07 dicembre 2021
GREEN PASS: PRIMA RIASSUNZIONE PER LAVORATORE SENZA TESSERINO SIA CAPOSALDO PER NUOVA GIURISPRUDENZA
06 dicembre 2021
Studio Svedese: Le persone sono morte a tassi del 20% più alti del normale dopo la seconda iniezione di COVID
04 dicembre 2021
Byoblu Newsletter 28 novembre 2021: SIAM PRONTI ALLA MORTE
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03 dicembre 2021
FDA / VUOLE SECRETARE I DATI SUL VACCINO PFIZER FINO AL 2076!
Negli Stati Uniti la potente ‘Food and Drug Administration’ (FDA) ha chiesto al giudice federale di secretare i dati e le informazioni sul vaccino Pfizer fino al 2076.
Avete letto bene, la bellezza di 55 anni!
Ciò in barba alla ‘piena trasparenza’ sempre promessa e sbandierata dalla FDA. Come, ad esempio, quando ha concesso la licenza a Pfizer per il suo vaccino anti covid, quel famigerato 23 agosto 2021.
Una data storica, in negativo, perché la solitamente rigida e intransigente FDA s’è sciolta come neve al sole dopo le pressioni ricevute dalla Casa Bianca, a sua volta ‘premuta’ da Pfizer e Moderna, ansiose di ottenere il tanto agognato Ok definitivo ai loro vaccini, bruciando i tempi e le tappe previste, al di fuori di ogni regola e di ogni principio scientifico. I test, gli esperimenti, i basilari trials, infatti, sarebbero dovuti durare per mesi e mesi, almeno fino a dicembre 2023. Ed invece, ecco uscire dal magico cilindro di FDA il disco verde, che decreta la fine dell’uso ‘in emergenza’ di quei vaccini.
Ai confini della realtà.
Dopo quella approvazione farlocca succede un po’ di tutto: fatti che, of course, vengono totalmente oscurati dai media di casa nostra, genuflessi davanti alle politiche tutto Green pass & vaccini del governo Draghi.
Dopo neanche una settimana negli Stati Uniti si dimettono due vertici storici della stessa FDA, Marion Gruber, in servizio da oltre trent’anni e da un decennio a capo dello strategico ‘Office of Vaccine Research & review’. Fa le valigie anche il suo vice, Phil Kraus. Un autentico tsunami, del tutto anomalo per gli States e ancor più per una realtà fino a quel momento tanto granitica come la FDA.
Ma restano allibiti, per la repentina decisione della FDA, anche molti scienziati e accademici di fama. Una trentina, in particolare, prendono carta e penna e chiedono formalmente alla stessa FDA di fornire dati, documenti e informazioni di carattere prettamente scientifico presentate da Pfizer a FDA per ottenere l’autorizzazione.
02 dicembre 2021
Mario Rossi Network Daily 2 dic 2021: Prima sentenza in Belgio che stoppa il super green pass per contrasto al diritto comunitario. Anief: è illegittimo, lo abbiamo sempre detto
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Il dottor Fauci ammette che i vaccini non hanno funzionato come pubblicizzato e che oggi i vaccinati sono in pericolo
Dovrebbe essere chiaro ormai che la pandemia non finirà finché il dottor Fauci non sarà rimosso e sostituito.
Riprendiamo questo pezzo, breve ma molto esplicito dal Gateway Pundit, sito a noi molto caro.
Il livello di ipocrisia a cui le istituzioni sono arrivate attraverso i loro portavoce è così alto che se non ci fossimo dentro fino al collo, potremmo definire ciò che stiamo vivendo una finzione tragicomica degna del grande Pirandello.
Ma purtroppo siamo di fronte a un meccanismo perverso che si attorciglia sempre di più come una tenia all’interno dei gangli di una società che ora si trova un bivio. Perché si trova a un bivio?
Perché deve decidere. Decidere se vuole vivere in una distopia, in un mondo distorto fatto di siringhe ed effetti collaterali, di ospedali dove non si viene curati e dove l’apparato giuridico finge che tutto vada bene e sentenzia a seconda di quanto dicono i media. Media che hanno sostituito il parlamento e l’iter legislativo.
Oppure deve reagire. Anzi agire. Agire e ritornare a un comune buon senso che è tipico delle società sane e dei sistemi funzionanti.
Perché i padroni del discorso hanno ragione su una cosa: non si tornerà più indietro.
Siamo pronti a lasciare il vecchio mondo per entrare nel nuovo?
Dietro di noi c’è solo terra bruciata. Che facciamo?
01 dicembre 2021
L’ASSALTO A TIM / COSA SI MUOVE DENTRO E DIETRO AL COLOSSO AMERICANO ‘KKR’?
Cosa ci sarà mai dentro lo scrigno griffato KKR, il colosso statunitense che vuol fare un sol boccone – anche se in via del tutto amichevole, come ha subito precisato al momento della sua offerta d’acquisto – della nostra ammiraglia delle telecomunicazioni, TIM?
Pochi se lo sono chiesto, riducendo il tutto ad un’offerta quasi di prassi per una big del firmamento societario a stelle e strisce.
Ma vediamo di capirci qualcosa. E partiamo dal variegato azionariato di KKR, dall’elenco dei soci eccellenti.
In pole position, tra gli ‘investitori istituzionali’, troviamo i due giganti della finanza americana e internazionale.
I DUE GIGANTI MONDIALI DEI “FONDI”
Si tratta di ‘BlackRock’ e ‘Vanguard’, che detengono, rispettivamente, il 5,76 e il 5,62 per cento delle azioni KKR.
Seguono a ruota ‘Capital International Investors’ (4,65 per cento), ‘ValueAct Holdings’(4,11 per cento), ‘Principal Financial Group’ (3,79 per cento).
Vanguard e BlackRoch, poi, fanno capolino, da protagonisti, anche in qualità di ‘investitori fondi comuni’.