13 aprile 2018

Tutto ciò che fai, dici o pensi oggi sarà usato contro di te in futuro


Questo articolo è la traduzione dell'originale pubblicato da Rick Falkvinge su Private Internet Access, e fa parte della serie di 21 articoli Analog Equivalent Rights, in cui il fondatore del Partito Pirata svedese analizza in modo approfondito la perdita del diritto alla privacy nel passaggio tra la generazione che ci ha preceduta (our analog parents) e quella che seguirà (our digital children).
Questo specifico post si rivela particolarmente d'attualità, in seguito alla vicenda dell'insegnante Flavia Cassaro.

Tutto ciò che dici o fai può e sarà usato contro di te, in qualunque momento del futuro lontano, quando il contesto e la ragionevolezza di ciò che hai detto o fatto saranno completamente cambiati". All'epoca della sorveglianza analogica dei nostri genitori, tutto era preso nel contesto del momento. La sorveglianza digitale dei nostri figli salva tutto per usarlo contro di loro in un secondo momento.

È una realtà così orribile, per i nostri figli digitali, che neanche 1984 di Orwell era riuscito ad immaginarla. Nel mondo della sorveglianza analogica, dove le persone erano messe sotto sorveglianza solo dopo essere state identificate come sospettate di un crimine, tutto ciò che dicevamo e facevamo era effimero. Se il teleschermo di Winston lo avesse mancato mentre faceva qualcosa di male, Winston sarebbe stato salvo.

La sorveglianza analogica era effimera per due motivi: primo, perché si basava sul presupposto che fossero persone a guardare altre persone, e secondo, perché nessuno aveva la capacità di trovare istantaneamente le parole dette da una persona nelle conversazioni degli ultimi 20 anni. Nel mondo analogico dei nostri genitori, ciò avrebbe significato che qualcuno dovesse materialmente ascoltare venti anni di registrazioni audio in cassette, e ci sarebbero voluti 60 anni per farlo (visto che lavoriamo 8 ore su 24 al giorno). Ma nel mondo digitale dei nostri figli, alle agenzie di sorveglianza basta digitare poche parole per avere una trascrizione automatica di video/audio salvati per sempre su uno schermo, e non solo dalla conversazione di una persona, ma da parte di chiunque. (Non si tratta di un'esagerazione: era realtà già nel 2010, col programma GCHQ-NSA XKEYSCORE).

Nel mondo dei nostri genitori analogici, la sorveglianza era una cosa riferita solo a uno specifico momento nel tempo, nel quale l'individuo era sospettato di aver già commesso uno specifico e grave crimine.
Invece, nel mondo dei nostri figli digitali, la sorveglianza può essere retroattivamente attivata per qualsiasi ragione o anche senza alcuna ragione specifica, con l'effetto di Rete che tutti siamo sotto sorveglianza per qualsiasi cosa abbiamo detto o fatto.
Potremmo direttamente dire alle persone che la frase è diventata "qualsiasi cosa dici o fai potrà essere usata contro di te, per qualsiasi ragione o senza alcuna ragione, in qualsiasi momento del futuro".

La nostra generazione ha completamente fallito nel preservare la presunzione di innocenza, almeno applicata alla sorveglianza, nel passaggio dai nostri genitori analogici ai nostri figli digitali.
Questa sottile aggiunta – che tutto è registrato per un successivo uso contro di te – amplifica l'orrore degli aspetti precedentemente menzionati.

Immagina se qualcuno ti chiedesse dov'eri nel pomeriggio del 13 marzo 1992. A malapena potresti avere una vaga idea di cosa hai fatto in quell'anno ("Vediamo…Mi ricordo che il mio servizio militare iniziò il 3 marzo di quell'anno…e le prime settimane ero in un accampamento nella foresta, con un inverno freddissimo…quindi stavo probabilmente…di nuovo in caserma dopo la prima settimana, avendo la prima lezione di teoria militare di qualcosa? O forse quella data era un sabato o una domenica, nel qual caso sarei andato in vacanza nel fine settimana? "Si tratta della massima precisione che la tua memoria può produrre dopo venticinque anni).

Comunque, quando messo a confronto con i dati di ciò che hai fatto, le persone che ti fanno la domanda avranno a disposizione una totale e completa informazione, perché semplicemente tu non la puoi rifiutare. "Eri in questa stanza e hai detto queste parole, secondo la trascrizione dei nostri dati. Insieme a te c'erano altre persone nella stessa stanza. Dobbiamo presumere che ciò che hai detto sia stato comunicato con l'intento di essere udito da loro. Cos'hai da dire in tua difesa"?

Non deve essere necessariamente 25 anni fa. Pochi mesi potrebbero essere sufficienti alla maggior parte delle memorie umane per non essere più molto dettagliate.
Giusto per spingerci oltre: considera che si sa che la NSA custodisce copia anche di tutta la corrispondenza criptata oggi, partendo dal presupposto che anche se oggigiorno non è tecnicamente decrittabile, potrebbe esserlo un domani. Considera anche che ciò che comunichi criptato oggi -sotto forma di testo, voce o video- potrebbe essere usato contro di te fra 20 anni. Probabilmente non conosci neanche metà di esso, perché la gamma di comportamenti socialmente accettabili può mutare in modi imprevedibili, come ha sempre fatto. Negli anni '50 erano del tutto normali certi commenti su alcune minoranze, mentre oggi commenti analoghi porterebbero all'ostracizzazione. Altre minoranze sono ancora "insultabili", ma potrebbero non esserlo in futuro.

Quando ascolti qualcuno che parla da cinquant'anni fa, stavano parlando nel contesto del loro tempo, forse anche con le migliori intenzioni secondo gli standard odierni. Tuttavia, potremmo giudicarli duramente per le loro parole interpretate dal contesto – completamente diverso- di oggi.

I nostri figli digitali si troveranno ad affrontare esattamente questo scenario, perché tutto ciò che fanno e dicono potrà e sarà utilizzato contro di loro, in qualsiasi momento nel futuro. Non dovrebbe essere così. Dovrebbero avere tutto il diritto di godere degli stessi diritti alla privacy del mondo analogico.

Fonte Partito Pirata: Tutto ciò che fai, dici o pensi oggi sarà usato contro di te in futuro

12 aprile 2018

PARLA GIULIO TARRO / SOS METALLI TOSSICI, NEL 2050 UN BIMBO AUTISTICO SU DUE

Bomba autismo. Se il trend di crescita della patologia non verrà frenato, corriamo un rischio gigantesco: fra 30 anni un bimbo su due potrà essere autistico. Ma c'è un'altra percentuale da brividi diertro l'angolo, se non si interverrà in tempo e in modo efficace: un bimbo su sei potrà accusare dei disturbi nello sviluppo.
Non solo fattori genetici, alla base, ma soprattutto il fortissimo e crescente inquinamento ambientale per la sempre più massiccia presenza di Metalli Tossici. Che si ritrovano dappertutto, dall'aria all'acqua alla terra. E anche in strumenti sanitari d'uso di massa – ora resi perfino obbligatori – come i vaccini.

Giulio Tarro

"Tutto ciò rappresenta un allarme assoluto per la nostra specie". Sono le parole del virologo Giulio Tarro, due volte candidato al Nobel per la Medicina e allievo di Albert Sabin, lo scienziato che scoprì il vaccino antipolio. Tarro ha appena scritto un illuminante eBook messo in rete da Newton Compton, "10 cose da sapere sui vaccini" di cui la Voce ha pubblicato alcuni estratti significativi (potete leggere dal link in basso).
Qualche mese prima Tarro aveva redatto uno studio, "Toxic Metals and autism" di enorme importanza per comprendere fino in fondo questa patologia che si sta trasformando in una incredibile epidemia. Lo studio è stato tradotto in inglese e anche in cinese. C'è da augurarsi che tanti italiani, tante famiglie e tanti 'soloni' che discutono di autismo e vaccini, senza i giusti strumenti interpretativi e le conoscenze ad hoc, possano leggerlo. Ne riportiamo, a seguire, alcuni stralci. Ma prima una breve intervista al professor Tarro.

PARLA TARRO, L'ALLIEVO DI ALBERT SABIN
Sono realistiche le drammatiche cifre sull'autismo nel 2050, il 50 per cento dei bambini affetti da questa patologia?
Se non vengono presi drastici provvedimenti soprattutto sul fronte ambientale e alimentare, quindi se lo scenario non cambia, il trend è quello.
Uno scenario davvero apocalittico.
Siamo sull'orlo del precipizio e non ce ne accorgiamo. Si stiamo imbarcando sul Titanic e non ce ne rendiamo conto.
Ma i tempi sono brevissimi, non come per certe previsioni a lungo termine. Qui parliamo di un paio di generazioni…
Sì, ma nessuno se ne accorge. Anche per via dell'informazione che non arriva. E del grande potere dell'industria farmaceutica, di Big Pharma, che ha interesse a che nulla si modifichi. E ben poco si sappia.

Sintetizzando, si può dire che per l'insorgere dell'autismo ci sono alla base dei fattori genetici. Sui quali, però, poi intervengono in modo decisivo i fattori inquinanti ambientali, in primo luogo i metalli tossici, il vero cancro che sta distruggendo il pianeta e i suoi abitanti. I vaccini rappresentano in qualche modo il detonatore – contenendo alcuni metalli tossici pur se in minime dosi – perchè sono una vera bomba immessa nell'organismo di un bimbo di pochi mesi, spesso immaturo e non attezzato a riceverli. E' giusta questa ricostruzione?
Sì. Occorre una base genetica, sulla quale però può succedere tutto o niente. E' il fattore ambientale esterno che provoca lo scatenamento, come ad esempio un'infezione. Il vaccino può essere il detonatore, anche per una piccola infezione cutanea che può intervenire. C'è poi la concausa dei metalli, come l'alluminio, contenuti nei vaccini. Quindi i fattori ambientali di ogni giorno. Per fare un esempio alla portata di tutti, potremmo dire che è proprio come può succedere nella vita di un ragazzo: se frequenta cattive compagnie, come spesso accade, poi succede il guaio. Se unisci un fattore all'altro, si provoca la reazione. Non dimentichiamo inoltre, sotto il profilo scientifico, che con i vaccini possono prodursi appunto delle infezioni, possono introdursi nell'organismo dei virus che modificano la cellula, la rivoluzionano in modo negativo e da qui poi si scatenano ulteriori reazioni gravi.
Occorre quindi usare cautela massima nella somministrazione dei vaccini.
E' ovvio. Il principio di precauzione viene prima di tutto. Per ottenere quei benefici auspicati dai vaccini, dobbiamo riuscire ad evitare il più possibile i rischi che si possono correre. E' una questione, appunto, di rischi e benefici.
Ma la qualità dei vaccini può incidere? 
Certo. Mi ricordo che quando ero studente universitario negli Usa, compravo lì l'aspirina perchè dicevano che l'aspirina americana era più efficace.
Per evitare il prevalere costante degli interessi di Big Pharma e poter esercitare un controllo pubblico, potrebbe essere valida l'idea dar vita ad un'azienda nazionale pubblica in grado di produrre vaccini di qualità, super controllati e a costi contenuti? Ad esempio potrebbe intervenire la Cassa Depositi e Prestiti che si occupa ormai di tutto e potrebbe dire la sua in un settore strategico come questo.
Certo, un intervento pubblico sarebbe auspicabile per garantite il controllo massimo di qualità.
E la ricerca in grandi paesi come la Cina potrà dare contributi in futuro? 
E' proprio per questo che abbiamo fatto tradurre subito lo studio anche in cinese. Le dico un piccolo aneddoto. Nella versione originale, e forse c'è ancora adesso, quando si è trattato di tradurre la parola 'stagno', ossia il metallo, l'hanno tradotta come 'piccolo lago'…
Eccoci adesso ad alcuni passaggi della ricerca, firmata da Giulio Tarro, e alla quale hanno collaborato Renato Minguzzi (per il Comune di Bologna, dal momento che ragazze e ragazzi sui quali è stato condotto il test sono bolognesi) e Franco Verzella, ricercatore di "Medicina Funzionale" a Zola Pedrosa.

SOS METALLI TOSSICI 
Ecco l'incipit del saggio. "I metalli tossici (MT) costituiscono il primo inquinante dei terreni (37,3 per cento in Europa), vengono prodotti dalla attività industriale, entrano a far parte del nostro ciclo biologico, attraverso la cute, la respirazione, l'ingestione degli alimenti e dell'acqua. A soffrirne sono soprattutto le fasce biologicamente più fragili, in particolare i bambini nei primi tre anni di vita. La diffusione epidemica dell'Autismo e dei distrubi dello sviluppo, che è stata registrata negli ultimi 20 anni, costituisce un termometro sensibile dell'attuale inquinamento".

Una delle tabelle allegate allo studio

Poi i primi numeri della ricerca: "Abbiamo svolto un test su 20 MT in un gruppo di 73 soggetti con diagnosi di autismo, di età media da 1 a 8 anni. Tutti i 73 pazienti risultano soprasoglia per almeno un metallo. Sette metalli (mercurio, piombo, antimonio, stagno, arsenico, tallio, cesio) presentano valori soprasoglia in oltre il 50 per cento (37 pazienti)".
Ecco i pericoli. "La ricerca tossicologica ha recentemente dimostrato l'estrema pericolosità della esposizione cronica a bassi dosaggi, perchì i MT si accumulano lentamente all'interno dei nostri tessuti, non partecipano ad alcuna attività funzionale biologica e la loro azione consiste nel bloccare l'attività di numerosi complessi enzimatici".
In estrema sintesi, "i MT entrano nel nostro metabolismo e lo alterano profondamente. Nel cervello, fegato, rene, sistema immunitario, ossa, polmoni, i MT creano reazioni localizzate di tipo infiammatorio e reazioni generalizzate, con genesi tossica e/o immunitaria, che ci predispongono ad una lunga serie di disturbi e malattie".

QUELLA TASSA PERMANENTE SULLA SALUTE
Si è appena svolta la giornata mondiale dell'autismo, sono stati forniti dati e cifre, anche di 'aumenti' e 'crescite' nelle patologie. Ma senza entrare nel vivo, senza fornire informazioni nuove o utili alla maggior comprensione del fenomeno. E soprattutto sul "che fare" per arginare la prossima epidemia, alla quale – ovvio – non s'è minimamente accennato. I Tg di casa nostra hanno trasmesso più volte l'intervista ad uno psichiatra romano, Paolo Curatolo, che come in una cantilena ripeteva il gingle: "per l'autismo ci sono alla base fattori genetici e poi anche ambientali". Niente di nuovo.
Riprende Giulio Tarro nel suo studio: "Le interpretazioni più recenti attribuiscono un ruolo fondamentale nella genesi dell'autismo a fattori neurofisiologici e genetici. Tale atteggiamento interpretativo si è andato via via sostituendo alle iniziali ipotesi psicodinamiche e ambientali. Rispetto all'eziologia dell'autismo, la teoria oggi comunemente accettata è che elementi genetici e ambientali agiscano nelle fasi precoci dello sviluppo del bambino, durante la gravidanza, o durante i primi anni di vita".
Ancora: "L'ipotesi attuale è che nell'autismo siano implicati non meno di tre geni e non più di quindici-venti geni. Ognuno di questi agisce come fattore di rischio, ossia causa l'insorgenza della malattia, solo se sono presenti altri fattori di rischio. Secondo questa teoria, nella popolazione generale esisterebbero molti soggetti normali, portatori di geni che predispongono all'autismo, i quali non hanno sviluppato l'autismo perchè non sono intervenuti altri fattori 'precipitanti'".
Ma eccoci al punto focale, descritto con grande perizia scientifica e estrema lucidità da Giulio Tarro: "I Metalli Tossici costituiscono il primo inquinante dell'ambiente in cui viviamo, sono il risultato dell'attività industriale e del mercato, condizionano ogni aspetto della nostra quotidianità, come una tassa permanente sulla salute a partire dal concepimento. Termometro sensibile di questa condizione è la popolazione infantile, con particolare riguardo ai primi tre anni, in rapporto alla fragilità, complessità, dinamicità che caratterizzano questa fase di sviluppo. MT e disturbi dello sviluppo sono due marker sensibili della qualità antibiologica dell'ambiente in cui viviamo".
Continua il report: "In Italia e in Europa la Sanità è in grave ritardo su entrambi i fronti. I MT vengono trattati da qualche decina di medici 'alternativi' in attività privata ed i bambini autistici sono affidati alle cure di una Neuropsichiatria che pronuncia il verdetto di incurabilità e contemporaneamente si nega al dialogo multidisciplinare con la medicina biologica incentrata sulla persona".

UN APPROCCIO SCIENTIFICO E UMANO
Tornano quella tragiche cifre e previsioni, se qualcosa nel frattempo non muta: "L'attuale andamento epidemico dell'autismo (1 bambino su 50) e dei disturbi dello sviluppo (1 bambino su 6) costituisce un allarme assoluto per la nostra specie, quando la proiezione statistica conferma che fra 30 anni l'autismo interesserà metà della popolazione infantile. Metalli tossici di origine iatrogena comprendono vaccini (etilmercurio e alluminio) e amalgami dentali (mercurio, argento e stagno), che interessano una larga percentuale della popolazione oltre i 35 anni e vengono correttamente rimossi in una strettissima minoranza dei casi da qualche decina di odontoiatri. Il gadolinio, come mezzo di contrasto per la risonanza magnetica nucleare, si deposita nei tessuti e la sua rimozione richiede un protocollo di terapia chelante personalizzato, che viene sistematicamente ignorato dalla Neurologia e dalla Neuroradiologia e che nessun Istituto pubblico oggi offre".
"In conclusione, metalli tossici e autismo promuovono una nuova strategia dell'approccio medico, perchè non la diagnosi ma il paziente venga posto al centro della indagine, come unica vera evidenza, che scienza e conoscenza sono chiamate a indagare, secondo un approccio autenticamente multidisciplinare".

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18 aprile 2017


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11 aprile 2018

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 11 aprile 2018


Rete Voltaire
Focus




In breve

 
Manifestazioni nella parte araba dell'Iran
 

 
Michael Anton si dimette dal Consiglio Nazionale per la Sicurezza USA
 

 
L'aviazione israeliana uccide soldati iraniani in Siria
 

 
L'Arabia Saudita costruirà in Bangladesh 560 moschee "modello" (sic)
 

 
Ankara ha «impacchettato» 80 cittadini turchi che si trovavano all'estero
 

 
Una base permanente della Royal Navy in Bahrein
 

 
Gli esperti militari inglesi contraddicono Theresa May
 

 
La Turchia pubblica la localizzazione delle cinque basi militari segrete francesi in Siria
 

 
Ankara ammonisce Parigi, dopo il sostegno di questi ai terroristi
 

 
Di nuovo, la Francia invia truppe in Siria
 

 
La Commissione europea propone di aprire l'Unione agli eserciti della NATO
 

 
Processo segreto: 15 anni di prigione per il vice-presidente di Ahmadinejad
 
Controversie
«L'arte della guerra»
UE, Area Schengen per le forze NATO
di Manlio Dinucci

 
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The MORO Files (Gero Grassi) - ep.5: OMICIDIO DI STATO #theMOROfiles

09 aprile 2018

Newsletter Voce delle Voci mercoledì 4 aprile 2018

La Newsletter di mercoledì 4 aprile 2018











PAOLO MIELI SUPER STAR / CONTESO TRA MASSONI DEL GRANDE ORIENTE E DELLA GRAN LOGGIA







TSUNAMI SU FACEBOOK / LE "STRANE" PREMONIZIONI DEL MANGIAPAESI GEORGE SOROS

  di Andrea Cinquegrani


I BIG DEI VACCINI / GLAXO & C., MILIARDI & CONFLITTI SULLA PELLE DEI BAMBINI

  di Andrea Cinquegrani




Proposta per un inviato molto speciale

  di Luciano Scateni
Repubblica è il quotidiano che ha adottato come tuttologo l'autore di Gomorra, Roberto Saviano. Al suo libro si deve la successiva, omonima fiction, prodotta e messa in onda da Sky, multinazionale televisiva presente in mezzo mondo. Il danno di immagine per Napoli è difficilmente ...continua



STRAGE DI VIAREGGIO / PARTI CIVILI DA ROTTAMARE, QUESTIONE DI STILE

  
Processo di appello per la strage di Viareggio, si muovono i primi passi. Sono appena scaduti i termini per la presentazione delle memorie difensive per gli imputati tedeschi, ossia le società Gatx (Germania e Austria) e Officina Jughental di Hannover. Tra gli imputati eccellenti l'ex big ...continua


IL RACCONTO DI PASQUA – Un nuovo imperdibile Dizionario a cura di Luciano Scateni

  di Redazione
Grande autore di memorabili racconti per la Voce, Luciano Scateni ci dona a partire da questa domenica di Pasqua un nuovo, imperdibile Dizionario delle parole: sono rare, eppure comprese nella lingua italiana di oggi. Molto più che un "divertissement" da scrittore di razza, questo ...continua





08 aprile 2018

La segregazione di Julian Assange equivale metterci tutto a tacere

DI JOHN PILGER johnpilger.com In questa lettera, ventisette scrittori, giornalisti, cineasti, artisti, accademici, ex ufficiali dei servizi segreti e democratici, chiedono al governo dell'Ecuador di concedere a Julian Assange il diritto alla libertà di parola. Se non era chiaro che il caso di Julian Assange non è mai stato solo una questione legale, ma una lotta per la protezione dei diritti umani fondamentali, adesso lo è. Nel citare i suoi tweet che dissentono sulla validità della recente detenzione del presidente catalano Carles Puidgemont in Germania, e in seguito alle pressioni dei governi statunitense, spagnolo e britannico, il governo ecuadoriano ha installato un jammer elettronico per impedire ad Assange di comunicare con il mondo esterno via internet e telefono.
Per rendere il suo isolamento totale, il governo ecuadoriano gli ha pure rifiutato il permesso di ricevere visite. Nonostante due sentenze delle Nazioni Unite che considerano illegittima la sua detenzione e che esigono il suo immediato rilascio, Assange è di fatto prigioniero da quando è stato portato per la prima volta nel carcere di Wandsworth a Londra, nel dicembre 2010. Non è mai stato accusato di alcun crimine. Il caso svedese contro di lui è crollato ed è stato archiviato, ma nel frattempo gli Stati Uniti hanno intensificato i loro sforzi per portarlo a processo. Il suo unico "crimine" è quello di essere un vero giornalista – uno che dice al mondo le verità che le persone hanno il diritto di sapere.
Il governo ecuadoriano, con il suo vecchio presidente, si schierò con coraggio contro l'arrogante strapotere degli Stati Uniti e concesse asilo ad Assange come rifugiato politico. La legge internazionale e la moralità dei diritti umani erano dalla sua parte.
Oggi, sotto enorme pressione da parte di Washington e dei suoi sodali, un nuovo governo in Ecuador giustifica il bavaglio che ha imposto ad Assange affermando che "il comportamento di Assange, tramite i suoi messaggi sui social media, mette a rischio le buone relazioni che questo paese ha con il Regno Unito, il resto dell'UE ed altre nazioni".
Questa censura alla libertà di parola non sta avvenendo in Turchia, in Arabia Saudita o in Cina, ma nel cuore stesso di Londra. Se il governo ecuadoriano non cesserà la sua spregevole azione, diventerà anch'esso agente di persecuzione, anziché rappresentare la valorosa nazione che ha difeso l'autonomia e la libertà di parola. Se l'UE e il Regno Unito continuano a sostenere il vergognoso zittire di un vero dissidente, significa che la libertà di parola sta davvero morendo in Europa. Non si tratta unicamente di mostrare sostegno e solidarietà. Ci appelliamo a tutti coloro che si preoccupano di far valere i diritti umani di chiedere al governo dell'Ecuador di continuare a difendere i diritti di un coraggioso attivista, giornalista e informatore.
Chiediamo che i suoi diritti umani di base siano rispettati come se fosse un cittadino ecuadoriano, che sia protetto a livello internazionale e che non venga messo a tacere o espulso.
Se non c'è libertà di parola per Julian Assange, non c'è libertà di parola per nessuno di noi – a prescindere da ciò che ognuno pensa.
Chiediamo al presidente Moreno di porre fine all'isolamento di Julian Assange ora.
John Pilger
1.04.2018
Scelto e tradotto per comedonchisciotte.org da Gianni Ellena
Elenco dei firmatari (in ordine alfabetico):
Pamela Anderson, attrice e attivista
Jacob Appelbaum, giornalista freelance
Renata Avila, avvocato internazionale per i diritti umani
Sally Burch, giornalista britannico/ecuadoriano
Alicia Castro, ambasciatrice dell'Argentina nel Regno Unito 2012-16
Naomi Colvin, Courage Foundation
Noam Chomsky, linguista e teorico politico
Brian Eno, musicista
Joseph Farrell, ambasciatore WikiLeakse e membro del Consiglio del Centro di Giornalismo Investigativo
Teresa Forcades, Suora Benedettina, Monastero di Montserrat
Charles Glass, autrore, giornalista e conduttore britannico/americano
Chris Hedges, giornalista
Srecko Horvat, filosofo, Movimento per la Democrazia in Europa 2025 (DiEM25)
Jean Michel Jarre, musicista
John Kiriakou, ex agente antiterrorismo della CIA ed ex investigatore senior, Comitato per le Relazioni Estere del Senato degli Stati Uniti
Lauri Love, informatico e attivista
Ray McGovern, ex analista della CIA, consigliere presidenziale
John Pilger, giornalista e regista
Angela Richter, regista teatrale, Germania
Saskia Sassen, sociologa, Columbia University
Oliver Stone, regista
Vaughan Smith, giornalista inglese
Yanis Varoufakis, economista, ex Ministro delle Finanze greco
Natalia Viana, giornalista investigativa e condirettore di Agencia Publica, Brasile
Ai Weiwei, artista
Vivienne Westwood, stilista e attivista
Slavoj Žižek, filosofo, Birkbeck Institute for Humanities.

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