21 maggio 2021

Le sconvolgenti dichiarazioni di una infermiera del reparto di terapia intensiva Covid


Ho avuto la possibilità di conoscere e intervistare Maria Maddalena, un'infermiera che lavora nel reparto di Terapia intensiva Covid. Il nome ovviamente è inventato per mantenere la privacy, ma le cose che afferma sono importanti e decisamente inquietanti.

D) Grazie Maria per aver accettato l'intervista, soprattutto perché sta rischiando molto. In che reparto sta lavorando?
R) Attualmente sto lavorando in Terapia intensiva Covid. Ciò significa prendersi cura di persone con gravi insufficienze respiratorie, in pratica con polmoniti da Covid, spesso anche con la complicanza dell’embolia polmonare. Le persone non riescono a respirare da sole in modo efficace sfruttando l’ossigeno normalmente presente nell’aria: i loro polmoni sono talmente infiammati che hanno bisogno di alte percentuali di ossigeno che venga “sparato” a viva forza nei loro polmoni tramite l’ausilio di occhialini ad alto flusso, maschere e caschi ad alta pressione. Tutti questi presidi funzionano grazie all’utilizzo di un ventilatore che invia la miscela di aria e ossigeno in modo personalizzato e continuo. In caso di progressione della malattia, queste ventilazioni non invasive possono non essere più sufficienti perchè il polmone non riesce più a scambiare correttamente O2 e CO2 affaticando e scompensando il paziente. Si rende allora necessaria l’intubazione orotracheale. Il paziente viene sedato ed intubato con un tubo che dalla bocca arriva in trachea, collegato al ventilatore, che provvede ad effettuare per suo conto i movimenti respiratori e a scambiare aria e O2 necessari alla saturazione ottimale. Da quel momento il paziente viene monitorato ed assistito in tutte le sue necessità fisiche ed emodinamiche attraverso un controllo continuo intensivo e variazioni di farmaci e ventilazione vengono effettuate in tempo reale in base ai parametri vitali.

D) Cosa vuol dire personalmente e professionalmente lavorare in un reparto covid?

20 maggio 2021

Magaldi: strage di Stato, indagate Speranza e complici

Strage di Stato

«Ha tentato in modo arrogante e mafioso di occultare una verità che un funzionario onesto aveva evidenziato». Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, attacca il ministro Roberto Speranza: così come lo stesso Conte, non poteva essere all’oscuro delle inaudite manovre messe in atto per insabbiare il dossier di un valente funzionario dell’Oms, Francesco Zambon, che all’inizio della primavera 2020 aveva inutilmente segnalato l’assenza di un piano pandemico aggiornato. «Mi complimento con Massimo Giletti, che l’11 aprile nel suo programma su La7, “Non è l’arena”, ha riassunto la vicenda: Ranieri Guerra, già direttore generale del ministero della salute e dunque responsabile dei piani pandemici, prima non ha aggiornato il piano per l’Italia, e poi – divenuto direttore vicario dell’Oms – si è vantato con Silvio Brusaferro, neo-portavoce del Cts, di aver intimato a Zambon di cambiare le carte in tavola, arrivando infine a far ritirare il rapporto». Per Magaldi, «anche Brusaferro dovrebbe essere costretto a dimettersi subito, per rimozione della verità e per truffa», nell’ambito di una manovra che l’ha visto agire come «compagno di merende di Ranieri Guerra e dello stesso Goffredo Zaccardi, capo di gabinetto del ministro Speranza».

Insiste Magaldi: non è immaginabile che Speranza non fosse al corrente dei fatti, impegnato com’era a «promuovere la logica del terrore e delle morti, molte delle quali evitabili con un piano pandemico aggiornato e prontamente applicato, quindi con una ben diversa capacità di gestione dell’emergenza». Conclusione: l’esponente di Leu «non può più essere ministro, dopo questa storia: Draghi non può permettersi di continuare ad avere un “ministro della malasanità” come Speranza, che mi auguro venga anche processato, specie dopo le verminose comunicazioni tra Guerra e Brusaferro, mostrate in primis da Giletti: sono parte di un comportamento non scusabile e non accettabile, che probabilmente presenta anche profili penali». Esponente della massoneria sovranazionale progressista, Magaldi preme su Draghi: «Ho informazioni ancora più esplosive su quanto è accaduto e sta ancora accadendo», premette. «Credo che Draghi sia sempre più incline a meditare: non solo sulla gente da cui è circondato e di cui deve liberarsi al più presto, ma anche sul paradigma finora adottato». Sottolinea il leader “rooseveltiano”: «Ancora prima della salute viene la libertà: se tuteli la libertà e persegui la verità, allora tutelerai anche la salute. Invece, quelli come Speranza – che hanno messo al primo posto la salute biologica e calpestato le libertà costituzionali – alla fine non si sono curati nemmeno della salute, come viene fuori dagli scandali che stanno emergendo».

19 maggio 2021

VACCINI – L’EX NUMERO 2 PFIZER VUOTA IL SACCO


Il dottor Michael Yeadon, ex vicepresidente e scienziato capo della Pfizer per Allergy & Respiratory che ha trascorso 32 anni nel settore alla guida della ricerca sui nuovi farmaci e si è ritirato dal gigante farmaceutico con «la posizione di ricerca più avanzata» nel suo campo, ha concesso un’intervista esclusiva alla benemerita  testata prolife nordamericana LifeSiteNews.

 

«Nell’ultimo anno mi sono reso conto che il mio governo e i suoi consiglieri mentono in faccia al popolo britannico su tutto ciò che ha a che fare con questo coronavirus. Assolutamente tutto»

Del dottor Yeadon Renovatio 21 ha scritto in passato, in particolar modo riguardo alla sua idea che il vaccino mRNA possa avere effetti catastrofici sulla fertilità delle donne.

 

I pensieri e le rivelazioni di Yeadon riguardo a vaccini e pandemia risultano semplicemente sconvolgenti.

 

In partenza, nell’intervista a LifeSiteNews, il dottor Yeadon affronta la propaganda «dimostrabilmente falsa» da parte dei governi in risposta al COVID-19, inclusa la «menzogna» di varianti pericolose, il potenziale totalitario riguardo ai «passaporti vaccinali» e la forte possibilità che abbiamo a che fare con una «cospirazione» che potrebbe portare a qualcosa di ben oltre la carneficina sperimentata nelle guerre e massacri del 20° secolo.

18 maggio 2021

Uno scienziato spiega perché era ingannevole l’indagine dell’OMS sulle origini del Covid


In un’intervista con Independent Science News, Richard H. Ebright, Ph.D., uno dei 26 scienziati che hanno firmato una lettera aperta chiedendo un’indagine sulle origini del COVID-19, delinea i molti modi in cui l’indagine dell’OMS è stata inadeguata.

Di Jorge Casesmeiro Roger

 

Il biologo molecolare Dr. Richard H. Ebright, Ph.D. è uno dei 26 scienziati mondiali che hanno firmato la lettera aperta: “Call for a Full and Unrestricted International Forensic Investigation into the Origins of COVID-19 ” – un documento pubblicato il 4 marzo dal Wall Street Journal e Le Monde che ha riacceso il dibattito sull’origine della pandemia dopo il Missione convocata dall’OMS a Wuhan.

Consiglio d’amministrazione, Professore Richard H. Ebright, professore di chimica e biologia chimica alla Rutgers University, è anche direttore di laboratorio al Waksman Institute of Microbiology e funge è anche capo progetto per due sovvenzioni di ricerca del National Institutes of Health.

Richard H. Ebright

Il dottor Richard Ebright ha conseguito la laurea in biologia e il dottorato in microbiologia e genetica molecolare all’Università di Harvard. Ha più di 160 pubblicazioni e più di 40 brevetti rilasciati e in sospeso. È membro dell’Accademia Americana delle Arti e delle Scienze e membro dell’Associazione Americana per l’Avanzamento della Scienza, dell’Accademia Americana di Microbiologia e della Società Americana di Malattie Infettive.

Il dottor Ebright è membro del Comitato istituzionale di biosicurezza della Rutgers University e del Comitato per la resistenza antimicrobica della Infectious Diseases Society of America. È stato anche membro del gruppo di lavoro sulla sicurezza degli agenti patogeni dello stato del New Jersey e del progetto Controlling Dangerous Pathogens del Center for International Security Studies. È stato un membro fondatore del Cambridge Working Group, che ha sostenuto la biosicurezza, la biosicurezza e le revisioni del rischio-beneficio per la ricerca sui potenziali patogeni pandemici.

17 maggio 2021

Medici: resistenza contro il vaccino imposto da Draghi

Mariano Amici

«Con la risoluzione numero 2361 del febbraio scorso, il Consiglio D’Europa si è espresso in modo piuttosto netto contro l’introduzione negli Stati membri di un obbligo vaccinale». Lo sottolinea Sonia Fascendini, su “Trend Online”. Nella risoluzione si legge tra l’altro che gli Stati membri «devono assicurarsi che i cittadini siano informati che la vaccinazione non è obbligatoria», e che nessuno (politicamente, socialmente o altrimenti) è «sottoposto a pressioni per farsi vaccinare», se non desidera farlo. Inoltre, secondo questo primo pronunciamento di un organo dell’Unione Europea, si deve «garantire che nessuno sia discriminato per non essere stato vaccinato», per qualsiasi motivo (possibili rischi per la salute, di fronte a vaccini Covid ancora sperimentali, o contrarietà personale verso il vaccino come profilassi sanitaria preventiva). Al tempo stesso, aggiunge “Trend Online“, si invitano i paesi Ue ad «adottare misure tempestive ed efficaci per contrastare la disinformazione e l’esitazione riguardo al vaccino Covid-19». Una posizione, quindi, che «sembra orientata verso un’attività di persuasione e di tolleranza verso chi è scettico verso i vaccini».

Sembra inoltre esclusa, senza eccezioni, «l’ipotesi invece di imporre un vaccino», o anche solo di «applicare sanzioni o penalizzare chi non voglia farsi inoculare il vaccino», annota la stessa Sonia Fascendini. Peccato però che l’Italia lo abbia appena introdotto, un primo obbligo vaccinale, per ora riservato al personale sanitario. «Già qualcuno inizia a ipotizzare che questo sia il primo passo, verso la diffusione dell’obbligo di sottoporsi al vaccino, poco alla volta, se non per tutti, per una platea molto più ampia». “Merito” del decreto legge del 31 marzo 2021, varato dal governo Draghi. «Trattandosi di un decreto legge e non di un Dpcm, non è possibile ricorrere al Tar», chiarisce il dottor Mariano Amici, che a Roma nell’ultimo anno ha curato e guarito, da casa, ben 2.000 pazienti, senza mai doverli fare ricoverare. Il dottor Amici – violentemente attaccato e diffamato dai grandi media – smonta alla radice il ricorso al vaccino-Covid: non garantisce ai medici vaccinati di non essere contagiosi. Per quale motivo, dunque, costringerli a subire questo singolare Tso, completamente inutile dal punto di vista epidemiologico, sotto pena di gravi sanzioni?

14 maggio 2021

OMS – Nuovo passo verso il governo mondiale


L’OMS sta promuovendo un nuovo trattato internazionale sulla pandemia da redigere e firmare dalle nazioni del mondo. Nel loro annuncio del 30 marzo 2021 intitolato COVID-19 mostra perché un’azione unitaria è necessaria per un’architettura sanitaria internazionale più solida , l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) fa prevedibilmente appello a vaghi principi generali e valori nobili nel tentativo di invogliare l’umanità a sostenere la sua ricerca del globalismo e di una maggiore centralizzazione del potere.

Anche se questa volta non usa la parola d’ordine sostenibile , usa un’altra delle sue parole d’ordine preferite equa . L’OMS afferma che tutti devono avere un “accesso universale ed equo” a “vaccini, medicinali e strumenti diagnostici sicuri, efficaci e convenienti” per le pandemie attuali e future, tuttavia ha già sbagliato, poiché come i fatti hanno dimostrato, COVID non lo è una pandemia ma piuttosto un’operazione, un’agenda, una casedemia di PCR e una truffa. Gli scettici nei confronti delle autorità che chiedono più collaborazione come stratagemma per ottenere più potere dovrebbero notare che l’attuale struttura dell’UE è nata prima tramite i trattati. Quindi diamo uno sguardo più da vicino alle parole usate per spingere questo nuovo trattato internazionale sulla pandemia .

Al momento giusto, 23 leader mondiali e il capo dell’OMS hanno letto i loro script per promuovere il trattato internazionale di pandemia

13 maggio 2021

Bill Gates e i suoi imperi


Attualmente stiamo affrontando tecnocrati enormemente potenti che sono decisi a inaugurare il Great Reset , che completerà il trasferimento in corso di ricchezza e proprietà delle risorse dai poveri e dalle classi medie agli ultra-ricchi. Forse il più noto degli individui che spingono per questo è Bill Gates che, come John Rockefeller un secolo prima di lui, ha riabilitato la sua immagine dolorosamente offuscata rivolgendosi alla filantropia.

Tuttavia, il marchio di filantropia di Gates, finora, ha aiutato pochi e danneggiato molti. Mentre la sua macchina di pubbliche relazioni è riuscita a trasformare l’opinione pubblica su di lui in modo tale che molti ora lo vedono come un salvatore globale che dona la sua ricchezza per il bene del pianeta, niente potrebbe essere più lontano dalla verità.

 

Stranglehold di Gates sulla salute globale

Di recente mi è venuta in mente l’entità del ruolo di Gates sulla salute globale. Credo che la catastrofe del COVID-19 non sarebbe stata possibile se non fosse stato per l’Organizzazione mondiale della sanità, su cui Gates sembra esercitare un controllo ombra. Ricordate, è stata principalmente l’OMS a facilitare questa chiusura globale e l’adozione di misure che privano la libertà e distruggono l’economia praticamente da tutti i governi del pianeta.

Quando l’allora presidente Trump ha interrotto i finanziamenti statunitensi all’OMS nel 2020, Gates è diventato il più grande finanziatore dell’OMS. Come spiegato in ” WHO Insider Blows Whistle on Gates and GAVI “, l’OMS ha trasformato la sicurezza sanitaria globale in una dittatura, in cui il direttore generale ha assunto il potere esclusivo di prendere decisioni a cui gli stati membri devono attenersi, ma secondo un lungo termine Insider dell’OMS, l’alleanza vaccinale di Gates GAVI sembra effettivamente essere il potere direttivo dietro l’OMS.

I due – Gates e l’OMS – hanno lavorato mano nella mano spingendo per una campagna di vaccinazione globale, e Gates ha investito una grande quantità di denaro in questi vaccini. Abbiamo anche assistito a sforzi straordinari per censurare alternative naturali e farmaci poco costosi, prontamente disponibili e chiaramente efficaci, come l’ idrossiclorochina e l’ ivermectina , e sembra che la ragione di ciò sia probabilmente perché sono concorrenti del vaccino.

L’autorizzazione all’uso di emergenza per i vaccini pandemici viene concessa solo quando non ci sono altri trattamenti, quindi le alternative diffamatorie sono state una strategia chiave per proteggere i profitti dei vaccini.