29 marzo 2022
Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 29 mar 2022
Mini: Ucraina e nazisti, Russia sotto attacco Nato dal 1997
Il falso è che la guerra sia cominciata con l’invasione russa dell’Ucraina. Questo in realtà è un atto nemmeno finale di una guerra tra Russia e Ucraina cominciata nel 2014 con l’insurrezione delle provincie del Donbass poi dichiaratesi indipendenti. Da allora le forze ucraine hanno martoriato la popolazione russofona ai limiti del massacro e nessuno ha detto niente. Per quella popolazione in rivolta contro il regime ucraino non è stata neppure usata la parola guerra di liberazione o di autodeterminazione così care a certi osservatori internazionali. E’ bastato dire che la “Russia di Putin” voleva tornare all’impero zarista per liquidare la questione. L’ipocrisia è l’atteggiamento della propaganda occidentale pro-Ucraina che, prendendo atto che esiste una guerra, finge di non sapere chi e che cosa l’ha causata e si stupisce che qualcuno spari, qualcun altro muoia e molti siano costretti a fuggire. Ipocrisia ancor più grave della propaganda è il silenzio omertoso di coloro che tacciono sul fatto che dal 2014 Stati Uniti e Nato hanno riversato miliardi in aiuti quasi interamente destinati ad armare l’Ucraina e migliaia di professionisti della guerra per addestrare e arricchire i gruppi estremisti e neonazisti.
Non credo che dall’Europa sia stata sottovalutata, la questione ucraina esplosa nel 2014: è stata volutamente indirizzata verso la trasformazione graduale del paese in un avamposto contro la Russia, a prescindere dalla sua ammissione alla Nato. Di qui la pseudo-rivoluzione arancione (2004), il sabotaggio interno ed esterno di ogni tentativo di stabilizzazione, l’alternanza di governi corrotti, la pseudo-rivolta di Euromaidan, il colpo di stato contro il presidente Yanukovich (2014) fino alla elezione di Zelensky. Quest’ultimo è passato da un programma elettorale contro gli oligarchi, contro la corruzione politica e la promessa di “servire il popolo” ad una politica dichiaratamente provocatoria nei confronti della Russia. E questo era esattamente ciò che volevano gli Stati Uniti, e quindi la Nato, dal 1997. L’espansione della Nato a Est, iniziata in quell’anno dopo una serie di prove di coinvolgere nella “cooperazione militare i paesi dell’Europa orientale” (programma “Partnership for peace”) è stata una provocazione continua per 24 anni. Per oltre un decennio, la Russia non ha potuto opporsi. E la Nato, sollecitata in particolare da Gran Bretagna, Polonia e repubbliche baltiche, ha pensato di poter chiudere il cerchio attorno ad essa “attivando” sia Georgia sia Ucraina.
28 marzo 2022
IL GENERALE FABIO MINI / USA & NATO, 24 ANNI D PROVOCAZIONI ANTI RUSSIA
“Oggi è necessario negoziare, finirla con il pensiero unico e la propaganda, aiutare l’Ucraina a ritrovare la ragione e la Russia ad uscire dal tunnel della sindrome da accerchiamento, non con le chiacchiere ma con atti concreti. E quando la crisi sarà superata, sperando di essere ancora vivi, Italia ed Europa dovranno impegnarsi seriamente a conquistare quella autonomia, dignità e indipendenza strategica che garantisca la sicurezza a prescindere dagli interessi altrui”.
E’ la conclusione di un articolato, lucidissimo ragionamento svolto da Fabio Mini, generale di corpo d’armata dell’Esercito italiano, già Capo di Stato Maggiore del comando NATO del Sud Europa e a capo della missione internazionale in Kosovo.
Un’analisi a 360 gradi, perfetta nella sua ricostruzione storica e nell’analisi geopolitica attuale. Lontana mille miglia dal pattume e dell’ignoranza ‘storica’ praticamente di tutta la classe politica (sic) di casa nostra.
26 marzo 2022
Generazioni Future: MARCIA PER LA PACE Domenica 26 marzo Assisi
25 marzo 2022
[Reseau Voltaire] Le Nouvel Ordre Mondial créé à l’occasion de la guerre en Ukraine (vidéo) 25 mar 2022
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BOMBA BIOLABORATORI AMERICANI IN UCRAINA / I PIANI DELLA “ZARINA” VICTORIA NULAND
Sta scoppiando la bomba bio-lab, ossia i laboratori militari super segreti installati dal Pentagono soprattutto in Ucraina, ma anche in tante altre repubbliche sovietiche (e in mezzo mondo, per un totale di 25 paesi).
La Cina invita ufficialmente, con durezza, gli Stati Uniti a rivelare tutti i dettagli su quei bio-laboratori, facendo luce soprattutto sui rischi e i pericoli connessi, facili da immaginare dopo il giallo di Wuhan.
Ovviamente ancor più duri i russi, che il 6 marzo hanno lanciato pesantissime bordate attraverso il generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa, e, in modo ancor più incisivo, il generale Igor Kirillov, comandante della forza di difesa radiologica, chimica e biologica del Cremlino.
Su tutte le furie gli americani, in modo perfettamente trasversale, con i democratici e i repubblicani all’assalto del satanasso Vladimir Putin. Particolarmente bellicoso il senatore Lindsay Graham; mentre è costretta ad ammettere qualcosa la vera anima nera dei ‘progetti’ a stelle e strisce in Ucraina, l’attuale sottosegretario di Stato per gli affari politici dell’esecutivo Biden, ossia Victoria Nuland.