30 giugno 2006
Inganno Gobale a Bologna.
Dopo le serate di marzo il Gruppo Eventi Culturali del Dopolavoro Ferroviario di Bologna propone un altro appuntamento sull'11 settembre
Venerdì 30 giugno alle 20.45
proiezione del film di Massimo Mazzucco
11 settembre 2001. Inganno globale
Collegamento con Massimo Mazzucco dopo la proiezione
Sala Polivalente del Dopolavoro Ferroviario
(zona Stazione Centrale, entrate da via Stalingrado 12 e da via Serlio 25/2)
INFO: elian99@tiscali.it, nadia.bo@dlf.it, 0516957116, 0514193180
Dopo le serate di marzo con Massimo Mazzucco, Maurizio Blondet, Eric Huschmid e Giulietto Chiesa, venerdì sera a Bologna, in contemporanea con la partita Italia-Ucraina, proietteremo 11 settembre 2001. Inganno globale. A seguire ci collegheremo ancora una volta con Massimo per un'ulteriore chiacchierata ...
...sullo "stato dell'arte" e sulle prospettive del movimento italiano di inchiesta sull'11 settembre. Come Gruppo Eventi Culturali del Dopolavoro Ferroviario bolognese vogliamo fare questa iniziativa essenzialmente per due motivi.
1. Dopo l'apertura della "finestra mediatica" di primavera crediamo che la situazione, benché "smossa", sia solo apparentemente divenuta più favorevole. Abbiamo appena annusato la nuova aria: le trappole, i colpi bassi e la sottigliezza dei cover up da parte di chi incarna o difende le teorie ufficiali (esse sì propriamente cospiratorie, come dice David Ray Griffin) sono destinati a diventare via via più insidiosi e "avvolgenti" man mano che passa il tempo e via via che di 11 settembre parleranno anche i peggiori cessi del mainstream media... Appunto: dobbiamo attrezzarci, "cambiare marcia" come dice Massimo, anche a partire dallo "scarico" del fantomatico cercatore di bufale che (giustissima Refosco!) s'è segnalato in primis quale "madre di tutte le bufale" egli stesso... Venerdì sera, riprendere il discorso bolognese di marzo dopo aver visto il film di Massimo servirà intanto a "fissare" criticamente questo punto di svolta cruciale.
2. Qui a Bologna, come gruppo di studiosi e di artisti che fa iniziative, frequenta Luogocomune e insieme ai luogocomunesi studia i fatti dell'11 settembre, crediamo sia giunto il momento di segnare questa nuova fase con un nostro "evento esemplare", il più possibile collettivo (di noi tutti, cioè, sempre fuori da ogni ceto politico-sindacale e con tutte le nostre differenti peculiarità e inclinazioni...). Venerdì sera ci servirà anche per cominciare a parlare pubblicamente di questo evento, che nell'ombra noi stiamo preparando da qualche tempo. Per ora abbiamo una data certa (domenica 17 settembre), un luogo certo (il teatro Arena del Sole, in pieno centro a Bologna) e alcuni ospiti certi (oltre a quelli citati sopra ce ne saranno altri, a cominciare proprio da David Ray Griffin).
L'idea, appunto, è quella di un appuntamento nazionale in occasione del quinto anniversario: fra teatro, video e convegno vero e proprio. Ovviamente ci stiamo lavorando e sappiamo che dovremo lavorarci ancora tanto in luglio ed agosto. Ma la cosa si fa, e speriamo che possa diventare un po' per tutti, e specialmente per i luogocomunesi, un momento davvero importante. Per "insistere meglio" e su tutta la linea nella nuova fase, per fare finalmente comprendere ad un pubblico più largo che il movimento italiano di inchiesta sull'11 settembre conta ormai al proprio interno uno spettro di forze e di argomenti tale che non può essere più questionato o "ridotto" col debunking, con la rissa televisiva o con gli altri mille mezzucci del nefando ritornello "dàgli ai complottisti".
Qui a Bologna sentiamo che è ormai il caso di porsi questo obiettivo, ad un tempo giusto e giustamente ambizioso. Venerdì sera, forse anche grazie alla coincidenza con la partita dell'Italia, proveremo a confrontarci su tutto questo con Massimo e con tutti i grandiosi che interverranno senza portarsi dietro nemmeno la radiolina fantozziana.
Emanuele Montagna
18 giugno 2006
9/11 In Plane Site - The Director's Cut.
Un’eccezionale inchiesta che rimette in discussione tutto quello che si sapeva, o si pensava di sapere, sui tragici eventi dell’11 settembre 2001.
Questo coraggioso documentario presenta prove, non teorie: utilizzando materiale audiovisivo inedito o mandato in onda soltanto una volta, demolisce impietosamente la versione ufficiale dell’11 settembre 2001 e suscita seri interrogativi sulla corretta gestione delle informazioni da parte dei mass-media, nonché sugli attuali sviluppi geopolitici a livello globale.
di William Lewis
Edito in Italia da Nexus
traduzione in Italiano - durata: 1 hr 9 min 58 sec
Frammento in italiano di 4 min 28 sec:
Vedi il video completo in italiano.
Painful Deceptions - Dolorose bugie.
Eric Hufschmid - Un'analisi dell'attentato dell'11 Settembre.
Un supplemento digitale del libro "Painful Questions" di Eric Hufschmid.
Una attenta analisi di tutti i fatti relativi a
* L'edificio 7 del WTC.
* L'attentato al Pentagono.
* Le Torri Gemelle.
Quando lo shock dell'11 Settembre inizia a dissiparsi, ci rendiamo conto che i fatti di quel giorno non quadrano. Come è stato possibile che...
* Bin Laden abbia messo a segno un attentato così devastante?
* Edifici in acciaio siano crollati e si siano polverizzati?
* Un aereo di linea, mai visto da nessuno, abbia colpito il Pentagono?
* Piloti inesperti abbiano condotto degli aerei così grandi senza assistenza?
Esaminate le risposte a queste ed altre domande su questa accurata presentazione. Eric Huschmid non lascia nulla al caso.
con sottotitoli in Italiano - durata: 118,59 min.
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15 giugno 2006
Confronting the evidence - Riaprire le indagini sull'11 settembre.
Un'eccezionale inchiesta proposta e finanziata da Jimmy Walter, uno straorninario individuo che ha dato il suo tempo, le sue ricerche e i suoi soldi per lavorare in una positiva e significativa causa: rimettere in discussione tutto quello che si sapeva, o si pensava di sapere, sui tragici eventi dell'11 settembre 2001. Questo coraggioso documentario, finalmente sottotitolato in italiano, getta una nuova luce sui drammatici eventi che sono seguiti a quel drammatico giorno e pone nuove ma evidenti domande a cui le fonti ufficiali e i media non hanno mai prestato troppa attenzione.
Gli ospiti in studio, giornalisti, scrittori, politici e scienziati, utilizzando varie fonti, tra cui documenti e materiale audiovisivo, demoliscono la versione ufficiale dell'11 settembre 2001 e suscita seri interrogativi sulla corretta gestione delle informazioni da parte dei mass-media, sul coinvolgimento dei veri responsabili, sulla copertura operata dal governo americano nonché sugli attuali sviluppi geostrategici a livello globale. Questo video non da risposte, vuole porre soltanto domande, vuole far capire quante siano state le mancanze e quanto la commissione di inchiesta 9/11 sia stata una ignobile sceneggiata.
I quesiti che porrà questo video, si spera, saranno gli stessi che faranno riaprire le indagini su quel terribile giorno. Diffondi ciò che apprenderai e dai il tuo contributo per risvegliare le menti e la critica della gente.
Durata: 161 min.
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11 Settembre 2001 - Inganno Globale
"11 Settembre 2001 - Inganno Globale" è il primo film italiano sugli attentati che da cinque anni a questa parte hanno cambiato il corso della storia.
Vuoi per le guerre che ne sono state fatte conseguire, e che stanno avendo enormi implicazioni a livello globale, vuoi soltanto per il costo quasi raddoppiato della benzina che tutti consumiamo ogni giorno, non c'è un solo aspetto delle nostre vite quotidiane che non sia stato in qualche modo toccato da quei fatti.
È quindi doppiamente importante per chiunque affrontare la questione con serietà e responsabilità, evitando di dividersi in due bande contrapposte, che possono portare soltanto a dannose spaccature, quando il problema ci riguarda tutti nella stessa misura.
Nel grande polverone mediatico che si sta alzando sull'11 settembre, questo film-inchiesta cerca di scartare il grano dal loglio, separando le accuse ridicole della vere responsabilità mancate, proprio per evitare che grazie alla inconsistenza delle prime vengano coperte le seconde, e lo fa attenendosi rigorosamente a fatti documentati e verificabili da chiunque.
Non esiste il "complottismo", esistono solo delle risposte poco chiare da parte dei governi. Noi vogliamo soltanto chiarezza. Durata: 92,14 min.
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Vuoi per le guerre che ne sono state fatte conseguire, e che stanno avendo enormi implicazioni a livello globale, vuoi soltanto per il costo quasi raddoppiato della benzina che tutti consumiamo ogni giorno, non c'è un solo aspetto delle nostre vite quotidiane che non sia stato in qualche modo toccato da quei fatti.
È quindi doppiamente importante per chiunque affrontare la questione con serietà e responsabilità, evitando di dividersi in due bande contrapposte, che possono portare soltanto a dannose spaccature, quando il problema ci riguarda tutti nella stessa misura.
Nel grande polverone mediatico che si sta alzando sull'11 settembre, questo film-inchiesta cerca di scartare il grano dal loglio, separando le accuse ridicole della vere responsabilità mancate, proprio per evitare che grazie alla inconsistenza delle prime vengano coperte le seconde, e lo fa attenendosi rigorosamente a fatti documentati e verificabili da chiunque.
Non esiste il "complottismo", esistono solo delle risposte poco chiare da parte dei governi. Noi vogliamo soltanto chiarezza. Durata: 92,14 min.
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06 giugno 2006
Loose Change.
Loose Change è sicuramente il film più completo ed interessante
uscito fino ad oggi sull'undici settembre. L'autore è Dylan Avery, un
ragazzo poco più che ventenne, che due anni fa si è messo a
raccogliere e studiare l'immensa mole di materiale esistente in rete, e
ne ha fatto, insieme al suo amico Korey Rowe - fresco reduce delle
guerre in Afghanistan e Iraq - un lavoro che è stato già visto,
tramite Google Video, da oltre due milioni di persone nel mondo.
Oggi Loose Change arriva anche in Italia con sottotitoli in italiano.
Per chiunque si interessi alla questione dell'undici settembre, e al
suo dibattito che non accenna a placarsi, questo è un film
assolutamente indispensabile da conoscere.
Durata: 88,21 min.
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Eziologia dell' 9/11.
Eziologia: studio delle cause che determinano l' insorgenza delle patologie.
A questo punto, qualcuno potrebbe obbiettare:
ma che centrano le patologie con l' 11 settembre?
Quel qualcuno la farebbe facile, e fin quì tutti daccordo!
Proviamo a partire dall' invasione sovietica dell'Afganistan.
Uno stato cuscinetto, privo di risorse di qualsivoglia genere, fù invaso per poter costruire un oleodotto che trasportasse più petrolio dall'unione sovietica verso gli stati asiatici, in modo tale da permettere ai sovietici di spingere dalla loro parte gli stati in questione, per la maggior parte neutrali nei confronti della guerra fredda, cercando così di ribaltare lo schieramento, contro l'occidente, a favore dell' URSS.
La risposta del Pentagono fù nel finanziare sia i signori della guerra, sia le scuole Coraniche in Pakistan, che sfornarono i Talebani, sia i partigiani locali che resistevano all'invasione sovietica, a cui si aggiunsero molti combattenti da ogni parte dell'Islam, e che formarono una vera e propria rete chiamate La Base, che in lingua araba si dice Al Qeda.
A quel punto, i sovietici, non potendo completare l'invasione, dovettero prendere atto che la guerra fredda era ormai perduta, scelsero quindi di cambiare radicalmente con politiche come Glasnost e Perestroika; il muro di Berlino, non avendo più ragione di esistere, fù abbattuto e la Russia entrò di fatto a far parte dell'occidente.
A questo punto però, qualcuno in occidente, cominciò a considerare appetibile la costruzione di quello stesso oleodotto.
Gli stati asiatici stavano iniziando ad avere una forte crescita economica, i grossi azionisti dell'occidente cominciarono ad intravedere in ciò seri rischi di perdere la competizione con le nascenti multinazionali asiatiche.
Da quì la necessita di vendere a loro più quantitativi di petrolio, ma con la stessa logica con cui si vende eroina ai tossicomani, per tenerli in potere!
Però occorreva rimuovere i Talebani, e ciò poteva essere fatto soltanto invadendo l'Afganistan, situazione questa che sarebbe stata troppo simile ad un nuovo Vietnam e, contemporaneamente, ad una nuova invasione in stile sovietica: occorreva creare le condizioni perchè non rassomigliasse a nessuna delle due.
Le presunte inefficienze nel prevenire gli attacchi del 9/11 servirono proprio a questo!!
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