25 ottobre 2010

La crisi dei cereali: inflazione a orologeria e nuove rivolte del pane

 
 

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 pagu-carasauI prezzi del cibo alle stelle causati da condizioni climatiche e speculazioni degli hedge fund.


La decisione della Russia di vietare le esportazioni di grano in seguito agli incendi diffusi nel paese ha spinto alle stelle i prezzi alimentari con un incremento del 19% in appena una settimana, al crescere dei timori sul fatto che la volatilità globale nei prodotti alimentari e nelle materie prime possa portare a una bomba inflazionistica mondiale accompagnata da diffuse sommosse alimentari.

Lenin una volta definì il grano la "valuta delle valute", sottolineando la sua importanza per il modo in cui influenza tutto, dagli alimenti di base come il pane ai mangimi animali.

Il 5 agosto 2010 il primo ministro russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che vieta l'esportazione di grano, orzo, segale, mais e farina fino alla fine dell'anno, contribuendo a un enorme aumento del 92% dei prezzi mondiali del frumento da giugno.

Le persistenti condizioni di siccità in tutta la Federazione Russa stanno minacciando anche le semine invernali, «con implicazioni potenzialmente gravi per l'approvvigionamento mondiale di frumento nel 2011/12», secondo la FAO.

La carenza di cibo a causa di condizioni meteorologiche mostruose in altre aree del mondo sta contribuendo anch'essa alla spirale dei prezzi.

- La siccità in Ucraina e Kazakistan, due dei grandi granai del mondo si aggiunge nell'impatto sui prezzi.

- Le inondazioni in Canada hanno ulteriormente ridotto l'offerta di grano e spinto i costi verso l'alto.

- Le gelate fuori stagione in Florida hanno colpito i raccolti destinati al succo d'arancia.

- Devastanti inondazioni in Pakistan hanno spazzato via il bestiame e le aziende agricole, con migliaia di chilometri quadrati di terreno agricolo distrutti, con effetti di rialzo sui prezzi dei prodotti alimentari di base.

- L'eccessiva pioggia in Brasile e Colombia ha gonfiato i prezzi del caffè.

- L'aumento dei prezzi delle materie prime per il grano ha portato a un'impennata generale dei prezzi della carne a livello globale.

Secondo l'«Independent» di Londra, la crisi rischia di scatenare una "bomba inflazionistica", infliggendo devastazioni fiscali alle fragili economie dell'Occidente, mentre minaccia la sopravvivenza stessa di milioni di persone nei paesi in via di sviluppo.

«Nel complesso questo indica che le nazioni occidentali saranno colpite da un'acutissima inflazione nel prossimo anno, quando il prezzo di pane, birra, benzina e molti altri articoli quotidiani saliranno più in alto ancora. Tenuto conto delle prospettive di crescita stagnante nelle economie occidentali si rischia un ritorno alla "stagflazione": crescita stagnante accoppiata con inflazione elevata», afferma il rapporto.

Gli hedge fund globali si stanno ora accaparrando i prodotti alimentari e le materie prime, con esempi quali il manager di hedge fund Anthony Ward che si presume abbia investito 650 milioni di sterline (1 miliardo di dollari, 750 milioni di euro, ndt) nel mercato del cacao con l'acquisto di 240mila tonnellate di semi, abbastanza per fare 5 miliardi barrette di cioccolato. Le speculazioni finanziarie sui prezzi alimentari hanno amplificato la volatilità dei prezzi.

L'organo globalista «Financial Times» ammette che «una nuova crisi alimentare non sembra fuori questione», a causa del divieto di esportazione di grano da parte della Russia, notando che le rivolte per il cibo nei paesi in via di sviluppo si sono verificate due anni fa in mezzo a condizioni simili.

In congiunzione con le imposte sul consumo proposte sull'anidride carbonica, i picchi delle tasse sulle vendite, le impennate dell'imposizione sui redditi, gli aumenti dei prezzi della benzina, le paralizzanti misure di austerità, e il dollaro USA in picchiata, i prezzi alimentari che schizzano alle stelle serviranno a castrare ulteriormente gli americani dal punto di vista finanziario, consentendo all'élite di raggiungere l'obiettivo di sventrare la classe media, costringendola ad adottare standard di vita più bassi e sempre più dipendenti dalle politiche più ingombranti del governo per il suo sostentamento e la sua sopravvivenza.

 

Traduzione per Megachip a cura di Pino Cabras.

 

Fonte: www.prisonplanet.com.

 
 

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