Lo Stato di Emergenza soppianta la Costituzione? Discorso davanti al Commonwealth Club, San Francisco, 23 novembre 2010.
di Di Peter Dale Scott
Nel luglio 1987, durante l'intenso interrogatorio di Olivier North nel corso delle audizioni dell'affare Iran-Contra, il pubblico degli Stati Uniti ha avuto un assaggio del piano di emergenza "di natura estremamente delicata" nel quale North era stato coinvolto. North aveva apparentemente gestito dei piani per interventi di emergenza in caso di attacco nucleare (una preoccupazione legittima). La stampa sosteneva tuttavia che la pianificazione mirava a una sospensione più generalizzata della Costituzione, secondo le decisioni del presidente.
Nel quadro della sua abituale copertura dell'affare Iran-Contra, il New York Times ha pubblicato il seguente dialogo, senza tuttavia commenti né seguito:
[Membro del Congresso Jack] Brooks: Colonnello North, nell'ambito del vostro lavoro al N.S.C.(National Security Council), non vi hanno assegnato ad un certo momento alla pianificazione per la continuità di governo in caso di grave calamità?
Il modo in cui l'avvocato di North ed il senatore Daniel Inouye, presidente della commissione, hanno entrambi risposto dimostra che erano al corrente della questione:
Brendan Sullivan [consigliere di North, nervosamente]: Signor Presidente?
[senatore Daniel] Inouye: Credo che questa domanda riguardi un argomento estremamente delicato e riservato, perciò posso chiedere che non venga toccato?
Brooks: Ero particolarmente preoccupato, Signor Presidente, perché ho letto nei giornali di Miami e in molti altri che era stato sviluppato un piano, dalla stessa agenzia, un piano di contingenza in caso di emergenza, che sospenderebbe la Costituzione Americana. Ne sono stato profondamente turbato e mi sono chiesto se questo era un settore in cui aveva lavorato. Credo lo sia e vorrei averne conferma.
Inouye: Con tutto il rispetto, posso chiedervi di non toccare la questione a questo punto? Se vogliamo affrontarla, sono sicuro che possono essere fatti degli accordi per una sessione esecutiva. [1]
Brooks ha risposto ad un articolo di Alfonzo Chardy nel Miami Herald a proposito del coinvolgimento di Oliver North in seno alla Federal Emergency Managment Agency (FEMA) per la pianificazione della "Continuità di Governo" (Continuity Of Government, COG). Secondo Chardy, i piani prevedono "la sospensione della Costituzione, il controllo del governo nelle mani della FEMA, la nomina d' urgenza di comandanti dell'esercito per dirigere i governi federali e statali e la dichiarazione della legge marziale durante una crisi nazionale". [2]
Reagan aveva posto nella FEMA una squadra di contro-insurrezione che aveva creato quando era governatore della California. La squadra era guidata dal colonnello dell'esercito Louis Giuffrida, che aveva attirato l'attenzione di Reagan a causa di un articolo che aveva scritto mentre era nell' US Army War College e nel quale consigliava la detenzione forzata e senza mandato di milioni di statunitensi di colore in campi di concentramento. "Reagan ha dapprima messo Giuffrida al comando della Guardia Nazionale della California, chiedendogli di "progettare l'operazione Cable Splicer […], piani di legge marziale per legittimare l'arresto e la detenzione di attivisti contro la guerra del Vietnam e di altri dissidenti politici [3]." Questi piani sono stati perfezionati con l'aiuto dell' esperto britannico in contro-insurrezione Sir Robert Thompson, il quale aveva utilizzato le detenzioni di massa e le deportazioni per affrontare l'insurrezione comunista negli anni '50 nel territorio che oggi costituisce la Malesia.