04 ottobre 2012

Nuovo Ordine Mondiale: I Moderni Frescobaldi...

Ci stiamo dirigendo verso il governo unico mondiale: un pianeta globalizzato diviso in pochi padroni e miliardi di schiavi. E' un progetto che nasce a Venezia nel XIV secolo ed ha il suo perno nella famiglia Frescobaldi. Quasi tutte le grandi monarchie mondiali traggono origine dai Frescobaldi e lo stesso si può dire delle altre grandi e ricche famiglie che dominano da secoli il mondo. Il progetto è "disumano" come ebbe a dire Dante Alighieri, e prevede la "messa in schiavitù" dell'intera umanità... ma grazie a uomini di immensa statura morale e culturale (Dante, Petrarca, Boccacio, Chaucer, Rabelais, Cervantes...) trova una grande opposizione popolare e, nel 1509, tutta l'Europa si allea contro Venezia nella "Lega di Cambrai".
Subito dopo fu scontro armato nella battaglia di Agnadello, in cui i mercenari veneziani furono annientati. Da li in poi i Frescobaldi capiscono che Venezia non è più il luogo ideale per "coltivare quel progetto" e si trasferiscono in Britannia, a Londra, da dove cominciano a tessere le loro ragnatele di potere che, il 29 Maggio 1954 portano alla nascita del "Bilderberg Group": un'elite mondiale che annovera tra le sue fila gli uomini e le donne più potenti del pianeta.
Perché un unico governo mondiale?
Perché rende più facile il controllo di miliardi di "schiavi"... certamente molto più facile dell'avere centinaia di governi nazionali ognuno con la sua cultura e la sua storia...
Se vuoi condurre le mandrie al macello, devi prima metterle tutte in fila dietro al cane che le conduce verso quell'unica meta...
Se vuoi instaurare il "pensiero unico", devi prima distruggere la storia e la cultura di ognuno.

11 settembre 2012

Ferdinando MADDALONI: “Quanti dubbi su l’11 settembre”

FerdinandoMaddaloniIncontriamo l’attore Ferdinando Maddaloni che l’11, il 12 e il 13 luglio al Roma Fringe Festival ha portato in scena uno spettacolo dedicato all’attacco avvenuto contro le Torri Gemelle degli Stati Uniti. Lo abbiamo incontrato per scambiare qualche battuta.

Maddaloni, rompiamo il ghiaccio. anche lei fa parte di coloro che credono l’attacco scagliato l’11 settembre del 2001 agli Stati Uniti sia il frutto di un complotto interno?
Sì. I primi dubbi li ho avuti subito vedendo il  crollo delle Torri e poi quello “misterioso”della terza torre, la torre 7 , venuta giù alle 17.30 dell’ 11settembre 2001 senza essere stata colpita da alcun aereo.
“Mica si sarà suicidata per amore!” mi sono chiesto. E da quel momento ho iniziato a fare ricerche, attraversando varie fasi nel corso di questi 11anni, passando da atroci dubbi a granitiche certezze. Poi ho sentito l’esigenza di andare in scena, ma senza portare le mie personali convinzioni sul complotto, bensì cercando, e credo di esserci riuscito, di essere personaggio altro da me per fare corretta informazione. Ad esempio, quando agli spettatori durante lo spettacolo, pongo la fatidica domanda sul numero delle torri crollate quel giorno, la risposta è sempre la stessa: “DUE!”  Ed allora tocca al personaggio di Armandino chiarire che le cose non stanno così,  spiegare che addirittura nel Rapporto della Commissione statunitense non se ne parla proprio del WTC7, pronto poi a dare la parola a Marco, l’altro personaggio che interpreto nello spettacolo, sostenitore dell’ipotesi della strage, per il contraddittorio . Al pubblico poi la decisione finale.
Ad onor del vero il risultato delle “repliche” fino ad oggi non ammette “repliche” : 9 vittorie per l’ipotesi del complotto, nessuna per quella della strage ed un pareggio.

06 settembre 2012

Albert Speer



LA TECNOLOGIA DELLA GERMANIA NAZISTA

Nella puntata di martedì 23 marzo Atlantide ripercorre la vita e la carriera di Albert Speer, l'architetto del Fuhrer. Dalla costruzione di progetti monumentali e urbanistici fino alla condanna, alla fine della guerra, a 20 anni di reclusione. Ma Speer non fu solamente un semplice architetto, ricoprì la carica di Ministro degli armamenti, la punta di diamante del movimento scientifico del Reich.

www.la7.it/atlantide/pvideo-stream?id=i70338

30 agosto 2012

Un aforisma di John Adams sul debito pubblico

Un aforisma di John Adams sul debito pubblico:
John Adams (30 ottobre 1735 - 4 luglio 1826) fu il secondo presidente degli Stati Uniti (1797-1801) nonché padre fondatore.

Riportiamo un suo attualissimo aforisma: "Ci sono due modi per conquistare e sottomettere una nazione ed il suo popolo. Uno è con la spada, l'altro è controllando il suo debito".