E allora ecco cosa fare. Se credete che in Italia ci sia bisogno di una televisione diversa, e se credete che noi possiamo realizzarla e che ce la stiamo mettendo veramente tutta, avete tre modi per aiutare la Tv dei cittadini. Non vi resta che scegliere il vostro.
1. Con una donazione
Questa è la strada maestra. Byoblu vive di donazioni da 14 anni. È l'economia del dono, la filosofia secondo la quale a dare si riceve molto di più che a prendere. È così che abbiamo comprato, tutti insieme, la televisione dei cittadini, ed è così che possiamo andare avanti nell'immediato, facendola crescere, fino a quando non sarà autonoma. Se potete, per favore, non pensateci su due volte, e donate. Questo è il link per donare con carta di credito: https://www.byoblu.com/sostienibyoblu/ Oppure, se volete fare un bonifico, usate queste coordinate:
CONTO INTESTATO A: BYOBLU EDIZIONI SRL SEMPLIFICATA
IBAN: IT90V0326801600052100569510
BIC/SWIFT: SELBIT2BXXX
CAUSALE: Donazione libera alla Tv dei Cittadini
E se non avete niente da donare, la TV dei cittadini sarà sempre libera per voi e potrete guardarla gratuitamente, perché l'informazione deve essere di tutti. Vi chiediamo solo di condividere questo appello a tutti i parenti, gli amici e i conoscenti che avete. Più siete a darci una mano, e più il cambiamento avverrà in fretta.
2. Acquistando spazi pubblicitari
In aggiunta a una tv che raggiungesse tutti gli italiani, a fine 2020 vi avevamo promesso anche una concessionaria di pubblicità etica. Ricordate? Oggi abbiamo una televisione nazionale. Seguitissima. Non sappiamo esattamente da quante persone, ma sappiamo che sono tante. Ovunque andiamo c'è chi ci saluta, chi ci stringe la mano, chi ci ringrazia e chi ci chiede di non scendere dal ring. Per contarli l'Auditel non va bene, non ancora, perché il nostro pubblico non fa zapping e non è composto da quel genere di persone che installano scatoline per fare le rilevazioni automatiche dei canali sintonizzati. Il nostro pubblico la televisione l'aveva buttata, e l'ha ricomprata solo per noi.
Sul canale 262 trasmettiamo tutto il giorno. Abbiamo un palinsesto che diventerà sempre più ricco (con il vostro aiuto) e possiamo offrire spazi pubblicitari alle aziende italiane che non delocalizzano, che non sfruttano i lavoratori, che hanno prodotti sani, che fanno bene, convenienti. Queste aziende su Byoblu possono trovare un mercato immenso, fatto da cittadini (e non consumatori) motivati a sostenere una nuova economia, premiando chi la incentiva. Se hai un'azienda che si qualifica per il rispetto di questi principi, non pensarci due volte: scrivici e acquista il tuo spazio. I prezzi? È la tv dei cittadini, quindi sono popolari! Fare la nostra parte, oggi, è un imperativo morale categorico, se vogliamo che le cose cambino. Quindi se hai un'attività anche piccola e puoi permetterti un piccolo budget, non esitare, chiamaci o scrivici: 02 28187533 – adv@byoblu.com. E se non ti rispondiamo subito chiamaci di nuovo. Abbiamo anche due offerte immediate su contenuti di valore che potresti trovare molto interessanti.
3. Vendendo e acquistando sul nuovo marketplace
E poi c'è la terza novità. L'ultima promessa per il 2021 era il marketplace, cioè un mercato digitale dove vendere e comprare beni sostenibili, alimentando un circuito fatto di economia buona e di prossimità. Ecco, anche la terza promessa sta per essere soddisfatta. A giorni debutterà la piattaforma di commercio elettronico di Byoblu. Se non vi piace Amazon, è qui che dovrete venire per vendere e comprare.
Se siete produttori, se vi fate in quattro per essere corretti, per non sfruttare nessuno, per non violare la legge, per pagare le tasse prima di tutti gli altri, se fate ogni sforzo per essere in regola e offrire beni di valore, puliti, anche migliori dei vostri concorrenti, se volete essere i primi a imbarcarvi in un'avventura potenzialmente esplosiva, mettendo in vetrina i vostri prodotti nel grande mercato di Byoblu, cosa state aspettando? Inviate immediatamente una email a venditori@byoblu.com, indicando il nome della vostra azienda, la vostra categoria merceologica, un link ai vostri prodotti, un catalogo, un listino di esempio e un modo per essere ricontattati. Se corrisponderete ai requisiti di idoneità per essere protagonisti di un'economia buona, che sia basata sul lavoro, sul territorio e non sulla finanza speculativa – ad esempio – potrete essere tra i primi a beneficiare della domanda e dell'offerta che il grande pubblico di Byoblu saprà alimentare, premiando le aziende e i produttori che non si tirano indietro e hanno il coraggio di osare. Come noi. Insieme a noi.
E tutti gli altri, a casa: fate la spesa su Byoblu!
Il mondo può cambiare, se sapremo immaginarne uno migliore.
Sogniamo un futuro prossimo dove la nuova pubblicità etica e la nuova piazza del mercato ormai al debutto possano alimentare da soli l'informazione indipendente, liberando risorse da destinare a sostenere tutti quelli che si stanno impegnando per rompere il muro del conformismo e della paralisi delle idee, congelate da un'oligarchia di potere che impedisce le buone trasformazioni sociali per preservare i suoi privilegi.
Queste – le donazioni, la pubblicità e il marketplace – sono le tre chiavi che renderanno possibile, tutti insieme, spalancare la porta dietro alla quale ci attende una società nuova, che non può che passare da una televisione libera e indipendente. Quella che metterà in soffitta le tv e i giornali che non ci piacciono, staccando per tutti noi un biglietto verso un mondo nuovo, a misura d'uomo e non di macchina, governato dalle idee e non dagli algoritmi.
Scegliete di donare, di portare la vostra pubblicità su Byoblu e di scambiare i vostri beni sulla nuova piattaforma in arrivo, e tutti insieme continueremo a combattere per il nostro diritto di esistere ed esprimere un mondo a nostra immagine e somiglianza. Non è il momento di arrendersi. ma quello di stringere i denti e sostenere la sfida.
Fino alla fine.
Come sempre, grazie.
Claudio Messora
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