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19 settembre 2021
The D Daily 19 September 2021
17 settembre 2021
John Pilger: il grande gioco di distruggere i Paesi
Mentre uno tsunami di lacrime di coccodrillo travolge i politici occidentali, la storia viene soppressa. La libertà che l’Afghanistan ha conquistato oltre una generazione fa è stata distrutta dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna e i loro “alleati”.
Nel 1978, il movimento di liberazione nazionale guidato dal Partito Democratico Popolare dell’Afghanistan (PDPA) rovesciava la dittatura di Mohammad Daud, il cugino del re Zahir Shar. Fu una rivoluzione immensamente popolare che colse di sorpresa gli inglesi e gli americani.
I giornalisti stranieri a Kabul, riferiva il New York Times, rimasero sorpresi nello scoprire che “quasi tutti gli afghani che hanno intervistato hanno dichiarato [di essere] felici del colpo di stato“. Il Wall Street Journal riportava che “150.000 persone… hanno marciato per onorare la nuova bandiera… i partecipanti sono apparsi sinceramente entusiasti“.
Il Washington Post scriveva che “la lealtà afgana al governo non può essere messa in discussione“. Laico, modernista e, in misura considerevole, socialista, il governo presentò un programma di riforme visionarie che includeva la parità di diritti per le donne e le minoranze.
I prigionieri politici furono liberati e gli archivi della polizia pubblicamente bruciati.
Sotto la monarchia, l’aspettativa di vita era di 35 anni; un bambino su tre moriva durante l’infanzia. Circa il 90% della popolazione era analfabeta. Il nuovo governo introdusse l’assistenza medica gratuita. Fu lanciata una campagna di alfabetizzazione di massa.
Per le donne, i guadagni non avevano precedenti; alla fine degli anni ’80, metà degli studenti universitari erano donne, e le donne costituivano il 40% dei medici dell’Afghanistan, il 70% dei suoi insegnanti e il 30% dei suoi dipendenti pubblici.
I cambiamenti furono così radicali che rimangono vividi nei ricordi di coloro che ne beneficiarono.
Saira Noorani, una donna chirurgo fuggita dall’Afghanistan nel 2001, ha ricordato:
“Ogni ragazza potrebbe andare al liceo e all’università. Potevamo andare dove volevamo e indossare quello che ci piaceva… Andavamo nei bar e al cinema per vedere gli ultimi film indiani il venerdì… tutto ha cominciato ad andare storto quando i mujahedin hanno iniziato a vincere… queste erano le persone che l’occidente ha supportato.”
Per gli Stati Uniti, il problema con il governo PDPA era che fosse sostenuto dall’Unione Sovietica.
Eppure non è mai stato il “fantoccio” deriso in Occidente, né il colpo di stato contro la monarchia è stato “sostenuto dai sovietici”, come sostenevano all’epoca la stampa americana e britannica.
Il segretario di Stato del presidente Jimmy Carter, Cyrus Vance, scrisse in seguito nelle sue memorie: “Non avevamo prove di alcuna complicità sovietica nel colpo di stato.”
16 settembre 2021
UNITED HEALTH PROFESSIONALS – CHIAMATA MONDIALE ALLA DISOBBEDIENZA CIVILE
Condividiamo con i nostri lettori il comunicato stampa di United Health Professionals
Si tratta di una durissima presa di posizione e al contempo un vero e proprio manifesto di ribellione e consapevolezza, presentato da un gruppo di autorevoli medici, sia francesi che di altre nazioni, contro la folle deriva autoritaria e tecnocratico-sanitaria che il mondo sta attualmente attraversando.
Ecco il testo.
Per oltre un anno e nella maggior parte delle nazioni del mondo, misure non scientifiche, non mediche e illegali sono state imposte per gestire l’ epidemia da COVID-19 nonostante gli avvertimenti di numerosi medici, esperti e gruppi di scienziati. Queste folli, stupide, tiranniche e criminali misure, che violano i principi base della medicina, la Dichiarazione Universale Dei Diritti Umani e la Convenzione Internazionale Sui Diritti Dell’ Infanzia, sono un’ “arma di distruzione di massa” della societa` in termini di salute, economie, educazione, ecologia e diritti umani. Tutto questo e` stato fatto con la complicita` di pseudo-esperti corrotti o ignoranti i quali hanno seguito ciecamente altri e sono divenuti dittatori medici.
Le prove scientifiche e fattuali dimostrano molto chiaramente che cio` non riguarda per nulla la salute pubblica ma e` un’ enorme frode, una grande manipolazione, una guerra e piu` probabilmente un complotto come spiegato da The Telegraph, dal Presidente della Bielorussia e dal consigliere del Ministro della Difesa Russa. C’e` inoltre uno sforzo per insabbiare la verita` riguardante le cause dell’ epidemia: virus naturale, incidente di laboratorio o bioterrorismo?
Il Professor Luc Montagnier, virologo e vincitore del Premio Nobel in Medicina per aver scoperto l’ HIV, il 17 aprile 2020 ha affermato che il coronavirus “non e` naturale, e` stato un lavoro fatto da professionisti … Non so chi l’ ha fatto o perche` … C’e` uno sforzo per reprimere la verita`”.
15 settembre 2021
Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 15 set 2021
The D Daily 15 September 2021
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